Teorizzare a livello di DPCM una zona bianca in esenzione delle limitazioni che stiamo sperimentando da mesi potrebbe essere un mero esercizio tecnico-normativo.
E' un po' come dire: prima poi torniamo tutti liberi. E' ovvio (o forse no?) che prima o poi succedera'.
Prima di esultare, andiamo a vedere quali siano i parametri a cui sottostare perche' una zona (centro urbano? comune? area metropolitana? provincia? regione?) possa essere considerata esentata dalle limitazioni previste dal DPCM.
Perche' prevederli sulla carta non implica che siano realisticamente realizzabili e utili ad uscire, nel complesso, da questa situazione.
E se poi si rendessero conto che le zone bianche fossero in realta' una trappola come si sono dimostrate le zone gialle?
Sarebbe una beffa se nelle zone bianche si potesse tornare a vivere come prima senza limitazioni, ma con la limitazione assoluta di non uscirne, perche' se la zona bianca e' "sana" qualsiasi contaminazione le sarebbe fatale.
Mi spiace ma attualmente penso che le zone bianche siano solo uno specchietto per le allodole, un artificio letterario, una carota per far correre un cavallo stanco che invece che seguire una finta carota, dovrebbe da mesi aver capito che e' necessario andare avanti perche' se si ferma e si rilassa rischia di collassare e non ripartite piu'.