Chi tra i punters è un amante della lettura?

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– Non sei mica fascista? – mi disse.
Era seria e rideva. Le presi la mano e sbuffai. – Lo siamo tutti, cara Cate, – dissi piano. – Se non lo fossimo, dovremmo rivoltarci, tirare le bombe, rischiare la pelle. Chi lascia fare e s’accontenta, è già un fascista.
(Cesare Pavese. La casa in collina)

È il primo libro che leggo di Cesare Pavese (sono arrivato a metà). La solitudine individuale di un uomo, il suo punto di vista cinico e disilluso sulla vita e sull'amore, l'impegno civile, nello sfondo di una Torino prima bombardata dagli alleati, poi, dopo l'armistizio, occupata dai tedeschi...
Un libro bellissimo.
 
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puttaniere del piave
l' ANIMALE MORENTE di ROTH e' uno dei miei libri preferiti , uno di quei casi in cui la brevita' e intensita' .Ci sono tutti i temi della vita: l' amore , quello appassionato e ossessionante e quello dolce e rassicurante, il difficile rapporto con il figlio che a malapena si conosce , un matrimonio senza importanza , la rivoluzione sessuale , il dolore , la morte. L' UOMO DUPLICATO di JOSE' SARAMAGO e' uno dei libri piu' belli , avvincenti ed agghiaccianti che abbia mai letto. Inizia lentamente , ma subito si capisce che qualcosa di straordinario accadra' . L' autore si sofferma su riflessioni di carattere generale circa chi siamo , chi potremmo essere,se siamo sicuri di essere cio' che crediamo e di come questo stato di cose sia tutt' altro che stabilito. Ho letto gli ultimi due capitoli con il cuore che mi stava balzando fuori dal petto .La fine e' del tutto imprevedibile un vero e proprio incubo! Veramente bello -Da leggere .
 
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l' ANIMALE MORENTE di ROTH e' uno dei miei libri preferiti , uno di quei casi in cui la brevita' e intensita' .Ci sono tutti i temi della vita: l' amore , quello appassionato e ossessionante e quello dolce e rassicurante, il difficile rapporto con il figlio che a malapena si conosce , un matrimonio senza importanza , la rivoluzione sessuale , il dolore , la morte. L' UOMO DUPLICATO di JOSE' SARAMAGO e' uno dei libri piu' belli , avvincenti ed agghiaccianti che abbia mai letto. Inizia lentamente , ma subito si capisce che qualcosa di straordinario accadra' . L' autore si sofferma su riflessioni di carattere generale circa chi siamo , chi potremmo essere,se siamo sicuri di essere cio' che crediamo e di come questo stato di cose sia tutt' altro che stabilito. Ho letto gli ultimi due capitoli con il cuore che mi stava balzando fuori dal petto .La fine e' del tutto imprevedibile un vero e proprio incubo! Veramente bello -Da leggere .


Segnalo il film tratto dal libro dal titolo "Enemy"
 
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Underworld
Aprii gli occhi e la vidi
la Gigantesca Vagina Cannibale
alta più di tre metri
larga due
essa voleva immancabilmente
mangiarmi tutto quanto
ed io paralizzato di terrore
non potei che urlare: “ no Diomio ! no ! cazzo no !”
essa
la Gigantesca Vagina Cannibale
emanava un iperbolico profumo come di centomila fiori
e secerneva fluidi a litri
saltellò verso di me
chè saltellava per muoversi, non avendoci piedi
e d’un sol boccone mi fece suo
siete mai stati mangiati vivi da una Gigantesca Vagina Cannibale?
beh se non vi è mai capitato non potete sapere
ed io dal canto mio
saper non so spiegarvi bene

GUIDO CATALANO

Tratto da i cani hanno sempre ragione
 
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lars von trier

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ho cominciato da poco la lettura di un vecchio libro,querelle di brest di jean genet

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Querelle de Brest
Autore Jean Genet
1ª ed. originale 1947
Genere romanzo
Lingua originale francese

Querelle de Brest è un romanzo scritto da Jean Genet tra il 1945-46 e pubblicato nel 1947 in un'edizione clandestina corredata da 29 litografie di Jean Cocteau.

Si tratta dell'unica opera autenticamente romanzesca, cioè opera di fantasia senza implicazioni autobiografiche, composta dall'autore; tutta la struttura è composta seguendo una simbologia cristologica e fortemente masochistica[1].

La storia è ambientata nel porto della città di Brest, in Bretagna, a cui vengono associati i marinai, il mare e l'omicidio; personaggio centrale è uno di questi marinai.

Rainer Werner Fassbinder ne ha tratto nel 1982 un film dallo stesso titolo.
 
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cari amici,
ho appena concluso la lettura di un libro che mi è piacuto molto. direi una scoperta.

Patrick Leigh Fermor lo scrittore, un inglese che negli anni 30 poco meno che ventenne decise di mollare tutto, gli studi etc, e avventurarsi in un viaggio, a piedi, dall'inghilterra fino a Costantinopoli, attraversando l'europa centrale, le pianure magiare, la Transilvania, la Romania, i balcani, la Grecia e cosi via.

Nè è uscito un resoconto di viaggio suddiviso in una trilogia della quale ho letto il secondo che si intitola "Fra i boschi e l'acqua", dove le tratte percorse sono l'ungheria, la transilvania la romania fino alle porte di ferro.

molto molto bello, pieno di deliziose descrizioni dei luoghi e delle genti di tutti quei posti. Consigliato a chi già conosce o chi vuole approfondire la conoscenza delle culture dell'europa centro orientale.

qualcuno di voi lo conosce e per caso ha letto anche gli altri due?
 
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Jean Hougron-Il sole nel ventre.

http://www.anobii.com/books/Il_sole_nel_ventre/01baceab25a01e9694

Ho scarsa memoria ma ho un vivido ricordo di questo libricino da niente, mi piacque cosi' tanto che volli andare
in quei posti, sud-est asiatico 1984, quando ancora non c'era la folla di oggi.
Non ho mai trovato la mia My Diem, eppure mi ci misi di impegno.....:unknw:
guerra,risaie,sesso,amore,jungla, solitudine, esotismo, c'era tutto quello che mi affascinava........nel libro,
come al solito meglio della realta'.
 
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Jean Hougron-Il sole nel ventre.

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Ho scarsa memoria ma ho un vivido ricordo di questo libricino da niente, mi piacque cosi' tanto che volli andare
in quei posti, sud-est asiatico 1984, quando ancora non c'era la folla di oggi.
Non ho mai trovato la mia My Diem, eppure mi ci misi di impegno.....:unknw:
guerra,risaie,sesso,amore,jungla, solitudine, esotismo, c'era tutto quello che mi affascinava........nel libro,
come al solito meglio della realta'.

hai fatto una gran cosa a partire allora.
ti invidio. per me ormai è passato il tempo, ma vorrei tanto partire anche io. E un libro è sempre uno dei migliori punti di partenza
 
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... trilogia della quale ho letto il secondo che si intitola "Fra i boschi e l'acqua", dove le tratte percorse sono l'ungheria, la transilvania la romania fino alle porte di ferro...qualcuno di voi lo conosce e per caso ha letto anche gli altri due?

Purtroppo no, ho letto lo stesso che hai letto tu :biggrin:. Anche a me è molto piaciuto, me lo regalò un amico, filologo romanzo, che in precedenza mi aveva fatto conoscere Il grande gioco di Peter Hopkirk.
 
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Purtroppo no, ho letto lo stesso che hai letto tu :biggrin:. Anche a me è molto piaciuto, me lo regalò un amico, filologo romanzo, che in precedenza mi aveva fatto conoscere Il grande gioco di Peter Hopkirk.

"Il grande gioco" di Hopkirk l'ho acquistato qualche settimana fa. ma non l'ho ancora letto.
 
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Il male oscuro di G. Berto.
Libro della mia adolescenza che riemerge dolorosamente come una coltellata in questa mattina.
È la storia della sofferenza e della depressione dell'autore che prende forma dopo la morte del padre.
Di certo non un inno alla gioia, pertanto... sconsigliato!
 
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Il male oscuro di G. Berto.
Libro della mia adolescenza che riemerge dolorosamente come una coltellata in questa mattina.
È la storia della sofferenza e della depressione dell'autore che prende forma dopo la morte del padre.
Di certo non un inno alla gioia, pertanto... sconsigliato!

Davvero singolare, Principe... questo è stato pure il libro della mia adolescenza...
 
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Il male oscuro di G. Berto.
Libro della mia adolescenza che riemerge dolorosamente come una coltellata in questa mattina.
È la storia della sofferenza e della depressione dell'autore che prende forma dopo la morte del padre.
Di certo non un inno alla gioia, pertanto... sconsigliato!

mi piacerebbe leggere GBerto. ricordo il film Oh Serafina, tratto da un suo romanzo
 
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Qualcuno ha letto "Eccentrici" di Geminello Alvi?
mi è piaciuto moltissimo. per me l'Alvi è stato una scoperta. uno stile tutto sio, originale e ben scritto.

Ora sto leggendo "La chiave a stella" di Primo Levi. A mio modestissimo parere P.Levi è uno scrittore sopraffino. "La tregua", che lessi tempo fa, è un libro meraviglioso

:bye:
 
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Il giorno del giudizio di S. Satta.
Capolavoro assoluto della letteratura italiana che temo sia poco conosciuto.
Da leggere o da ascoltare integralmente grazie alla meravigliosa voce di Toni Servillo.
Mi è venuto in mente perché proprio in questi giorni è in onda alle 17 su Radio 3.
Vai di Podcast!!!
http://www.adaltavoce.rai.it/dl/por...tem-2d4b4442-5aad-4cfa-a30e-631797591ff7.html

Il senso dell'utile e dell'inutile è estraneo a Dio e ai bambini: esso è l'elemento diabolico della vita.
 
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Ho da poco finito di leggere Il funesto demiurgo di Emil Cioran. Il libro l'avevo comprato svariati anni fa, ma non so perché l'ho letto solo adesso. Me l'aspettavo migliore, se devo essere sincero. È ben scritto, per essere un libro di filosofia, ma alcune delle idee di Cioran non le condivido per niente. Belli alcuni concetti (prettamente storici) sulla religione, bellissime le sue considerazioni sull'odio, come sentimento dominante nell'animo umano (cosa che comunque pensavo già pure io), totalmente sbagliate quelle sul suicidio (c'è tutto un capitolo in materia), col suicidio visto come un gesto di estrema follia. Niente di più sbagliato. La definizione più sublime sul tema l'ha data Camus, nell'opera teatrale I giusti. «Per suicidarsi bisogna amarsi molto...» Nessuna follia quindi, lucidissimo come gesto. Ma comunque...
Ora sto leggendo, sotto consiglio dell'amico Uskebasi, Tra i boschi e l'acqua di Fermor. Libro bellissimo. Sono ancora agli inizi (avrò letto si e no ottanta pagine) ma ho già ordinato gli altri due volumi della trilogia (Tempo di regali e La strada interrotta)
 
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"Piccolo , snello , brutto , vestito con grande eleganza , passava la vita a corte e in generale non diceva niente su niente .Era questo il suo modo di pensare " . Ecco se si legesse di piu' si scriverebbe molto meno dei contemporanei....Stendhal insuperato.
 
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Polentonia
mi piacerebbe leggere GBerto. ricordo il film Oh Serafina, tratto da un suo romanzo
Lo leggi diversi lustri fa, senza trovarne riscontri particolari.
Erano i tempi in cui s'affacciava alla ribalta Carlo Sgorlon con i suoi originali epici romanzi che consiglio vivamente di leggere.
Libri quali Regina di Saba, Il trono di legno, La carrozza di rame, Il velo di Maya, la malga di Sir, L'armata dei fiumi perduti....
sono solo alcune tra le opere dello scrittore friulano, che ogni lettore dovrebbe aver letto.
Sgorlon è da me considerato uno dei maggiori narratori della seconda metà del secolo scorso, e mi auguro che ben presto la critica letteraria possa rendergli giustizia.
 
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in vita mia, al di fuori dei libri per lo studio/lavoro, avrò letto al massimo 3 o 4 libri per conto mio.
 
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