Il focolaio nell’azienda Laserjet – carpenteria meccanica di Pojana Maggiore, con 170 dipendenti – sembra essere stato innescato da un viaggio di lavoro in Serbia, cui hanno partecipato tre dipendenti, durante il quale c’è stato un contatto con una persona malata. Un dirigente, al rientro dalla trasferta, ha avuto diversi contatti sociali durante l’ultimo weekend di giugno (ha partecipato a un funerale e a una festa); poi si è sentito e male e, colpito da sintomi respiratori, il 28 giugno è andato a farsi visitare in ospedale. Lì è stato sottoposto a tampone, risultato positivo. Il manager però non solo si è rifiutato di farsi ricoverare ma ha anche omesso di rispettare l’isolamento obbligatorio: ha continuato ad avere incontri di lavoro, finché, dopo un peggioramento, è stato ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Oggi è in rianimazione. Per ora si stima che il dirigente abbia contagiato cinque persone (tre dipendenti vicentini dell’azienda, un veronese e una padovana): tutti senza sintomi tranne una, che accusa sintomi di lieve entità. I controlli però sono ancora in corso e sono oltre ottanta le persone messe in quarantena preventiva e in attesa di tampone. Qui l’approfondimento a cura della redazione del Corriere del Veneto