Anche la storia più vera, finisce di esserlo completamente, nel momento stesso in cui uno di noi decide di raccontarla.
E' possibile che a volte ci sia malafede, nel racconto. Ma, per me, ci dev'essere il movente. E francamente, in questa storia a puntate, non c'è un movente che possa far pensare a malafede.
Tuttalpiù potrebbe essere classificata come esercizio letterario. Ma ancvhe in questo caso, per me, va bene così.
Ricordo che una simpatica signora inglese, grassottella quanto furba, ha venduto oltre tre milioni di copie con le sue sfumature di grigio, seguite da due sequel di altri colori.
E ricordo, prima che diventassero libri, le piccanti scenette dell'ingenua giornalista e del principe azzurro miliardario sadomaso, erano state pubblicate a brevii racconti, proprio su social network.
Ottimo test per l'autrice e trampolino per il (meritato) boom letterario e conseguente guadagno.
Questo per dire che a me non interessa tanto disquisire su quanto sia totalmente vera la storia letta, semi reale e mezza romanzata, o totalmente inventata.
Non mi ha danneggiato, non mi ha offeso, l'ho letta con piacere. Se domani sarà un libro, complimenti all'autore.
Se domani se la ritromba, la lap dancer, complimenti lo stesso.
w la letteratura erotica