Pattaya

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Piove e mi fermo sotto la tettoia del NuiBookStop. Nui è a casa al villaggio. Esce però Pookie (che si vede qui in foto assieme alla Maestra).
Pookie non è una gran bellezza ma è certamente capace di esprimere un fantastico mix di buon carattere e dedizione. L'ho sempre vista come una specie di trattorino del sesso ed abbiamo passato assieme delle ottime notti.
Mi ha preso per mano senza tante contrattazioni e, semplicemente, l’ho seguita al piano superiore. Pookie ha liberato l'arnese dalla corazza prima ancora che mi togliessi in casco da moto. Poi, con la sua consueta flemma, mi ha svestito pian piano, sempre con baciozzi alternati alla continua opera di risveglio della forza e mi ha docciato. Poi un massaggio, fase di petting indemoniato, strusciamento di patata, BBJ salivoso, porcherie sussurrate con gridolini di soddisfazione e me ne sono venuto in poco più di una mezz’ora. Ciò è anomalo ma Pookie è abile.
Proprio perché per la mia esperienza una sveltina del genere è inconsueta, appena uscito dal NuiBookStop sono entrato nel piccolo massaggificio che si trova all’inizio della via (Soi Chaiyapoon) il Blue Sky, proprio davanti al Triangle Bar.
Ho visto un bel volto fresco, mai adocchiato prima, che si faceva notare, non solo per le usuali scollatura panoramica&microgonnellino ma per labbra, unghie e capelli fluorescenti :-O
Ci s'è fiondati dunque in stanza con Ning dove in un’ora di onorevoli tentativi s’è tentato il bis.
 
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Cena da Continental Bakery: menù vario, internazionale ed interessante, il problema è che chiude alla 7pm :-/

Poi LT con Miss Tee (incontrata casualmente al TriangleBar). Tee è una freelance, non lavora nei locali (almeno così dice), effettivamente non l'avevo mai vista prima. Ci sono inciampato e m'è sembrata parecchio simpatica e desiderabile. Parla un buon inglese, ha un sorriso sbilenco che mi piace, è alta e longilinea, naso&tette sono stati purtroppo risistemati.
Birretta al TreeTownBar, lunghissima passeggiata sulla spiaggia di Jomtien. Chiacchierata varia, fluida e piacevolissima. Ritorno in TukTuk.

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A casa, dopo la doccia calda, arriva la doccia fredda: caro Doc, mettiti un condom così ti posso ciucciare :-o
Resto basito, sono millenni che non ho un pompacchio coperto, non è indice di gran disposizione, tuttavia non eccepisco e procedo.
Nonostante la protezione il BJ è frenetico, la scopazzata seguente insipida, la notte tormentata: Tee a volte ha caldo, a volte freddo. Spunta anche qualche paturnietta aggiuntiva per non farsi mancare nulla. Peccato.
Ha continuato a scrivermi via Line ma non credo passeremo assieme altre notti.
 
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Caro Dr. Grunf
le mie esperienze thai sono parecchio datate, ho frequentato assiduamente dal 1985 al 1992, poi la vita è cambiata e non ho più avuto l'occasione di tornarci. Ora probabilmente avrò l'occasione e non vedo l'ora anche se sò che sarà tutto completamente cambiato (anch'io). Per gli hotels a quell'epoca usavo Erawan a Bangkokj e Royal Cliff e Tropicana a Pattaya e mi trovavo benissimo. Ci sono ancora? Vale ancora la pena di riprenderli o c'è di meglio?
CIAO
 
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Mi avete fatto venir voglia di tornare a pattaya, a dicembre ho giusto una settimana ancora da organizzare della mia vacanza.
A gennaio sono stato al boutique 247, pagato poco, bella struttura, buone le cameriere e la pulizia, e posizione, che aimè è un arma a doppio taglio, affianco al tree town. Quindi prima delle 3 non si dorme, e pure dopo, tra camion del vetro e vari è un casino.
Mi è stato suggerito di chiedere la stanza sul lato opposto, che è molto più silenziosa, ma poi leggendo le rece su agoda, ti dicono di si in fase di prenotazione, e poi te la danno dalla parte del casino accampando scuse.
Quindi sto valutando altre strutture, il P Plus e il Vogue. Per caso li conoscete? O mi consigliate qualcos'altro? Grazie
 
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Caro Dr. Grunf
le mie esperienze thai sono parecchio datate, ho frequentato assiduamente dal 1985 al 1992, poi la vita è cambiata e non ho più avuto l'occasione di tornarci. Ora probabilmente avrò l'occasione e non vedo l'ora anche se sò che sarà tutto completamente cambiato (anch'io). Per gli hotels a quell'epoca usavo Erawan a Bangkokj e Royal Cliff e Tropicana a Pattaya e mi trovavo benissimo. Ci sono ancora? Vale ancora la pena di riprenderli o c'è di meglio?
CIAO
in questa dinamica città le possibilità di sistemazione sono zilioni. Il panorama è davvero eterogeno ed in grado di accontentare chiunque. Non saprei dire se i posti che citi sono ancora in attività... dovrei prendere la moto ed andare a vedere ma in questi giorni piove parecchio :-(
In alternativa potrei togliermi il dubbio con due click sul web, che forse è la cosa più pratica che puoi fare.
La collina di Royal Cliff/Pratamnak mi piace molto, per la vista e, soprattutto, il vento che viene dal mare. Tuttavia direi che i due alberghi pattayani che citi non aiutano a capire cosa cerchi, dato che sono molto diversi per collocazione, costo, impostazione generale.
Se ti ci sei trovato bene, fai bene a tornarci: è così difficile capire le esigenze e matcharle con un'offerta sterminata. Chi guarda soprattutto il budget, chi non vive senza la piscina, chi vuole stare in città, chi vuole spazio e, chi non ha alcun interesse nella colazione ecc.. Del resto la tua è la classica domanda che contiene la risposta: definisci esattamente cosa intendi con 'meglio' ed avrai trovato la giusta via verso quel che cerchi ;-)
 
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Mi avete fatto venir voglia di tornare a pattaya, a dicembre ho giusto una settimana ancora da organizzare della mia vacanza.
A gennaio sono stato al boutique 247, pagato poco, bella struttura, buone le cameriere e la pulizia, e posizione, che aimè è un arma a doppio taglio, affianco al tree town. Quindi prima delle 3 non si dorme, e pure dopo, tra camion del vetro e vari è un casino.
Mi è stato suggerito di chiedere la stanza sul lato opposto, che è molto più silenziosa, ma poi leggendo le rece su agoda, ti dicono di si in fase di prenotazione, e poi te la danno dalla parte del casino accampando scuse.
Quindi sto valutando altre strutture, il P Plus e il Vogue. Per caso li conoscete? O mi consigliate qualcos'altro? Grazie

Una settimana è un po' tirata per un viaggio così lungo. E' normale incontrare visitatori lampo che arrivano dall'India o dagli UAE ma sempre più spesso anche dall'UE. Si tratta però quasi sempre di giovanotti che digeriscono bene sia la differenza di fuso orario che una serie di giorni spaccaossa, senza distinguere tanto tra notte e giorno e scopando come forsennati. Quando però li vedo ripartire tendono vagamente ad assomigliare a forme di vita incerte, comprese tra il lombrico e la mummia ;-)

In materia di alberghi ho poca esperienza: in passato mi sono trovato bene nei tre cugini: April, March, August. Tuttavia da diversi anni quando mi affaccio a Pattaya mi ci fermo per qualche settimana e dunque affitto sempre degli appartamenti (peraltro ce ne sono moltissimi, a buoni prezzi, di buona fattura ed anche un po' decentrati rispetto al baricentro del casino). L'area TreeTown è esplosa nel dopo-covid. Potresti dunque considerare qualcosa che sia minimamente spostato. Personalissimamente vedrei bene ad esempio Soi Diana: Zip, Areca o Centara: sei a due passi da Buakhao, TreeTown, SoiBoomerang, LK. Dai un'occhiata, oltre che su TripAdvisor/Agoda/Booking anche su Pattaya-Addicts.
 
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Alpha Centauri
Carissimo Dr Grunf,
chiedo a te che hai una esperienza in territorio thai( e nn solo) ....
Giorni fa , a cena con amici, si discuteva naturalmente di donne.
Un mio amico sosteneva che le più belle del mondo fossero le brasiliane a pari merito con le colombiane, un altro sponsorizzava le italiane (nahh!!) .
Io , da quel poco mondo che ho visto , metterei le thai al 3/4 posto, ma sicuramente al primo collocherei le russe/slave.
A pattaya ne ho viste di notevoli, ma ancor più quando ho fatto un breve viaggio a Mosca, anni fa....roba da perderci la testa !!!
E altrettante bonazze le ho incontrate in Serbia e Croazia
Tu cosa ne pensi ?
 
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Personalmente mi avvicino ad un'età per cui appena due occhietti che abbiano meno di mezzo secolo, a qualsiasi latitudine, mi regalano uno sguardo gentile... sono già perduto ;-)

Tuttavia credo che la questione sia molto semplice: la bellezza è negli occhi di chi guarda. Insomma l'estetica è il prodotto di una stratificazione culturale.

Ciò che ti piace, ti fa star bene, ti da un senso di affinità, ti appaga attraverso le sfumature che vanno dal senso di intimità ai sensi, passa attraverso una specifica esperienza individuale.
Un pezzo del mio cuore va a delle signorine che, rappresentate in una foto, appaiono come delle insipide topine spaurite. Perimenti ho dimenticato pure il nome di alcune sgnappere da copertina la cui immagine prometteva invece lava e lapilli.

Nonostante non sembrino proprio le fondamenta di un mix affascinante, la puzza di fritto, l'umidità, i miasmi fognari, il casino, il vociare concorrono nella mia testa a fare delle orientali le donne più desiderabili. Difficile pensare ad un'idea di bellezza davvero legata alla sola vista. Il nervo ottico va a collegarsi all'esperienza ed una bellezza assoluta, indipendente dalle stratificazioni culturali, ovviamente none esiste.

Ho trovato le latine, piene di curve ma più rudimentali; le balcaniche, incapaci di empatia; le indiane, incomprensibili; le arabe, pericolose; le occidentali, problematiche... ma naturalmente si tratta di pensieri del tutto generici (tendenti al cialtrone), estrapolati da poche esperienze personali. Credo sia del tutto ovvio pensare invece che se mi fossi trovato a passare anni di proficuo lavoro in Venezuela o Colombia, amandone il cibo, la lingua, la musica e il clima, avrei invece radicato un tanto personale quanto robusto trasporto verso le chicas belle ripiene di irresistibili rotondità.
 
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Diarietto minimo di avvio settimana:

- Short time con Miss. Niko al Paradise Massge in Soi Honey.
Una gran professionista: si fa trovare sempre in impeccabile tiro troiesco, con tacchi, anellini, braccialetti, orecchini, toppino leopardato, poppe pompatissime ed è pure disponibile al LT ma... mi sono fatto difficile e la trovo ormai un po' troppo stagionata per un vecchietto come me ;-)
Onestissima MILF, intendiamoci, ma in una città con altre ventimila ragazzotte in attesa che si deve fare?

- Foot massage con l'amata Suparat all'Emerad massage, vicino a Soi Bongkot. E' stata soprattutto una buona dormita, cullato dal suono della sua voce che mi parla continuamente in qualche dialetto thai :-/
Questa robusta ragazzona è tanto volenterosa e perfetta nella sua simulazione di qualcosa che assomigli a dell'affetto ma non parla una parola di inglese, comunque qualcosa ci dev'essere dato che ogni tanto ci ritorno...

- altra superformidabilastica esperienza da Nui@BookStop in Soi Chaiyapoon. Appena trovo un po' di tempo mi piacerebbe descrivere bene quel che s'è combinato ;-)
 
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Ignorodoma&Scemorra
A fine serata, prima di avviarmi verso casa, passo da TreeTown. Giusto per un ultimo giretto, sentire un po' di musica ed avere una cosa fresca da bere mentre soavemente si adocchiano tett&culi di passaggio.
Mentre me ne sto bello rilassato a pensare alle mie cose mi casca l'occhio su una gonna con spacco di tutto rispetto. I nostri occhietti si incontrano e convoco direttamente la proprietaria di quelle due notevoli zampine per una chiacchieratina conoscitiva.
Si bevicchia qualcosa, ci si presenta urbanamente e ci si racconta un po'. Ann pare giovanissima ma sveglia e simpatica. Forse per i suoi pocopiùdiventanni la trovo irresistibile, la sua gentilezza mi strega in un attimo e tutti i propositi di un tranquillo ritorno a casa vanno a farsi benedire.
L'unico pensiero del momento è esplorare ben bene tutta la mappa di tuatuaggi della gloriosa Ann ed azzannare quelle splendide poppe polimericamente rinforzate. Lei si dichiara disponibile per il LT ma non questa sera, dato che deve organizzarsi con le solite cose (chiavi di casa, la sister, restituire il motorino, la babysitter, mama&papa ed altre mille cazzate più o meno appartenenti ad un classico repertorio). Dunque ci accordiamo per un paio d'ore da spendere nelle vicine stanze da ST con Jacuzzi, che pullulano in area Buakhao.

Ci si lava, si limonazza con trasporto, tutto procede assai bene e con la dovuta lentezza. Il BBJ non è tra i più sublimi ma è comunque un gran piacere avere tra le mani una corpiciattola così perfetta.
Arrivati al giusto punto di cottura siamo pronti per il main course. Dunque Ann mi chiede cosa io preferisca anche se davvero in uno stato mentale assimilabile a quello del muflone a primavera, non credo di avere espresso convinzioni troppo specifiche.
Dunque Ann mi si para davanti, sontuosamente a gambe spalancate, declamando il suo irresistibile desiderio di avermi dentro a questa hot pussy che pare non aspettasse altro.
E' davvero un gran spettacolo, son pronto a lanciarmi dalla cima dell'armadio, vestito da Batman con l'attrezzatura che grida Banzai ma.....
- Ann, scusami ma non stiamo correndo, un po' troppo? Non ti pare manchi qualcosa?
- cosa, mio caro, l'anello di fidanzamento? Piuttosto, orsù, sfondami, martellami a più non posso che qui oltre a bramar&disiare le lancette corrono.

Il fatto è che non ho un condom. O meglio, forse frugugliando sul fondo dello zaino ne potrei trovare probabilmente uno in pelle di pterodattilo ma mi spiazza un po' il fatto che Ann non si sia preoccupata per nulla della questione.
Chiedo lumi ed ottengo una specie di alzata di spalle: che vuoi che sia? Così è molto più bello, vai tranquillo, sono pillolata.
Ci resto d'un male, che neppure una doccia gelata sarebbe riuscita a rimettermi in moto il cervello così prontamente. Non ho avuto neppure il desiderio di finire con il BBJ. Saluti, saldo dei conti e... a mai più!

Capto quotidianamente segnali relativi ad una sempre maggior disinvoltura in materia di pratiche sportive, soprattutto da parte delle mandorline più giovani ma, porca pupazza anche da parte di maturi farang sulla scorta dell trito refrain: è una vita che scopo a pelle, mai successo nulla.
A volte mi è capitato di andarci vicino, a volte ho creduto di captare opachi accenni alla possibilità di evitare gli impicci sanitari, a volte forse ho intravisto velate allusioni ma, a fronte della mia richiesta di chiarimenti, s'è sempre proceduto ad un veloce gommaggio.
Mai, seppure nella Sodoma&Gomorra delle Andamane, avevo vissuto in prima persona un atteggiamento beatamente spregiudicato come quello della giovane Ann. Quando poi lei ha replicato che tutte le sue amiche lo fanno, anche perchè viene continuamente chiesto, non è che me ne sono andato a casa più tranquillo :-/
 
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Ho goduto di un’altra superformidabilastica esperienza con Nui@BookStop in Soi Chaiyapoon :)
Operativamente si tratterebbe di un massaggio con seghetta e BBJ. In realtà s’è trattato di quasi tre ore di pura dedizione a fronte di un corrispettivo (neppure accennato in fase concertativa) di 2kTHB. Ciò in un ambiente scrausissimo, ma a livelli di take-care stellari.

Di Nui ho già detto, sarà sui 35-40, adoro il suo sorriso megaserafico, ed il suo portamento in abito lungo, pur nella calura tropicale. Amo le sue belle tette (ristrutturate alla perfezione), le gambe atletiche da ragazza che me le mangerei, le manine curatissime con il cambio di smalto settimanale. Se proprio dovessi trovare un difetto, direi che potrebbe individuarsi nel corpetto di pizzo elastico che Nui tende a mantenere per tutto il tempo, sostanzialmente perchè non vuole che si vedano i segni della gravidanza, anche se personalmente ciò me la fa apparire come ancor più desiderabilmente femminile.

Oltre a Nui ci sono anche Pookie (della quale ho già scritto: una specie di trattorino da sesso), Nam (più giovane, carinissima, dalle grosse tette con effetto calamita, timida ma... evnescente: oggi c’è, domani non si sa, la settimana prossima forse), Bo e Kan (dall’incerta sessualità... ma non ho molto indagato). Comunque tutti questi satellitini della stella Nui vanno&vengono in modo imprevedibile.

Mi acchiappa un megafortunale mentre sfreccio in moto. Il caso vuole che io sia dalle parti della Soi Chaiyapoon e così arrivo in volata davanti al santo NuiBookstop. Appena le ragazze mi vedono, vanno a chiamare the big boss, la quale si accorda con il parrucchiero che lavora nella bottega a fianco affinchè io possa lasciare la moto sotto alla sua tettoia.
Nui, in tutta tranquillità, mi da una sistematina, mi prende per mano e mi porta nel suo appartamento. Proprio il posto dove passa tutto il tempo delle sue giornate. E’ davvero mestissimo, con le pareti di cemento nero... poche cose ammonticchiate, dei cestoni con i vestiti ed un lettone.

Qui tutto avviene con la massima calma. Nui accende il ventilatore ed un po’ di aria condizionata, prepara gli asciugamani, l’olio, i profumini alla canfora, ed inizia a svestirmi (mettendo a stendere i miei miserabili stracci) e mi chiede di fare altrettanto con lei.
Mi dice che ha notato che le guardo tanto le gambe ma lei vorrebbe che io potessi ‘to feel that legs’... così ci si sdraia sul lettone e pian piano mi avvolge con le sue gambe che continua a strofinarmi addosso finché non se ne vanno i pantaloncini. Mi spoglia definitivamente e mi chiede se voglio lavarmi da solo o con lei. Procedo in autonomia in uno dei bagnetti più scrausi della mia carriera: davvero una sostanziazione dell’inconsistenza del concreto tipica dell’ottica buddista: mattonelle sbrecciate, intrecci tra impianto elettrico e perdite d’acqua da denuncia all’ONU, scarichi che sarebbero stati giudicati poco consoni pure nei secolari Sassi di Matera, asciugamani non semplicemente lisi o bucati ma, direi, esausti. Però tutto è pulito.

Mi sono fermato da Nui solo perché iniziava a piovere, non avevo nessuna intenzione e nessun desiderio di dolcetti Ferrero, anche perché non si fa altro da mane a sera e credevo che non sarebbe neppure stato fisicamente possibile. Con Nui ho invece passato almeno due ore di un’esperienza davvero non comune, mescolando tutto quel che si può fare, a parte del banale scopazzamento. Mi sono accorto solo alla fine del fatto che lei non si fosse neppure tolta le mutandine ma... è un’esperienza da fare. La sua arte BBJ/HJ è per me sublime, senza alcun risparmio ed estremamente sapiente. A partire da quel dolce sorriso che sussurra porcherie a due millimetri dalle mie orecchie :-P

Al termine della maratona mi lava, ci rimettiamo a letto e mi addormento stremato. Siamo annodati assieme, io forse ho perso sensi e cognizione del tempo. Mi sembra di sentire il vento che muove le tende, o forse l’acqua della doccia. Ancora ad occhi chiusi allungo una mano e sento che Nui non c’è. Apro gli occhi e vedo che lei è seduta sul letto, accovacciata alla maniera thai con le gambe incrociate, che mi guarda e sorride compiaciuta: you looks really as an happy man!
Santa ragazza, credo di averle portato via troppo tempo, ma lei mi tranquillizza, dice che non c’è alcuna fretta di rivestirsi, fuori piove e non c’è nulla da fare... una condizione che, sebbene tanto cara ai thai, mi è quasi sconosciuta :-/
- hey man, do you watch TV sometime?
Domanda stranissima, ma che vuol dire: ci mettiamo assieme a vedere un po’ di TV?
Così mi trovo dentro ad un racconto surreale di @Lafayette : siamo nudi, sessualmente molto più che appagati (insomma io), freschi e lavati, guardiamo il telefono di Nui sul quale lei riprende a vedere una cosa che l’aveva incuriosita.
Immagino siano le infinite sequenze di filmetti buffi (insomma, scemi) propinati da TikTok, che permettono a tantissimi thai di riempire tutto il tempo che passa tra il risveglio ed il sonno, ed invece ci vediamo... ‘la febbre dell’oro’, un film di Charlie Chaplin degli anni ’20!

Sono abituato a parlare con donne thai animate dal più beato disinteresse per qualsiasi cosa sia a più di 10 metri dai propri diretti interessi, che chiedono, ad esempio, se in Europa c’è il mare... invece con Nui il senso di straniamento è tale da provocarmi una specie di ubriacatura da umanità: a che serve imbiancare le pareti quando puoi ugualmente stare così meravigliosamente bene?
 
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Storielline di ordinaria pattayanità
Prezzi standard per un’ottimissima pasta alla carbonara ed insalata greca da ‘I love pizza’, un localetto minuscolo vicino all’incrocio tra la Pattaya South e la Kophai Rd

Arrivo dopo una visita corroborante ai vicini clubbini di Soi Bongkot (continue novità, ‘tacci loro...). Al momento sono l’unico cliente ma l’unica tipa presente dietro al bancone del locale è impegnata con un bimbo minuscolo: questo poveretto è malamente appoggiato su un tavolino ed appena lei si allontana il piccolo fagotto rotola rischiando di cadere... situazione surreale e che avrebbe anche una soluzione semplicissima. Tuttavia al momento, come sempre conviene fare in thai, prendo quel che il destino mi presenta godendone come si può: acchiappo piatti, menù, posate, cestino dei condimenti e mi preparo la tavola. Poi torno in cucina con il mio menù, indicando quel che vorrei (prima o poi) e torno al mio tavolinetto dove attivo il pattayofono avendo poco meno di mille anni di repliche da scrivere ai messaggi di tutto il mandorlame.

Io sto generalmente all’esterno, non mi piace tanto l’aria condizionata. Ci sono due mini tavolinetti, una luce al neon da laboratorio RIS e due divanoni glam con fiori di plastica e dei tavolinetti bassi, come fossimo in spiaggia a Dubai 😉
Dopo poco arrivano altri potenziali mangiatori: una famiglia russa con tre bimbi, mamma stratosferica atleticissima, magra, alta, gran gambe, vestita alla moda e babbo giovane, barbuto, con occhiali da sole, anelli, tatuaggi, aria seccata... quasi uno standard.
Poi famiglia mista: panzettone farang ingrigito, mamma thai alta snella bellissima, capelli lunghi fino al culo, e due figlioletti.
Cresce il livello di casino, dato che il locale minuscolo così è già pieno.

Arriva il mio piatto. È tanto che lo desidero e dunque ho proceduto senza vergogna: spaghetti alla carbonara, con una fantastica bresaola (i sofisticatoni più sensibili ci scuseranno) ed ottimo olio d’oliva.
Contemporaneamente arriva, con grande scaramazzo, un altro solitario, un tipo americaniforme: motcicletta oversize maledettamente rumorosa, senza casco, occhiali da sole sulla testa, completino bianco attillato da ginnastica, scarpe da corsa, calzettini colorati, tatuaggi, modi decisi... così deciso che non ha inteso una sega dei parcheggi.

Capisco che la questione non sia semplice. Nel casino urbanistico di questa città non ci sono cartelli ma vale una specie di regola del pollaio: non puoi parcheggiare davanti ad un esercizio se non sei un customer. La definizione convenzionale di ‘davanti’ assomiglia a quella di spazio aereo... come molte cose thai è affidata più che alle norme allo spirito del Buddah.
E’ sabato sera ma l’officinetta meccanica che confina con ‘I love pizza’ è aperta ed operosissima, davanti c’è giusto una minuscola striscia di terra, poi la strada (Soi Bongkot 5) e poi una specie di praticello fangoso con erbacce incolte e delle moto parcheggiate.
Ecco, questo territorio essendo ‘davanti’ all’officinetta, sebbene schifato pure dalle pantegane, è inviolabile ma l’americano non ha alcun dubbio, e ci si piazza...
Poi entra da I love pizza come entrasse nel saloon e senza neppure un ciaociao o mezzo sorriso dice qualcosa tipo
- higuyhowfoohere?
- What, please? Not sure to have clearly understood...
- Oh God! I said: how is the food here?
- oh very good by now, but consider that is the first time here for me. Usually I go to MamaPasta, two hundred meters from here. Just for change, but even for...
- OKthanksguyletshaveatry!
Si siede ed io mi rituffo nelle mie cose, dimenticandomene in un attimo.

Dopo un certo tempo sento di nuovo il suo ringhio o forse una sua frase... mi volto e lo vedo sbracato a gambe aperte, letteralmente come le parodie cowboy. Volendo esprimere, credo, la seccatura dell’attesa in modo plateale. Immagino i suoi pensieri: “in questo paese di sottosviluppati non funziona un fuckin cazzo di nulla, si meritano questa fucking miseria, ma che cazzo ci vuole a fare un cazzo di hamburger del cazzo”.
Già che i nostri sguardi si sono reincontrati, gli dico al volo che c’è una persona in cucina ed una sola cameriera che è una ragazza sui vent’anni che contemporaneamente ha a che fare con un bimbo di qualche mese, poi mi alzo e vado a prendergli un menù, così che potesse spendere il suo tempo in modo più produttivo...
Non faccio in tempo a tornare con il menù (bello bisunto e con le pagine tutte stropicciate, come d’ordinanza) che la copia tappetta di J.Wayne scosta la sedia con maschia risoluzione, si alza e si dirige deciso verso l’uscita con un ‘fuckingpeople...’ che credo volesse sintetizzare ‘certo che da McDonald sono più spicci’.

Vabè mi riapplico alla mia carbonara ed ai messaggi delle mandorline dal portafoglio sempre in crisi. Tizio sta per saltare in sella alla moto e (aspettavo questo momento...) esce il meccanico dal negozio che lo chiama (hallo mister...). Mr.Fuking manda tutti a cagare in modo abbastanza chiaro... il peggior errore che poteva fare.
Piuttosto che balzare in sella e sparire, sembra abbia proprio voglia di menare le mani, dunque scende da cavallo, gonfia il petto, allarga le spalle e si dirige con fare battagliero verso la bottega del meccanico, che, come vuole un antico rituale asiatico, aveva già richiamato l’attenzione di tanti pacifici buddisti che, in catarsi da sabato-sera-alcolico, non vedono l’ora di dare una rinfrescatina al concetto di orgoglio del popolo thai...

Veramente la stupidità di certi tangheri mi è impossibile da capire, comunque sia com’è andata a finire è facile da intuire: spintoni, grida, auto che si fermano in mezzo alla strada, chiavi inglesi ed altre utili attrezzature da meccanico che trovano nuovi e più fantasiosi impieghi e qualche coreografica ferita. Alla fine una gran lavata con l’idrante scrive il giusto finale per la comica.

Sparecchio, mi faccio il conto da solo, pago, spendo una chiacchieratina minima col bravo cuoco che mi mostra i video su youtube attraverso i quali ha imparato le ricette italiane, lascio il tip-for-baby e, quando esco, la giovane mamma thai corre sulla porta e mi saluta con un sonoro... ‘ciao bella!’ :-D :-D
 
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Grazie Ed, anche se quando rileggo... correggerei, taglierei, incollerei e cambierei tutto :-/
Spero restino solo intenzioni perché ogni volta che mi porti con te nello scooter...seduto in un baretto...sotto la pioggia e potrei non smettere...io vedo sento annuso rido. Grazie fantastico osservatore.
 
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