Leggendo le varie recensioni mi sono fatto l'idea che noi uomini non siamo tutti uguali. Ciascuno di noi ha esigenze diverse.
Ci sono persone che hanno una vita soddisfacente dal punto di vista sessuale-relazionale, e hanno bisogno solamente dell'avventura in più che rompa la monotonia o semplicemente per avere più varietà.
Ci sono altre persone che magari non sono così fortunate, si sentono insoddisfatte e frustrate, o magari inascoltate e non capite.
Io penso che l'uomo, inteso come essere maschile, non abbia solamente l'esigenza di copulare con il più vasto numero di femmine possibile per propagare la specie (esigenza che è inutile negare, semplicemente perchè questo bisogno è scritto nel nostro DNA e deriva da precise ragioni evolutive), ma abbia anche altre esigenze.
Per esempio l'esigenza di socializzare (gli individui rinchiusi in solitudine spesso impazziscono, socializzare è un'esigenza innata), l'esigenza di affettività (anche questa è un'esigenza innata), e anche quella di avere un feedback per la propria autostima, una conferma della propria capacità di seduzione.
Il grado effettivo secondo il quale queste esigenze sono insoddisfatte varia per ciascuno di noi, generando un'infinita varietà di bisogni (c'è chi ha bisogno più di una cosa e meno di un'altra, eccetera).
Nella realtà, osservo spesso affermazioni estremamente sprezzanti del genere che avete detto voi (ah, chi va a troie è uno sfigato!), e mi viene sempre da pensare che chi le formula abbia una vita segreta particolarmente torbida e sia roso tremendamente dai sensi di colpa.
Certo che l'esigenza che certi hanno di costruire un castello di carte nella propria mente, non dovrebbe mai spingersi al punto da pretendere la gratuità della prestazione, per quanto uno nella propria testa abbia voglia di sentirsi una persona talmente irresistibile, da poter conquistare una donna che ha conosciuto molti uomini (dimostrando così di essere superiore a tutti loro).
Personalmente, vedrei persino con sospetto il passaggio alla gratuità della prestazione, anche perchè con la gratuità subentrano tutti quei problemi "relazionali" che certe persone (me incluso) vorrebbero evitare (per esempio possibili reciproche gelosie, possessività, senso di perdita della propria libertà, eccessiva invasione della privacy, etc).
Conclusivamente, il giusto mezzo secondo me è questo. Il rapporto deve svolgersi nell'ambito del rispetto reciproco, della cortesia e dell'educazione e con una certa onestà di fondo da ambe le parti (patti chiari, amicizia lunga). Siccome siamo esseri umani e abbiamo tutti le nostre simpatie e antipatie, è ovvio che in alcuni casi possa scattare un'alchimia particolare e in altri no, e non si può assolutamente pretendere di piacere a tutti.
Quando l'alchimia scatta, però, non si dovrebbe perdere la testa facendosi chissà quali viaggi mentali: si tratta essenzialmente di servizi a pagamento, e il "di più" che possiamo pretendere non è affatto la gratuità, bensì un certo grado di coinvolgimento da parte della professionista (ad esempio spontaneità, trasporto, disponibilità a chiacchierare, ma anche una certa rilassatezza sui tempi etc).
Almeno io la vedo così.