Gli "Adultiminkia". Manifesto e latente del ruolo dei punter italiani nelle criticita' del fenomeno pay.

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Ammetto la difficoltà di inserire in una categoria del sito questo topic.
Tra l'altro il contenuto è per lo più quello di una mia riflessione del settembre 2018, a riprova che la situazione ivi descritta non è nuova.
L'idea di scriverlo allora nacque dopo un episodio avvenuto in Austria.
L'ho ripreso dopo uno scambio di battute con @Dr.Grunf .

Valuti la Moderazione se cambiarne collocazione.

Facendo un passo indietro, il gesto incriminato, ossia l'episodio da cui scaturì l'idea, fu il regalo di un auto a una ragazza, con "plateali gesti" - mancava solo la banda paesana - da parte di un cliente.
Lo stesso poi intervenne nei Forum a difendere la ragazza contro le osservazioni "maligne e malevole" di quei gelosoni degli utenti.
Chissà perché, quando lessi “Chi offende Dora ne subirà le conseguenze” me lo sono immaginato come il Frate che in “Non ci resta che piangere” diceva all’immenso Troisi (che nelle mie deviate associazioni mentali rappresentava l’utenza del sito) la folgorante “Ricordati che devi morire!”.
Come a quella frase abbia replicato nel film, è Storia e lo conosciamo tutti.
Pace.

Questo topic scaturisce dalla visione della clientela che ha il sottoscritto, che ha visto, oltreconfine e in Europa, mutarne la composizione.
Meglio: non al singolo cliente, ma ai cluster.
Ovviamente è quello che ho visto io e qui scrivo il mio pensiero sulla cosa, o meglio un sunto, dato che l'argomento potrebbe occupare pagine e pagine.
Talmente vasto da scoraggiare anche il più intraprendente utente.
Non è facile poi, perché spesso le categorie si intersecano, creando nuove figure mitologiche.

Partirei dagli ex lappari (EXL l'acronimo).
Credo proprio di essere stato il primo, non ricordo se qui o altrove, a parlarne, ovviamente non in modo idilliaco.
Sia chiaro, qualcuno è rinsavito, comprendendo l’inutilità di privé da 50 euro ogni 10 minuti per vedere una tetta, quando poteva bombarsi tipe pure migliori alla stessa (o di poco superiore) cifra per mezz’ora.
Io metto le mani avanti: non ce l’ho con i lap dance, legittima attività economica che ritengo già da un pezzo abbia fatto il suo tempo, ma parlo dei clienti.
Infatti posso comprendere che c’è stata un’epoca in cui sono stati una delle poche “valvole di sfogo sessuali” di molta gioventù.
Giusto per poi andare a farsi un giretto per strada (data l’ora infatti le loft avevano chiuso baracca) e concludere l’opera.
Il mercato è poi cambiato, anche grazie all’apertura oltreconfine dell’Andiamo prima, e del Wellcum e Marina poi.
La gente – che ancora non aveva scoperto la Germania – ha iniziato a svegliarsi (poco) e a capire che alle stesse cifre folli, e anche meno, poteva scopare, ed ha svuotato i lap per accalcarsi oltreconfine; non a caso i locali in italia hanno iniziato a chiudere uno dietro l’altro, e pochi restano ancora aperti e con affari molto ridimensionati direi.
Sempre più numerose poi sono le ragazze ex lap che fanno il salto, entrando in FKK, e su questo converranno tutti.
Ma torno ai clienti.
Se qualcuno, folgorato sulla via di Damasco, ha capito che ora ha il coltello dalla parte del manico, e può tranquillamente evitare oboli come consumazioni (obbligatorie in un lap quando volevi parlare con la ragazza) o foraggiamenti continui allo scadere dei dieci minuti per continuare a guardare la tetta (ovviamente taccio quelli in cui, allungando alla ragazza potevi scopare in un angusto stanzino, visto che comunque in proporzione era carissimo, oltre che illegale; qui parlo della situazione standard), dato che di ragazze ce ne sono a decine, altri hanno portato la “mentalità LAP” nel FKK.
Grandi bottiglie e bevute, perché poverina la ragazza se parla con te non lavora, e ragazze pagate per non far nulla.
La mentalità debole e succube delle principesse da LAP, che se non vengono ricoperte di soldi e di regali, o se solo ti azzardi a guardare o stanzare un’altra, ti levano il saluto, questi EXL non se la sono levata negli FKK, ambiente che a differenza di un lap, in cui si è vestiti ognuno in modo diverso, tende ad omologare i clienti, che non solo sono tutti in accappatoio, ma che astrattamente dovrebbero pagare tutti la prestazione in egual misura.
Anziché portare la ragazza di sopra a trombare, e gioire post coito, la gioia consiste nello sottrarre agli altri il giocattolo. Nel far vedere a tutti che la ragazza è con te.

Figura analoga, seppur con qualche differenza, è quella dei “desperate boyfriends (copyright).
A differenza dell’EXL, che ostenta solo, non necessariamente un DB è anche un ex lapparo.
Semplicemente è una persona, con discreti problemi di base non ultimo dei quali è “la Sindrome da Pretty Woman”, che ha molte difficoltà a relazionarsi con il sesso opposto - che magari per motivi lavorativi o per altri, come insicurezza o estetici, non ha modo di frequentare - e quindi l’unico modo per avere “una storia” è con una del mestiere, che copre di soldi e regali per tentare di far breccia nell’arido cuoricino a forma di registratore di cassa.
Sovente questa gente dimentica che dietro ogni rumena, la nazionalità che per lo più compone la line up degli FKK – immancabilmente, fidatevi – c’è già qualcuno che ci mangia (fidanzati, mariti, famiglia, umanità varia) e con cui ha dei legami, che neppure il SUV o la casa più grande potrà scalfire.
Ma loro sono forti del fatto che sono loro, che il loro amore è puro come l’IBAN e che riusciranno dove altri – che sono lì solo per insediare la propria bella – hanno fallito.
I DB hanno dimenticato che si va in FKK per divertirsi, rilassarsi e dimenticare il mondo esterno in atmosfera (mi cito) “protetta e ovattata”.
Dimenticare il mondo esterno tuttavia, aggiungo io, non significa riporre il cervello in armadietto accanto alle scarpe.
Costoro portano i mali del quotidiano nel locale, ammorbando anche i poveri clienti, che sono costretti a vederli mentre fanno puttanate o si struggono su un divanetto a bere analcolici con aria triste perché hanno litigato con la bella, solo perché la rumenina ha male interpretato il tono di voce di una parola inoffensiva, giusto perché quel giorno le girava così.
E purtroppo mentre loro si struggono lei, che in genere è una stronza da guinness, è a fare pompe di sopra al primo orso bianco che l’ha raccattata.
Sempre se non si chiudono in camera per intere giornate, a guardare i video su Youtube o giocare a Candy Crash – perché si tromba pochino, e mai neppure lontanamente per le cifre spese – tenendosi per mano e a fare progetti (lui…mentre lei controlla on line il conto corrente che lievita).
A differenza degli EXL, i DB stanno rintanati con la fidanzata, ma come avete avuto modo di sapere, quando ostentano il loro sentimento fanno impallidire gli EXL.
Se mi garantissero l’impunità per una strage, sarebbero le prime vittime.

Ultimi ma non ultimi, gli oblatori seriali.
Categoria curiosa, gli OBS.
In genere chi ne fa parte ha molta più capacità di discernimento di EXL e DB.
Tuttavia, per qualche strano meccanismo, se si trovano bene con una ragazza, devono pagare più del classico rate.
Mi sono trovato così bene che in qualche modo devo farlo sapere alla ragazza, e le parole non basterebbero” sembrano pensare.
Come farlo allora?
Lasciando mance e arrotondamenti.
La curiosità è che se la ragazza li missila, non credo chiedano uno sconto, quindi pagano il rate e magari non vanno più con la ragazza.
Ma se la ragazza è brava, anziché premiarla ritornandoci, magari anche più volte nella giornata, pagano di più.
Il loro temine di paragone sono i camerieri, cui in genere si lascia la mancia – in altri paesi, aggiungo io – se fanno un buon servizio (ovviamente servizio di ristorazione, non credo pompini).
Insomma, è impossibile per loro che se uno lavora bene debba essere pagato “solo” quanto pattuito.
Impossibile.
Bisogna pagare di più.
Il fatto è che dimenticano chi è la controparte.
Le nostre amate rumenine (per lo più).
Forse poco conoscenti della mentalità e cultura di quelle lande, che invece è ben nota a chi scrive, per loro è impossibile comprendere che quello che alle ragazze viene elargito come mancia/arrotondamento, poi le stesse si sentono in diritto di pretenderlo dagli altri malcapitati, che magari si sono trovati pure bene, giusto perché “se lavoro così bene che Tizio mi dà i dieci euro in più, perché tu Caio non dovresti fare altrettanto? Sei un morto di fame che non dai la mancia? Sei meno di Tizio?”, mentre il Caio in cassa con il portafogli in mano si sorbisce questa solfa, chiedendosi dove abbia mai sbagliato nel tirare fuori (solo) la foglia arancione e blu.
Dimenticano poi che molte ragazze in Germania lavorano bene per 50 euro - e i tedeschi non sono prodighi di mance, proprio no, anzi - e non credo la loro fica/opera valga meno di quelle oltreconfine.
Né di quelle nello stesso locale che lavorano bene e non vengono poi messe in condizione di avanzare pretese.
Lo stesso discorso va fatto per chi cede agli extra (+30 € FK, + 30 per questo, + 50 per quello) che non siano CIM e ANAL.
Bisognerebbe facessero il salto – a volte troppo lungo per loro – di pretendere buone prestazioni alle tariffe concordate, giusto per non inflazionare il mercato.

Ogni FKK poi ha la sua clientela, la sua storia, il suo passato e il suo futuro... difficile e complesso fare una sintesi.
Direi tuttavia che la situazione può solo peggiorare.
Ci sarebbe da scrivere 1500 pagine, ma sono pure indietro di 3 recensioni...spero il Maestro Brat mi soccorra. Spero.
Intanto però mi interessava iniziare aprendolo, poi magari seguiranno altre riflessioni, del sottoscritto e di chi vorrà.
 
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Mi era sfuggito questo post di lunedì, lo leggo solo ora. Interessante.

È dal 20 di marzo che non scrivo nulla pubblicamente, solo un paio di frasi in qualche Profilo personale, oltre a sparute faccine in reazione a certi interventi.
Importerà a nessuno, come è logico sia.
Non ho nulla da dire, e lo dico.

Però, però... però il post sopra mi ha dato un motivo per scriver due parole, se vi garbano.

Tutto ben descritto, analizzato. Il ritratto degli Adultiminkia rientranti nelle tre categorie (EXL, DB, OBS) mi ha fatto tornare in mente un tipo di cliente del quale ho chiacchierato insieme a qualche altro puttaniere davanti ad una pizza ed una birra, in serate d'incontro a mente libera.
Un tipo di cliente per il quale io ed altri abbiamo trovato una definizione: il fikapriwo.

Da non confondere con quello che viene comunemente etichettato come il morto di figa, che è categoria differente. Il morto di figa vorrebbe scoparsele tutte ma non se ne scopa nessuna (o poche), perché ha il braccino corto e non vuole spendere, perché chiede lo sconto, perché fa mille domande al telefono o al finestrino dell'auto, per poi non concludere nulla, stante la sua ritrosia a pagare. Insomma, tromba poco.
Al contrario il fikapriwo tromba molto, e spende, decisamente. Nella descrizione di @immenso rivedo, traslato in un ambiente qual è il Wellcum, il comportamento di tanti clienti di professioniste che sono in strada o in appartamento, il mestiere esercitato in fondo è lo stesso.
Non mi stupisce dunque che anche in un FKK sia arrivato il fikapriwo. È di tendenza il fikapriwo, per usare il linguaggio odierno. Fuori dagli FKK ha comportamenti ben precisi: si presenta in appartamento coi fiori, con la boccetta di Bvlgari, col gadget di grido. Da una ragazza che non ha mai visto prima e della cui prestazione non ha idea!
Lascia la mancia, perché lei semplicemente ha fatto ciò per cui si è accordato.
Con le stradali offre di più, così, senza motivo, anche se finirà nel parcheggio di un centro commerciale in 15 minuti, se è fortunato.
Perché lo faccia non siamo mai riusciti a comprenderlo, nonostante le birre consumate.
È fikapriwo, non c'è niente da fare. Crudo, ma tant'è.

Per scriverne, come hai detto, non basterebbero 1500 pagine.
 
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Mi era sfuggito questo post di lunedì, lo leggo solo ora. Interessante.

È dal 20 di marzo che non scrivo nulla pubblicamente, solo un paio di frasi in qualche Profilo personale, oltre a sparute faccine in reazione a certi interventi.
Importerà a nessuno, come è logico sia.
Non ho nulla da dire, e lo dico.

Però, però... però il post sopra mi ha dato un motivo per scriver due parole, se vi garbano.

Tutto ben descritto, analizzato. Il ritratto degli Adultiminkia rientranti nelle tre categorie (EXL, DB, OBS) mi ha fatto tornare in mente un tipo di cliente del quale ho chiacchierato insieme a qualche altro puttaniere davanti ad una pizza ed una birra, in serate d'incontro a mente libera.
Un tipo di cliente per il quale io ed altri abbiamo trovato una definizione: il fikapriwo.

Da non confondere con quello che viene comunemente etichettato come il morto di figa, che è categoria differente. Il morto di figa vorrebbe scoparsele tutte ma non se ne scopa nessuna (o poche), perché ha il braccino corto e non vuole spendere, perché chiede lo sconto, perché fa mille domande al telefono o al finestrino dell'auto, per poi non concludere nulla, stante la sua ritrosia a pagare. Insomma, tromba poco.
Al contrario il fikapriwo tromba molto, e spende, decisamente. Nella descrizione di @immenso rivedo, traslato in un ambiente qual è il Wellcum, il comportamento di tanti clienti di professioniste che sono in strada o in appartamento, il mestiere esercitato in fondo è lo stesso.
Non mi stupisce dunque che anche in un FKK sia arrivato il fikapriwo. È di tendenza il fikapriwo, per usare il linguaggio odierno. Fuori dagli FKK ha comportamenti ben precisi: si presenta in appartamento coi fiori, con la boccetta di Bvlgari, col gadget di grido. Da una ragazza che non ha mai visto prima e della cui prestazione non ha idea!
Lascia la mancia, perché lei semplicemente ha fatto ciò per cui si è accordato.
Con le stradali offre di più, così, senza motivo, anche se finirà nel parcheggio di un centro commerciale in 15 minuti, se è fortunato.
Perché lo faccia non siamo mai riusciti a comprenderlo, nonostante le birre consumate.
È fikapriwo, non c'è niente da fare. Crudo, ma tant'è.

Per scriverne, come hai detto, non basterebbero 1500 pagine.
Grazie del tuo intervento - nel mentre aspetto @Dr.Grunf e il suo punto di vista privilegiato sui punter italici in Thai - e delle osservazioni.

Ben scritto, ben argomentato e con un neologismo, fikapriwo, di tutto interesse.
Userei l'acronimo FP, se concordi.

Non basterebbero 1500 pagine, ne conveniamo...ma intanto noi iniziamo.
Poi chissà, magari altri interverranno.

Consentimi due osservazioni al tuo post: la prima è che non sempre il morto di figa - che concordo raccolga meno, o nulla, rispetto a quanto semina (se così si può dire) ha "il braccino corto" come scrivi.
Anzi, si vedono MDF da manuale che spendono.
Il punto è che pagano come oro ciò che oro non è.
O assumono un atteggiamento di un servilismo con le professioniste - e qui dovresti leggere cosa mi arriva da certi gruppi - da fare temere siano castrati.
E anche la frase che sovente si legge "ognuno coi propri soldi fa quel che vuole" andrebbe calata in certi contesti...circostanziata...ma tant'è.

La seconda osservazione è che è difficile che un FP esordisca in un FKK con regali costosi che non siano solo eccessi di spesa per minime prestazioni.
Quella dei regali non monetari è più da DB...serve infatti una certa intimità intesa come una frequentazione con la meretrice non istantanea per arrivare a quel livello che invece - stando a quanto scrivi - un FP raggiunge immediatamente.
Ma, come ho scritto, "spesso le categorie si intersecano, creando nuove figure mitologiche".
Grazie del post.
 
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Leggere questo topic mi ha sbloccato un core memory che mi sento di condividere.
Estate 2013, il giovine pischello qui presente ed i suoi compagni di merende, appena entrati nella fase postpuberale, vengono a conoscenza di una landa mitologica oltreconfine, dove le donzelle girano ignude e conducono una vita meretricia.
Dal momento che avevamo le mani più sull'uccello che in tasca a furia di seghe, tant'è che il mio sembrava ormai l'impugnatura di una racchetta da sci, saltiamo sulla mia Fiat Bravo scassatissima per un viaggio della speranza, direzione Circolo Passion.

Passiamo il Brennero, paghiamo gli 8,50 euro di ponte Europa e si arriva a destinazione con mille strategie e piani d'azione in mente, come solo i principianti possono sognare e che, come prevedibile, andranno su per il camino non appena entrati in sala...
Fighe. Fighe, ovunque... e culi... un senso di meraviglia che non credo proverò mai più nella vita.

Inutile dire che, da squattrinati marmocchi, avevamo calcolato al centesimo quanto e come spendere.
Si passa in bagno per una sega veloce, guardando video pixellati sul mio Google Nexus. Bisognava sfruttare al massimo il tempo pagato.
Scelte le ragazze e sparata la nostra cartuccia (anche se la mia aveva la consistenza della polvere, ormai ero al limite della disidratazione) ci rilassiamo nell'idromassaggio al primo piano, millantando tra di noi prestazioni alla Rocco. Stupidi bambocci.
Nel mentre si uniscono due signori di mezza età, panza in prima linea ed accento marcatamente veneto, che confabulano tra di loro.

A quanto pare, uno dei due era un "prediletto" di una delle girls, si scambiavano messaggini amorosi, le portava spesso dei petit cadeau ed avevano appuntamenti a cadenza regolare. Quel giorno però era andato all in. Aveva "prenotato" la ragazza per tutto il pomeriggio, a "600 carte diocan", ma non era soddisfatto... era riuscito a copulare solo un paio di volte prima che il fisico lo abbandonasse, ed ora aspettava che la pillola blu facesse effetto per tornare all'azione. Nel mentre, la sua fidansata era al bar, con un bicchiere di prosecco in una mano e una nerchia nell'altra.

Io, che all'università facevo regolarmente il giro delle macchinette del caffè per vedere se qualcuno aveva dimenticato il resto, non riuscivo a concepirlo. Perché spendere così tanto, per avere un tornaconto così misero? A posteriori, la risposta era scontata: perché lui poteva. Aveva la capacità economica per scialacquare centinaia di euro in figa, probabilmente conscio del fatto che non sarebbe riuscito a stare al passo con i suoi piani originari.
Era quindi un DB o un OBS? O forse una fusione delle peggiori caratteristiche delle due categorie, un DBOBS?

A conti fatti, la draculina in questione si era pappata in anticipo l'equivalente di 8 prestazioni, offrendone solamente 2 all'amico della Serenissima (alla faccia della mancia) e, nel mentre lui ricaricava le batterie, lei arrotondava succhiando il sangue ad altri fustacchioni.
Ed a lui andava bene così, perché tanto era a lui che arrivavano i messaggini pieni d'ammore e solo lui aveva il privilegio di prenotarla in anticipo e portarsela in camera quando gli compiaceva.

Nel gioco della fregna siamo tutti uguali, i nostri sudatissimi 70 euro valevano tanto quanto i suoi, le nostre giovani spade venivano lucidate dalle stesse lingue che pochi istanti prima ciucciavano vecchi bastoni nodosi, senza discriminazioni di sorta. Ma giocare alla pari per qualcuno non è sufficiente, serve di più. Quel qualcuno deve ritagliarsi uno spazietto tutto per sé ed avere la luce dei riflettori puntata quando entra in sala. Saggio chi scrisse che tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri.

Spero per lui che la pillola blu abbia avuto effetto, per scopare senza godimento.
 
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Leggere questo topic mi ha sbloccato un core memory che mi sento di condividere.
Estate 2013, il giovine pischello qui presente ed i suoi compagni di merende, appena entrati nella fase postpuberale, vengono a conoscenza di una landa mitologica oltreconfine, dove le donzelle girano ignude e conducono una vita meretricia.
Dal momento che avevamo le mani più sull'uccello che in tasca a furia di seghe, tant'è che il mio sembrava ormai l'impugnatura di una racchetta da sci, saltiamo sulla mia Fiat Bravo scassatissima per un viaggio della speranza, direzione Circolo Passion.

Passiamo il Brennero, paghiamo gli 8,50 euro di ponte Europa e si arriva a destinazione con mille strategie e piani d'azione in mente, come solo i principianti possono sognare e che, come prevedibile, andranno su per il camino non appena entrati in sala...
Fighe. Fighe, ovunque... e culi... un senso di meraviglia che non credo proverò mai più nella vita.

Inutile dire che, da squattrinati marmocchi, avevamo calcolato al centesimo quanto e come spendere.
Si passa in bagno per una sega veloce, guardando video pixellati sul mio Google Nexus. Bisognava sfruttare al massimo il tempo pagato.
Scelte le ragazze e sparata la nostra cartuccia (anche se la mia aveva la consistenza della polvere, ormai ero al limite della disidratazione) ci rilassiamo nell'idromassaggio al primo piano, millantando tra di noi prestazioni alla Rocco. Stupidi bambocci.
Nel mentre si uniscono due signori di mezza età, panza in prima linea ed accento marcatamente veneto, che confabulano tra di loro.

A quanto pare, uno dei due era un "prediletto" di una delle girls, si scambiavano messaggini amorosi, le portava spesso dei petit cadeau ed avevano appuntamenti a cadenza regolare. Quel giorno però era andato all in. Aveva "prenotato" la ragazza per tutto il pomeriggio, a "600 carte diocan", ma non era soddisfatto... era riuscito a copulare solo un paio di volte prima che il fisico lo abbandonasse, ed ora aspettava che la pillola blu facesse effetto per tornare all'azione. Nel mentre, la sua fidansata era al bar, con un bicchiere di prosecco in una mano e una nerchia nell'altra.

Io, che all'università facevo regolarmente il giro delle macchinette del caffè per vedere se qualcuno aveva dimenticato il resto, non riuscivo a concepirlo. Perché spendere così tanto, per avere un tornaconto così misero? A posteriori, la risposta era scontata: perché lui poteva. Aveva la capacità economica per scialacquare centinaia di euro in figa, probabilmente conscio del fatto che non sarebbe riuscito a stare al passo con i suoi piani originari.
Era quindi un DB o un OBS? O forse una fusione delle peggiori caratteristiche delle due categorie, un DBOBS?

A conti fatti, la draculina in questione si era pappata in anticipo l'equivalente di 8 prestazioni, offrendone solamente 2 all'amico della Serenissima (alla faccia della mancia) e, nel mentre lui ricaricava le batterie, lei arrotondava succhiando il sangue ad altri fustacchioni.
Ed a lui andava bene così, perché tanto era a lui che arrivavano i messaggini pieni d'ammore e solo lui aveva il privilegio di prenotarla in anticipo e portarsela in camera quando gli compiaceva.

Nel gioco della fregna siamo tutti uguali, i nostri sudatissimi 70 euro valevano tanto quanto i suoi, le nostre giovani spade venivano lucidate dalle stesse lingue che pochi istanti prima ciucciavano vecchi bastoni nodosi, senza discriminazioni di sorta. Ma giocare alla pari per qualcuno non è sufficiente, serve di più. Quel qualcuno deve ritagliarsi uno spazietto tutto per sé ed avere la luce dei riflettori puntata quando entra in sala. Saggio chi scrisse che tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri.

Spero per lui che la pillola blu abbia avuto effetto, per scopare senza godimento.
Grazie per il tuo intervento, anche questo bene e simpaticamente scritto.

"Era quindi un DB o un OBS? O forse una fusione delle peggiori caratteristiche delle due categorie, un DBOBS?" chiedi.
Vedi, escluderei il DB, perché mi sembra dal tuo racconto il soggetto in questione fosse privo del lato "struggimento", connotato proprio di questa figura. Niente regali plateali e/o film mentali...niente isolamento per ore con la bella...non ci siamo! Il vero DB vuole l'esclusiva e la paga a carissimo prezzo!

Escluderei altresì la figura dell'OBS, dato che il soggetto non mi sembra avere pagato di più per ogni singola prestazione, ma per avere "noleggiato a lungo termine" la ragazza (correggimi se sbaglio).

E neppure al ficapriwo è riconducibile tale condotta, se ho capito bene, essendo un cliente abituale della ragazza e non uno che parte in quarta già al primo appuntamento.

Dunque, come definire chi paga una ragazza per un pomeriggio come fosse sua in esclusiva ma la lascia scopare con gli altri clienti durante i suoi periodi refrattari?
Un fessacchiotto.
Almeno le tre figure che ho ricavato ci credono. Questo no. Fesso e basta.

"Quel qualcuno deve ritagliarsi uno spazietto tutto per sé" dici.
Si, probabilmente.
Uno spazietto in idro con l'amico mentre la ragazza che ha pagato per un pomeriggio senza scoparla incassa soldi da un altro cliente che la paga a sua volta, ma almeno se la scopa.
Lei è win-win. Il cliente che se la scopa pagandola per la sola prestazione gioca a somma zero. Lui che la paga e non la scopa è fessacchiotto.
Può capitare che gente magari imprenditorialmente capace diventi inetta/incantesimata con la figa.
Peccato Orwell non possa più scriverci un libro.
 
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Come a quella frase abbia replicato nel film, è Storia e lo conosciamo tutti.
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Meglio: non al singolo cliente, ma ai cluster.
Ovviamente è quello che ho visto io e qui scrivo il mio pensiero sulla cosa, o meglio un sunto, dato che l'argomento potrebbe occupare pagine e pagine.
Talmente vasto da scoraggiare anche il più intraprendente utente.
Non è facile poi, perché spesso le categorie si intersecano, creando nuove figure mitologiche.

Partirei dagli ex lappari (EXL l'acronimo).
Credo proprio di essere stato il primo, non ricordo se qui o altrove, a parlarne, ovviamente non in modo idilliaco.
Sia chiaro, qualcuno è rinsavito, comprendendo l’inutilità di privé da 50 euro ogni 10 minuti per vedere una tetta, quando poteva bombarsi tipe pure migliori alla stessa (o di poco superiore) cifra per mezz’ora.
Io metto le mani avanti: non ce l’ho con i lap dance, legittima attività economica che ritengo già da un pezzo abbia fatto il suo tempo, ma parlo dei clienti.
Infatti posso comprendere che c’è stata un’epoca in cui sono stati una delle poche “valvole di sfogo sessuali” di molta gioventù.
Giusto per poi andare a farsi un giretto per strada (data l’ora infatti le loft avevano chiuso baracca) e concludere l’opera.
Il mercato è poi cambiato, anche grazie all’apertura oltreconfine dell’Andiamo prima, e del Wellcum e Marina poi.
La gente – che ancora non aveva scoperto la Germania – ha iniziato a svegliarsi (poco) e a capire che alle stesse cifre folli, e anche meno, poteva scopare, ed ha svuotato i lap per accalcarsi oltreconfine; non a caso i locali in italia hanno iniziato a chiudere uno dietro l’altro, e pochi restano ancora aperti e con affari molto ridimensionati direi.
Sempre più numerose poi sono le ragazze ex lap che fanno il salto, entrando in FKK, e su questo converranno tutti.
Ma torno ai clienti.
Se qualcuno, folgorato sulla via di Damasco, ha capito che ora ha il coltello dalla parte del manico, e può tranquillamente evitare oboli come consumazioni (obbligatorie in un lap quando volevi parlare con la ragazza) o foraggiamenti continui allo scadere dei dieci minuti per continuare a guardare la tetta (ovviamente taccio quelli in cui, allungando alla ragazza potevi scopare in un angusto stanzino, visto che comunque in proporzione era carissimo, oltre che illegale; qui parlo della situazione standard), dato che di ragazze ce ne sono a decine, altri hanno portato la “mentalità LAP” nel FKK.
Grandi bottiglie e bevute, perché poverina la ragazza se parla con te non lavora, e ragazze pagate per non far nulla.
La mentalità debole e succube delle principesse da LAP, che se non vengono ricoperte di soldi e di regali, o se solo ti azzardi a guardare o stanzare un’altra, ti levano il saluto, questi EXL non se la sono levata negli FKK, ambiente che a differenza di un lap, in cui si è vestiti ognuno in modo diverso, tende ad omologare i clienti, che non solo sono tutti in accappatoio, ma che astrattamente dovrebbero pagare tutti la prestazione in egual misura.
Anziché portare la ragazza di sopra a trombare, e gioire post coito, la gioia consiste nello sottrarre agli altri il giocattolo. Nel far vedere a tutti che la ragazza è con te.

Figura analoga, seppur con qualche differenza, è quella dei “desperate boyfriends (copyright).
A differenza dell’EXL, che ostenta solo, non necessariamente un DB è anche un ex lapparo.
Semplicemente è una persona, con discreti problemi di base non ultimo dei quali è “la Sindrome da Pretty Woman”, che ha molte difficoltà a relazionarsi con il sesso opposto - che magari per motivi lavorativi o per altri, come insicurezza o estetici, non ha modo di frequentare - e quindi l’unico modo per avere “una storia” è con una del mestiere, che copre di soldi e regali per tentare di far breccia nell’arido cuoricino a forma di registratore di cassa.
Sovente questa gente dimentica che dietro ogni rumena, la nazionalità che per lo più compone la line up degli FKK – immancabilmente, fidatevi – c’è già qualcuno che ci mangia (fidanzati, mariti, famiglia, umanità varia) e con cui ha dei legami, che neppure il SUV o la casa più grande potrà scalfire.
Ma loro sono forti del fatto che sono loro, che il loro amore è puro come l’IBAN e che riusciranno dove altri – che sono lì solo per insediare la propria bella – hanno fallito.
I DB hanno dimenticato che si va in FKK per divertirsi, rilassarsi e dimenticare il mondo esterno in atmosfera (mi cito) “protetta e ovattata”.
Dimenticare il mondo esterno tuttavia, aggiungo io, non significa riporre il cervello in armadietto accanto alle scarpe.
Costoro portano i mali del quotidiano nel locale, ammorbando anche i poveri clienti, che sono costretti a vederli mentre fanno puttanate o si struggono su un divanetto a bere analcolici con aria triste perché hanno litigato con la bella, solo perché la rumenina ha male interpretato il tono di voce di una parola inoffensiva, giusto perché quel giorno le girava così.
E purtroppo mentre loro si struggono lei, che in genere è una stronza da guinness, è a fare pompe di sopra al primo orso bianco che l’ha raccattata.
Sempre se non si chiudono in camera per intere giornate, a guardare i video su Youtube o giocare a Candy Crash – perché si tromba pochino, e mai neppure lontanamente per le cifre spese – tenendosi per mano e a fare progetti (lui…mentre lei controlla on line il conto corrente che lievita).
A differenza degli EXL, i DB stanno rintanati con la fidanzata, ma come avete avuto modo di sapere, quando ostentano il loro sentimento fanno impallidire gli EXL.
Se mi garantissero l’impunità per una strage, sarebbero le prime vittime.

Ultimi ma non ultimi, gli oblatori seriali.
Categoria curiosa, gli OBS.
In genere chi ne fa parte ha molta più capacità di discernimento di EXL e DB.
Tuttavia, per qualche strano meccanismo, se si trovano bene con una ragazza, devono pagare più del classico rate.
Mi sono trovato così bene che in qualche modo devo farlo sapere alla ragazza, e le parole non basterebbero” sembrano pensare.
Come farlo allora?
Lasciando mance e arrotondamenti.
La curiosità è che se la ragazza li missila, non credo chiedano uno sconto, quindi pagano il rate e magari non vanno più con la ragazza.
Ma se la ragazza è brava, anziché premiarla ritornandoci, magari anche più volte nella giornata, pagano di più.
Il loro temine di paragone sono i camerieri, cui in genere si lascia la mancia – in altri paesi, aggiungo io – se fanno un buon servizio (ovviamente servizio di ristorazione, non credo pompini).
Insomma, è impossibile per loro che se uno lavora bene debba essere pagato “solo” quanto pattuito.
Impossibile.
Bisogna pagare di più.
Il fatto è che dimenticano chi è la controparte.
Le nostre amate rumenine (per lo più).
Forse poco conoscenti della mentalità e cultura di quelle lande, che invece è ben nota a chi scrive, per loro è impossibile comprendere che quello che alle ragazze viene elargito come mancia/arrotondamento, poi le stesse si sentono in diritto di pretenderlo dagli altri malcapitati, che magari si sono trovati pure bene, giusto perché “se lavoro così bene che Tizio mi dà i dieci euro in più, perché tu Caio non dovresti fare altrettanto? Sei un morto di fame che non dai la mancia? Sei meno di Tizio?”, mentre il Caio in cassa con il portafogli in mano si sorbisce questa solfa, chiedendosi dove abbia mai sbagliato nel tirare fuori (solo) la foglia arancione e blu.
Dimenticano poi che molte ragazze in Germania lavorano bene per 50 euro - e i tedeschi non sono prodighi di mance, proprio no, anzi - e non credo la loro fica/opera valga meno di quelle oltreconfine.
Né di quelle nello stesso locale che lavorano bene e non vengono poi messe in condizione di avanzare pretese.
Lo stesso discorso va fatto per chi cede agli extra (+30 € FK, + 30 per questo, + 50 per quello) che non siano CIM e ANAL.
Bisognerebbe facessero il salto – a volte troppo lungo per loro – di pretendere buone prestazioni alle tariffe concordate, giusto per non inflazionare il mercato.

Ogni FKK poi ha la sua clientela, la sua storia, il suo passato e il suo futuro... difficile e complesso fare una sintesi.
Direi tuttavia che la situazione può solo peggiorare.
Ci sarebbe da scrivere 1500 pagine, ma sono pure indietro di 3 recensioni...spero il Maestro Brat mi soccorra. Spero.
Intanto però mi interessava iniziare aprendolo, poi magari seguiranno altre riflessioni, del sottoscritto e di chi vorrà.
Come non condividere certe palesi verità!!! Analisi perfetta: purtroppo le categorie citate rovinano il mercato...
 
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Le cose da fare sono tante, almeno quanto le ladies in attesa e la mia pigrizia. Per cui rispondo con un po' di ritardo di fase alla sollecitazione del titanico collega ;-)

Devo dire che il titolo del thread non mi ha proprio stregato. <Gli "Adultiminkia". Manifesto e latente del ruolo dei punter italiani nelle criticita' del fenomeno pay.>... ‘manifesto e latente del ruolo…’?! :unsure:
Forse si intende un manifesto letterario? Cioè una specie di dichiarazione d’intenti?
Oppure il lemma è in contrapposizione a 'latente', come dire palese o evidente? Nel caso non va ovviamente bene quel che segue, sintatticamente e semanticamente.
Forse si intende dire ‘criticità, manifeste e latenti, nel comportamento del punter italiano (all’estero)?
Boh, comunque sia solleciterei a riflettere sulla opportunità di un restauro del titolo, nel caso si intenda esprimere un’idea.

Per il resto ricordo che avevamo già innescato un pensiero, che riprendo qui, parendomi ancora del tutto cogente:
La questione ruota attorno ad una delle tante miserie umane: soggetti che hanno trovato nel mondo dell'escortismo una soluzione al proprio problema della pulsione sessuale e che si illudono di trovarvi automaticamente anche una soluzione ai propri problemi in materia di affetti e socialità.
Dalla tensione tra questa personale proiezione e la concreta realtà ne nascono una serie di storture, verosimilmente rese più manifeste, nel contesto della demografia peninsulare attuale, data una dilagante interpretazione della vita adulta come una specie di indefinita adolescenza.
Ricordo qui un caso limite, che è arrivato al traguardo delle peggiori conseguenze: Rassegna StampUnter

La mia esperienza è soprattutto extra-UE, dunque potenzialmente OT in un thread classificato come 'il punter italiano all'estero->Europa'
tuttavia, oltre a rispondere a diretta sollecitazione relativa ai “punter italici in Thai”, richiamerei di seguito qualche altra considerazione più o meno parzialmente già svolta che ha verosimilmente una propria pertinenza generale.

Non si pretende che i nostri loft ed i nostri bordelli assomiglino ad una Cambridge con delle donnine appollaiate su dei divani, però quando i voli costavano un po' di più, il mondo sembrava tutto un po' più lontano e (soprattutto) l'informazione era meno fluida, era meno diffuso il tipo di puttaniere del genere figa&quattrini, non caratterizzato da una particolare ricchezza nell’esperienza di vita. Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese improbabile; alienati dal mondo in generale e da quello femminile in particolare; più disorientati che frustrati dai fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote almeno quanto la testa; fatalmente stizzosi, spesso violenti, veloci di lamento quanto tardi di pensiero.
Purtroppo a Pattaya, nelle cronache (di @Curvy, @immenso o @cobracan), sul web o direttamente in quel che resta degli FKK europei, sembrano allignare tanti di questi soggetti; tiri un sasso a caso e ne becchi un tanto ilare quanto incazzoso gruppetto
Per alcuni sembra valere il “quod me nutrit me destruit”, ovvero ci sono puttane e puttanieri che tanto silenziosamente quanto inconsciamente si disprezzano per lo stesso motivo per cui si cercano.

Siamo tanti e tutti diversi. Molti di noi arrivano con una propria fantasiosa idea di come funzioni una specifica giostra del luna-park e se ne vanno delusi perchè il mondo non fitta il personale filmetto prefabbricato.
C'è chi pensa di spadroneggiare tra gli zulù del terzo mondo, chi si aspetta di trovare la propria madre adorante ma con 50 anni di meno e le poppe rifatte (una incredibile quantità!), chi pensa che le copertine delle riviste o le foto da social raccontino la vita terrena, chi arriva già ben incazzato per i propri casini di relazione, chi pensa che il fascino di mocassini&camicia possano vicariare quello della cartamoneta... se non fossi preda dell'abbiocco post-cena potrei andare avanti per altre 128 pagine ;-)

Nel luna-park del sex-business, che può essere il paradiso del relax maschile, capace di regalare un senso di libertà profondamente appagante, non si sentirà la mancanza di un vecchietto rompicoglioni che va a dormire presto, non beve alcolici ed è capace di tenerti un esiziale comizio sul fondamentale problema del fluttering aerodinamico, tuttavia, nel discorso della montagnetta alla maggior parte dei colleghi peninsulari direi: affronta questo mondo lontano (qualsiasi sia la distanza dalle Alpi) e le sue donne con rispetto e godi di quel che il fato, day-by-day, ti saprà presentare. Adotta un atteggiamento positivo, pronto a prendere quel che viene senza prefigurare troppe aspettative che finiscono per essere una gabbia rigida buona per le recriminazioni.
Da una eventuale piccola compressione del proprio carattere sarai ampiamente ripagato ed il principale problema, casomai, sarà cercare di ricacciare in un angolo non tanto ingombrante dei propri pensieri questa esperienza una volta conclusa. La visita ad una qualsiasi forma allotropica di bordello è un’occasione di leggerezza, è l’ingrediente di un tanto artificiale quanto efficace perfect-day, è ubriacatura da senso di libertà, o almeno una delle tante occasionui piecevoli della vita. Ci vuole davvero della speciale ottusità per esprimere qualla roba alla quale si assiste di continuo fatta di malmosto, maleducazione e frustrazione, sistematizzata in questo thread, da cui tanti adultiminkia paiono estrarre energia vitale.

Biblioblablafia, ovvero cose dette e ridette sebben ridendo
https://community.punterforum.com/search/?q=calesse&c[users]=dr.grunf&o=relevance
https://community.punterforum.com/search/?q=cuori+solitari&c[users]=dr.grunf&o=relevance
 
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Derek Zoolander

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La visita ad una qualsiasi forma allotropica di bordello è un’occasione di leggerezza, è l’ingrediente di un tanto artificiale quanto efficace perfect-day, è ubriacatura da senso di libertà, o almeno una delle tante occasioni piacevoli della vita.

Bellissimo. È la mia filosofia di vita. Da mettere in firma.
 
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Derek Zoolander

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Ma no, tu parli di visita come occasione di leggerezza e piacevolezza che offre la vita.
È esattamente lo spirito che ho ad ogni mio incontro e, parlando con molte ragazze, ho scoperto che per altri uomini non è proprio così.
 
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Devo dire che il titolo del thread non mi ha proprio stregato. <Gli "Adultiminkia". Manifesto e latente del ruolo dei punter italiani nelle criticita' del fenomeno pay.>... ‘manifesto e latente del ruolo…’?! :unsure:
Forse si intende un manifesto letterario? Cioè una specie di dichiarazione d’intenti?
Oppure il lemma è in contrapposizione a 'latente', come dire palese o evidente? Nel caso non va ovviamente bene quel che segue, sintatticamente e semanticamente.
Forse si intende dire ‘criticità, manifeste e latenti, nel comportamento del punter italiano (all’estero)?
Boh, comunque sia solleciterei a riflettere sulla opportunità di un restauro del titolo, nel caso si intenda esprimere un’idea.

Per il resto ricordo che avevamo già innescato un pensiero, che riprendo qui, parendomi ancora del tutto cogente:
La questione ruota attorno ad una delle tante miserie umane: soggetti che hanno trovato nel mondo dell'escortismo una soluzione al proprio problema della pulsione sessuale e che si illudono di trovarvi automaticamente anche una soluzione ai propri problemi in materia di affetti e socialità.
Dalla tensione tra questa personale proiezione e la concreta realtà ne nascono una serie di storture, verosimilmente rese più manifeste, nel contesto della demografia peninsulare attuale, data una dilagante interpretazione della vita adulta come una specie di indefinita adolescenza.
Ricordo qui un caso limite, che è arrivato al traguardo delle peggiori conseguenze: Rassegna StampUnter

La mia esperienza è soprattutto extra-UE, dunque potenzialmente OT in un thread classificato come 'il punter italiano all'estero->Europa'
tuttavia, oltre a rispondere a diretta sollecitazione relativa ai “punter italici in Thai”, richiamerei di seguito qualche altra considerazione più o meno parzialmente già svolta che ha verosimilmente una propria pertinenza generale.

Non si pretende che i nostri loft ed i nostri bordelli assomiglino ad una Cambridge con delle donnine appollaiate su dei divani, però quando i voli costavano un po' di più, il mondo sembrava tutto un po' più lontano e (soprattutto) l'informazione era meno fluida, era meno diffuso il tipo di puttaniere del genere figa&quattrini, non caratterizzato da una particolare ricchezza nell’esperienza di vita. Soggetti dall'italiano traballante e dall'inglese improbabile; alienati dal mondo in generale e da quello femminile in particolare; più disorientati che frustrati dai fallimenti professionali ed affettivi; con le tasche vuote almeno quanto la testa; fatalmente stizzosi, spesso violenti, veloci di lamento quanto tardi di pensiero.
Purtroppo a Pattaya, nelle cronache (di @Curvy, @immenso o @cobracan), sul web o direttamente in quel che resta degli FKK europei, sembrano allignare tanti di questi soggetti; tiri un sasso a caso e ne becchi un tanto ilare quanto incazzoso gruppetto
Per alcuni sembra valere il “quod me nutrit me destruit”, ovvero ci sono puttane e puttanieri che tanto silenziosamente quanto inconsciamente si disprezzano per lo stesso motivo per cui si cercano.

Siamo tanti e tutti diversi. Molti di noi arrivano con una propria fantasiosa idea di come funzioni una specifica giostra del luna-park e se ne vanno delusi perchè il mondo non fitta il personale filmetto prefabbricato.
C'è chi pensa di spadroneggiare tra gli zulù del terzo mondo, chi si aspetta di trovare la propria madre adorante ma con 50 anni di meno e le poppe rifatte (una incredibile quantità!), chi pensa che le copertine delle riviste o le foto da social raccontino la vita terrena, chi arriva già ben incazzato per i propri casini di relazione, chi pensa che il fascino di mocassini&camicia possano vicariare quello della cartamoneta... se non fossi preda dell'abbiocco post-cena potrei andare avanti per altre 128 pagine ;-)

Nel luna-park del sex-business, che può essere il paradiso del relax maschile, capace di regalare un senso di libertà profondamente appagante, non si sentirà la mancanza di un vecchietto rompicoglioni che va a dormire presto, non beve alcolici ed è capace di tenerti un esiziale comizio sul fondamentale problema del fluttering aerodinamico, tuttavia, nel discorso della montagnetta alla maggior parte dei colleghi peninsulari direi: affronta questo mondo lontano (qualsiasi sia la distanza dalle Alpi) e le sue donne con rispetto e godi di quel che il fato, day-by-day, ti saprà presentare. Adotta un atteggiamento positivo, pronto a prendere quel che viene senza prefigurare troppe aspettative che finiscono per essere una gabbia rigida buona per le recriminazioni.
Da una eventuale piccola compressione del proprio carattere sarai ampiamente ripagato ed il principale problema, casomai, sarà cercare di ricacciare in un angolo non tanto ingombrante dei propri pensieri questa esperienza una volta conclusa. La visita ad una qualsiasi forma allotropica di bordello è un’occasione di leggerezza, è l’ingrediente di un tanto artificiale quanto efficace perfect-day, è ubriacatura da senso di libertà, o almeno una delle tante occasionui piecevoli della vita. Ci vuole davvero della speciale ottusità per esprimere qualla roba alla quale si assiste di continuo fatta di malmosto, maleducazione e frustrazione, sistematizzata in questo thread, da cui tanti adultiminkia paiono estrarre energia vitale.

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Grazie del post @Dr.Grunf.
Come dici le cose da fare sono tante ma concedimi due digressioni in esordio di post.
La prima è che non starei a fare l'esegesi del titolo, in cui "manifesto" va inteso come aggettivo (ossia "ciò che è manifesto", evidente) e non come soggetto.
Poi modificare i titoli indicizzati, se uno si fermasse alla copertina del libro, è un casino.
La seconda è che ti ringrazio di avere linkato uno scambio di opinioni che avemmo 5 anni e mezzo fa e buono anche oggi.
Ogni tanto mi trovo un like da qualche parte anche se non ho scritto, e a volte sono post/recensioni di anni fa...è sempre un piacere riscoprire certe cose.
Come il post di @oblomov che leggo sempre volentieri.

Ovviamente qui non sei OT, infatti non essendovi un thread generalista "Mondo", da qualche parte dovevo inserire la discussione, che pur essendo nella sezione generale dell'Europa può benissimo allargare i confini a realtà extra UE.
Non a caso si parla di "fenomeno pay" e non solo di FKK.

Confermi le mie impressioni sull'essere i punter di oggi "alquanto improvvisati" ed "incattiviti" ad essere generosi.
In effetti ricordo anch'io che lustri fa, agli esordi, si trovava gente veramente piacevole e colta anche in FKK oltre che in giro per il mondo.
L'omologazione ha abbassato l'asticella.
E per tanta gente il pay è diventata una rivincita sulla vita.

"Certi giorni è difficile guardare e ascoltare...ma non voglio sapere del male, voglio solo conoscere amore".
Che manchino leggerezza, e soprattutto personalità, è evidente in molto di quel che si legge dei nuovi: parole ammuffite che si sbriciolano.
E a noi "vecchietti rompicoglioni" resta ben poco...il ricordo, ed essere fedeli alla linea.
E magari nella tua terra odori di cipria e fumi di scarico. E donne che controllano specchiandosi se qualcuno le nota.
 
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La visita ad una qualsiasi forma allotropica di bordello è un’occasione di leggerezza, è l’ingrediente di un tanto artificiale quanto efficace perfect-day, è ubriacatura da senso di libertà, o almeno una delle tante occasioni piacevoli della vita.

Bellissimo. È la mia filosofia di vita. Da mettere in firma.
La penso pure io così, complimenti a @Dr.Grunf ! E pure ad @immenso che ha intelligentemente aperto la discussione su questo annoso problema.

Ammetto che avrei molto da raccontare sull’argomento. Mi autodefinisco ormai un antropologo da FKK per lo spirito con cui osservo la fauna di questi luoghi. Sono cambiati molto è vero, ma è cambiata molto la società in sè negli ultimissimi anni. La sessualità e sopratutto il modo di viverla, hanno solo seguito questa evoluzione decadente dei costumi (siamo sull’orlo degli ossimori). Purtroppo tutto ciò, malamente, di riflesso ha condizionato inevitabilmente anche gli FKK. E pensare che basterebbe così poco per non essere adultiminkia: un pizzico di buonsenso unito ad una manciata di regole base della buona educazione. Ma evidentemente si chiede troppo per i tempi che corrono. Uno dei cancri della nostra società è l’ignoranza, esibita senza pudore, quasi a motivo di vanto. E in luoghi come i nostri tutto ciò si amplifica distorcendo quelli che sono i confini del concetto di libertà. Io non ho molta fiducia nelle masse e non è certamente compito mio istruirle verso una sorta di buona condotta comune. Non è mio compito anche se, con una certa dose di supponenza, ammetto che inconsciamente non mi dispiacerebbe affatto avere i super poteri per richiamare all’ordine il volgo. Ma non capite male: non ho uno spirito antidemocratico. Anzi.
Il mio codice di autocondotta del puttaniere mi impone poche regole ma ben definite. Io seguo quelle e per ciò che vedo attorno a me ormai mi limito a scuotere la testa e a ruotare gli occhi, manifestando una semplice e composta disapprovazione.
 
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Bene. Così potrai contribuire alla crescita di PF, il quale arappresenta un concreto e potenzialmente efficace strumento di evoluzione del settore contrasto a quell'involuzione del settore che denunci :ok:
Diciamo che già contribuisco, credo, molto più della maggioranza degli iscritti a PF. Ovviamente lo faccio all’interno della discussione dedicata al Wellcum, locale che nell’ultimo anno ho frequentato assiduamente (ed esclusivamente). Tolto l’irraccontabile e il troppo intimo, che però aggiungerebbe poco al contenuto concettuale, se non una nota più romanzesca degli accadimenti…, ciò che penso ed ho osservato in questi ultimi 10 mesi è facilmente estrapolabile dalle mie recensioni e dai miei interventi nella sopra citata discussione. Detta questa premessa, più che a denunciare una involuzione la osservo, ne prendo atto. A differenza di altri io sono abbastanza rassegnato riguardo la decadenza, sia dei costumi in generale, sia, nello specifico, degli FKK. Comunque se ci sono domande, dubbi o curiosità su quanto espresso in precedenza fai (fate) pure. Cercherò di rispondere in maniera oggettiva pur partendo da un punto di vista soggettivo. Sostanzialmente però mi trovo concorde su quanto avete scritto prima di me.
 
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