Premetto che io per un pompino al momento giusto venderei anche l’anima al diavolo. Anzi quella è la chiave del successo della mia relazione di coppia: giornata di merda, carattere irascibile, polemica in corso? Lei non mi mette la mano davanti alla bocca. La mette sul pacco e mi zittisco come un agnellino. Deplorevole? Ma no, sa come prendermi. In fondo sono un facilone.
Sulla territorialità, il punto è che se becco la stronza che si mette a fare mind games, a fare leva sulla gelosia cercando di stimolare lo spirito di competizione, io semplicemente le rovino la vita fino a farla finire in cura da un analista per il resto dei suoi giorni. Perché sarò bello e caro ma non tollero questi atteggiamenti. Sono input che prendo male e i risultati sono disastrosi per la mia autostima. Subentra il desiderio di rivalsa contro un organismo che reputo ostile e che vedo come intento a castrarmi psicologicamente. Siccome ho raggiunto la consapevolezza che ad incasinare il cervello altrui devo avere qualche dote innata, quando scorgo l’atteggiamento di chi in qualche maniera vuole mettermi in discussione o in competizione con altri galli nel pollaio, semplicemente mi eclisso e sparisco dai radar come un sommergibile sovietico. Perché in fondo non sono cattivo e detesto dovermi mettere a fare lo stronzo. Soprattutto mi sento in colpa a sapere che una mia eventuale reazione possa aver fatto danni. La reazione poi, non è che mi riesca sempre, ma sostanzialmente non consiste mai nel trattare male una persona, non me lo posso permettere. Ma nel cercare di farle toccare il paradiso con un dito, poco prima di toglierle il terreno da sotto ai piedi e vederla precipitare rovinosamente. Cosa c’entra tutto questo? Nella misura in cui non faccio mai ciò che non vorrei gli altri facessero a me. Guai a toccare certi tasti, mai fare leva su certi meccanismi. Io per primo me ne guardo bene ?
Sulla territorialità, il punto è che se becco la stronza che si mette a fare mind games, a fare leva sulla gelosia cercando di stimolare lo spirito di competizione, io semplicemente le rovino la vita fino a farla finire in cura da un analista per il resto dei suoi giorni. Perché sarò bello e caro ma non tollero questi atteggiamenti. Sono input che prendo male e i risultati sono disastrosi per la mia autostima. Subentra il desiderio di rivalsa contro un organismo che reputo ostile e che vedo come intento a castrarmi psicologicamente. Siccome ho raggiunto la consapevolezza che ad incasinare il cervello altrui devo avere qualche dote innata, quando scorgo l’atteggiamento di chi in qualche maniera vuole mettermi in discussione o in competizione con altri galli nel pollaio, semplicemente mi eclisso e sparisco dai radar come un sommergibile sovietico. Perché in fondo non sono cattivo e detesto dovermi mettere a fare lo stronzo. Soprattutto mi sento in colpa a sapere che una mia eventuale reazione possa aver fatto danni. La reazione poi, non è che mi riesca sempre, ma sostanzialmente non consiste mai nel trattare male una persona, non me lo posso permettere. Ma nel cercare di farle toccare il paradiso con un dito, poco prima di toglierle il terreno da sotto ai piedi e vederla precipitare rovinosamente. Cosa c’entra tutto questo? Nella misura in cui non faccio mai ciò che non vorrei gli altri facessero a me. Guai a toccare certi tasti, mai fare leva su certi meccanismi. Io per primo me ne guardo bene ?