Tra dire e il fare ...
quindi per il momento è solo un' idea, e non facile da realizzare. Ho vissuto all' estero per studio molti anni fa, ma ovviamente la cosa era assai diversa.
Io sarei propenso eventualmente a questi paesi:
Canada (ma non ovunque del paese)
USA
Australia
si mi ci vorrebbe un contatto, e un introito , quindi qualche certezza...
chissà..
ma vá, te l'hanno messo in rai2Non ti azzardare ad uscire nei locali però (4 spritz 50 Franchi)!!!!
ciò che scrivete è il pensiero di diversi italiani/e, il disgusto di tante cose che si vedono e si toccano con mano. condivisibile. una sola domanda: quando gli italiani sono stati veramente un popolo?
sinceramente la Russia no, a parte la lingua c' ho poco a che spartire e poi adesso in Russia c'è crisi per via della guerra..
Nel Impero Romano.....
ma vá, te l'hanno messo in rai2
Nelle zone più cara della svizzera una birra da mezzo in genere costa fra gli 8 ed i 9 franchi...
In generale, i prezzi sono da 1.5 a 2 volte più alti (affitti a parte), però gli stipendi sono almeno TRE volte migliori e c'è lavoro per tutti.
Il paese è allo sfascio e forse la parte più onesta sono le prostitute.
Il paese in effetti è allo sfascio,e da tempo ormai,
come sempre questo paese ha dei cicli decennali,
gli anni 60, quelli del boom economico, in realtà un boom drogato, quello del becchime sparso da oltre oceano per evitare che si cadesse nelle lusinghe del blocco avversario.
gli anni 70, quelli di piombo, dei moti sovversivi, in cui in tanti giravano con la pistola in tasca.
gli anni 80, quelli del rampantismo, degli yuppies, della milano da bere, quelli dell'arrivismo a tutti i costi, costi quel che costi.
gli anni 90, quelli di tangentopoli, in realtà, con il senno di poi, solo il risultato dei 10 anni precedenti ed il tentativo di qualcuno di sostituirsi a chi stava seduto nella stanza dei bottoni sino a poco prima.
gli anni 2000, il cambio generazionale, quelli delle teste che rotolavano ai vertici delle più grandi aziende, quelli in cui nessuno si azzardava più ad autorizzare nulla per il clima di caccia alle streghe che c'era.quelli dei nuovi vertici messi li, ma terrorizzati ed immobili, li iniziò la stagnazione del paese.
Ora siamo a metà del primo decennio successivo, le aziende chiudono, se ne vanno altrove e fanno bene, siamo negli anni della disoccupazione, dei suicidi per la mancanza di lavoro, per i debiti, per le tasse ormai fuori da qualsiasi controllo, sempre più alte, sempre più deprimenti. Gli anni dello stato di polizia, dove lo stato (la s minuscola è voluta) controlla ormai anche quanti caffè ti puoi permettere di prendere al bar, dove la magistratura ti considera colpevole a prescindere, di un grande fratello che ti ascolta le telefonate e che sa meglio di te quanti soldi hai in banca.
Come sarà il prossimo decennio ? siamo in italia, gli italiani non sono guerrafondai, una rivoluzione, una guerra civile non la si farà mai, nessuno abbandonerà mai il proprio orticello fatto di piccole e grandi collusioni, il pranzo della domenica a casa della mamma con le tagliatelle fatte in casa, saremo definitivamente invasi, avremo un capo di governo islamico e dal balcone al centro del colonnato del Bernini si affaccerà il Muʾadhdhin 5 volte al giorno per richiamare il popolo alla preghiera, le donne, gireranno per strada con il Burqua e tutti porteranno la barba islamica.
Non credo che arriverò a vedere questo, sarò già un mucchietto di cenere a quel tempo, ma ho attraversato gli ultimi 50 anni e più, un tempo sufficiente per vedere il trend irrefrenabile del declino di un paese che non ho mai ritenuto seriamente come mio.
Oggi, lavorando con l'estero, con i tedeschi, con gli inglesi, con gli ukraini ed i russi, con i cinesi e persino con gli afghani, lo ammetto mi vergogno di essere italiano.
Opi