Andare con le "pay" mi ha cambiato tantissimo e profondamente, e, complessivamente, ritengo di essere una persona migliore.
Prima di tutto sono diventato molto più povero, ma in compenso molto più sereno, a conferma che il denaro serve per vivere, ma non da necessariamente la felicità.


Una persona è l'insieme delle sue esperienze, positive o negative che siano, dei suoi errori, dei momenti di gloria, ma anche delle grandi sconfitte, il denaro di per sé non vale nulla se non viene speso, e non c'è investimento migliore che spenderlo per il proprio piacere, sia esso culturale, o materiale, insomma, in parole povere, ritengo che andare a "pay" sia un investimento sul benessere fisico e mentale della propria persona, e travisando Giovenale, mi viene da scrivere: "mens sana in corpore sano", affermazione che ritengo veritiera almeno in questo caso specifico
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Frequentare "ragazze" molto giovani, molto belle, ma anche molto determinate, con situazioni e problemi molto diversi dai miei, ha aumentato la mia autostima, ma mi ha fatto anche conoscere un mondo parallelo, che ho sempre visto solo da spettatore, un mondo che da sempre mi ha affascinato e attirato, ma che ritenevo pieno di pericoli, insidie malattie, violenza, delinquenza, sporcizia, e tutto quanto di peggio si possa pensare della razza umana.
Mi sbagliavo, e sulla strada ho conosciuto invece persone che difficilmente ho incontrato, salvo rare eccezioni, nella mia vita "normale", ragazze "vere", determinate a sopravvivere e a sognare un futuro diverso da quello che era stato assegnato loro di nascita, delle ribelli ai destini che le attendevano di schiave domestiche, di umiliazioni e di duro lavoro fisico, nei loro paesi di origine.
Frequentando le "pay" ho cambiato opinione su intere popolazioni, ho abbandonato stereotipi e preconcetti e pensiero comune, e ho imparato a pensare maggiormente con la mia testa e a formarmi sulla base delle mie esperienze dirette.
Una delle "ragazze" che frequento da anni è rumena, e non ho conosciuto in tutta la mia vita persona più mite e gentile e onesta e sfortunata, di carattere troppo buono, con tutto il mondo contro, ragazza dolcissima, che lotta ogni giorno per sopravvivere, e la strada è l'unica chance che le è stata lasciata, francamente una ragazza così avrei voluto averla come figlia.
Con le "pay" ho imparato maggiormente anche che "non è tutto oro quello che luccica", e a saper distinguere l'oro dall'ottone, e a "non fare di tutta l'erba un fascio", insomma le "pay", almeno per me, sono fonte di saggezza.
E ho incontrato persone certamente più sveglie e intelligenti di me, anche se magari con la metà dei miei anni, e molto determinate a raggiungere gli obiettivi prefissati, persone che mi hanno anche talvolta ferito a morte nel mio animo, ma che mi hanno aiutato a comprendere e ad amare, piuttosto che criticare e condannare, e a comportarmi maggiormente tenendo conto degli altri e della loro sensibilità.
Per me le "pay" che frequento sono ragazze come tutte le altre, forse migliori delle altre, e, fuori dal loro lavoro, dove devono spesso indossare maschere e pesanti corazze per sopravvivere, in realtà sono persone fragili e dolcissime, certamente più vere e sincere di molte altre nostre "normali" conoscenze.
Ho imparato a giudicare le persone per quello che realmente sono, e non solo sulla base di quello che ci appare, sulla base di un lavoro che giustamente magari riteniamo immorale, ma cosa è la moralità? e l'eticità? Sono tutte costruzioni delle nostre menti perverse, che cercano in qualche modo di darci delle regole, di contenere l'aspirazione al nostro benessere personale in nome di un paventato benessere collettivo, assoluto. Ma chi decide quale è il metro di riferimento? Chiudo qui le disquisizioni filosofiche.
Chiudo questo mio breve scritto (



), che verrà letto da pochi eletti, che avranno il tempo, la pazienza e la voglia di farlo, con un'ultima considerazione, circa il titolo di questa discussione.
Infine, ciliegina sulla torta, frequentare le "pay" mi ha portato a conosce l'esistenza di PF, a iscrivermi alla Community, e a conoscere persone splendide, che mai avrei pensato di incontrare in un sito di puttanieri e puttane, come me...



Non sono certamente "social", ma qui dentro mi sono trovato bene da subito, ho trovato rispetto, comprensione, e spirito di fratellanza.
PF mi è diventato indispensabile come l'aria che respiro, una specie di droga che crea dipendenza, ma non crea danno o effetti collaterali, e ti aiuta solo a crescere, e ti dona qualche momento di svago e spensieratezza, in un mondo reale sempre più falso e difficile.
Ringrazio quindi dal profondo del cuore, con buona pace della senatrice Maiorino, tutte le "pay" di esistere.