espatriare

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Pistoia,Prato,Firenze,Bologna.
Il paese in effetti è allo sfascio,e da tempo ormai,
come sempre questo paese ha dei cicli decennali,
gli anni 60, quelli del boom economico, in realtà un boom drogato, quello del becchime sparso da oltre oceano per evitare che si cadesse nelle lusinghe del blocco avversario.
gli anni 70, quelli di piombo, dei moti sovversivi, in cui in tanti giravano con la pistola in tasca.
gli anni 80, quelli del rampantismo, degli yuppies, della milano da bere, quelli dell'arrivismo a tutti i costi, costi quel che costi.
gli anni 90, quelli di tangentopoli, in realtà, con il senno di poi, solo il risultato dei 10 anni precedenti ed il tentativo di qualcuno di sostituirsi a chi stava seduto nella stanza dei bottoni sino a poco prima.
gli anni 2000, il cambio generazionale, quelli delle teste che rotolavano ai vertici delle più grandi aziende, quelli in cui nessuno si azzardava più ad autorizzare nulla per il clima di caccia alle streghe che c'era.quelli dei nuovi vertici messi li, ma terrorizzati ed immobili, li iniziò la stagnazione del paese.
Ora siamo a metà del primo decennio successivo, le aziende chiudono, se ne vanno altrove e fanno bene, siamo negli anni della disoccupazione, dei suicidi per la mancanza di lavoro, per i debiti, per le tasse ormai fuori da qualsiasi controllo, sempre più alte, sempre più deprimenti. Gli anni dello stato di polizia, dove lo stato (la s minuscola è voluta) controlla ormai anche quanti caffè ti puoi permettere di prendere al bar, dove la magistratura ti considera colpevole a prescindere, di un grande fratello che ti ascolta le telefonate e che sa meglio di te quanti soldi hai in banca.
Come sarà il prossimo decennio ? siamo in italia, gli italiani non sono guerrafondai, una rivoluzione, una guerra civile non la si farà mai, nessuno abbandonerà mai il proprio orticello fatto di piccole e grandi collusioni, il pranzo della domenica a casa della mamma con le tagliatelle fatte in casa, saremo definitivamente invasi, avremo un capo di governo islamico e dal balcone al centro del colonnato del Bernini si affaccerà il Muʾadhdhin 5 volte al giorno per richiamare il popolo alla preghiera, le donne, gireranno per strada con il Burqua e tutti porteranno la barba islamica.

Non credo che arriverò a vedere questo, sarò già un mucchietto di cenere a quel tempo, ma ho attraversato gli ultimi 50 anni e più, un tempo sufficiente per vedere il trend irrefrenabile del declino di un paese che non ho mai ritenuto seriamente come mio.
Oggi, lavorando con l'estero, con i tedeschi, con gli inglesi, con gli ukraini ed i russi, con i cinesi e persino con gli afghani, lo ammetto mi vergogno di essere italiano.

Opi

io l'orticello l'ho venduto e ho il rogito in mano.ora mi manca la casa da vendere...
 
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Verissimo, Quando smetti ?
Se proprio ci tieni a saperlo non ho mai iniziato.
Lo so che è tempo sprecato discutere con certa gente che crede di avere la verità in tasca ma non fa altro che propinare tonnellate e tonnellate di banalità e luoghi comuni ma davanti a gente che ripropone lo spauracchio della così detta Eurabia con il Mullah che predicherà da piazza San Pietro quando fino a prova contraria sono i nostri eserciti che stanno occupando da quasi 15 anni un paese musulmano come l'Afghanistan e per anni sono stati di stanza in Iraq oltre che ad aver partecipato 4 anni or sono alla distruzione della Libia non ce la faccio a stare zitto.
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Neppure io ho mai iniziato, e neppure mi interessa farlo, tuttavia non sono della tua opinione,
Personalmente non mi frega un c.... se sarà o meno come ho precedentemente indicato, io non ci sarò più
e non ho "eredi" di cui dovermi preoccupare.
Tuttavia l' onda non la potrai fermare ne tu ne nessun altro, non fosse altro perchè in quei luoghi si vive molto
peggio che da noi e la tendenza di qualsiasi popolo, nessuno escluso, è quella di arricchirsi e vivere meglio.
Sono migliaia di anni che va così, devo ricordarti, per restare in casa nostra, le ondate di emigranti italiani pre e dopoguerra verso gli USA prima e l'argentina poi ? Devo ricordarti i treni strapieni di gente del sud italia verso milano o torino negli anni 60 e 70 ?
E' la stessa identica cosa, chi sta male, cercherà sempre di stare meglio, è logico ed è così dalla notte dei tempi.

E risparmiami le castronerie sulle invasioni militari per favore, non si sono mai viste ( eccezion fatta per quanto fatto nel ventennio fascista ) azioni di
guerra vere e proprie da parte di italiani. Tuttalpiù siamo andati a cavar le castagne dal fuoco a qualcun altro, leggi americani in Iraq, anche se questi ancor oggi ci prendono per il culo per essere la nazione dell' unico aereo della coalizione abbattuto dagli iracheni.

Parli di Libia, per me paese amico dove sono stato tante volte, terra in cui ho amici libici rifugiatisi in Marocco in attesa che passi la bufera. Li abbiamo fatto l'ennesima figura barbina, prima grandi pacche sulle spalle con il raiss del tempo.. e poi, dopo i primi bombardamenti francesi .. di corsa a partecipare alla guerra per non perdere le posizioni di favore dell' industria petrolifera di stato in quel luogo.
Sempre gli stessi italiani, sempre quelli del 9 settembre.

Rispetto il tuo punto di vista, ma non lo condivido affatto.

Porgo le mie scuse al forum per l'essere certamente andato in OT, fine della discussione per quello che mi riguarda.
 
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Certo l'onda non la posso fermare io,come non può farlo nessun altro. L'immigrazione però non proviene solo da paesi islamici ma proviene anche e sopratutto dal Sud America dall'Asia e dall'Est Europa. Al momento la maggior parte degli immigrati NON è composta da musulmani ed io ne ho conosciuti parecchi nati qua o arrivati da piccoli che si sono italianizzati e occidentalizzati in tutto e per tutto e,non sono pochi.

Ergo le tue mi sembrano paure infondate e senza senso.
 
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Considera che eravamo a Lugano di fronte al lago...ci sta.Magari come dappertutto se ti sai muovere eviti certi ganci.Comunque sui generi alimentari c'è meno dell'1.5 anzi alcuni prodotti costano meno che in Italia.(Fatto foto al supermercato e confrontato i prezzi al ritorno in Italia.)
 
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strexxo

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Considera che eravamo a Lugano di fronte al lago...ci sta.Magari come dappertutto se ti sai muovere eviti certi ganci.Comunque sui generi alimentari c'è meno dell'1.5 anzi alcuni prodotti costano meno che in Italia.(Fatto foto al supermercato e confrontato i prezzi al ritorno in Italia.)
la benzina, pure, costa poco.
gli affitti, però, sono alle stelle e la sanità é privata (auguri...).
cosa curiosa: l'adsl costa molto di più, perché, a livello statale (o cantonale?), hanno costituito un fondo per ripagare le major sulle cause relative alla pirateria. grazie a ciò, non incorri in nessuna sanzione se scarichi materiale protetto da copyright.
 
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Caro Opi il tuo ragionamento e' pienamente condivisibile e denota una certa cultura ed esperienza... Speriamo di sbagliarci entrambi :(
 
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—>
...leggi americani in Iraq, anche se questi ancor oggi ci prendono per il culo per essere la nazione dell' unico aereo della coalizione abbattuto dagli iracheni.

...
be questo non è esatto.
Ricordo come fosse oggi le interviste ai piloti abbattuti da parte degli Iracheni, c'erano diversi di inglesi.
Non ricordo se ci fossero stati anche americani, forse sì, ma non sono sicuro.
I piloti Italiani erano Bellini e Cocciolone, comparve solo quest' ultimo.
 
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Contrada del Bottonuto
E' giusto espatriare, data l'aria che tira in questo paese.
Diciamo che, in linea generale, ci sono due dinamiche di espatrio, ormai.
I giovani, che per far carriera, giustamente, tendono ad andare in luoghi altamente remunerativi e meritocratici (vedi Londra, New York, ecc...)
Dall'altra ci sono gli anziani, che già un reddito lo percepiscono tramite pensione e cerano invece il bueno retiro, in luoghi dove hanno maggior potere d'acquisto e dove la vita costa meno.
Infine ci sono i pirla come me che, credono ancora in questo paese scalcinato, si alzano la mattina alle 7.00 e finiscono di lavorare alle 22.30 per uno "stipendio" che non remunererà mai la fatica profusa e che, se gli rimane ancora tempo per vivere, espatriano, ma solo qualche ora, per andare a puttane in Svizzera (sempre che l'uccello si "alzi" dopo l'intera giornata).
Vi abbraccio tutti e in bocca al lupo, (ne abbiamo bisogno)
Hilts

PS crepi!
 
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Pampas della provincia di Varese.
E' giusto espatriare, data l'aria che tira in questo paese.
Diciamo che, in linea generale, ci sono due dinamiche di espatrio, ormai.
I giovani, che per far carriera, giustamente, tendono ad andare in luoghi altamente remunerativi e meritocratici (vedi Londra, New York, ecc...)
Dall'altra ci sono gli anziani, che già un reddito lo percepiscono tramite pensione e cerano invece il bueno retiro, in luoghi dove hanno maggior potere d'acquisto e dove la vita costa meno.
Infine ci sono i pirla come me che, credono ancora in questo paese scalcinato, si alzano la mattina alle 7.00 e finiscono di lavorare alle 22.30 per uno "stipendio" che non remunererà mai la fatica profusa e che, se gli rimane ancora tempo per vivere, espatriano, ma solo qualche ora, per andare a puttane in Svizzera (sempre che l'uccello si "alzi" dopo l'intera giornata).
Vi abbraccio tutti e in bocca al lupo, (ne abbiamo bisogno)
Hilts

PS crepi!
Posso aggiungere, per esperienza, che il detto "chi non rischia non ha fortuna" è sacrosanto così come quello che dice "ogni lasciata è persa".
Aggiungiamo, infine, che a lasciar passare troppo il tempo si rischia di rimaner tagliati fuori da non far piu' nulla e pentirsene per tutta la vita.
E' vero del tiraggio così come del "getto" mattutino o notturno che non ti fa dormire, ma la cosa che piu' mi infastidice col passare delle primavere è la svogliatezza e mancanza di stimoli dovuta, oltre all'età, anche, alla nostra ItaGlia.
 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
be questo non è esatto.
Ricordo come fosse oggi le interviste ai piloti abbattuti da parte degli Iracheni, c'erano diversi di inglesi.
Non ricordo se ci fossero stati anche americani, forse sì, ma non sono sicuro.
I piloti Italiani erano Bellini e Cocciolone, comparve solo quest' ultimo.

Non mi baso sulle interviste televisive,
per ragioni di cui non ho voglia di discutere qui, in quel tempo ero spesso, quasi tutti i giorni,
nelle basi I.A.F. soprattutto in quella che poi passò sotto il comando di uno dei due che citi.
e le opinioni in giro erano un po' diverse.
Oltre, perdonami, non vado.

Opi
 
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pianeta Terra
Sono venuta dall'estero 14anni fa, in Brasile ho iniziato a lavorare che avevo 11 anni da allora ho sempre studiato e lavorato a 20 anni avevo una azienda ristoro che faceva consegna a domicilio,aziende, cantieri ed eventi a conduzioni familiare arrivavo ad avere 30 persone tra la cucina e consegna. Lavoravo bene e guadagnavo molto, mai avuto problemi con dipendenti e con i contatti giusti sono sempre andata avanti. Sono venuta a vivere qua lasciando tutto in ordine per essere condotto dai miei la, ma abbiamo perso un tassello molto importante nella nostra famiglia in modo brutale e nessuno si è più ripreso di questa cosa e alla fine abbiamo chiuso, non conosco nessuno in Italia che abbia avuto perdite violente come conosco in Brasile, avrò pochi coetanei maschi tra amici e parenti il resto è morto in modo assurdo.
Qua con fatica ho aperto un'altra attività, pago molte tasse e non faccio nero, vorrei avere servizi in proporzione a quello che pago che sarebbe già molto. La cosa peggiore è cercare persone con voglia di lavorare, con voglia di crescere ed imparare; ho un piano d'incentivi e formazione in azienda e di tutte quelle che sono passate da me solo una lo sta sfruttando come si deve. Sono arrivata al punto che probabilmente venderò o chiuderò del tutto, causa crisi e dipendenti, l'ultima ha fatto tre mesi di malattia da marzo ad ottobre con i clienti che la vedevano in giro in ristorante e a fare shopping, ma se voglio i controlli come azienda devo pagare...
La cosa che
mi dispiace è che il vostro paese offre molto, troppo a persone che non sanno la fortuna che hanno e lo sfruttano in malo modo, dall'operaio al politico si comportano male tutti!
Non tornerei mai a vivere nel mio paese, mi piace vivere qua e ci credo ancora. Anni fa mio piccolo ha fatto un intervento molto delicato e ho potuto toccare il meglio dei vostri servizi e delle persone, nel mio paese lui sarebbe morto o storpiato del tutto, il servizio pubblico lì non funziona e bisogna sperare che la tua assicurazione copra certe patologie, se fosse in America sarebbe stato un grosso guaio... I miei zii sono dovuto rientrare dal Giappone dopo 16 anni di lavoro perché mia zia non riusciva a lavorare più dopo l'ictus e l'assitenza li non c'è.
Non dovete pensare di andare via dell'Italia è ora di rimboccare le maniche e mostrare con i fatti che potete fare/dare di meglio ed io sono sicurissima che lo potete fare e che avete tanto da dare, le persone fantastiche che ho conosciuto in questi anni sono la prova.

 
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Terza stella a destra poi dritti sino al mattino
Cara Luma,
hai perfettamente ragione, conosco abbastanza il mondo per sapere che hai ragione.
Il guaio è che questo paese è il paese " del mare, della pizza e dei mandolini" come dicono gli americani.
Qui una rivoluzione non la farà mai nessuno, ed una rivoluzione ogni tanto è sempre salutare, permette di rimescolare
le carte sul quel tavolo da gioco che è il governo di un paese, sino a che il " banco" lo avranno in mano sempre le stesse persone è impossibile che qualcosa possa cambiare.

Cordialità

Opi
 
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Essere veramente consapevoli dei propri problemi e delle proprie potenzialità sarebbe già una rivoluzione.
 
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R.U.S.S.I.A.N

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Luma il tuo racconto e punto di vista da straniera è eccellente, chapeau, pero' ci sono dei pero', come tu sei andata via dal Brasile, alcuni, tanti vogliono andare via per le tue medesime ragioni, siamo messi meglio del Brasile?, dalle tue parole sembra di si, eppure io so' di Italiani che vanno in Brasile per avere opportunita', poi per le donne chiaro eh eh eh, cosi' come ci sono tanti che vanno in altre parte. Il tutto è soggettivo, la vita, tu magari qui' hai trovato il tuo centro di gravita' permanente, cit. Battiato, altri lo hanno trovato in Brasile, magari con attivita' e compagna Carioca o Paulista. Non generalizziamo, l'Italia va male, altrimenti saremmo tutti qua' a tesserne le lodi, non esiste il Paese perfetto, esiste il Paese dove ti trovi meglio, tu ne sei l'esempio, soggettivo, come la vita.
 
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Qua con fatica ho aperto un'altra attività, pago molte tasse e non faccio nero, vorrei avere servizi in proporzione a quello che pago che sarebbe già molto. La cosa peggiore è cercare persone con voglia di lavorare, con voglia di crescere ed imparare; ho un piano d'incentivi e formazione in azienda e di tutte quelle che sono passate da me solo una lo sta sfruttando come si deve. Sono arrivata al punto che probabilmente venderò o chiuderò del tutto, causa crisi e dipendenti, l'ultima ha fatto tre mesi di malattia da marzo ad ottobre con i clienti che la vedevano in giro in ristorante e a fare shopping, ma se voglio i controlli come azienda devo pagare...


secondo me qui hai centrato uno dei problemi, non si può parlare di politica ed altri argomenti, ma i problemi del paese si sanno..

Cosa succederebbe con certi comportamenti in altri paesi? (quelli che hai riportato)
A mio giudizio mancano le regole giuste, ma per averle ci vogliono gli approcci giusti, che sono stile di vita, mentalità ecc. ecc.
 
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Luma il tuo racconto e punto di vista da straniera è eccellente, chapeau, pero' ci sono dei pero', come tu sei andata via dal Brasile, alcuni, tanti vogliono andare via per le tue medesime ragioni, siamo messi meglio del Brasile?, dalle tue parole sembra di si, eppure io so' di Italiani che vanno in Brasile per avere opportunita', poi per le donne chiaro eh eh eh, cosi' come ci sono tanti che vanno in altre parte. Il tutto è soggettivo, la vita, tu magari qui' hai trovato il tuo centro di gravita' permanente, cit. Battiato, altri lo hanno trovato in Brasile, magari con attivita' e compagna Carioca o Paulista. Non generalizziamo, l'Italia va male, altrimenti saremmo tutti qua' a tesserne le lodi, non esiste il Paese perfetto, esiste il Paese dove ti trovi meglio, tu ne sei l'esempio, soggettivo, come la vita.
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Io non sono andata via del Brasile per cercare fortuna ho sempre lavorato e vissuto in modo più che dignitoso lì, ma devo dire che la qualità di vita qua è migliore e una persona può pensare di crescere i propri figli qua in modo sereno. Ora non sto a pensare cosa vanno fare gli italiani in Brasile, alcuni vivono veramente bene, ma non è questo paradiso dipinto come credete qua. Ho amici con una barca di soldi che sono costretti a girare con guardia giurata e auto blindata per non essere sequestrati, per me non è vita. Io non andavo in giro in autobus per paura d'essere aggredita dentro. Per lo straniero con un po' di soldi che gira in zone limitate sembra tutto molto bello, ma un paese dove i numeri di morti per criminalità è più elevato che un paese in guerra a mio parere non offre tanto a lungo termine. Io non investirei un centesimo lì per ora è troppo instabile in tutti sensi.
 
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Reggio Emilia
Un mio conoscente che aveva sposato una ragazza brasiliana una decina di anni fa si trasferì a Fortaleza dove aprì un ristorante/pizzeria.
Qui aveva ovviamente lasciato il lavoro e venduto la casa... Dopo soli 2 anni ha chiuso tutto là ed è tornato in Italia, ricominciando da zero.
Quando gli ho chiesto come mai tale decisione, mi ha detto che là aveva paura per l'incolumità della sua famiglia (ha 2 figli piccoli)...
 
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