6 Maggio 2011,l' inizio della fine.
A quasi un anno di distanza dalla mia prima visita,leggendo un topic poco sopra sono riaffiorati i ricordi un pó confusi e annebbiati di quello splendido maledetto giorno.
Era un bel pó che cercavo l' occasione per poter fare la mia prima uscita, e che raccoglievo informazioni e impressioni sul paradiso austriaco, un bel giorno vengo a sapere che quel maledetto week end sarei stato libero senza impegni solo soletto....
E quindi avevo bisogno di cercar compagnia.
Fu una settimana lunghissima chiedere a destra e a manca se era meglio il sabato o il venerdì, leggere decine di post centinaia di nomi, cercando di immaginare il posto le facce i culi le tette.....
Con una scusa banale anticipo l' uscita dal lavoro, volo a casa mi preparo di gran cariera, due orette di sonno sul divano.
ore 18 e 30 salgo sulla mia fida trombo mobile, che ancora non era consapevole di quante volte avrrebbe calcato quella strada pericolosa...
Una strada un viaggio con unica e sola meta un mare di gnocca cercando ogni tanto di sviare il pensiero,la radio che dicendo parole incomprebsibili ti accomlagna lungo paesi che passano, paesaggi che cambiano,dai magredi ai guadi del Tagliamento, passando per San Daniele ,con i suoi mitici prosciuttifici pensando per un attimo al profumo e al sapore di quelle delizie, alla rinata Gemona, che scorre.veloce sulla destra lungo l' autostrada, dalle magnifiche e imponenti alpi Carniche, per trovarsi proiettati senza quasi rendersene conto in mezzo ai ridenti prati austriaci, nella statale che da tarvisio porta a Villach, passando per paesotti mai sentiti prima, verso la tanto desiderata e oscura meta in teknolgie park strasse.
Quando passai l' ultima curva dopo il concessionario di camper mi apparve davanti quel muro color acquamarina sbiadito dal tempo e dai rigidi inverni Carinziani.
Da li in poi ricominciarono i pensieri confusi, le aspettative le idee e in un momento senza nemmeno accorgersi sono solo rumori, la portiera che si chiude, la porta d' ingresso che si apre con quel suono che con il tempo é diventato quasi musica , la cassiera che sembra intonare un ritornello stile gingle pubblicitario,che capisce al volo se sei novizio o già frequentatore.
L'armadietto angusto,che immaginavi angusto ma non a quei livelli, che con il suo clack sanciva l' inizio di un qualcosa di non ben definito, le prime voci confuse che arrivavano dall' interno dell' arena. Finalmente tolti i panni da uomo comune vestii a divisa da orso bianco, e dietro di mé il vuoto,svaniti pensieri preoccupazioni,mentre davanti mi rimane solo l' immagine di un mare di gnocca, mescolata a delle figure non ben definite e molto insignificanti.
Tanto vi dovevo il vostro Favola.