Forse loro si manifestano insieme ad eventi epocali: la scomparsa delle puttane.Più che un presagio mi sembra una realtà.
Una condizione che già c'era ed attendeva un motivo per emergere.
E della quale non sentivo alcuna necessità, spiace dirlo.
Anche a me non ha insegnato un cazzo, ho solo ricevuto la conferma che il “nemico” non è oltre frontiera, come dicono in molti con identica retorica, ma lo abbiamo in casa.Sì, hai ragione, aveva proprio l'aria spocchiosa di quello che pensava: "In ogni caso roba che riguarda voi, non certo me direttamente".
In fin dei conti non credo che ci lascerà le penne: a parte il fatto che chi ci resta, pur rappresentando un numero ahimè consistente, rappresenta pur sempre una minoranza dei malati, Johnson avrà in ogni caso al suo capezzale il meglio dei medici del paese che gli tributeranno le cure più attente e meticolose possibili in questo momento. Certo, una vera cura per il virus in questo momento non c'è, ma ovviamente immagino che quei pochi protocolli che si possono applicare verranno seguiti con molta più attenzione nel caso di un primo ministro nazionale che, per dire, in quello di un aiuto-cuoco "straniero".
Insomma, se c'è un modo per salvarlo, di sicuro lo trovano.
Ad ogni modo, quand'anche gli dovesse capitare il peggio, non si potrà dire che il signor Boris Johnson non si sia divertito: leggevo che ha avuto quattro figli da sua moglie, un altro naturale da una sua passata amante di qualche anno fa, mentre un'altra che aveva messo incinta ha abortito; un sesto figlio ce l'ha in cantiere proprio in questi giorni con la sua attuale fiamma (quella che un anno fa ha indotto la moglie a metterlo definitivamente alla porta).
Insomma, mi par di capire che il suo motto debba essere: "Senza condom, fino alla morte!". Non che mi stupisca molto, perciò, che sia poco cauto anche rispetto ad altre malattie, come quella attuale...
Se c'è una cosa di questo periodo che non posso sopportare è la retorica mielosa. Già SolLupo aveva espresso la sua ripulsa per l'"Andrà tutto bene" (Andrà di merda, altro che cazzi!).
Per quanto mi riguarda personalmente, la cosa che mi dà più fastidio è tutta quella serie di articoli del tipo: "Che cosa ci ha insegnato il coronavirus?". A me non ha insegnato proprio un cazzo che non sapessi già e le poche cose che mi abbia eventualmente insegnato avrei di gran lunga preferito non impararle per niente!
A questo proposito guardo con un po’ di invidia gli inglesi. Sempre gli altri i fortunati.