Andiamo, Villach 16/6
Là dove tutto ebbe inizio...Nel 2012 complice una trasferta di lavoro e incuriosito dalle recensioni di un forum che ne parlava, mi recai per la prima volta in un FKK. Fu un disastro. Due stanze, una peggio dell'altra. La seconda con una ragazza che attualmente lavora al Marina club ma non voglio fare nomi, è passato troppo tempo.
Bene, dopo varie frequentazioni al club sloveno decido di fare ritorno alle origini, spinto nuovamente dalle ottime recensioni del Colonnello & C.
Entro all'Andiamo intorno alle13:00. Poche auto nel parcheggio e pochi colleghi negli spogliatoi ma non importa: dopo un viaggio allucinante sotto scrosci continui di pioggia è finalmente arrivato il momento del relax. Doccia ed entro in sala manovre. Lo spettacolo che mi si presenta da vanti è a dir poco sconvolgente. Abituato alle atmosfere cupe del Marina, rimango abbagliato dallo splendore di una trentina di ragazze, quasi tutte in nudo integrale che mi si presenta innanzi. Mi conosco, non posso salire subito in camera dopo un viaggio così lungo, devo riposare. Saluto una mia "vecchia" conoscenza del Marina, Anastasia che avevo già provato un paio di mesi fa e che mi riconosce subito facendomi le fusa e insistendo per andare in stanza. Non è ancora arrivato il momento. Mangio un po' di cibo in fretta e mi stendo sui divani poco oltre l'entrata. Tuttavia il riposo si rivela cosa ardua...a causa delle pessime condizioni atmosferiche e della scarsa presenza di avventori, le ragazze sono in numero decisamente superiore ai potenziali clienti e se li contendono come le iene si avventano sulle povere spoglie di una carcassa. Inizia una lunga processione che un po' mi diverte ma anche mi stressa perché volevo concedermi una mezz'ora di stand-by. Mi perdonino i puristi se sbaglio qualche nome ma si sono offerte Nosa, Carla, Alis, Raluca, Simona,, Bella e altre delle quali ho purtroppo scordato il nome. Livello estetico molto elevato nel complesso, ho intravisto almeno 3 ragazze more di livello top class con le quali non sono poi riuscito ad interloquire. Solo una di queste alta, mora, occhi chiari e con un tatuaggio che le copriva la spalla e le scendeva lungo la schiena mi ha fermato ma ero in fase di ricarica e non mi sono fermato per conoscerla, non volevo farle perdere tempo. Im generale le ragazze erano abbastanza libere e quindi si dedicavano con impegno ad intercettare con le loro armi di seduzione i (pochi) maschi presenti in sala.
Conosco Tina. Si stende vicino a me e mi dice di essere Sudamericana (Venezuela) muy caliente. La cosa mi incuriosisce, dopo aver dedicato le mie attenzioni a tutte girls dell'Est europeo avevo vogli di cambiare e così decido di stare al gioco. L'approccio di Tina è stato sul GFE style nei miei confronti. Esteticamente mi è piaciuta subito anche se denota una certa scarsità per quanto riguarda il davanzale ma non amo particolarmente le tettone. Non mi ero ancora rilassato del tutto comunque decido ugualmente di portarla in camera. Inizio classico con BJ cover (chiesto da me), FK normali e scopata in varie posizioni. Ad un certo momento però gli eventi si incanalano in una direzione imprevista. Lei mi dice di rifarmi la doccia perché baciandomi sul collo aveva trovato troppo profumo (!!!). Va bene, forse era anche vero, in effetti il profumo ha un sapore decisamente amarognolo, se ingerito, però...Doccia e continuiamo le danze. Lei si alza di nuovo e apre la tenda della stanza dicendo che fa troppo caldo e ci fermiamo. Dentro di me a quel punto dev'essere scattato un meccanismo di rifiuto: proseguiamo nelle danze ma poco dopo decido di fermarmi. La ragazza mi piaceva molto ma sia per colpa mia e anche sua non è scattata la giusta alchimia e pertanto niente happy ending. La maledizione dell'Andiamo continua, ho pensato.
Mi ributto sui divani in osservazione. Altre ragazze si propongono, io gentilmente rifiuto; con alcune si parla di vari argomenti e i l tempo trascorre veloce e non ci si annoia mai. Poco più avanti vengo "assalito" da un trio : Carla, Sara e una mora della quale non ricordo il nome. Parliamo. Mi colpisce la ragazza con i capelli biondi lisci e lunghi, Sara, che si corica vicino a me abbracciandomi. Sara ha gli occhi cerulei molto intensi. Approccio decisamente GFE, fisico un tantino esile accompagnato da una seconda/terza di seno che le dona molto. Ci coccoliamo per una buona mezz'ora, sembravamo due fidanzati che si godono una giornata di calda di primavera sul prato di un parco cittadino. L'inquilino del piano di sotto comincia a dare segni di impazienza, devo portare Sara in camera. Saliamo in una stanza poco illuminata che si affaccia sul lato Est della costruzione. La luce è fornita da una candela posta in un contenitore orientaleggiante che proiettava una luce fioca ma intrigante. Sara si spoglia di quel poco che aveva addosso, io mi faccio la n-esima doccia del giorno e mi siedo sul letto. Lei che stava dietro di me mi abbraccia e sento i suoi seni che premono delicatamente sulla mia schiena. Mi volto e lei per tutta risposta mi si avvicina e mi bacia delicatamente. Sono al settimo cielo: una velina GFE, proprio come piace a me. Ci avvinghiamo stretti in un abbraccio, baci e carezze a profusione. La tocco delicatamente, sento la sua rosellina umida che si schiude dopo il passaggio delle mie dita ma attenzione, proibito entrare. Va bene, lo capisco le digitalizzazioni sono potenziali fonti di infezioni e una banale candidosi la terrebbe lontane dal lavoro (e dal guadagno) per almeno una settimana. Proseguiamo. Si passa al BJ coperto e in seguito alla scopata. Mi chiede come mi piace farlo, non ho particolari esigenze ma stavolta ho variato: le ho chiesto di stendersi in fianco a me e l'ho presa da dietro. Essendo io abbastanza alto e lei un po' minuta, mentre la scopavo con una mano le accarezzavo il seno e con l'altra mi concentravo più in basso. Non ho guardato il tempo ma penso di essere stato forse più della canonica mezz'ora. Concludo la mia avventura con questa ragazza che mi ha fatto stare veramente bene e che, quando mi incrociava in sala, non perdeva occasione per salutarmi o sorridermi.
Mangio qualcosa per cena, si sta avvicinando l'ora della ripartenza purtroppo, gli impegni incombono ed è ora di ritornare nella realtà. Vengo attaccato nuovamente da Susanna che mi aveva fermato anche prima che io salissi ai piani superiori con Sara. Susanna dice di essere di origine Turca. In effetti la cadenza linguistica è diversa dalle (solite) rumene. E’ buffa perché pronuncia la erre in modo “arrotolato”. Mora castana, capelli lunghi e occhi sul chiaro, viso da furbetta, non molto alta. Si corica in fianco a me e comincia a decantare la sua filosofia in termini di sesso e di prestazioni. Le dico che in effetti la mia giornata sarebbe al termine e che sono in procinto di andarmene. Niente da fare, non mi molla. Anche se non avevo in mente di fare una terza stanza, rimango ugualmente a parlare con Susanna. E' solare simpatica e un tantino pazzerella. Stiamo coricati vicino a parlare ma lei non smette di baciarmi sul collo e di mordicchiarmi le orecchie. Non solo. Mi infila una mano sotto l'accappatoio e mi stringe delicatamente i muscoli pettorali. Le dico di non perdere tempo., ho già fatto due stanze e devo rientrare. Lei per tutta risposta intensifica la sua azione e a quel punto l'adrenalina ha fatto il resto. Ho pensato, giusto o sbagliato che sia, se questa si comporta così sui divanetti in camera cosa potrebbe succedere? Susanna va a prendere la borsetta e ci dirigiamo ai piani superiori. Dopo la doccia mi fa distendere accanto a lei e mi fionda mezzo metro di lingua in bocca. Dovevo frenarla un tantino perché se le davo corda non mi lasciava quasi respirare. Le dico che voglio fare tutto coperto e lei a malavoglia prende il preservativo ma me lo infila con la bocca. Mi afferra l'uccello alla base e comincia a succhiarlo andando su e giù come una forsennata, dovendo io più di una volta rallentarla perché temevo il peggio. Cominciamo a scopare. Ha la passera bagnata, non mette il gel. Mi incita di scoparla più forte e poi vuole che la prendo in piedi, a pecora, di lato, lei sopra e io sotto, sui bordi del letto e …ho esaurito il mio repertorio. Alla fine la piazzo sopra di me e la pompo in maniera decisa con dei colpi di reni ben assestati. Lei geme ma non molla di un millimetro finché cedo io perché ci stavamo avvicinando all'extended time, come nei videogiochi.Doccia io che ero fradicio e doccia anche per lei. Scendiamo le scale abbracciati e mentre pago le dovute spettanze, noto che è abbastanza provata dal match. Baci e complimenti reciproci per la prestazione.
In conclusione, posso affermare che la giornata trascorsa all'Andiamo ha soddisfatto le mie aspettative. Dopo il trauma iniziale e la lunga gavetta in Slovenia, sono tornato in terra Carinziana per la dovuta rivincita: tre camere, due shots, ho scopato con tre belle ragazze che si confacevano ai miei canoni estetici in pieno. Tutte e tre molto gentili, tutte e tre hanno praticato il tanto bistrattato FK senza storie e senza sovraprezzi. Forse complice il maltempo o la scarsità di "orsi azzurri" ha spinto le ragazze ad adottare un comportamento maggiormente educato nei confronti del cliente ed io ho beneficiato di questa situazione.
Ringrazio ancora una volta il mio amico nonché mentore, il mitico Colonnello Bobafett e tutti i punters che con le loro recensioni (semi)serie forniscono le info in prima battuta sui postriboli ai confini Italiani.
S.y.s.
R.R.