Barbaga'....e allora che ti possiamo dire?! Almeno prova a consolarci dicendoci che massimo per il mese di maggio torneremo a scopare (otr o loft) senza nessuna persecuzione, app allo smartphone o altro scassacazzo che sia.
Anche Nautilus ha ragione...
non credevo di partecipare ad concorso di popolarità ma, se dovessi giustificarmi, vi dico che purtroppo mi sono iscritto al forum dopo essermi sposato ( 4 anni or sono) e di poter offrire pochi contributi...
Leggo qui di previsioni nere, per quel che riguarda i tempi ed i modi in cui potrà riprendere l'attività.
Io sono meno catastrofista. Al momento non ho preso una decisione certa sul come e quando riprenderò i miei incontri con le poche con le quali mi sollazzavo prima di tutta questa faccenda.
Ne' tantomeno so se proverò ad avventurarmi in cerca di novità.
Sono dell'idea che le attuali forme di distanziamento sociale in atto non ci servono per non contrarre il virus.
Ci servono per non contrarre il virus in un periodo di due mesi, diciamo marzo e aprile.
Dopo, il virus lo contrarremo tutti, o quasi.
Quando la Merkel, ormai un mese fa credo, affermava che si attendeva un contagio del 60-70 % della popolazione non faceva un'affermazione peregrina.
Anche Boris Johnson nel momento in cui affermava che ci si doveva preparare a perdere molte vite non diceva una cosa così sbagliata. Era probabilmente (o sicuramente, temo) sbagliato il modo con cui voleva arrivare a quel risultato, senza un lockdown consistente, tant'è che ha modificato il metodo di approccio.
Ma una cosa mi sembra certa: ad un certo periodo di quest'anno avremo un'alta percentuale di contagiati nella popolazione; è inevitabile, stante la contagiosità accertata del virus, che è riconosciuta molto alta, più alta ad esempio di altri morbi, tipo l'ebola, tanto per citarne uno a caso. E pure di altre precedenti forme influenzali.
Arrivati a questo punto, con una percentuale diciamo del 70 % di contagiati, le cose tenderanno a tornare ad una parvenza di normalità.
Molti dei contagiati avranno avuto poca sintomatologia, alcuni non si saranno nemmeno accorti di aver contratto il virus. Questo sempre che non sopravvenga un cambiamento sostanziale del modo di riconoscimento dei positivi al virus, che a quanto leggo al momento è limitato all'uso del tampone.
Per il riconoscimento tramite la presenza di anticorpi siamo ancora alle prime fasi, non mi risulta che vi sia una metodologia certa, sviluppata ed affidabile.
Ora, se ad un certo momento, diciamo ad agosto (ma la butto lì a caso) avessimo un 70 % della popolazione italiana che ha subito un contagio, come potrà cambiare il modo di interagire fra le persone? Se io sono stato contagiato e so che il 70 % della popolazione è nelle mie stesse condizioni, come mi comporterò? Continuerò ad entrare nei negozi con la mascherina? Il negoziante continuerà a portare anche lui la mascherina? E continueremo a seguire le norme secondo le quali dobbiamo mantenere una distanza fisica di almeno un metro?
O subentrerà la consapevolezza che, ormai contagiato io ed ormai contagiato il negoziante, potremo tranquillamente stringerci la mano (senza guanto), potremo farci una chiacchierata prolungata da vicino e salutarci alla fine con un abbraccio?
Se pensate che la risposta sia sì, converrete che lo stesso comportamento sarà plausibile in tutte le relazioni sociali, compreso l'incontrare una dispensatrice di sesso a pagamento.
A quel punto, subito il contagio io e subito il contagio lei, magari con diverse evoluzioni cliniche, cosa cambierebbe se continuassimo o meno a seguire le norme di distanziamento?
Cosa cambierebbe tra il fare una pecorina con la mascherina o avere un incontro con le stesse modalità pre Covid?
O cosa cambierebbe se uno dei due decidesse di non portare a termine l'incontro, rifiutandosi di averlo?
Mi viene da dire "Niente", entrambi siamo stati contagiati, e per tutto il resto della nostra vita le cose non muteranno.
Questo ragionamento sottostà tuttavia ad alcune cose, delle quali al momento non abbiamo ancora una certezza scientifica di un certo valore.
Per prima cosa occorrerà sapere se l'essere entrati in contatto col virus porterà alla tanto sbandierata immunità di gregge. Perchè mi pare che nessuno sia in grado di affermare che l'entrare nuovamente in contatto con il virus non porti al ripetersi della malattia. Non si sa se ci sia una possibilità di recidiva. Nemmeno in Cina lo sanno, considerando inoltre che la trasparenza dei dati forniti da loro non è delle migliori. Ma qui da noi, come non è sfuggito a nessuno l'alto numero di decessi e l'alto numero di ricoveri ospedalieri, unito al numero di persone confinate in quarantena volontaria, altrettanto credo non sfuggirebbe un numero di casi recidivi, con persone che ripeterebbero la malattia. Quindi ad un certo punto sapremo, per averlo sperimentato sulla nostra pelle come paese che ha subito un primo ciclo di contagi relativamente in anticipo su moltri altri al mondo, se dopo un certo tempo ci sia la possibilità di recidiva.
Come seconda cosa sarebbe importante sapere, con certezza, di esser venuti a contatto col virus durante l'ondata di questi giorni. Io sono distanziato socialmente da quando hanno dichiarato il lockdown in tutto il paese, non ho avuto sintomi e sembrerebbe quindi che non sia stato contagiato; ma potrei tranquillamente aver preso il virus da metà febbraio in poi, quando Torino era a tutti gli effetti una città aperta, con bar e ristoranti e locali in funzione a pieno regime ed il virus non girava solamente per l'area limitata di Codogno e comuni limitrofi. Il giorno (13 aprile, 25 aprile, 1 maggio?) in cui riapriranno, magari in modo parziale, cosa mi renderà certo di esser dichiarato positivo (con un pregresso di zero sintomi) o negativo (con la possibilità quindi di contrarre il virus)?
È chiaro che se per quella data verrò sottoposto ad un accertamento, con le attuali metodologie o con altre più avanzate che nel frattempo potranno esser messe a punto, avrò una risposta.
A quel punto, ipotizzando che risulti come positivo al contagio, senza aver avuto sintomi e con alle spalle un distanziamento sociale di due mesi, di che utilità sarebbe per me continuare a tenere la mascherina in ogni occasione e limitare il contatto ravvicinato? Paradossalmente potrei andare in giro normalmente, ormai sono venuto a contatto col virus, e dovrei invece prendere tutte le precauzioni il giorno in cui andassi a cena da mia zia, ottantenne che non si è mai mossa da casa, a cui hanno portato la spesa i figli e che pure lei non ha avuto sintomi, ma che al giorno della riapertura fosse risultata come mai venuta a contatto col virus.
Ma per me, per il negoziante di cui sopra e per un'eventuale ragazza con cui andassi a pagamento, tutti testati come contagiati, che senso avrebbe non stringersi la mano o doverlo fare a pecorella con la mascherina? O negare la possibilità di avere un contatto? Certo, poi anche loro dovrebbero avere il buon senso di comportarsi con la loro zia allo stesso modo con cui io mi regolo con la mia. E sempre dando per buono il verificarsi in positivo della prima ipotesi, che esclude la recidiva.
Questo è quanto mi viene da pensare, da puttaniere ormai a mezzo servizio. Non pretendo che il mio pensiero assurga a dogma, ma mi piacerebbe sapere se vi sembra un'ipotesi azzardata o addirittura uno spregio alle norme ed al buon senso.
Ripeto, per me le misure in atto al momento non servono a non prendere il virus.
Servono a non prenderlo tutti insieme e tutti nello stesso spazio di tempo. Prima o poi lo prenderemo tutti. Quindi il mio non è un invito ad abbassare la guardia adesso.
È una domanda se servirà ancora tenere la guardia alta fra un tot di tempo, quando da puttanieri incontreremo una puttana. Sempre avendo tuttavia precauzioni riguardo la zia ottantenne.
[/FONT]Notoriamente una parte del meretricio non si è mai fermata, basta guardare gli annunci. La cosa strana è che qui si sta dibattendo dei progetti punteristici relativi al dopo lockdown, mentre tu ci annunci che ricomincerai domani...
Domani vado a verificare un dritta che ho avuto stamani da un amico punter molto attendibile, vi farò sapere ma secondo me il mercato del meretricio è già ripartito.
Domani vado a verificare un dritta che ho avuto stamani da un amico punter molto attendibile, vi farò sapere ma secondo me il mercato del meretricio è già ripartito.
C'è poi il fatto che, almeno in un primo periodo, che non si sa quanto sarà lungo, la paranoia nei confronti dell'estraneo rimarrà molto diffusa, la gente, soprattutto nei condomini, si farà molto di più i cazzi altrui. Notando dalla finestra uno sconosciuto entrare, o incrociandolo sulle scale o nell'atrio ci saranno quelli che si chiederanno chi è sto tizio che non ho mai visto? Da chi va?
La privacy della location delle escort quindi potrebbe essere un ulteriore fattore determinante, ancor più di quanto è adesso.
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Bah....aggiungerei che non è neanche tanto strano che alcune, probabilmente, non si sono mai fermate. Pensando che acconsentendo alle richieste di bbj e altre sigle audaci, il rischio di beccarsi qualcosa, lo hanno sempre avuto....ora, un nuovo pericolo che si è aggiunto, niente di più