Secondo il documento dell’Organizzazione mondiale di sanità aggiornato al 9 giugno sono una decina i vaccini che hanno superato la fase preclinica di analisi in vitro e che si sono rivelati promettenti a sufficienza per essere ammessi alla fase clinica di sperimentazione sull’uomo. Tra questi, il vaccino della partrnership tra università di Oxford e AstraZeneca è quello attualmente ritenuto in fase più avanzata di sperimentazione.
“È il candidato vaccino più avanzato e più promettente” ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza, che ha sottolineato anche il coinvolgimento italiano nella sua realizzazione. L’azienda Irbm di Pomezia, che opera nel settore delle biotecnologie ed è presieduta da Piero Di Lorenzo, è coinvolta nella produzione tramite la società partecipata Advent. Mentre sarà la Catalent di Anagni a occuparsi dell’infialamento quando sarà pronto. Le stime più ottimistiche vedrebbero l’inizio della produzione già a fine agosto, per distribuirlo alla popolazione italiana ed europea in autunno o prima della fine dell’anno.
“È il candidato vaccino più avanzato e più promettente” ha dichiarato il ministro della salute Roberto Speranza, che ha sottolineato anche il coinvolgimento italiano nella sua realizzazione. L’azienda Irbm di Pomezia, che opera nel settore delle biotecnologie ed è presieduta da Piero Di Lorenzo, è coinvolta nella produzione tramite la società partecipata Advent. Mentre sarà la Catalent di Anagni a occuparsi dell’infialamento quando sarà pronto. Le stime più ottimistiche vedrebbero l’inizio della produzione già a fine agosto, per distribuirlo alla popolazione italiana ed europea in autunno o prima della fine dell’anno.