Anche il mercato del sesso è in crisi. A causa delle note restrizioni per contrastare l’emergenza del Covid-19, anche le escort hanno subito un grave danno economico (94% dei ricavi in meno stando a quanto riportato da un sito del settore) e fra gli oltre 2 milioni di domande per il bonus di 600 euro concesso dal Governo ci sono infatti quelle del 12% delle escort italiane. Basti pensare che sono circa 120mila le escort on line in Italia.[h=2]Prostituzione e Tasse[/h]La prostituzione in Italia se autonoma, volontaria ed esercitata da persona maggiorenne pienamente capace di intendere e di volere, è lecita (è vietata la prostituzione di minori di 18 anni come anche lo sfruttamento e/o il favoreggiamento), e quindi tassabile. I redditi vanno indicati in "redditi diversi" (se occasionale) o "di lavoro autonomo" (se abituale).Gli obblighi contributivi sono assolti con l'iscrizione alla gestione separata dell'Inps, ed è grazie a questo che per alcune è stato possibile fare richiesta dei 600 euro previsti nel decreto Cura Italia.Si tratta dunque non solo di escort in difficoltà economica, ma di persone che presentano regolare dichiarazione dei redditi e versano i contributi.[h=2]Ottimiste per il futuro[/h]In un sondaggio tra le professioniste, il lockdown non minaccia il benessere del 46% di loro che 600 euro li guadagna in una sera, il 26% è convinta che se la crisi durerà solo qualche mese riuscirà a cavarsela. Ma una piccola fetta si senta perduta tra affitti e bollette.Come è naturale, dal 17 febbraio le ricerche su Google a tema ’escort’ hanno iniziato a diminuire progressivamente in parallelo alle misure di contenimento.[h=2]Smart Working[/h]La frenata, però, non è stata subita passivamente ma a fronte della pandemia è stata presa una scelta responsabile, un vero e proprio atto di coscienza verso di sé e la collettività nonostante la professione non rientri tra le attività di cui è stata decretata la chiusura l’11 marzo.L’opzione in remoto è l’unica chance per l’industria delle Escort: dagli appartamenti gli incontri si sono trasferiti davanti a una webcam.
Inevitabilmente quindi, c'è chi ha dirottato il lavoro in modo smart passano ai servizi online di webcam (che hanno registrato una notevole impennata) o chi ha cominciato a postare video personali su varie piattaforme.