No scusa...se è guarito lui molto probabilmente non solo è immune ( per quanto non si sa adesso) ma non è neanche contagioso...che regalini dovrebbe fare?
Se lui è guarito significa solo che non può, in teoria, sviluppare più sintomi ma, da profano, chi mi dice che venendo nuovamente in contatto con il virus i suoi anticorpi facciano il massimo che ci si aspetterebbe, ossia debellare nuovamente e prontamente l'infezione nel suo corpo, mentre invece si limitino a fare il minino, ossia evitare che si propaghi all'interno dell'organismo in modo violento ma impiegando però giorni a smaltire fino all'ultimo virus che comunque in una certa percentuale riesce a replicarsi e sfrutta comunque l'organismo ospite come vettore per provarne contagiare, benchè con carica ridotta, altri?
Non vorrei che tra qualche mese si scoprisse che comunque un altro serbatoio di "asintomatici" sono anche i soggetti guariti che, è vero che non svilupperanno la malattia, ma possono comunque comportarsi da vettori sani.
Anche tu stai sul vago: ' un po' più complicata ' in realtà non sai spiegare se facendo così è pericoloso o no
Esatto, da profano non lo so spiegare. Perchè sono incompetente.
Perciò da incompetente, finchè non verrà una persona competente a chiarirmi la faccenda, l'unica cosa che posso fare è applicare il "banale" principio di precauzione e "decidere" che non avendo certezze, una mascherina e un po' di amuchina prima, durante, dopo una scopata pay non mi levano il rischio.
Quindi i casi sono due: o accetto il rischio, oppure decido che non lo voglio accettare e mi astengo.
Punto.
Poi magari domani uno mi viene a dire che la precauzione che mi ero preso era eccessiva.
Ma la sfera di cristallo io non la ho.
Checche se ne dice siamo nella stessa situazione di quando comparve l'HIV: non erano affatto chiari quali fossero i comportamenti a rischio e quali no.
Per capirlo ci hanno messo, aggiungo anche giustamente, qualche anno studiandoci sopra.