Chi tra i punters è un amante della lettura?

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in vita mia, al di fuori dei libri per lo studio/lavoro, avrò letto al massimo 3 o 4 libri per conto mio.

non è mai troppo tardi.

scopri il piacere della lettura. se ci riesci, ne trarrai soltanto giovamento. è solo questione di rompere il ghiaccio.

provaci, è facile: basta non smettere mai, quando finisci un libro, subito ne scegli un altro da cominciare. se prendi il ritmo, diventerà un piacere di cui non potrai più fare a meno.

come le puttane :lol:
 
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Tra i molti libri che ho letto, mi è particolarmente piaciuto La variante di Luneburg di Paolo Maurensig.
Libro molto ben scritto, che fa rivivere ad appassionati di scacchi, come me, la sottile dipendenza che si crea mediante questa disciplina. Stupendo l'autore nel descrivere mirabilmente l'aspetto psicologico e comportamentale dei contendenti quando si trovano a fronteggiarsi NON nella normale necessaria condizione di uomini liberi. A strategia di gioco si unisce strategia per poter mantenersi in vita, in un Europa segnata dalla barbaria. Tragicità di un passato prossimo di cui nessuno deve mai dimenticare per gli orrori compiuti. Delusi potrebbero rimanere coloro che s'aspettano dettagliate indagini ispettive del caso, compendiate da dettagliate spiegazioni per l'epilogo. Epilogo peraltro comprensibile.
 
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Qualcuno di voi ha letto la trilogia del 20° secolo di Ken FOLLETT?
Io ho iniziato proprio in questi giorni il primo dei 3 tomi. Un bel pappone che mi terrà impegnato per l'intero 2016, considerate le complessive 3172 pagine di lettura.
In genere non mi spingo mai oltre le 600-700 pag,
 
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Romagna.....e Sangiovese....
Vorrei segnalarvi una bella storia . Un utente di un altro sito ha postato una serie di racconti erotici , ha avuto subito un buon successo ed il talento è emerso subito .
I racconti si sono trasformati in un e-book - La Gabbia di seta - che è acquistabile ad € 5,99 sul sito di Hoepli .
Credo che non sarà l'ultima avventura editoriale di questo giovane autore.....
http://www.hoepli.it/ebook/la-gabbia-di-seta/978889254792E.html
 

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Dimenticavo di segnalare l'ultima fatica letteraria (si fa per dire) del grande Francesco GUCCINI: Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto.
Nulla di trascendentale, sebbene adori il cantastorie modenese.
Non dico di preferirlo nella sua veste musicale, confronto questo quasi scontato.
Solo che alcune delle precedenti sue opere quali Malastagione e La pioggia fa sul serio. Romanzo di frane ed altri delitti ci avevano abituato decisamente meglio.
Quest'ultimo libro si legge piacevolmente. Alcuni racconti non sono privi di spunti interessanti e piacevoli al palato per chi come me segue il cantastorie ancora dai primissimi anni 70, altri invece sembrano buttati lì per riempire sbrigativamente un testo di sole 150 pagine.
 
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appena finito "L'Assaggiatrice" di Giuseppina Torregrossa, simpatico e scorre bene, potrebbe essere eno-hard

Ora ho appena attaccato "Vita degli Elfi" di Muriel Barbery. Scrittura eccellente come sempre
 
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fdebarba

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salve....sono sempre dell'opinione che bisogna studiare,studiare e ancora studiare...tutte le materie che studiavamo alle medie,ma con piu impegno...le storie inventate e scritte da altri lasciamole all'industria culturale il cui compito è farci restare seduti a sognare(a pagamento naturalmente)...viva la revolucion!!
in vita mia, al di fuori dei libri per lo studio/lavoro, avrò letto al massimo 3 o 4 libri per conto mio.
 
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Sono anch'io un appassionato di lettura,il mio genere preferito è la Storia Moderna.
Leggo mediamente un paio di libri al mese,così,libri e donne sono invariabilmente la mia spesa maggiore....!
 
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Il giorno del giudizio di S. Satta.
Capolavoro assoluto della letteratura italiana che temo sia poco conosciuto.
Da leggere o da ascoltare integralmente grazie alla meravigliosa voce di Toni Servillo.
Mi è venuto in mente perché proprio in questi giorni è in onda alle 17 su Radio 3.
Vai di Podcast!!!
http://www.adaltavoce.rai.it/dl/por...tem-2d4b4442-5aad-4cfa-a30e-631797591ff7.html

Il senso dell'utile e dell'inutile è estraneo a Dio e ai bambini: esso è l'elemento diabolico della vita.

ne ho terminato la lettura ieri sera.
un grazie a Oblomov che mi ha fatto conoscere questo bellissimo libro, un capolavoro scritto magistralmente.
 
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Dimenticavo di segnalare l'ultima fatica letteraria (si fa per dire) del grande Francesco GUCCINI: Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto.
Nulla di trascendentale, sebbene adori il cantastorie modenese.
Non dico di preferirlo nella sua veste musicale, confronto questo quasi scontato.
Solo che alcune delle precedenti sue opere quali Malastagione e La pioggia fa sul serio. Romanzo di frane ed altri delitti ci avevano abituato decisamente meglio.
Quest'ultimo libro si legge piacevolmente. Alcuni racconti non sono privi di spunti interessanti e piacevoli al palato per chi come me segue il cantastorie ancora dai primissimi anni 70, altri invece sembrano buttati lì per riempire sbrigativamente un testo di sole 150 pagine.

Concordo, l'ho letto e questo suo ultimo libro è davvero modesto...
 
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Qualcuno di voi ha letto la trilogia del 20° secolo di Ken FOLLETT?
Io ho iniziato proprio in questi giorni il primo dei 3 tomi. Un bel pappone che mi terrà impegnato per l'intero 2016, considerate le complessive 3172 pagine di lettura.
In genere non mi spingo mai oltre le 600-700 pag,

Ultimamente sto leggendo tutto di Follet, la trilogia del secolo l'ho finita l'anno scorso, molto interessante e ben costruita, anche se resta la mia preferita la saga medioevale (I Pilastri Della Terra e Mondo Senza FIne) .
 
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Qualcuno di voi ha letto la trilogia del 20° secolo di Ken FOLLETT?
Io ho iniziato proprio in questi giorni il primo dei 3 tomi. Un bel pappone che mi terrà impegnato per l'intero 2016, considerate le complessive 3172 pagine di lettura.
In genere non mi spingo mai oltre le 600-700 pag,
Ultimamente sto leggendo tutto di Follet, la trilogia del secolo l'ho finita l'anno scorso, molto interessante e ben costruita, anche se resta la mia preferita la saga medioevale (I Pilastri Della Terra e Mondo Senza FIne) .

Di Ken Follett ho letto due libri, una ventina d'anni fa circa, agli inizi della mia attività di lettore. La cruna dell'ago e L'uomo Pietroburgo. Il primo, ambientato durante la seconda guerra mondiale, ha per protagonista Die Nadel, una spia nazista infiltrata in Gran Bretagna poco prima dello sbarco in Normandia, mentre il secondo, prima della prima guerra mondiale, segue le vicende di Feliks, un anarchico russo giunto a Londra per assassinare un tizio che ovviamente non vi sto a dire...
I libri erano di mia madre (massima esperta di Ken Follett) e devo dire che, nel loro genere, sono dei bei libri...
 
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Un libro che ho letto da poco e che a me ha fatto parecchio ridere è "una posizione scomoda" di Francesco Muzzopappa.
E' la storia di un ragazzo diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Agli occhi di registi del calibro di Amelio e Sorrentino, Fabio è una promessa del cinema italiano. Peccato che, dopo essere partito con il sogno di scrivere film d'autore, oggi lo ritroviamo a fare lo sceneggiatore di film porno.

Divertente, veloce e un po' mi ha ricordato il forum. :lol:
 
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oggi ho fatto un salto in libreria e ho visto il nuovo libro di Sylvain Tesson.
Avevo letto "Nelle foreste siberiane", molto molto bello. Memore infatti di quello, ho acquistato questo nuovo. Si intitola "Abbandonarsi a vivere". E' una raccolta di racconti.

Qualcuno di voi ha letto Tesson? mi hanno parlato olto bene anche di altri suoi libri, tipo "Baku, elogio dell'energia vagabonda": parlerebbe di un suo viaggio lungo la tratta degli oleodotti/gasdotti
 
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riesumiamo questo 3D che purtroppo langue.

sto leggendo "memorie di un antisemita" di Gregor von Rezzori.

mi piace moltissimo: rumeni, ruteni, ucraini, austriaci, russi, tedeschi, ungheresi, polacchi, galiziani, askenaziti, sefarditi, armeni, moldavi, bessarabi, turchi...

Qualcuno di voi ha letto anche altri romanzi del Rezzori?
 
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Per intramezzare la saga del 20° secolo, tra un tomo e l'altro mi diletto con qualche testo meno corposo.
E' così che ho letto la penultima fatica di Mauro Corona titolato "I misteri della montagna". Libro ben scritto, in cui l'autore oltre a seguitare nell'opera di voler "italianizzare" detti e parole appartenenti al parlato veneto, si erge a paladino e difensore della montagna mettendo in evidenza i molti aspetti che vorrebbero portarla inevitabilmente alla scomparsa.
Personaggio schietto e diretto, a volte aspro e polemico, come stanno a testimoniare i suoi scontri verbali con il senatore Carlo Giovanardi, andati in onda in una trasmissione della Tv La7.
Riporto alcuni passi più significativi di questo buon libro:


"La montagna vede anche altre cose. Vede gente che la offende, la sporca, lascia cartacce, barattoli, immondizie di ogni tipo. Vede la sorella povera, abbandonata, trascurata dai politici perché non porta che un miserabile pugno di voti insignificanti alle carriere. Vede la sorella ricca, dove la neve cade firmata e un caffè corretto costa come acquistarne un chilo. Vede e sa di non avere colpa. Sono stati gli uomini a ridurla così. Individui senza scrupoli ne principi, il cui unico obiettivo è fare soldi, accumulare capitali, potere, barche, ville e automobili di lusso. Tutto questo a scapito della montagna. La quale si indigna quando legge sui giornali che i politici al potere fanno di tutto per proteggerla e in realtà fanno il contrario. Ride amara, leggendo di una certa Unesco che in alcune zone l'ha eletta patrimonio dell'umanità e permette che le si rubi l'acqua per centraline private, le si rubi la ghiaia dei torrenti, pepite di oro bianco, a migliaia di metri cubi. Ride amara quando legge articoli di maldestri giornalisti i quali, quando succede una disgrazia in quota, definiscono la montagna "assassina". La montagna non è assassina, se ne sta lì a guardare e subire. E' lei casomai che viene uccisa e ingoiata pezzo per pezzo dall'ingordigia degli uomini, dalla loro ignoranza e mancanza di rispetto. Vede chi le si avvicina con intenzioni bellicose e sguaiate. O chi l'accosta col passo mite e leggero del silenzio. Vede ai suoi piedi gli uomini che s'apprestano a salire sulla sua testa, legge le loro ambizioni, le vanità, i momenti di vigliaccheria."

"La cultura della fretta ha da sempre questo imperativo: "adopera e lascia sul posto". Checché se ne dica . Fatti salvi alcuni ecologisti, patetici salmoni controcorrente di quest'epoca distruttiva, montagne, città e campagne sono immondezzai a cielo aperto. Questa è la realtà. Basta guardarsi attorno e capire: si sta esagerando. Ma la montagna ha pazienza, sa aspettare, spera in momenti più felici. E' certa che arriveranno. Attende che crescano uomini migliori, saranno loro a cambiare le cose. La salvezza della montagna , e quindi del pianeta, è inversamente proporzionale alla serietà degli esseri che verranno. Quelli passati, e gli attuali, sono stati autentici Attila e andrebbero ristretti in luoghi appositi, la chiave fatta sparire."

"Quasi tutti i paesi abbarbicati sui monti stanno morendo o sono morti, causa una burocrazia soffocante, vergognosa, inaccettabile. Non si può fare niente se non a prezzo di anni, attese inutili, ricorsi, pile di scartoffie, uffici, rimandi, ritardi e via dicendo. Per fare una tettoia di lamiera, due metri per uno, da proteggere la legna, ci vuole un secolo: progetto, inoltramento dello stesso, commissione edilizia, commissione sismica, valutazione psicologica. Un secolo e un mucchio di soldi buttati. Se uno la fa abusivamente va in galera. Tre quarti di ville in Italia sono abusive e nessuno paga, ma per una tettoia il montanaro passa guai. Allora spera di trovarsene una "a sua insaputa", ma lassù non capita. A lui non capita. Con inciampi, difficoltà e limiti di ogni genere, come si fa a convincere i giovani a restare? Come si fa a spiegargli che non saranno gli iPhone nuovi o l'auto di un certo tipo a renderli felici? A renderli felici saranno quei posti magnifici, quei boschi puliti, ancora incontaminati. Saranno i luoghi d'origine, dove sono nati, sotto quel cielo di cobalto...".
 
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Sono un lettore accanito da tanto tempo, ho settant'anni, ho letto di tutto. Romanzi, libri gialli, storia, saggistica, un tempo anche fantascienza, biografie. Per me il capolavoro assoluto degli ultimi cent'anni è "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l'ho letto una ventina di volte, è lo specchio dell'Italianità e ci ho trovato sempre qualche cosa di diverso a seconda dell'età che avevo nel momento in cui lo leggevo. Ho apprezzato molto anche la versione cinematografica di Luchino Visconti e la versione teatrale di Luca Barbareschi. Ho letto tutto di Indro Montanelli, compreso il giornale che fondò nel 1976, che nei primi anni esprimeva voci di altissimo livello. In passato ho apprezzato molto i racconti e i romanzi di Giovanni Guareschi. Intorno agli anni sessanta/settanta ho letto storie di guerra e dei deportati nei lager e nei gulag. Ho letto molti classici della letteratura mondiale, mi piaceva molto Hemingway. Hoi letto anche molti libri di poesia, per mio piacere, ma anche per avere strumenti per corteggiare le donne. Nel campo della letteratura di evasione seguo da tanti anni le avventure di SAS, di Gerard de Villiers; il protagonista di questi romanzi è l'agente segreto più scopatore di tutta la letteratura mondiale.
 
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Mi interessa molto l'argomento "TERRORISMO NERO" italiano anni 70/80. Chi tra Voi eruditi lettori (sono serio) saprebbe indicarmi un saggio, un testo, un'opera di riferimento o un'autore che ha trattato l'argomento (terrorismo esclusivamente NERO)?

Grazie.
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Mi interessa molto l'argomento "TERRORISMO NERO" italiano anni 70/80. Chi tra Voi eruditi lettori (sono serio) saprebbe indicarmi un saggio, un testo, un'opera di riferimento o un'autore che ha trattato l'argomento (terrorismo esclusivamente NERO)?

Grazie.

Un'opera fondamentale:

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Un'opera dettagliata:

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