Il bar dello sport. Chi di noi non ha un bar preferito dove andare a passare il tempo e dire due cazzate ora a questo ora a quello? Il posto dove c'è tutto, dal biliardo alla televisione, dal caffè agli snack, dalle sigarette alle paste rinseccolite. Si distingue dal fatto che la clientela è multiforme. Dal pensionato, al giocatore, al giovane, alle ragazze, ai buchi di culo. Devo però osservare che ha perso quelle caratteristiche che sono durate fino alla prima metà degli anni novanta. Eh si, il bar dello sport. Quando ero più giovane si respiravano odori tipici, soprattutto di fumo e di stantio. Oggi è tutto stravolto. Dove sono finite le vecchie schedine Totocalcio ed Enalotto di colore arancione? Ora siamo sommersi da innumerevoli gratta e vinci e grattachecche; branchi di creduloni che investono il loro euro nella grande presa di culo che è il Superenalotto. A tal proposito vedo una pubblicità sull'ultima pagina ormai stropicciata della Gazzetta: si vedono le gambe di un uomo gigante e sotto di lui un ometto che dice qualcosa come: signor jackpot scegli me! L'uomo gigante ora ha i pantaloni gessati e le ciabatte infradito. Ma pisciagli addosso e falli rinsavire per Dio.
E poi dove sono finiti i vecchi cabinati con Donkey Kong, Galaxian, Pacman, Pengo, Phoenix e Space Invaders? Lontane le epoche in cui infilavo le 100 lire per il game preferito dove mi specializzavo fino alla morte. Ora non c'è più nulla, solo improbabili videopoker colorati ma dal jingle ripetitivo che attirano giocatori cinesi e quant'altro. Sempre più raro vedere i vecchi giocatori di carte, dove fra una scopa ed un poker bestemmiavano di brutto ad ogni carta giocata.
Ed eccole, la nuova generazione di fie. Le noti subito tiratissime e truccate, le vedi entrare e subito sai cosa vanno a comprare: le sigarette. Gestore: Ciao bella! La tipa: 2 pacchetti di Malborolaids. Gestore: Ciao bella! La tipa: 2 pacchetti di Camellaids. Gestore: Ciao bella! La tipa: 4 pacchetti di Vog, gialle blu, verdi e rosse. "Ciao troia fumante"! Come disse Ulisse dopo aver distrutto la città del noto poema omerico. Poi le vedi salire a gruppi di tre o quattro sulle loro auto e partire a razzo verso qualche disco. Avete ancora il latte della mamma sulla bocca bellezze! Datela a qualcuno, almeno fate qualcosa di buono.
Non mancano gli amici o cosiddetti tali: il gobbo, il guercio, il monco, il colonnello, il genio, il cannata. Tutti personaggi simpatici ma impresentabili. Qualcuno di loro fa venire il latte ai coglioni: cominciano a parlare di argomenti di cui non ti interessa proprio un cazzo e non l'abbozzano. Cerco di distrarmi mangiando un sacchetto di patatine SAN CARLO. Per fortuna bazzica anche qualche punter! Sorrisi a 32 denti e domande criptiche del tipo: "Sei andato?", "Novità?", "Hai spruzzato?". Qualcuno più sfrontato ammicca e ti fa il gesto del palmo a nocchie ripiegate che pigia. Inutile dire che mi immedesimo fra loro e fra un caffè e l'altro cerco di carpire qualche situazione opportuna.
Mi andrebbe volentieri una bella birra, ma non posso prenderla. Già so che fra poco partirò verso i luoghi di perdizione e non posso rischiare di farmi beccare ubriaco dalla pula.
Guardo l'orologio tondo dietro al bancone, le lancette sembrano parlare: è l'ora. Ecco che all'improvviso esco, lasciandomi dietro il vocìo della gente e l'aria viziata. Altri lidi, altri respiri, altri contatti...
E poi dove sono finiti i vecchi cabinati con Donkey Kong, Galaxian, Pacman, Pengo, Phoenix e Space Invaders? Lontane le epoche in cui infilavo le 100 lire per il game preferito dove mi specializzavo fino alla morte. Ora non c'è più nulla, solo improbabili videopoker colorati ma dal jingle ripetitivo che attirano giocatori cinesi e quant'altro. Sempre più raro vedere i vecchi giocatori di carte, dove fra una scopa ed un poker bestemmiavano di brutto ad ogni carta giocata.
Ed eccole, la nuova generazione di fie. Le noti subito tiratissime e truccate, le vedi entrare e subito sai cosa vanno a comprare: le sigarette. Gestore: Ciao bella! La tipa: 2 pacchetti di Malborolaids. Gestore: Ciao bella! La tipa: 2 pacchetti di Camellaids. Gestore: Ciao bella! La tipa: 4 pacchetti di Vog, gialle blu, verdi e rosse. "Ciao troia fumante"! Come disse Ulisse dopo aver distrutto la città del noto poema omerico. Poi le vedi salire a gruppi di tre o quattro sulle loro auto e partire a razzo verso qualche disco. Avete ancora il latte della mamma sulla bocca bellezze! Datela a qualcuno, almeno fate qualcosa di buono.
Non mancano gli amici o cosiddetti tali: il gobbo, il guercio, il monco, il colonnello, il genio, il cannata. Tutti personaggi simpatici ma impresentabili. Qualcuno di loro fa venire il latte ai coglioni: cominciano a parlare di argomenti di cui non ti interessa proprio un cazzo e non l'abbozzano. Cerco di distrarmi mangiando un sacchetto di patatine SAN CARLO. Per fortuna bazzica anche qualche punter! Sorrisi a 32 denti e domande criptiche del tipo: "Sei andato?", "Novità?", "Hai spruzzato?". Qualcuno più sfrontato ammicca e ti fa il gesto del palmo a nocchie ripiegate che pigia. Inutile dire che mi immedesimo fra loro e fra un caffè e l'altro cerco di carpire qualche situazione opportuna.
Mi andrebbe volentieri una bella birra, ma non posso prenderla. Già so che fra poco partirò verso i luoghi di perdizione e non posso rischiare di farmi beccare ubriaco dalla pula.
Guardo l'orologio tondo dietro al bancone, le lancette sembrano parlare: è l'ora. Ecco che all'improvviso esco, lasciandomi dietro il vocìo della gente e l'aria viziata. Altri lidi, altri respiri, altri contatti...