Andare con le Pay puo' cambiarti?

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E questo apre anche un altro capitolo punter Per necessità o punter si nasce? Altri thread spin off di questo…
A pay possono andare tutti gli uomini un paio di volte nella vita, o c'è chi lo fa una volta ogni tanto. Ma andarci con frequenza, come fosse un rito, è sicuramente diverso, e ci si nasce. Lo trovo una sorta di feticismo.
 
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Personalmente accompagnarmi con le pay aumenta la mia autostima perché trombo e il sesso è risaputo sia molto importante per il benessere. Ho parlato dei miei problemi di ansia, repressione sessuale etc in altri post, il mio grosso problema è quello facendomi menate anche con le pay...per "paura" di fare una misera figura tenendo conto che sono sempre in astinenza, ma negli ultimi anni cerco di accettarmi di più anche a livello intimo, sapendo oltretutto che pago per un servizio.
Il mio timore è anche quello di sapere che pago per un servizio, ma con l'astinenza e la mia sensibilità l'azione potrebbe non essere come la desidero etc....poi mi ricordo anche però, che quando avevo la donna avevo gli stessi pensieri ma poi trombando con una certa frequenza raggiunsi più maturazione e consapevolezza.
Gli anni passano e cerco di migliorarmi da questo punto di vista, avere la consapevolezza di una prestanza sessuale mi rende più sicuro anche nel rapporto con gli altri.
 
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Avevo già risposto a questa discussione, ma aggiungo un ulteriore cambiamento in me. Ho meno paura di lasciarmi con la partner. Mi spiego meglio : amo la mia fidanzata e le paure che nascono in me, se pensassi di essere lasciato da lei, sono 2. La prima è l'essere innamorato ed essere mollato, e qui non c'è rimedio. La seconda è quella di non scopare,che invece ,da quando sono un punter ,è rimediabile e mi da meno preoccupazioni. Certo, non è gratis e avendo un budget purtroppo molto ridotto scoperei poco. Ma almeno non rimango a secco completamente.
Quindi lo aggiungo ai miei cambiamenti. Meno paura della fine di una relazione, solo sul lato del sesso ovviamente.
 
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So che sembra la solita battuta che a pagarle le ragazze finisci per spendere di meno, però...

Quando torno single, dopo un po' di tempo mi sono ritrovo con un gruzzoletto derivante dai soldi risparmiati non offrendo più cene e weekend in qualche paese sperduto alla ex dolce metà.
Avete già capito come li spendo...

Poi però è una cosa che devo interrompere, perché mi prende la mano e mi abbrutisco.

Inizio a provare uno scarso interesse nell'uscire con gli amici nelle serate che potrebbero portarmi a conoscere nuove ragazze o mi passa proprio la voglia di uscire nonostante il match sulle app di dating online.


L'idea è sempre la stessa, ora mi tocca uscire con questo gruppo di amici o questa, facciamo tardi non so se me la da, tra aperitivo, cena e parcheggio mi vanno via quasi gli stessi soldi.... Ahh si dai evito di uscirci.
Stasera chiamo lei e con gli stessi soldi mi diverto ugualmente e vado sul sicuro.


Dopo un po' come vi ho detto il cervello cambia, inizi a pensare cazzo che serata buttata via uscendo con questa.
Sarei dovuto andare a trovare X o Y...

Dopo un po' mi do una regolata.
Sicuramente mi dà un cuscinetto che mi permette di uscire meno con ragazze che mi sarebbero interessate solo per scopare e mi fa concentrare su quelle che mi piacciono davvero.
 
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Andare con le "pay" mi ha cambiato tantissimo e profondamente, e, complessivamente, ritengo di essere una persona migliore.
Prima di tutto sono diventato molto più povero, ma in compenso molto più sereno, a conferma che il denaro serve per vivere, ma non da necessariamente la felicità. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:

Una persona è l'insieme delle sue esperienze, positive o negative che siano, dei suoi errori, dei momenti di gloria, ma anche delle grandi sconfitte, il denaro di per sé non vale nulla se non viene speso, e non c'è investimento migliore che spenderlo per il proprio piacere, sia esso culturale, o materiale, insomma, in parole povere, ritengo che andare a "pay" sia un investimento sul benessere fisico e mentale della propria persona, e travisando Giovenale, mi viene da scrivere: "mens sana in corpore sano", affermazione che ritengo veritiera almeno in questo caso specifico
.
Frequentare "ragazze" molto giovani, molto belle, ma anche molto determinate, con situazioni e problemi molto diversi dai miei, ha aumentato la mia autostima, ma mi ha fatto anche conoscere un mondo parallelo, che ho sempre visto solo da spettatore, un mondo che da sempre mi ha affascinato e attirato, ma che ritenevo pieno di pericoli, insidie malattie, violenza, delinquenza, sporcizia, e tutto quanto di peggio si possa pensare della razza umana.

Mi sbagliavo, e sulla strada ho conosciuto invece persone che difficilmente ho incontrato, salvo rare eccezioni, nella mia vita "normale", ragazze "vere", determinate a sopravvivere e a sognare un futuro diverso da quello che era stato assegnato loro di nascita, delle ribelli ai destini che le attendevano di schiave domestiche, di umiliazioni e di duro lavoro fisico, nei loro paesi di origine.

Frequentando le "pay" ho cambiato opinione su intere popolazioni, ho abbandonato stereotipi e preconcetti e pensiero comune, e ho imparato a pensare maggiormente con la mia testa e a formarmi sulla base delle mie esperienze dirette.
Una delle "ragazze" che frequento da anni è rumena, e non ho conosciuto in tutta la mia vita persona più mite e gentile e onesta e sfortunata, di carattere troppo buono, con tutto il mondo contro, ragazza dolcissima, che lotta ogni giorno per sopravvivere, e la strada è l'unica chance che le è stata lasciata, francamente una ragazza così avrei voluto averla come figlia.

Con le "pay" ho imparato maggiormente anche che "non è tutto oro quello che luccica", e a saper distinguere l'oro dall'ottone, e a "non fare di tutta l'erba un fascio", insomma le "pay", almeno per me, sono fonte di saggezza.
E ho incontrato persone certamente più sveglie e intelligenti di me, anche se magari con la metà dei miei anni, e molto determinate a raggiungere gli obiettivi prefissati, persone che mi hanno anche talvolta ferito a morte nel mio animo, ma che mi hanno aiutato a comprendere e ad amare, piuttosto che criticare e condannare, e a comportarmi maggiormente tenendo conto degli altri e della loro sensibilità.

Per me le "pay" che frequento sono ragazze come tutte le altre, forse migliori delle altre, e, fuori dal loro lavoro, dove devono spesso indossare maschere e pesanti corazze per sopravvivere, in realtà sono persone fragili e dolcissime, certamente più vere e sincere di molte altre nostre "normali" conoscenze.
Ho imparato a giudicare le persone per quello che realmente sono, e non solo sulla base di quello che ci appare, sulla base di un lavoro che giustamente magari riteniamo immorale, ma cosa è la moralità? e l'eticità? Sono tutte costruzioni delle nostre menti perverse, che cercano in qualche modo di darci delle regole, di contenere l'aspirazione al nostro benessere personale in nome di un paventato benessere collettivo, assoluto. Ma chi decide quale è il metro di riferimento? Chiudo qui le disquisizioni filosofiche.

Chiudo questo mio breve scritto ( :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO: ), che verrà letto da pochi eletti, che avranno il tempo, la pazienza e la voglia di farlo, con un'ultima considerazione, circa il titolo di questa discussione.

Infine, ciliegina sulla torta, frequentare le "pay" mi ha portato a conosce l'esistenza di PF, a iscrivermi alla Community, e a conoscere persone splendide, che mai avrei pensato di incontrare in un sito di puttanieri e puttane, come me... :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Non sono certamente "social", ma qui dentro mi sono trovato bene da subito, ho trovato rispetto, comprensione, e spirito di fratellanza.
PF mi è diventato indispensabile come l'aria che respiro, una specie di droga che crea dipendenza, ma non crea danno o effetti collaterali, e ti aiuta solo a crescere, e ti dona qualche momento di svago e spensieratezza, in un mondo reale sempre più falso e difficile.

Ringrazio quindi dal profondo del cuore, con buona pace della senatrice Maiorino, tutte le "pay" di esistere.
 
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Derek Zoolander

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Andare con le "pay" mi ha cambiato tantissimo e profondamente, e, complessivamente, ritengo di essere una persona migliore.
Prima di tutto sono diventato molto più povero, ma in compenso molto più sereno, a conferma che il denaro serve per vivere, ma non da necessariamente la felicità. :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:

Una persona è l'insieme delle sue esperienze, positive o negative che siano, dei suoi errori, dei momenti di gloria, ma anche delle grandi sconfitte, il denaro di per sé non vale nulla se non viene speso, e non c'è investimento migliore che spenderlo per il proprio piacere, sia esso culturale, o materiale, insomma, in parole povere, ritengo che andare a "pay" sia un investimento sul benessere fisico e mentale della propria persona, e travisando Giovenale, mi viene da scrivere: "mens sana in corpore sano", affermazione che ritengo veritiera almeno in questo caso specifico
.
Frequentare "ragazze" molto giovani, molto belle, ma anche molto determinate, con situazioni e problemi molto diversi dai miei, ha aumentato la mia autostima, ma mi ha fatto anche conoscere un mondo parallelo, che ho sempre visto solo da spettatore, un mondo che da sempre mi ha affascinato e attirato, ma che ritenevo pieno di pericoli, insidie malattie, violenza, delinquenza, sporcizia, e tutto quanto di peggio si possa pensare della razza umana.

Mi sbagliavo, e sulla strada ho conosciuto invece persone che difficilmente ho incontrato, salvo rare eccezioni, nella mia vita "normale", ragazze "vere", determinate a sopravvivere e a sognare un futuro diverso da quello che era stato assegnato loro di nascita, delle ribelli ai destini che le attendevano di schiave domestiche, di umiliazioni e di duro lavoro fisico, nei loro paesi di origine.

Frequentando le "pay" ho cambiato opinione su intere popolazioni, ho abbandonato stereotipi e preconcetti e pensiero comune, e ho imparato a pensare maggiormente con la mia testa e a formarmi sulla base delle mie esperienze dirette.
Una delle "ragazze" che frequento da anni è rumena, e non ho conosciuto in tutta la mia vita persona più mite e gentile e onesta e sfortunata, di carattere troppo buono, con tutto il mondo contro, ragazza dolcissima, che lotta ogni giorno per sopravvivere, e la strada è l'unica chance che le è stata lasciata, francamente una ragazza così avrei voluto averla come figlia.

Con le "pay" ho imparato maggiormente anche che "non è tutto oro quello che luccica", e a saper distinguere l'oro dall'ottone, e a "non fare di tutta l'erba un fascio", insomma le "pay", almeno per me, sono fonte di saggezza.
E ho incontrato persone certamente più sveglie e intelligenti di me, anche se magari con la metà dei miei anni, e molto determinate a raggiungere gli obiettivi prefissati, persone che mi hanno anche talvolta ferito a morte nel mio animo, ma che mi hanno aiutato a comprendere e ad amare, piuttosto che criticare e condannare, e a comportarmi maggiormente tenendo conto degli altri e della loro sensibilità.

Per me le "pay" che frequento sono ragazze come tutte le altre, forse migliori delle altre, e, fuori dal loro lavoro, dove devono spesso indossare maschere e pesanti corazze per sopravvivere, in realtà sono persone fragili e dolcissime, certamente più vere e sincere di molte altre nostre "normali" conoscenze.
Ho imparato a giudicare le persone per quello che realmente sono, e non solo sulla base di quello che ci appare, sulla base di un lavoro che giustamente magari riteniamo immorale, ma cosa è la moralità? e l'eticità? Sono tutte costruzioni delle nostre menti perverse, che cercano in qualche modo di darci delle regole, di contenere l'aspirazione al nostro benessere personale in nome di un paventato benessere collettivo, assoluto. Ma chi decide quale è il metro di riferimento? Chiudo qui le disquisizioni filosofiche.

Chiudo questo mio breve scritto ( :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO: ), che verrà letto da pochi eletti, che avranno il tempo, la pazienza e la voglia di farlo, con un'ultima considerazione, circa il titolo di questa discussione.

Infine, ciliegina sulla torta, frequentare le "pay" mi ha portato a conosce l'esistenza di PF, a iscrivermi alla Community, e a conoscere persone splendide, che mai avrei pensato di incontrare in un sito di puttanieri e puttane, come me... :ROFLMAO::ROFLMAO::ROFLMAO:
Non sono certamente "social", ma qui dentro mi sono trovato bene da subito, ho trovato rispetto, comprensione, e spirito di fratellanza.
PF mi è diventato indispensabile come l'aria che respiro, una specie di droga che crea dipendenza, ma non crea danno o effetti collaterali, e ti aiuta solo a crescere, e ti dona qualche momento di svago e spensieratezza, in un mondo reale sempre più falso e difficile.

Ringrazio quindi dal profondo del cuore, con buona pace della senatrice Maiorino, tutte le "pay" di esistere.
Mi alzo in piedi e ti dedico un sincero e sentito applauso.
 
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Ogni donna che ho avuto la fortuna di avere, mi ha donato qualcosa che terrò sempre con me. Aggiungo che alcune di loro mi hanno migliorato tantissimo, in termini di equilibrio fisico e mentale e nel modo di relazionarmi con le donne, dandomi una nuova e migliore visione della vita.
 
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Mi sono letto tutti i 354 post precedenti, impresa non facile, ma interessante e necessaria per comprendere i diversi punti di vista sul thread in questione.

Emergono diverse posizioni e numerosi spunti per altre discussioni collegate, che porterebbero facilmente OT e che quindi sono state solo accennate, anche perché già ampiamente trattate in altre sedi.

Mi è parso comunque di capire che la maggioranza, pur con diverse sfumature, ammette un cambiamento nell'andare con le "pay", e che questo cambiamento risulta in genere positivo, e che migliora soprattutto il modo di porsi e relazionarsi con le donne in generale.
Chi non ammette il cambiamento, ammette comunque che il frequentare le "pay" porta a evidenziare e far emergere, o semplicemente rafforzare, alcuni aspetti della propria persona che risultano già presenti nel carattere, ma che magari in qualche caso sono latenti.

Nel mio caso i profondi mutamenti sono stati dovuti a una scoperta tardiva di un mondo che ho sempre guardato con timore misto ad ammirazione, ma che non ho mai avuto il coraggio di frequentare fino a età avanzata, e quindi sono rimasto colpito dalle meravigliose creature che talvolta lo abitano, a dispetto di ciò che mi è sempre stato voluto far apparire, e che ancora oggi si cerca di imporre, banalizzando e generalizzando situazioni che risultano invece profondamente diverse e variegate, e che meriterebbero più attenta analisi.

Il "mondo parallelo" o " mondo balordo", come lo si voglia chiamare, ci permette di lasciarci andare, di non fingere, di essere realmente noi stessi, con tutti i nostri pregi e i nostri difetti, e spesso vi è più sincerità nel rapporto con una escort che con la propria moglie.
Di fronte a una "pay" possiamo essere veramente "nudi", sfogare le nostre perversioni, fare e dire anche quello che non ci sogneremmo mai di fare emergere nella nostra vita "normale".

In questo io percepisco il cambiamento, che mi porta a essere più rilassato, meno "morto di figa", più obiettivo, in tutti i rapporti con le donne anche nella mia vita "normale", e, come molti nella mia stessa situazione, se avessi conosciuto prima questo mondo fantastico, mi sarei risparmiato molte delusioni e umiliazioni, e avrei vissuto molto più sereno e con molto più profitto il mio tempo passato.

Ma in più ho avuto anche la fortuna di conoscere e crescere insieme ad alcune "pay" giovanissime e alle prime armi, che frequento tuttora, a cui sono molto legato, e che, oltre alla loro bellezza e giovinezza, mi hanno talvolta donato anche preziose lezioni di vita.

Sono cambiato radicalmente? Forse no. Ma certamente sono cresciuto, sono diventato più sicuro di me stesso, più rilassato, soprattutto nei rapporti umani, condizione che mi avrebbe certamente fatto molto comodo in tutta la mia vita passata.
 
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Non ho avuto la pazienza come Paolo di rileggermi tutti i post precedenti ma solo alcuni e trovo questo argomento, cosi come lo è quello dell’amicizia con una escort, molto interessante e un ottimo spunto di riflessione e introspezione.
Andare con le pay sicuramente può cambiarti, o quanto meno mi ha cambiato molto e sotto diversi punti di vista e credo in meglio.

Mi ha migliorato nei rapporti con le persone.
Ho conosciuto donne con carattere, cultura, punti di vista diversi dai miei e rapportarsi con loro nel social, che trovo sia un momento importante necessario per rendere un pochino più “intimo” l’incontro, mi ha arricchito molto.
L’avere di fronte una persona che non mi conosce, mi ha portato normalmente a aprirmi di più condividendo esperienze, sensazioni e paure e ricevendo spesso opinioni e consigli utili.
Spesso ho trovato nelle pay grande capacità di ascolto, comprensione e una sensibilità che raramente si incontrano nella vita di tutti i giorni.

Mi ha migliorato nei rapporti sessuali.
Dal punto di vista sessuale e dell’approccio con le donne non sono mai stato uno sfrontato e temerario che si butta senza paura. Ho sempre avuto un po’ di vergogna e sottostimato le mie potenzialità. Il trovarsi di fronte una persona che non mi conosce ma soprattutto, ciò che ho trovato di straordinariamente importante nelle pay, che non ti giudica mi ha dato coraggio… mi sono buttato con meno paura…. Non sempre è andata bene, ma anche in questi casi è stato utile per riflettere e capire dove avevo sbagliato o cosa non era funzionato e correggere il tiro per la volta dopo. E passo dopo passo, credo oggi di essere molto meglio.
Forse sarebbe successo anche con una compagna fissa ? forse si, forse no. L’ho avuta, ma forse perché non sarà stata la persona giusta, quando mi sono trovato di fronte ad un problemino poi superato mi ha fatto sentire terribilmente giudicato (e bocciato) e mi ha fatto entrare in un loop di perdita di autostima sessuale che, una volta terminato questa convivenza, mi ha fatto sentire terribilmente uno “sfigato” e intraprendere un percorso di recupero dell’autostima che è stato lungo e difficile.
E in questo percorso “il non sentirsi giudicato” è stato un elemento fondamentale per risalire.

Per finire mi ha cambiato come approccio alla vita.
Per anni ho anteposto la razionalità e la pianificazione ai sentimenti e al cuore. Col tempo ho capito che c’è e ci deve essere il giusto equilibrio tra le due cose. Giusto mantenere un livello di razionalità, ma il cuore e l’anima vanno lasciati liberi di vivere i sentimenti e per goderne al massimo nulla va pianificato e frenato. Ogni parte deve avere il suo spazio e il suo tempo.

C’è un momento per pensare e un momento per godere i piaceri della vita

Quella che per anni è stata una “regola non scritta” degli appuntamenti con le pay (ovvero lasciare fuori dalla porta la vita e il mondo di tutti i giorni e scollegare il cervello)…. è uscita da quelle porte ed è diventata una regola di vita di tutti i giorni.

Quindi devo dire grazie a quel giorno che mi decisi ad avventurarmi nel primo appuntamento, con non poche paure e le gambe tremolanti .
Tutto è cominciato da li e mi ha portato ad essere quello che sono oggi, sicuramente una persona, un uomo e un amante migliore

Ma devo dire soprattutto grazie, un grosso grazie a tutte coloro che ho incontrato lungo questo percorso.
Qualcuna leggerà questo messaggio, altre non lo vedranno mai ma vorrei che virtualmente arrivasse al cuore di tutte loro il mio “Grazie”
 
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Profondo è l'animo di chi soffre, e altrettanto profondo è l'abisso che divide gli attori di questo gioco nel quale siamo così splendidamente immersi.

Noi che andiamo a cercare il proibito, il diverso, il sublime... cose che ai più son negate o per pudor o per paura, o peggio, solo per eludere il giudizio altrui che tanto male fa.
Eppur siamo sempre li, sul pezzo, a cercar la fidelizzata o una nuova fiamma che ci doni quel brivido che divente sempre più fugace e flebile, come il tempo che passa inesorabile, portandosi via ogni giorno di noi pezzettino.

"e tutti questi momenti andranno persi, come lacrime nella pioggia" @graziosi hai citato bene e c'hai azzeccato, siamo come i replicanti alla ricerca di qualcosa che ci sfugge o almeno, per me è esattamente così.

Nel mio caso il cambiamento è stato importante, sopratutto ho capito che c'è una falsità la fuori che non ha eguali.
Tutti sorridenti che si divertono, sono tutti "super" non gli manca nulla, ma in verità, poi, sotto sotto...

Eh, se l'avessi scoperto prima il mondo balordo...
 
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Personalmente mi ha cambiato molto. Guardo le ragazze e le donne con altri occhi. Spesso vedo donne tirarsela e io dentro di me penso che non le darei un centesimo bucato. Certo ci sono anche i risvolti negativi. A volte bisogna lasciarsi andare dietro le spalle relazioni che avremmo approfondito, storie interessanti che invece ci sfuggono dalle mani. Presto bisogna imparare che è come un gioco della parti, si recita spesso e volentieri e non bisogna entrare troppo nel personaggio per non scottarmi. Ecco per me questo è la cosa piúdifficile, chiudere la porta e dimenticare un volto e una storia
 
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Personalmente mi ha cambiato molto. Guardo le ragazze e le donne con altri occhi. Spesso vedo donne tirarsela e io dentro di me penso che non le darei un centesimo bucato. Certo ci sono anche i risvolti negativi. A volte bisogna lasciarsi andare dietro le spalle relazioni che avremmo approfondito, storie interessanti che invece ci sfuggono dalle mani. Presto bisogna imparare che è come un gioco della parti, si recita spesso e volentieri e non bisogna entrare troppo nel personaggio per non scottarmi. Ecco per me questo è la cosa piúdifficile, chiudere la porta e dimenticare un volto e una storia
Hai detto bene, bisogna fare il punto. Se prima io ero il classico "zerbino" o poco ci manca, ora sono all'opposto, freddo e distaccatissimo. Capiamoci, io sono una persona disponibile, e infatti se ne sono sempre approfittati tutti e tutte, mi serve questo, puoi fare quest'altro, mi porteresti di qua ecc. che va bene fino ad un certto punto, insomma stare con le persone è una sorta di dare e avere, male quando si da soltanto e non si riceve.
Ma dopo la scoperta delle pay, almeno a me, ha fatto capire che se una non ti caga, che tu sia disponibile o meno, continuerà a non cagarti. Ma almeno non ti fai prendere per il culo.
E sulle relazioni perse o "che potevano essere qualcosa di più" beh credo che se doveva essere qualcosa lo sarebbe stato. Certo bisogna combattere se ci tieni davvero, ma con l'esperienza capisci se c'è carne al fuoco o solo "fuffa" e ahimè in giro vedo solo la seconda categoria.

Che dire, la pay ti da una carta in più, è come un "autosave", se dovesse andar male sai che c'è un bel finale sicuro.
E adesso credo che tanti di quelli che vedevo in giro sempre sicuri, sempre tranquilli, beh credo avessero già questa carta in mano e per questo potevano trattare le ragazze in quel modo superiore, quasi con sufficienza e rendersi così irresistibilmente "stronzi" e attraenti ai loro occhi, un po' sul filone del non cagarle e ti correranno dietro. E grazie al cazzo scopi sicuro, ci credo che non le caghi!!! :ROFLMAO:

Per le donne poi credo sia la stessa cosa, mi è capitato di farmi prendere un po' per il culo da alcune che poi ho saputo avere chi le scopava a fine serata, io ero un passatempo prima del gran finale per così dire. Atteggiamento molto diverso invece da quelle che non vedono cazzo da una vita e sono decisamente acide.
 
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Hai detto bene, bisogna fare il punto. Se prima io ero il classico "zerbino" o poco ci manca, ora sono all'opposto, freddo e distaccatissimo. Capiamoci, io sono una persona disponibile, e infatti se ne sono sempre approfittati tutti e tutte, mi serve questo, puoi fare quest'altro, mi porteresti di qua ecc. che va bene fino ad un certto punto, insomma stare con le persone è una sorta di dare e avere, male quando si da soltanto e non si riceve.
Ma dopo la scoperta delle pay, almeno a me, ha fatto capire che se una non ti caga, che tu sia disponibile o meno, continuerà a non cagarti. Ma almeno non ti fai prendere per il culo.
E sulle relazioni perse o "che potevano essere qualcosa di più" beh credo che se doveva essere qualcosa lo sarebbe stato. Certo bisogna combattere se ci tieni davvero, ma con l'esperienza capisci se c'è carne al fuoco o solo "fuffa" e ahimè in giro vedo solo la seconda categoria.

Che dire, la pay ti da una carta in più, è come un "autosave", se dovesse andar male sai che c'è un bel finale sicuro.
E adesso credo che tanti di quelli che vedevo in giro sempre sicuri, sempre tranquilli, beh credo avessero già questa carta in mano e per questo potevano trattare le ragazze in quel modo superiore, quasi con sufficienza e rendersi così irresistibilmente "stronzi" e attraenti ai loro occhi, un po' sul filone del non cagarle e ti correranno dietro. E grazie al cazzo scopi sicuro, ci credo che non le caghi!!! :ROFLMAO:

Per le donne poi credo sia la stessa cosa, mi è capitato di farmi prendere un po' per il culo da alcune che poi ho saputo avere chi le scopava a fine serata, io ero un passatempo prima del gran finale per così dire. Atteggiamento molto diverso invece da quelle che non vedono cazzo da una vita e sono decisamente acide.
Condivido quello che scrivi. Purtroppo però ogni tanto ci ricasco, nel senso che trovo una tipa pay che mi piace, che recita la sua parte talmente bene in ogni aspetto, non sto qui a raccontare ma fisicamente ti fa sentire una vicinanza che unicamente la tua fidanzata innamorata persa, ti ha fatto sentire ennemila anni fa. Le chiedi il numero, per alcuni giorni le scrivi, lei ti risponde sempre, ti ringrazia anche per il comportamento da gentleman. Poi la rivedi per altre 3 volte, tutto bene, le scrivi e risponde. Poi ad un certo punto non risponde piú. Prima perché ti dice che sta lavorando poi con altre scuse, poi di punto in bianco mette la privacy su WhatsApp e manco so piú quando si collega. Vabbè insomma, ancora ci sono delle situazioni che mi fanno rimanere male, perché davvero non riesco a catalogare le persone. Ma forse come dici tu è tutta soltanto "fuffa" cambia solo il grado di bravura delle attrici, al di fuori del tempo delle lenzuola tutto il resto è solo un'illusione che vola via con un pó di vento. Ma io ancora non sono bravo nel gestire queste situazioni ...e ci rimango di sale. Ma la colpa è mia ...
 
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Piccola risposta al: "Mi sono reso conto che potevo tirarmela pure io, senza perder tempo con donne che forse me l'avrebbero data" (scusate se la riassumo così ma mi sembra di capire questo).

Ragazzi, penso che chiunque sia capace di capire se una ci sta o se una se la sta solo tirando facendo "l'arrizzacazzo" o la "profumiera". Non esiste la terza via del: se me la lavoro ancora me la dà... O sono propense (e te lo fanno capire subito) o no, semplicemente quella sopracitata è una percezione assai erronea che porta al 99,5% dei casi ad un palo pieno.

Quindi io personalmente sono dell'opinione che la cura del prima e dopo Pay è che aiuti molti a non perdere tempo appresso a tante situazioni davvero da fare uscire la testa...

Poi sempre ribadendo che ognuno è libero di pensarla come vuole e credere ciò che vuole, ma secondo me molti non si rendono conto del dout des del propendere sempre e comunque in direzione pay, con le suddette di prima e da me citate.
 
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