espatriare

sinceramente la Russia no, a parte la lingua c' ho poco a che spartire e poi adesso in Russia c'è crisi per via della guerra..
 
Tra dire e il fare ...

quindi per il momento è solo un' idea, e non facile da realizzare. Ho vissuto all' estero per studio molti anni fa, ma ovviamente la cosa era assai diversa.

Io sarei propenso eventualmente a questi paesi:

Canada (ma non ovunque del paese)
USA
Australia

si mi ci vorrebbe un contatto, e un introito , quindi qualche certezza...
chissà..

Ciao ragazzi! Sto rimuginando da tempo di mollare tutto ed espatriare la situazione come lavoratore autonomo sta diventando insostenibile in questo paese allo sfascio.
Caro User ti sei posto obiettivi molto difficili da realizzare.
Australia praticamente blindata da normative ferree sull'immigrazione vincolate strettamente con l'integrazione del soggetto e soprattutto con la conoscenza della lingua.quindi se uno nn ha già qualche contatto è molto difficile entrare.
Il Canada a quanto mi risulta ha varato proprio negli ultimi gg nuove restrizioni sull'immigrazione x tutelare i cittadini canadesi (le nazioni "normali" lo fanno..noi no xchè nn siamo normali).
USA è facile entrare ma è difficile rimanere,scaduto il visto turistico a quanto ne so è meglio essere già in aeroporto pena la classificazione come "ospite indesiderato" e la futura interdizione dall'accesso al suolo statunitense.
Ho già fatto qualche perlustrazione in Germania e Svizzera negli anni passati pianificando un espatrio che da vero grande coglione nn ho mai portato a termine e devo dire che la situazione è un pò più semplice anche se la Svizzera recentemente ha ristretto le norme soprattutto nei confronti dei frontalieri che sono davvero malvisti soprattutto nel Canton Ticino.Un pò meglio la situazione x chi vuole trasferirsi a vivere là.daltronde il ragionamento nn fa una piega..se guadagni in Franchi devi spendere in Franchi nn in Euro e mi sembra giusto.Comunque stipendio del commesso al banco verdure al supermercato di Lugano 3000 franchi assicurazione sanitaria a parte(circa 200 Franchi) con un costo della vita di poco superiore a quello italiano almeno x i generi di necessità (alimentari e generi x la casa).Non ti azzardare ad uscire nei locali però (4 spritz 50 Franchi)!!!!X quello che riguarda le possibilità di lavoro devo dire che nn sono male con i miei 20 anni di esperienza se avessi saputo il tedesco in un gg avevo trovato un lavoro.
 
Non ti azzardare ad uscire nei locali però (4 spritz 50 Franchi)!!!!
ma vá, te l'hanno messo in rai2 :)
Nelle zone più cara della svizzera una birra da mezzo in genere costa fra gli 8 ed i 9 franchi...
In generale, i prezzi sono da 1.5 a 2 volte più alti (affitti a parte), però gli stipendi sono almeno TRE volte migliori e c'è lavoro per tutti.
 
ciò che scrivete è il pensiero di diversi italiani/e, il disgusto di tante cose che si vedono e si toccano con mano. condivisibile. una sola domanda: quando gli italiani sono stati veramente un popolo?
 
sinceramente la Russia no, a parte la lingua c' ho poco a che spartire e poi adesso in Russia c'è crisi per via della guerra..

Parlano Inglese meglio che in Germania, poi quale crisi? quale guerra?, a me risulta che la Russia abbia vinto senza sparare un colpo, parli dei filo-russi....lei è poco informato....in Russia c'e' possibilita', certo capisco che vi fissiate con Australia e USA, ma li' se non sei un libero professionista con master ti attacchi.....in Russia invece c'e' ricerca di anche altro....poi andate con le Russe...eh eh eh eh.
 
ma vá, te l'hanno messo in rai2 :)
Nelle zone più cara della svizzera una birra da mezzo in genere costa fra gli 8 ed i 9 franchi...
In generale, i prezzi sono da 1.5 a 2 volte più alti (affitti a parte), però gli stipendi sono almeno TRE volte migliori e c'è lavoro per tutti.

qui invece il lavori non c'è per nessuno.
 
Ieri ho conosciuto alcuni ragazzi, cui il "padrone", ed è proprio il caso di sottolineare "il padrone" gli paga lo straordinario notturno 3 Euro l'ora a nero, puro sfruttamento. e busta paga regolare di 990 euro mensili per lavoro dipendente L'Italia è finita e con il Jobs Act sarà ancora peggio, Se dovessi espatriare opterei per la Germania.
 
Il paese in effetti è allo sfascio,e da tempo ormai,
come sempre questo paese ha dei cicli decennali,
gli anni 60, quelli del boom economico, in realtà un boom drogato, quello del becchime sparso da oltre oceano per evitare che si cadesse nelle lusinghe del blocco avversario.
gli anni 70, quelli di piombo, dei moti sovversivi, in cui in tanti giravano con la pistola in tasca.
gli anni 80, quelli del rampantismo, degli yuppies, della milano da bere, quelli dell'arrivismo a tutti i costi, costi quel che costi.
gli anni 90, quelli di tangentopoli, in realtà, con il senno di poi, solo il risultato dei 10 anni precedenti ed il tentativo di qualcuno di sostituirsi a chi stava seduto nella stanza dei bottoni sino a poco prima.
gli anni 2000, il cambio generazionale, quelli delle teste che rotolavano ai vertici delle più grandi aziende, quelli in cui nessuno si azzardava più ad autorizzare nulla per il clima di caccia alle streghe che c'era.quelli dei nuovi vertici messi li, ma terrorizzati ed immobili, li iniziò la stagnazione del paese.
Ora siamo a metà del primo decennio successivo, le aziende chiudono, se ne vanno altrove e fanno bene, siamo negli anni della disoccupazione, dei suicidi per la mancanza di lavoro, per i debiti, per le tasse ormai fuori da qualsiasi controllo, sempre più alte, sempre più deprimenti. Gli anni dello stato di polizia, dove lo stato (la s minuscola è voluta) controlla ormai anche quanti caffè ti puoi permettere di prendere al bar, dove la magistratura ti considera colpevole a prescindere, di un grande fratello che ti ascolta le telefonate e che sa meglio di te quanti soldi hai in banca.
Come sarà il prossimo decennio ? siamo in italia, gli italiani non sono guerrafondai, una rivoluzione, una guerra civile non la si farà mai, nessuno abbandonerà mai il proprio orticello fatto di piccole e grandi collusioni, il pranzo della domenica a casa della mamma con le tagliatelle fatte in casa, saremo definitivamente invasi, avremo un capo di governo islamico e dal balcone al centro del colonnato del Bernini si affaccerà il Muʾadhdhin 5 volte al giorno per richiamare il popolo alla preghiera, le donne, gireranno per strada con il Burqua e tutti porteranno la barba islamica.

Non credo che arriverò a vedere questo, sarò già un mucchietto di cenere a quel tempo, ma ho attraversato gli ultimi 50 anni e più, un tempo sufficiente per vedere il trend irrefrenabile del declino di un paese che non ho mai ritenuto seriamente come mio.
Oggi, lavorando con l'estero, con i tedeschi, con gli inglesi, con gli ukraini ed i russi, con i cinesi e persino con gli afghani, lo ammetto mi vergogno di essere italiano.

Opi
 
@RUSSIAN
non voglio dire che la Russia non sia un paese dove poter stare bene, ma solo che io personalmente non ci andrei

@Dirk74
certo che non sono tutte rose e fiori, ma la burocrazia che c'è qui si trova in pochi altri paesi e se si fanno i nomi ci si rende conto...
non parliamo di sanità, scuole, ecc ecc .
si c'è di peggio, ma so di per certo che c'è di meglio!
 
Ciao,
nel mio settore (ing. info) diversi mie ex compagni di università sono espatriati all'estero (USA, Inghilterra, Svizzera, Australia), con un paio ho qualche contatto...
Uno che è andato in Svizzera prende 5500€/mese (qui se ti va bene prendi 1200-1500) e ha preso residenza in Francia facendo il frontista per spendere meno, perché lì i costi della vita sono minori, poi non so se pagano tutti così bene o se lui è un caso isolato.
Un altro che è andato in Australia vedo (da FB) che lavora, ma niente che c'entri con l'ingegneria, fa lavori umili (pulire le stalle dei cavalli, lavori da operaio, e cose così). Un altro conoscente (ing. civile) prima di riuscire a fare il lavoro da ingegnere è partito a fare il manovale in cantiere; quindi insomma in Australia non mi pare così rose e fiori.

Per la Russia ho un amico che a volte va là per lavoro, ogni volta che torna mi fa vedere le figurine delle conquiste... :w00tmesalia: Viene voglia di andarci...
Però dalla descrizione dei posti non mi pare un gran ché.
 
In Germania sono stato recentemente, Settembre per cercare lavoro all'estero, approfittando dell' Oktober fest eh eh eh eh...vi assicuro che se non parlate Tedesco non vi assumono, ho parlato con diversi Tedeschi, tutti concordi, o parli Tedesco o nisba, Inglese idem, in Germania non tutti parlano Inglese, tipo da noi, per cui se vai in Germania devi aver fatto un corso, altrimenti porte in faccia.
Australia , discorso stra noto, se ci vai sotto i 30 con visto worll and holiday vai a lavorare nelle fattorie, per almeno tot mesi, dopo due anni puoi se hai uno sponsor, datore di lavoro farne altri,ma non è detto che rientri nella lista, c'e' gente che dopo due anni e un contratto a tempo indeterminato con datore di lavoro al seguito all'immigrazione si è visto dire no, superato la quota, per cui calma. Est Europa, è la nuova frontiera, Russia etc, ma non solo ,Balcani ex Blocco Sovietico, ci sono risorse e non burocrazia come in Australia, certo devi avere lo stomaco forte e saperti adattare, ma in quelle zone sono ricercati persone dall'Italia, cosi come in Cina. Gli USA beh peggio mi sento, li' proprio devi essere ricco per andarci, altrimenti torni con la coda tra le gambe, Nord Europa vedasi Germania. Queste cose le dico perche' sono bene informato e ho avuto riscontri, poi come sempre dipende dalla persona, dalle capacita',
 
Anche io ultimamente ho riflettuto molto sulla possibilità di andarmene. Ma gli scogli sono principalmente tre (almeno nel mio caso): la lingua (perché ormai il solo inglese non basta più a meno che ovviamente non si va in Inghilterra, USA o Australia), soldi (perché una base serve sempre) e un appoggio (che non ho). Per non parlare poi della qualifica che a me manca (ma che non è indispensabile).
Però quando mi trovo a parlare con altre persone, come te, che hanno lo stesso desiderio consiglio sempre di andare via se gli scogli sono possibilità concrete sui cui poggiarsi perché al momento non riesco davvero a vedere un futuro nel nostro paese.
 
Non ho più l'età per dire mollo tutto, ok, non ho legami stretti, non ho una donna fissa, la famiglia di origine è abbastanza slegata, ognuno ormai fa vita a se.
Da anni ho una mia attività che nel bene o nel male mi da di che mangiare, non di che essere ricco forse, ma é sufficiente.
Negli anni ho visto tutta Europa e qualche altro paese un po' più lontano, sempre dimenticandomi di essere italiano appena varcato il confine o oltrepassato il gate in aeroporto, parlo correntemente inglese, nel mio settore sono abbastanza conosciuto a livello internazionale, avrei agganci buoni in Svezia, Germania, Ukraina, Unione Sovietica, Canada e Cina, ho già ricevuto diverse offerte per andare a fare il consulente per lo sviluppo di prodotti, contratti temporanei ne ho già svolti, collaboro quotidianamente con aziende estere, ma alla fine resto qui, tuttalpiù, come ho già detto in precedenza, se qualcuno non capirà che non è continuando ad aumentare la pressione fiscale che si risolvono i problemi, sposterò la mia sede in un paese vicino, un po' meno sanguisuga di questo, come hanno già fatto in tanti che conosco.

Fidatevi, non è la qualifica, il pezzo di carta, che cercano le aziende all'estero, è la " coccia " se questa funziona.

Qui da noi tutti cercano il posto fisso, possibilmente statale e vicino a casa, non è così altrove, il posto fisso non esiste, esistono gli incarichi, magari che durano anche anni ed anni, ma se le cose non vanno, fuori in 5 minuti e tanti saluti.

Qui da noi vige il clientelismo e la raccomandazione dell' amico dell'amico per trovare un lavoro,
altrove chi ha la testa lavora e guadagna, gli altri, al massimo fanno le pulizie per terra anche se hanno tre lauree.
Si chiama meritocrazia, e qui neanche sappiamo che roba sia.

e per oggi basta spargere veleno ... parliamo di "patate" che è meglio.

Opi
 
Il paese in effetti è allo sfascio,e da tempo ormai,
come sempre questo paese ha dei cicli decennali,
gli anni 60, quelli del boom economico, in realtà un boom drogato, quello del becchime sparso da oltre oceano per evitare che si cadesse nelle lusinghe del blocco avversario.
gli anni 70, quelli di piombo, dei moti sovversivi, in cui in tanti giravano con la pistola in tasca.
gli anni 80, quelli del rampantismo, degli yuppies, della milano da bere, quelli dell'arrivismo a tutti i costi, costi quel che costi.
gli anni 90, quelli di tangentopoli, in realtà, con il senno di poi, solo il risultato dei 10 anni precedenti ed il tentativo di qualcuno di sostituirsi a chi stava seduto nella stanza dei bottoni sino a poco prima.
gli anni 2000, il cambio generazionale, quelli delle teste che rotolavano ai vertici delle più grandi aziende, quelli in cui nessuno si azzardava più ad autorizzare nulla per il clima di caccia alle streghe che c'era.quelli dei nuovi vertici messi li, ma terrorizzati ed immobili, li iniziò la stagnazione del paese.
Ora siamo a metà del primo decennio successivo, le aziende chiudono, se ne vanno altrove e fanno bene, siamo negli anni della disoccupazione, dei suicidi per la mancanza di lavoro, per i debiti, per le tasse ormai fuori da qualsiasi controllo, sempre più alte, sempre più deprimenti. Gli anni dello stato di polizia, dove lo stato (la s minuscola è voluta) controlla ormai anche quanti caffè ti puoi permettere di prendere al bar, dove la magistratura ti considera colpevole a prescindere, di un grande fratello che ti ascolta le telefonate e che sa meglio di te quanti soldi hai in banca.
Come sarà il prossimo decennio ? siamo in italia, gli italiani non sono guerrafondai, una rivoluzione, una guerra civile non la si farà mai, nessuno abbandonerà mai il proprio orticello fatto di piccole e grandi collusioni, il pranzo della domenica a casa della mamma con le tagliatelle fatte in casa, saremo definitivamente invasi, avremo un capo di governo islamico e dal balcone al centro del colonnato del Bernini si affaccerà il Muʾadhdhin 5 volte al giorno per richiamare il popolo alla preghiera, le donne, gireranno per strada con il Burqua e tutti porteranno la barba islamica.


Non credo che arriverò a vedere questo, sarò già un mucchietto di cenere a quel tempo, ma ho attraversato gli ultimi 50 anni e più, un tempo sufficiente per vedere il trend irrefrenabile del declino di un paese che non ho mai ritenuto seriamente come mio.
Oggi, lavorando con l'estero, con i tedeschi, con gli inglesi, con gli ukraini ed i russi, con i cinesi e persino con gli afghani, lo ammetto mi vergogno di essere italiano.

Opi

Lo dico sempre io la droga fa male,molto male.
 
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