[THREAD UNICO INFO] OTR - Palosco, Mornico, Ghisalba (BG)

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"Chiamato?!" [da leggersi alla Lurch della famiglia addams]

Caro Orscar essendo io laureato in università stradale in entrambe le facoltà, quella del BdA e della PMG, con almeno una ventina di esami sostenuti (in alcuni casi anche ripetutamente) in entrambe, proverò a darti la mia visione:

Personalmente non condivido le tue impressioni. I missili e i frigoriferi li ho trovati in tutti e 2 i posti, così come quelle più friendly. Sulla BdA è più facile trovare quelle che lavorano a casa e quindi meno soggette a limitazioni di tempo delle colleghe sulla PMG dove quasi sempre sono organizzate con viaggi dell'A-Team e quindi difficilmente fan serata con un cliente. E' un po' come i lavori tradizionali, se prendi il furgoncino alle 5am e vai a Milano a fare il muratore anche se sei bravissimo nel tuo lavoro, difficilmente a fine lavoro ti concedi un aperitivo col cliente, prendi il furgoncino e te ne torni a casa che sei stanco. Se stai lavorando in casa è forse più facile fermarsi un attimo e dire: beviamoci qualcosa insieme. Anch'io per non fare propaganda citerò solo ex presenze:
Sulla PMG non potrò mai dimenticare alla rotonda di Palosco, forse la più vera, semplice, spontanea, sincera e amica otr che abbia mai conosciuto, ormai da alcuni anni passata a vita regolare. Un paio di girls subito dopo la rotonda del baraccone verso mornico, ormai passate ad altri lidi, mi hanno fatto passare veramente dei piacevoli incontri. Lucy, assente da un paio d'anni, faceva parte del precedente A-Team della zona ed è stata forse la più bella otr che abbia mai incontrato, la prima volta con lei ho dovuto fermarmi, guardarla negli occhi e dirle "ma tu cosa ci fai qui?" Avrebbe potuto tranquillamente stare in tv a fare la velina... con me era la perfetta otr, aveva quel modo di fare sorridente e spontaneo, mai di fretta nonostante fosse gettonatissima, a letto faceva tutto non era distaccata ma con quel pizzico di non so cosa che era come se ti facesse capire che era una otr e non te ne potevi innamorare... avrebbe potuto far perdere la testa (e il portafoglio) a chissà quanti clienti ma non lo faceva. Un'altra bionda poi passata al BdA era un po' enigmatica ma se entravi in confidenza poi era capace, a volte, di tenerti un'ora e mezza in albergo con lei, senza extra. Anche di una ex Tamoil dove ora c'è la Guapa Loca porto un buon ricordo. Tutte ragazze a cui auguro il meglio della vita per il futuro. Ma ho anche avuto esperienze negative, come una bionda che stava al distributore vicino alla Gewiss che dopo 2 minuti di lavoro è venuta a dirmi "dai adesso finisci da solo che te la faccio guardare!"... roba da impallinarla! Ma nel complesso ho avuto più esperienze piacevoli (chi più chi meno) che negative.
Sulla BdA sappiamo bene quanto abbiamo dato alla nostra preferita ma è innegabile che all'atto fosse quasi sempre un mezzo frigorifero, basti pensare a quante volte si sia data da fare lei sopra e ci siamo già risposti! Anche con un'albanese ormai sparita da un anno avevo un buon rapporto piacevole. Con l'unica dalla quale ora vado (neanche troppo frequentemente) sulla BdA mi trovo bene ma è solo dopo molto tempo che si è fatta più friendly e meno frigorifero, nel lavoro, seppur brava, le prime volte era anche lei una di quelle che si girano dall'altra parte. Katia e Denise certamente erano brave, ma anche loro molto da "catena di montaggio". Un paio che si sono rivelate "più umane" ci sono ancora, ma poi tutte le altre sono uguali: bj freddo e meccanico, poi ti dicono la solita frase "vieni su tu?" e da li cominciano a marcare il tempo senza neanche preoccuparsi troppo di agevolarti il lavoro. Da questo punto di vista forse la mia esperienza mi porta ad affermare che ho trovato meno frigoriferi al piano di sotto. E al piano di sopra è più facile trovarli verso osio mentre la situazione migliora verso l'utb che però ultimamente scarseggia. Secondo me dipende molto dal fatto che verso l'utb ci sono più ragazze che fanno un po' quello che vogliono, mentre all'altro estremo ho l'impressione che facciano tutte parte degli stessi "tour operators" con gli stessi modus operandi. IMHO
 
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Ad Oscartr rispondo in merito a Lavinia, dicendogli che mi son concesso alcune volte il test nell abitacolo della mia auto.
La ragazza ha sempre svolto il suo compito come se fosse nell FKK in cui Ha lavorato in Germania per qualche mese.
E' stata completissima!
Non potendo effettuare il test nei motel della zona causa la mia professione che è legata ad essi, son curioso di sapere da altri colleghi il suo comportamento indoor !!!!
Lavinia sembra sempre una statua altezzosa ma ultimamente non lo è affatto.
Spero di esserti stato utile!
Buona fortuna!
 
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L'INUTILE CACCIA A LAVINIA

L'ACCORDO DI CARTELLO

Dopo l'ennesima, deludente scorribanda lungo il BdA (l'unica nota per me positiva è la ricomparsa dell'Alfa di Michela al Benaglia), alla rotonda di Boltiére prendo la sinistra e m'incammino verso la promenade del piano di sotto. Il fascicolo dell'NSA su Lavinia è appoggiato sul sedile e, quando arrivo alla sua rotonda, lei è lì in postazione. Confortato dall'ora già abbastanza tarda (manca poco all'una di notte), sono fiducioso che non me la rapiscano e dunque mi concedo un giro esplorativo dei paraggi, più che altro per accertarmi dell'assenza di minacce aliene. Dopo la sempre inutile puntata sino a Palosco (che probabilmente fa parte del comprensorio solo per portargli in dote la P di promenade), ritorno rapidamente al rondò di Lavinia. Con mio sommo dispiacere, la fanciulla si è però smaterializzata e, trattandosi di una serata di week-end, immagino che un suo cliente fidelizzato sia passato a prelevarla e che assieme siano andati in motel.

C'è quindi da aspettare almeno 40-45 minuti e dunque inizialmente mi cimento in un'accurata indagine micro-economica, che è finalizzata a scoprire quanto sia rigido l'accordo di cartello sul prezzo del BJ. La prima tappa è Laura, stasera azzurro-vestita e con una nuova acconciatura con frangetta, che secondo me non le dona granché. La saluto in modo generico, senza fare alcun riferimento ai nostri precedenti incontri (che sicuramente non ricorderà, essendo ormai datati 5-6 mesi fa), e le domando se per 20 sia possibile ottenere un po' di intrattenimento orale. Come previsto dal tariffario locale, 30 è però la sua richiesta minima e non bastano né il mio sguardo supplice né il mio poco convinto "Ma ne sei proprio sicura?" a intenerirla, perché appare quasi stizzita quando mi risponde con la sua voce cantilenante: "Sì, sì, ne sono sicura!". Il tempo di ammirare le sue lunghe gambe e attraverso la provinciale, imboccando la stradina per campi che conduce a Calcinate.

Per vie traverse, arrivo al Baraccone e lì c'è solo quella che mi pare essere Mihaela, rosa come un confetto. Mentre le pongo la stessa domanda, mi scruta con uno sguardo che è una via di mezzo tra un "Ma noi ci siamo già visti?" e un "Ma tu non sarai mica straniero, vero?". Ci pensa un attimo (più che altro per rispondere ai quesiti che le si leggevano in fronte) e infine il prevedibile vaticinio è un "No" che non sembra lasciare speranze. "Ma sei proprio sicura? Anche veloce, se stai per andare a casa ...", cerco di insinuare il tarlo del dubbio. Mihaela esita un attimo, forse a 25 sarebbe stata anche disposta a scendere, ma poi si ricorda che è pur sempre la pilotessa del furgone dell'A-Team: se è la capo-macchina a tradire per primo l'accordo di cartello, figuariamoci cosa possono fare le passeggere! Per cui, seppure in modo più soft e quasi scusandosi ("Guarda ... davvero ... Non faccio proprio niente per meno di 30"), pure lei mi sbatte la porta in faccia.

Imbocco di nuovo la strada per Ghisalba, ignoro per il momento il drappello che staziona nello slargo sulla destra e un bel po' più avanti vedo un altro monovolume, rigorosamente con targa Dobric (TX), parcheggiato davanti a quello che sembra essere una serra o un vivaio. La fanciulla ha anche una silhouette slanciata e con i suoi pantaloni bianchi aderenti non si può non notarla nel buio della notte. Accosto, mi sembra un po' più avanti con l'età delle colleghe (direi sopra i 25) ed è anche abbastanza carina. Il suo approccio è cordiale e quindi lancio anche a lei la bomba del BJ per 20, che viene prontamente raccolta ancora inesplosa e rigettata nella mia vettura: "No, in macchina è comunque 30". "Sicurasicura? ;)", cerco di impietosirla. Riesco a vedere tutti i 32 denti mentre mi sorride, ma "Sicurissima :)" è l'unica parola che esce dalla sua bocca. Mi dimentico di domandarle quali siano le pratiche da espletare per ottenere l'ambita targa TX, senza la quale si è completamente out lungo la promenade, ci salutiamo con un caloroso bye-bye e mi spingo di nuovo sino alla rotonda-Lavinia, ma la titolare non è ancora ricomparsa.

A questo punto è quasi una questione di principio: con la prima che violerà l'accordo di cartello, mi fermerò, foss'anche una Sconsolata! Nuova vasca sino al Baraccone, inversione di marcia alla rotonda e accosto di fianco alla più giunonica delle tre ragazze che stazionano davanti alle sbarre, nell'oscurità quasi completa. Quella che, per la statura (1,80 senza tacchi) e la corporatura, potrei definire la Corine di Mornico (o Calcinate?), è a sua volta irremovibile di primo acchito. Quando però provo a insistere un po', finalmente cede: "Per 20 proprio no, ma per 25 posso chiudere un occhio". Non è esattamente il mio tipo, ma ogni promessa è debito e dunque la invito ad accomodarsi a bordo, per farmi assaporare il fascino della trasgressione alle rigide regole della strada. Prendiamo così la strada di Mornico, dove potrò fare la conoscenza di questa ragazzona di nome Alessandra, che è anche abbastanza ciarliera e alla mano, e della sua arte amatoria, che rientra invece assolutamente nella norma.

MEAN TIME TO FUCK

Dopo il quarto d'ora d'intrattenimento con la Giunone di Mornico (nulla di memorabile, ma ne parlerò in separata sede), mi spingo per l'ennesima volta sino a Ghisalba. Qualcosa è cambiato, perché ora c'è una bottiglia d'acqua a fare compagnia alla lattina di Red Bull, ma di Lavinia si sono perse completamente le tracce. Iniziano così 15-20 minuti di vasche abbastanza serrate, che sono utili solo per raccogliere alcune statistiche sulla rotazione delle fanciulle:

- Lavinia: introvabile
- Giovanna + Maria la fuckstar di Madrid: introvabile la prima (vista per un paio di minuti durante la mia presenza lungo la PMG), quasi sempre in postazione la seconda
- Coppia di fanciulle alla rotonda successiva verso Mornico: sempre in postazione
- Laura + Daniela la sua dirimpettaia: assente il 50% del tempo la prima, prevalentemente presente la seconda
- Pedralina con giacca a vento(!) viola: sempre accucciata al telefono
- Avion Travons: probabilmente sfrattati dai lavori in corso all'Agip

Quando ormai è davvero troppo tardi perché ci sia anche solo una remota speranza che Lavinia possa riapparire, decido che per il momento il suo fascicolo può essere rimesso in archivio e mi fermo dalla mora compagna di postazione di Giovanna. Neppure lei indossa la tuta della Tamoil, ma un giubbotto, un corto abitino inguinale e degli appariscenti stivaloni da OTR. Di fisico non sembra male, mentre il viso non è proprio il massimo: se facesse la cameriera al bar, non sarebbe sicuramente la più carina ma, al massimo, la più simpatica e chiacchierona. Diciamo che, come la fuckstar Luana di Bergamo (i cui lineamenti trovo comunque più interessanti), anche lei potrebbe essere alternativamente definita come la Spigola. Seppure conscio che si tratti di una mission impossible (tranne che per il nostro maestro :)), provo a tagliare il rate anche con lei. E' però davvero irremovibile sui 30, per cui cerco di rilanciare almeno sul livello di servizio: "A 30, non è esattamente regalato il BJ. Mi farai almeno vedere le stelle? ;)". Capisco che non ha capito la domanda, dato che mastica un italiano più che precario, per cui le domando: "Visto che sei così cara, sarai bravissima allora? ;)". "Sì, sono brava", mi risponde ridendo e dunque viene invitata ad accomodarsi a bordo.

Appena sale in macchina, mi prega subito di alzare la temperatura del climatizzatore, perché è infreddolita dalla lunga attesa all'aperto. Il viaggio è invece breve e dopo un paio di minuti scarsi siamo alla sua sede operativa, che immagino essere quella di tutte le colleghe del vicinato. Un posto dove a tarda notte non si dà fastidio a nessuno ma dove, in prima serata, temo che la PL possa essere invece alquanto fastidiosa. Il breve tragitto dà giusto il tempo per raccogliere quattro informazioni di base, sempre utili per la redazione della scheda tecnica: registrata all'anagrafe delle OTR come Maria (dettaglio scoperto già al momento della stretta di mano iniziale), ha 29 anni, è transilvana di Brasov (è un po' che non incontro alcuna pitestina, sigh sigh) ed è stata quattro anni a Madrid, prima del suo esordio nel campionato italiano tre settimane fa. Tutto abbastanza credibile, dato che alterna quattromila parole nella lingua di Cervantes a tre nel nostro idioma. Masticherebbe anche un po' di rumeno, ma la mia comprensione si limita alle parole che finiscono in -ul e dunque è meglio comunicare in italo/spagnolo.

[...]Durante il viaggio di ritorno, mi racconta di essere stata in Spagna per 4 anni, 3 come camarera in un bar e 1 come intrattenitrice erotica in un puti-club, una sorta di discoteca con l'albergo sopra. Ora è da tre settimane "in prova" nella provincia bergamasca, per vedere se la crisi in cui è impastoiata l'Italia sia meno grave di quella spagnola. Quando siamo di nuovo al Tamoil, di Giovanna non c'è alcuna traccia e dunque riconsegno Maria al deserto dei Tartari. Nessun bacetto di congedo, ma un cordiale scambio di saluti, in cui lei butta lì un "Tornerai a trovarmi?" e io resto sul vago, dicendole che non passo così spesso da quei paraggi.

L'ora è ormai tarda e, nell'uscire dalla stazione di servizio, riprendo la strada di Zingonia. Di Anka/Lavinia restano solo le suppellettili abbandonate sul ciglio della strada, per cui posso salutare la promenade, per stanotte. Un quarto d'ora più tardi sono ad Osio Sotto e ho la piacevole conferma che Michela è tornata proprio oggi dalle sue vacanze settembrine al mare. E' davvero troppo tardi per fermarsi (e, viste le peripezie della notte, anche inutile), per cui mi limito a un rapido saluto di benvenuto, mentre pure lei stava accingendosi a sbaraccare la postazione. Un'altra mezz'ora abbondante di macchina e, ad orario in cui il cielo di giugno sarebbe già chiaro, varco finalmente la soglia di casa.
 
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Lavinia la trovi già alle 20:30.
Vedrai che al prossimo tentativo riuscirai nell' impresa!!!!!
 
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Ma in postazione davanti all'A-Team è tornata Alexandra? Non sono sicuro ma mi sembra lei. Oppure è una delle solite 2 bionde che non conosco
 
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La pianura Padana è la mia casa.
Capita spesso di sentirsi radiografati (più sulla Promenade che sul Boulevard) e non si tratta di una pratica sanitaria ma soltanto una precauzione che le operatrici attuano in presenza di un cliente non abituale. Si assicurano infatti che la vettura non nasconda gentaglia a bordo come il cervo della Jagermeister con la differenza che alle "nostre" talvolta non capita di trovarsi improvvisamente tra festose personcine che si scambiano amari ghiacciati bensi tra loschi figuri con tutte le intenzioni del mondo tranne che quelle buone...
Comunque, tempo di vendemmia, caro oscar, non puoi mancare una visita ne Lavigna.... Le ho detto che a te l'amaro non piace, per non parlare dei cervi. Non indugiare oltre, tuffati sulle sue supertettone, tanto non ti fai niente: sono di plastica...
 
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MISSING IN ACTION?

Carissimi colleghi,

se qualcuno ha visto la sagoma di cartone tratteggiata nella foto, faccia gentilmente sapere! Io, nelle ultime tre settimane, non sono mai riuscito ad andare oltre la lattina di Red Bull :)

MissingInAction_small.jpg

Ditemi, vi prego, che La Viña se n'è tornata in Transilvaña per la vendemmia, altrimenti non è davvero credibile che manchi all'appello per tre week-end di fila! Escluso che possa trattarsi di una pausa ciclica dalla durata inverosimile, l'unica altra spiegazione ragionevole che mi sono dato è che smonti sul presto (più o meno tra le 0:30-1:00), perché poi vuole andare a ballare (per pensare positivo) oppure deve chiudere serata in qualche locale di lap dance o simili. In attesa che mi compaia davanti agli occhi come la Madonna di Fatima, mi sono ormai passato in rassegna quasi tutte le OTR della PMG e fra poco mi resterebbero da conoscere solo gli Avion Travons, esperienza che non sono così desideroso di fare :) Per cui, caro collega we34, sono quasi sul punto di gettare la spugna e di ritrarmi oltre la linea del Serio, per calcare di nuovo le più familiari lande del BdA!

Il consuntivo della serata è un breve incontro conoscitivo con la Pedralina mora (tale Giulia, che staziona nello spiazzo nord dell'omonima rotonda = 45.595672, 9.787155 e di cui forse ci aveva promesso rece l'amico Virgo qualche settimana fa, anche se confesso di essermi perso pure io nella sequenza di spiazzi :)). Una volta assodato che della vendemmiatrice non c'è traccia, adocchio quale soggetto più interessante (almeno esteticamente) la velina mora che staziona sul lato nord della rotonda di Ghisalba est (45.592614, 9.771952), ma non ho neppure il tempo di compiere un paio di giri di ricognizione e pure lei si è dilegua definitivamente. Lo stesso può dirsi delle custodi del Tamoil, dato che Giovanna risulta assolutamente n.p. e la caliente Maria mi appare alla vista solo al mio arrivo in quel di Ghisalba, ma poi pure lei si volatilizza come un fantasma. L'unico gruppetto che sembra presidiare la postazione con una certa convinzione, ma in apparenza con scarso successo commerciale, è il Trio delle sbarre luminose (tra cui l'Alessandra di cui ho parlato settimana scorsa). Le ragazze dell'A-Team (oltre a Michela, mi pare che ci sia anche un'altra bionda, ma dalla capigliatura molto più voluminosa e strutturata) saranno scese dal monovolume per non più di un paio di minuti, giusto per sgranchirsi le gambe e persino Laura, ad un certo punto, si è arresa, ha indossato dei jeans e delle scarpe basse e si è seduta sconsolata sulla sua mattonella. Avevo quasi pensato di fermarmi da lei per il BJ della buona notte, ma - in quella mise - avrei al massimo potuto invitarla a bere qualcosa in uno dei bar dei paraggi. In questo quadro desolato e sconsolante, alla fine decido di fermarmi dalla mora che presidia il lato nord della rotonda Pedrali, che mi pare caruccia e che, almeno per me, sarebbe una new entry. Settimana scorsa era affaccendata in una di quelle telefonate che ti allungano la vita, stavolta pare più interessata a seguire i movimenti delle rare macchine che le passano davanti.

La sua bellezza non è folgorante (è alta ca. 1,65, il suo viso è quello della ragazzetta della porta accanto e la sua corporatura è regolare, né velinica né eccessivamente in carne), ma ha il pregio di masticare ancora poco l'italiano e dunque di non saper leggere l'Editto dei Prezzi e delle Gabelle, cosicché non ha troppe remore ad accettare un BJ conoscitivo per 20. Salita in macchina, si presenta appunto come Giulia e, senza che la cosa mi sorprenda eccessivamente, mi dice di essere originaria di Iași, il che mi fa subito pensare che una tra Laura o Giovanna le abbia dato l'imbeccata di venire qua nella Bergamasca a racimolare un po' di bani. [...]
 
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Caro Oscartr,
come ti dicevo dovresti andare a cercarla verso le 20:30/21:00.
Credimi, Lavinia preferisce le prime ore della sera ed è anche più vogliosa e carica!!!
Non mollare, ultimamente il suo atteggiamento e' in stile FKK che forse ricalcherà nei mesi più freddi.
Di nuovo buona fortuna!!!
 
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Caro Oscartr,
come ti dicevo dovresti andare a cercarla verso le 20:30/21:00.
Credimi, Lavinia preferisce le prime ore della sera ed è anche più vogliosa e carica!!!
Non mollare, ultimamente il suo atteggiamento e' in stile FKK che forse ricalcherà nei mesi più freddi.
Di nuovo buona fortuna!!!

Grazie per la dritta, collega ;)

Dubito tuttavia che riuscirò mai a passare così presto: per quanto sia una bella fanciulla, non credo che Lavinia meriti che il sottoscritto salti la cena e che le dedichi addirittura una serata ad hoc (perché tale sarebbe una spedizione sino alle lande ghisalbine ad ora così presta) :) Oltretutto, dato che mi era rimasta qualche perplessità sul feeling che potrebbe instaurarsi, l'idea era di partire con un incontro conoscitivo in macchina. E, alle 8:30 - 9 di sera, temo che si sarebbe preda sin troppo facile, per le fameliche vetture della PL di Ghisalba... Tanto varrebbe imboscarsi direttamente davanti al palazzo comunale, sperando che le pattuglie siano fuori in missione :)

Qualcuno sa dirmi qualcosa della graziosa velina che ho visto alla rotonda di Ghisalba est (anche solo il nome, per cercarla in archivio)?

Una volta assodato che della vendemmiatrice non c'è traccia, adocchio quale soggetto più interessante (almeno esteticamente) la velina mora che staziona sul lato nord della rotonda di Ghisalba est (45.592614, 9.771952), ma non ho neppure il tempo di compiere un paio di giri di ricognizione e pure lei si è dilegua definitivamente.
 
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Bianca mi ha detto che l'A-Team è già passato all'ora solare, arrivano un'ora prima ma finiscono anche un'ora prima. Quindi in settimana all'1:30/2:00 è facile che comincino a sbaraccare. Nel w.e. però credo che almeno le 3/3:30 le facciano. La biondina "più voluminosa" mi è sembrata interessante ma vorrei evitare incidenti diplomatici con la mia preferita del gruppo ;) Ciao
 
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TROPPO POVERO PER LAVINIA

Il racconto della mia ultima avventura, in ordine di tempo, lungo la promenade sarà molto più scarno del solito, perché i fatti risalgono ad almeno due settimane fa ed, essendo affaccendato in altre questioni, non ho avuto il tempo di redigere subito il verbale delle operazioni :)

Ligio alle indicazioni del compare we34, faccio il fioretto di presentarmi lungo la promenade con una buona mezz'oretta di anticipo e i miei sforzi sono premiati, perché posso vedere per la prima volta la Vendemmiatrice in postazione. Anche se è forte il timore che qualcuno possa rapirla nel mentre, i protocolli di sicurezza da rispettare sono rigidi e dunque compio comunque una lunga vasca sino al Baraccone. La situazione è tranquilla (e circa la metà delle OTR di quel lungo rettifilo è in postazione), per cui cinque minuti dopo sono nuovamente da lei. Entro ed esco dalla sua via privata (che conduce al parcheggio di un'area industriale in costruzione) e infine accosto per l'intervista. Anca è accovacciata per terra ed è intenta in una telefonata, per cui non mi dà subito retta. Dopo qualche secondo, mi risponde con una cadenza un po' da svampita (mi ha ricordato molto la sua collega Laura), sciorinandomi il classico menu della zona (30 in macchina oppure 100 in albergo, che immagino comprensivi della camera). Vista da vicino, è sicuramente una ragazzona che fa la sua più che onesta figura, ma non mi sembra così stratosferica di volto come forse era apparsa ai colleghi che avevano potuto vederla qualche anno fa, al suo esordio lungo la promenade. Esito un attimo, anche perché lei, nel frattempo, ha già rivolto lo sguardo altrove e sta continuando la sua conversazione telefonica. "Va bene!", attiro la sua attenzione, al che si gira di nuovo verso di me. "Però in macchina", completo la mia proposta. Che non dev'essere molto allettante, perché Anca, che ultimamente conoscevamo per essere diventata affabile e a buon mercato, si ricorda di avere una seconda identità, quella dell'altezzosa e avida Lavinia, e si gira definitivamente dall'altra parte, sempre più immersa nella sua telefonata. Attendo perplesso ancora una decina di secondi e poi levo le tende, partendo alla ricerca di un'alternativa.

Che non devo cercare molto lontano: passo oltre il Tamoil (dove c'è solo la caliente Maria, mentre Giovanna è immancabilmente assente) e sul lato sinistro della rotonda successiva c'è la velina mora che mi ero annotato sul mio taccuino durante una delle precedenti scorribande lungo la PMG. Imbocco la sua via a bassa velocità e, al primo spiazzo utile, faccio inversione per tornare da lei. Stasera la ragazza non è in minigonna ma indossa dei lunghi pantaloni da cavallerizza, che sono comunque molto aderenti e dunque mettono bene in mostra le sue gambe affusolate e il suo bel fondoschiena. Tutta la sua silhouette, in generale, è snella e ben proporzionata. Visto da distanza ravvicinata, il viso è carino ma non è certo quello di una fotomodella, come mi era sembrato da lontano, durante i miei rapidi passaggi a ruote fischianti attraverso la rotonda :)

Il rate è il consueto della zona (30 anche solo per fare la conoscenza reciproca in macchina) e non provo neppure a trattare, sapendo che rimbalzerei contro un muro di gomma. Accomodatasi a bordo, la fanciulla si presenta come Diana e mi invita subito a fare inversione di marcia, per dirigerci verso il medesimo imbosco (se così lo si può definire) dove ero stato con la caliente Maria. Diana si dimostra subito abbastanza ciarliera: esaurite rapidamente le formalità anagrafiche iniziali (è rumena, ca va sans dire, e ha 23-24 anni, ora non ricordo più con esattezza), parte subito per la tangente e inizia a spiegarmi che soffre di mal di schiena e che per questo, con l'arrivo delle prime frescure autunnali, ha riposto tutte le minigonne nell'armadio e ha rispolverato fuseaux e pantaloni. Provo timidamente a obiettare che forse i suoi dolori sono causati dai tacchi vertiginosi che indossa e dalla lunga postura verticale, ma non devo somigliare abbastanza al dr. House da risultare sufficientemente convincente :) [...]
 
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Fatto il giro di boa, ho preso la direzione opposta e, sino a Maria Bonita, non ho più incrociato alcuna fanciulla. Deserto il Kebab, una ragazza sulla sinistra dopo il pont de l'autoroute (non credo fosse Alina/Donna Mercedes, essendo sprovvista di vettura), nulla di nulla sino al paninaro, un paio di fanciulle tra il rettilineo di Osio e il TotalErg, un'altra ove stazionavano le ginnaste, una sola bottiglietta d'acqua (quella della "ministra Brambilla") a ricordo di ciò che fu il celeberrimo Quadrilatero della Topa e più o meno l'en plein in zona Eden/Benaglia. Registrata la presenza di Michela (anche se abbigliata in modo sin troppo sobrio, quasi un po' sciatto), ho estratto dall'archivio l'ormai impolverato dossier Lavinia/Anca e ho preso la direzione della promenade, sebbene assai poco fiducioso di trovarla ancora in postazione.

Così è, infatti, dato che della Vendemmiatrice non c'è proprio alcuna traccia, neppure la bottiglietta d'acqua o la lattina di Red Bull che ogni tanto fanno da segnaposto. Il dossier viene quindi rimesso in archivio, dove probabilmente prenderà altra polvere nelle prossime settimane, e mi lancio quindi alla ricerca di un'alternativa, giusto per non rendere vano il quarto d'ora di macchina un po' tedioso dalla rotonda di Boltiere. Seduta in mezzo alle pompe c'è una mora dai capelli molto lunghi e sciolti che è intenta ad armeggiare col telefono (penso che sia Giovanna, ma ormai l'ho incontrata diversi mesi fa e non mi ricordo più granché i suoi lineamenti, anzi ... proprio per niente :)), alla rotonda successiva ci sono sia Scilla che Cariddi (la Diana da me incontrata nell'ultima spedizione lungo la Promenade e la sua dirimpettaia un po' in carne, il cui nome non conosco), all'incrocio per Calcinate vedo Laura scendere da un macchinone, nell'oscurità dello slargo che precede la maxi-rotonda del Baraccone intravedo una sagoma che però non è quella della stangona Alessandra e poi è davvero il deserto. Il solito furgone bordeaux dell'A-Team sembra quasi un reperto di archeologia industriale, abbandonato lì di fianco alla concessionaria, senza che vi sia almeno una bionda a fargli compagnia.

Torno allora verso Ghisalba e, in assenza di alternative, decido di accostare da Laura. Nulla di nuovo sotto le stelle (che in realtà sono coperte da una fitta coltre di nubi): il rate per il solito BJ (ri)conoscitivo non si è schiodato da 30 e l'imbosco è ovviamente sicuro. Anzi, la fanciulla è molto più precisa: "Ma poi lo conosci - mi risponde, indicando con la mano un punto verso l'orizzonte - Ti ho già visto là con un'altra ragazza". Mentre mi è finalmente chiaro: (1) che è ora di cambiare macchina; (2) che le passeggere del monovolume sono alquanto chiacchierone e (3) chi era la fanciulla che si opponeva alle vigorose spinte del collega, più o meno un mesetto fa:

Il BJ di Diana è senz'altro da classificare tra quelli monocorde e senza squilli di tromba, perché il ricordo più erotico di quei dieci minuti è il vicino di piazzola (in realtà distante una decina di metri, quasi in fondo al parcheggio) che si ingroppa con vigore una delle colleghe di Diana.

osservo Laura intenta ad aspirare meccanicamente il fumo di una sigaretta che ha appena iniziato. "Vuoi che ripassi tra un paio di minuti, così la finisci?", le domando. "Va bene, grazie!", mi risponde la morettina. Un minuto per andare sino alla rotonda di Anca/Lavinia, un minuto per tornare è Laura è scomparsa. Vigliacca! Non è la prima volta che concedo alla fanciulla di turno il piacere di intossicarsi ancora un po' i polmoni e sempre mi avevano aspettato, respingendo anche altri pretendenti. Però, come ormai mi è sempre più chiaro, qui lungo la promenade le regole del gioco sono un po' diverse. Non conta molto il fair play e, come con le Sabine, bisogna rapirle e basta ... A questo punto, sia l'istinto che la razionalità direbbero di ripiegare su un'altra alternativa, per cui mi spingo di nuovo sino al Baraccone. Accanto al mezzo dell'A-Team è comparsa una bionda alquanto ossigenata, che non mi pare Michela/Mihaela e che mi attira meno della sua collega. Non posso invece non notare quel tripudio di luminarie che si vede all'orizzonte, nella direzione del Motel Gold. Devono averle installate le due fanciulle che stazionano con un'Alfa 147 di fronte a quel vivaio (o azienda agricola?), dato che la loro postazione è altrimenti così oscura da non riuscire quasi a vederle nel buio della notte. Prima ammiro i filamenti luminosi che avvolgono tutte le piante e poi accosto, con la chiara intenzione di intervistare la bionda più longilinea, che da lontano mi era sembrata alquanto interessante, nel suo abitino rosso. Vista da vicino, ha lineamenti un po' meno folgoranti e mi dà l'impressione di essere anche un po' scazzata, perché gioca la scusa che è un po' tardi per alzare il rate del BJ a 30. Mentre cerco inutilmente di comprendere il nesso causale tra le due cose (che il messaggio subliminale sia: "Guarda, sto per andare ... Però, se mi dai 30, mi fermo ancora un quarto d'ora?"), la osservo una seconda volta e poi la ringrazio per avermi concesso udienza, rimettendomi in marcia lungo la carreggiata. Poco più avanti si può imboccare la stradina per campi che porta dritta dritta alla postazione di Laura e della sua dirimpettaia Daniela. Quando arrivo, c'è solo quest'ultima e, per di più, viene istantaneamente caricata da un collega. Altro giro di boa sino al Tamoil (giusto per vedere Diana & Co. sempre inoperose, anzi ... sempre più affaccendate col telefonino) e, al mio ritorno, Laura è ricomparsa.

Stavolta, però il gioco è ancora più duro da giocare, perché Laura non solo sta fumandosi un'altra sigaretta ma è anche intenta in un'animata discussione telefonica, peraltro in italiano. Attendo una decina di secondi col finestrino abbassato, sinché - ridendo - mi fa segno di ripassare fra un paio di minuti. E' evidente che, senza un mazzo di rose (e non sto parlando delle 30 figurate che comunque vuole), non avrò speranza di ricevere udienza. Mi assento per un altro paio di minuti, torno con un omaggio floreale (a quest'ora, ho potuto solo prendere in prestito un po' di crisantemi dal cimitero più vicino) e con un violinista tzigano e finalmente è il mio turno. Laura scoppia a ridere, mentre mi vede per l'ennesima volta cantarle la serenata sotto il cartello per Calcinate, ma finalmente recupera il suo ombrello e accetta il mio invito a recarci al parcheggio più vicino. Che, con una mia certa sorpresa, non è quello industriale dov'ero stato con Giulia ma il retrobottega di tutte le ragazze del Tamoil. Mi spiega che l'uno è usato in prima serata e l'altro quando la notte si fa più inoltrata. La sicurezza di entrambi dev'essere comunque vicina allo zero, perché mi racconta di esservi stata appena pizzicata dai CC, che le hanno proposto un onesto baratto: "O vi facciamo la multa, o torni a piedi!". Suscitando l'eterna gratitudine del nostro collega, Laura deve avere scelto la seconda: "L'ho fatto più che altro per lui, perché per me cambia poco!". "Eh, sì, con tutto quello che guadagni, non sarà certo qualche cento euro in più o in meno a rovinarti la serata :)", le butto lì ridendo. "No, a dire il vero mi cambia poco, perché tanto noi ragazze non la paghiamo :D", mi risponde ridendo ancora più fragorosamente. Potenza della targa di Dobric e del risultare assolutamente nullatenenti! "Ma, da quant'è la multa, giusto per curiosità?", è la mia ultima domanda, quando manca davvero poco al parcheggio. "E' meglio che non te lo dico, altrimenti non ti si alza!", mi risponde, dal che deduco che l'obolo da versare alle casse del comune di Ghisalba, per l'occupazione del suolo pubblico, non è inferiore ai 400-500 Euri.

Non essendo la prima volta che mi apparto con lei, evito di entrare nei dettagli dell'incontro. Trattandosi però della prima volta in macchina, sono abbastanza sorpreso che si spogli alquanto, ma ben presto (quando inizia a reclinare quasi orizzontalmente il suo sedile) capisco che la cosa è solo dovuta a un qui pro quo, avendo lei inteso che volessi approfittare della possibilità di copulare, per il medesimo rate. Tutto regolare nella fase strettamente amatoria e poi è sempre uno spasso sentirla parlare, con quella sua cadenza un po' cantilenante. Dopo un quarto d'ora abbondante, la riconsegno alla sua piazzola, ricordandole di non dimenticare in macchina il suo preziosissimo ombrello, che non si era fidata a lasciare appeso al cartello per Calcinate. Baci e abbracci (in realtà nessuno dei due, ma solo l'augurio della buona notte) e riprendo la direzione del boulevard de l'amour.
 
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Da parte mia non ci sono grandi news, da quando Bianca è in ferie, in attesa del ritorno, sono stato solo una volta dall'amicha Michela che però non mi ha entusiasmato più di tanto. Intervistata anche la mora che in questi giorni le occupa lo showroom ma non mi ha convinto, anche se ho notato che è abbastanza gettonata.
Del gruppetto della 147 la morettina coi capelli lunghi mi sembra carina, ma è troppo buio per vederci bene. Chissà... Nessuno la conosce?
Dall'altra parte della rotonda invece, verso Palosco, poco dopo il bar, sulla destra c'è una stangona mora, qualcuno sa qualcosa di lei?

Ciao
 
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Da parte mia non ci sono grandi news, da quando Bianca è in ferie, in attesa del ritorno, sono stato solo una volta dall'amicha Michela che però non mi ha entusiasmato più di tanto. Intervistata anche la mora che in questi giorni le occupa lo showroom ma non mi ha convinto, anche se ho notato che è abbastanza gettonata.
Del gruppetto della 147 la morettina coi capelli lunghi mi sembra carina, ma è troppo buio per vederci bene. Chissà... Nessuno la conosce?
Dall'altra parte della rotonda invece, verso Palosco, poco dopo il bar, sulla destra c'è una stangona mora, qualcuno sa qualcosa di lei?

Ciao
la stangona mora è Cristina che secondo fonti non verificarte :smile: è un ritorno, anni fà operava al TAMOIL di Ghisalba
la RECE qui http://community.punterforum.com/showthread.php?t=206154&p=1368863#post1368863
purtroppo è decisamente gettonata quindi difficile da trovare


ciao Mink
 
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la stangona mora è Cristina che secondo fonti non verificarte :smile: è un ritorno, anni fà operava al TAMOIL di Ghisalba
la RECE qui http://community.punterforum.com/showthread.php?t=206154&p=1368863#post1368863
purtroppo è decisamente gettonata quindi difficile da trovare


ciao Mink
mi dispiace purtroppo la mia rece è stata cancellata perchè considerata copia incolla da GF ma visto che sono lo stesso MINKIO e non ho molto tempo ho usato la stessa RECE me ne scuso e tolgo il disturbo

ciao Mink
 
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Urka ma Cristina era una delle mie preferite, come potrei non averla riconosciuta in tutti i passaggi che ho fatto? Ma questa va via presto, la Cri del Tamoil era una di quelle che faceva più tardi. Dalla rece però potrebbe anche essere lei. Urge interview di verifica!

Ciao
 
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BJ conoscitivo con Alessandra, la mora che sta all'incrocio fra Ghisalba e rotonda Pedrali (lato opposto di Laura). Era l'ultima rimasta, BJ energico e sempre uguale, nulla di entusiasmante.
 
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CARATTERISTICHE GENERALI

NOME: ANDREA
CITTA DELL'INCONTRO: TRA MORNICO E GHISALBA
ZONA:DI FRONTE AL VIVAIO FLORICOLTURA SULLA FRANCESCA A META' STRADA TRA MORNICO E GHISALBA. E' SEDUTA IN MACCHINA RIVOLTA VERSO IL VIVAIO (A 90 GRADI RISPETTO ALLA FRANCESCA)
NAZIONALITA': RUMENA
ETA': 25
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): RAI 1 E BJ Pissing (inteso come lasciarsi guardare)
COMPENSO RICHIESTO: 30 MACCHINA
COMPENSO CONCORDATO:30
DURATA DELL'INCONTRO: 15 MINUTI
DESCRIZIONE FISICA: ALTA,MORA VISO SCIUPATO, BEL FISICO
ATTITUDINE: SCARSA E FRETTOLOSA

LA MIA RECENSIONE:

Accosto con la macchina, sale sulla mia, il posto dell'inbosco è una stradina laterale in mezzo ai campi...
Scesa dalla macchina mi fa un bj senza partecipazione. La metto a pecorina ma dopo un pò mi dice che le faccio male raccontandomi di un intervento recente di asportazione di un neo interno...sarà vero? Su mia richiesta si lascia guardare mentre fa pipì e quello non è affatto male....poi....mi finisce con un HJ frettoloso...
Il giorno dopo di domenica mattina mi accorgo che mi è sparito l'ombrello (appoggiato sul lato passaggero dove c'era lei...magari mi sbaglio io ma ricordo bene di non essere stato da altre parti e che era appoggiato lì la stessa sera.......).
Vabbè non aggiungo altro...
 
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per il caro Oscar la ragazza dai pantaloni bianchi di fronte al vivaio è Andrea.....come da mia recensione postata sopra

precisazione sul luogo: posizione a Ghisalba davanti a vivaio Raggio di sole

L'INUTILE CACCIA A LAVINIA

L'ACCORDO DI CARTELLO

Dopo l'ennesima, deludente scorribanda lungo il BdA (l'unica nota per me positiva è la ricomparsa dell'Alfa di Michela al Benaglia), alla rotonda di Boltiére prendo la sinistra e m'incammino verso la promenade del piano di sotto. Il fascicolo dell'NSA su Lavinia è appoggiato sul sedile e, quando arrivo alla sua rotonda, lei è lì in postazione. Confortato dall'ora già abbastanza tarda (manca poco all'una di notte), sono fiducioso che non me la rapiscano e dunque mi concedo un giro esplorativo dei paraggi, più che altro per accertarmi dell'assenza di minacce aliene. Dopo la sempre inutile puntata sino a Palosco (che probabilmente fa parte del comprensorio solo per portargli in dote la P di promenade), ritorno rapidamente al rondò di Lavinia. Con mio sommo dispiacere, la fanciulla si è però smaterializzata e, trattandosi di una serata di week-end, immagino che un suo cliente fidelizzato sia passato a prelevarla e che assieme siano andati in motel.

C'è quindi da aspettare almeno 40-45 minuti e dunque inizialmente mi cimento in un'accurata indagine micro-economica, che è finalizzata a scoprire quanto sia rigido l'accordo di cartello sul prezzo del BJ. La prima tappa è Laura, stasera azzurro-vestita e con una nuova acconciatura con frangetta, che secondo me non le dona granché. La saluto in modo generico, senza fare alcun riferimento ai nostri precedenti incontri (che sicuramente non ricorderà, essendo ormai datati 5-6 mesi fa), e le domando se per 20 sia possibile ottenere un po' di intrattenimento orale. Come previsto dal tariffario locale, 30 è però la sua richiesta minima e non bastano né il mio sguardo supplice né il mio poco convinto "Ma ne sei proprio sicura?" a intenerirla, perché appare quasi stizzita quando mi risponde con la sua voce cantilenante: "Sì, sì, ne sono sicura!". Il tempo di ammirare le sue lunghe gambe e attraverso la provinciale, imboccando la stradina per campi che conduce a Calcinate.

Per vie traverse, arrivo al Baraccone e lì c'è solo quella che mi pare essere Mihaela, rosa come un confetto. Mentre le pongo la stessa domanda, mi scruta con uno sguardo che è una via di mezzo tra un "Ma noi ci siamo già visti?" e un "Ma tu non sarai mica straniero, vero?". Ci pensa un attimo (più che altro per rispondere ai quesiti che le si leggevano in fronte) e infine il prevedibile vaticinio è un "No" che non sembra lasciare speranze. "Ma sei proprio sicura? Anche veloce, se stai per andare a casa ...", cerco di insinuare il tarlo del dubbio. Mihaela esita un attimo, forse a 25 sarebbe stata anche disposta a scendere, ma poi si ricorda che è pur sempre la pilotessa del furgone dell'A-Team: se è la capo-macchina a tradire per primo l'accordo di cartello, figuariamoci cosa possono fare le passeggere! Per cui, seppure in modo più soft e quasi scusandosi ("Guarda ... davvero ... Non faccio proprio niente per meno di 30"), pure lei mi sbatte la porta in faccia.

Imbocco di nuovo la strada per Ghisalba, ignoro per il momento il drappello che staziona nello slargo sulla destra e un bel po' più avanti vedo un altro monovolume, rigorosamente con targa Dobric (TX), parcheggiato davanti a quello che sembra essere una serra o un vivaio. La fanciulla ha anche una silhouette slanciata e con i suoi pantaloni bianchi aderenti non si può non notarla nel buio della notte. Accosto, mi sembra un po' più avanti con l'età delle colleghe (direi sopra i 25) ed è anche abbastanza carina. Il suo approccio è cordiale e quindi lancio anche a lei la bomba del BJ per 20, che viene prontamente raccolta ancora inesplosa e rigettata nella mia vettura: "No, in macchina è comunque 30". "Sicurasicura? ;)", cerco di impietosirla. Riesco a vedere tutti i 32 denti mentre mi sorride, ma "Sicurissima :)" è l'unica parola che esce dalla sua bocca. Mi dimentico di domandarle quali siano le pratiche da espletare per ottenere l'ambita targa TX, senza la quale si è completamente out lungo la promenade, ci salutiamo con un caloroso bye-bye e mi spingo di nuovo sino alla rotonda-Lavinia, ma la titolare non è ancora ricomparsa.

A questo punto è quasi una questione di principio: con la prima che violerà l'accordo di cartello, mi fermerò, foss'anche una Sconsolata! Nuova vasca sino al Baraccone, inversione di marcia alla rotonda e accosto di fianco alla più giunonica delle tre ragazze che stazionano davanti alle sbarre, nell'oscurità quasi completa. Quella che, per la statura (1,80 senza tacchi) e la corporatura, potrei definire la Corine di Mornico (o Calcinate?), è a sua volta irremovibile di primo acchito. Quando però provo a insistere un po', finalmente cede: "Per 20 proprio no, ma per 25 posso chiudere un occhio". Non è esattamente il mio tipo, ma ogni promessa è debito e dunque la invito ad accomodarsi a bordo, per farmi assaporare il fascino della trasgressione alle rigide regole della strada. Prendiamo così la strada di Mornico, dove potrò fare la conoscenza di questa ragazzona di nome Alessandra, che è anche abbastanza ciarliera e alla mano, e della sua arte amatoria, che rientra invece assolutamente nella norma.

MEAN TIME TO FUCK

Dopo il quarto d'ora d'intrattenimento con la Giunone di Mornico (nulla di memorabile, ma ne parlerò in separata sede), mi spingo per l'ennesima volta sino a Ghisalba. Qualcosa è cambiato, perché ora c'è una bottiglia d'acqua a fare compagnia alla lattina di Red Bull, ma di Lavinia si sono perse completamente le tracce. Iniziano così 15-20 minuti di vasche abbastanza serrate, che sono utili solo per raccogliere alcune statistiche sulla rotazione delle fanciulle:

- Lavinia: introvabile
- Giovanna + Maria la fuckstar di Madrid: introvabile la prima (vista per un paio di minuti durante la mia presenza lungo la PMG), quasi sempre in postazione la seconda
- Coppia di fanciulle alla rotonda successiva verso Mornico: sempre in postazione
- Laura + Daniela la sua dirimpettaia: assente il 50% del tempo la prima, prevalentemente presente la seconda
- Pedralina con giacca a vento(!) viola: sempre accucciata al telefono
- Avion Travons: probabilmente sfrattati dai lavori in corso all'Agip

Quando ormai è davvero troppo tardi perché ci sia anche solo una remota speranza che Lavinia possa riapparire, decido che per il momento il suo fascicolo può essere rimesso in archivio e mi fermo dalla mora compagna di postazione di Giovanna. Neppure lei indossa la tuta della Tamoil, ma un giubbotto, un corto abitino inguinale e degli appariscenti stivaloni da OTR. Di fisico non sembra male, mentre il viso non è proprio il massimo: se facesse la cameriera al bar, non sarebbe sicuramente la più carina ma, al massimo, la più simpatica e chiacchierona. Diciamo che, come la fuckstar Luana di Bergamo (i cui lineamenti trovo comunque più interessanti), anche lei potrebbe essere alternativamente definita come la Spigola. Seppure conscio che si tratti di una mission impossible (tranne che per il nostro maestro :)), provo a tagliare il rate anche con lei. E' però davvero irremovibile sui 30, per cui cerco di rilanciare almeno sul livello di servizio: "A 30, non è esattamente regalato il BJ. Mi farai almeno vedere le stelle? ;)". Capisco che non ha capito la domanda, dato che mastica un italiano più che precario, per cui le domando: "Visto che sei così cara, sarai bravissima allora? ;)". "Sì, sono brava", mi risponde ridendo e dunque viene invitata ad accomodarsi a bordo.



L'ora è ormai tarda e, nell'uscire dalla stazione di servizio, riprendo la strada di Zingonia. Di Anka/Lavinia restano solo le suppellettili abbandonate sul ciglio della strada, per cui posso salutare la promenade, per stanotte. Un quarto d'ora più tardi sono ad Osio Sotto e ho la piacevole conferma che Michela è tornata proprio oggi dalle sue vacanze settembrine al mare. E' davvero troppo tardi per fermarsi (e, viste le peripezie della notte, anche inutile), per cui mi limito a un rapido saluto di benvenuto, mentre pure lei stava accingendosi a sbaraccare la postazione. Un'altra mezz'ora abbondante di macchina e, ad orario in cui il cielo di giugno sarebbe già chiaro, varco finalmente la soglia di casa.
 
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Chiedo venia per l'ombrello, tutto a posto, mia madre l'ha usato togliendomelo dalla macchina......
 
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