Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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@Glenda Cherubino il fatto che sia "qualcosa che comunque non approvo" mi fa piacere e ti rende merito, ma ciò non esclude che nella quotidianità troppo spesso succeda.
@Glenda Cherubino e @ Infizz che poi a permettere che ciò accada siamo noi stessi uomini,(italiani più degli altri, a mio avviso, anche a causa delle melanzane nostrane che se la tirano e la danno a caro prezzo) beh, ciò non toglie che possa creare inconsciamente del malcontento verso l altro sesso.
Ovvio non in tutti noi! Ma in qualcuno si.
@Infizz la prostituzione femminile certamente "non insegna il rispetto verso l altro sesso" ,siamo d'accordo, ma credo che l'uomo prima di scoprire la prostituzione ( che è comunque una valvola di sfogo e dove probabilmente ci si arriva già formati) ha già probabilmente visto alla tv programmi televisivi come Drive in o colpo grosso e ancora peggio quelli della de filippi, meno appariscenti ma sicuramente più subdoli. Ancora prima avrà visto i vari Simpson ,dove si gode per il licenziamento dell'altro o Peppa Pig tanto caro alle bambine , dove il padre( il nostro pater familias per intenderci) è un inetto inaffidabile che dimentica di mettere il freno a mano alla macchina, il tappo alla barca , mangia e russa sul divano…
Oggi non credo che i testi di questi cartoni siano casuali, ma voluti…ma questo è altro discorso
@Infizz 'devi sposarti se, e solo se, sei in grado di garantire a te ed all'altro che mai e poi mai si arriverà a tali condizioni inique".questo francamente, se ho inteso bene, è per me incondivisibile:Intanto in una coppia nessuno può stare nella testa dell'altro e poi le condizioni per l'ex coniuge e soprattutto per il padre, sono rese inique dalla nostra( in altri paesi è diversa) legge e da chi la presiede pedissequamente senza comprenderne la sua dimensione umana e sociale. Altrimenti dovremmo intendere che può sposarsi e metter su famiglia solo chi ha una posizione economica tale che, seppur dovesse separarsi potrebbe comunque permettersi un altra vita. E questo solo per restare sul piano economico, tralasciando la parte più importante: il rapporto, l educazione , la frequentazione dei figli.
 
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Glenda Cherubino

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@Glenda Cherubino il fatto che sia "qualcosa che comunque non approvo" mi fa piacere e ti rende merito, ma ciò non esclude che nella quotidianità troppo spesso succeda.

Grazie, ti ricordo che ci sono anche le donne a cui i contratti di lavoro non vengono rinnovati perchè aspettano un figlio o perchè non hanno ammiccato gli occhi e non sono disponibili a strusciarsi con un uomo per un diritto che è di tutti!
Vedi quante responsabilità che abbiamo tutti/e?
 
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@Glenda Cherubino, certo , non si può fare di tutta l' erba un fascio.
Invero, che io sappia, oggi, la donna in gravidanza è ben tutelata dal nostro ordinamento giuridico ed è ,giustamente, difficile licenziarla o non rinnovarle un contratto di lavoro.
Che ci siano poi donne che nella loro vita non hanno mai ammiccato gli occhi, ma per carità,ci mancherebbe…però già questa precisazione presuppone che la donna, in generale,più dell'uomo , ha questa prerogativa , che può scegliere ,naturalmente, di usare o meno.
Ma intanto ce l'ha.
(Non centra molto, ma mi viene in mente quando ero in autobus con la gamba ingessata e le stampelle e un arzillo vecchietto si alzò per invitare a sedere non me ma una bella signora, giustificandosi che poverina aveva i tacchi…ma questo giusto per sorridere).
Difficilmente ,credo, questo possa accadere in un paese scandinavo, dove tra una donna e una birra ho visto preferire quest'ultima…allo stesso modo non credo che un datore di lavoro,dalle nostre parti, si sognerebbe mai di fare il cascamorto con una sua dipendente se fuori ci fosse più disponibilità di incontro.
 
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Con ordine in primis megabizzo
La discussione sul termine di genere: Non è questione di bassissimo livello da trivio e sono a conoscenza del dibattito in corso a livello linguistico e non voleva e non è un attacco nei confronti di questo tema portata da te, e mi sono espresso in modo non completo. Provo a esplicitare meglio discutere se mutare il genere ad alcuni termini come ministro si può dire e ministra si, no, forse mi pare questione più ideologica di un certo tipo di femminismo che altro, se in tempi lontani le funzioni erano esercitate dagli uomini per cui in linea di massima tutti i ruoli di un certo livello appartenevano ad essi ed anche i termini per indicare quella funzione erano termini maschili. Non mi sembra in una società che si è evoluta e prevede che in quella funzione ci possa stare sia un uomo sia una donna andare a modificare la terminologia sia un risultato di gran peso specie se secondo canoni linguisti la parola suona molto male, si perchè la lingua è anche suono ed è armonica ecco perchè alcuni temini non hanno possibilità di mutare genere. Poi per carità sarò io che sbaglio certamente, ma francamente -ingegnera- sarà pure corretto grammaticalmente ma non si può sentire.
Mi pare semplicemente un discorso di sesso degli angeli poco utile a fini concreti per evitare e/o comprendere i cd «femminicidi». Se avessi una moglie ingegnera sarà forse migliore e meno stronza per il fatto che la chimo con la «a» finale anzichè la «e» e questo la salverà se decidessi di sopprimerla perchè mi vuole lasciare o perchè mi stracciato i maroni?

Infizz - la maggior parte delle modalità è omicidio/suicidio
Beh non è ragionevole nemmeno ammazzare la compagna perciò ho difficoltà a ragionare in termini di logica o ragionevolezza (scusate il bisticcio di parole)
Non lo sò non ha dati statistici io non ho detto che le ragioni economiche siano preminenti sul resto ho detto che possono essere una chiave di lettura di comprensione un elemento che si innesta assieme ad altri ed in una persona che non è diciamo lucida può stimolare o rafforzare determinati propositi.
In molte situazioni la componete economica, possessiva ed il concetto già richiamato di «roba» applicato anche alla compagna e ai figli gioca ruoli di non poco conto nel momento del suo scoppio.

Infizz - prostituzione e sessualità
Se la prostituzione fosse accettata in società come cosa normale a mio avviso da un lato nostre amiche sarebbero delle normali lavoratrici e come tali forse sarebbero maggiormente rispettate e considerate meno spegiativamente proprio da quegli elementi da te richiamati non esattamente a posto

Chi, ahinoi, ha dei problemi già di suo, trova nell'esistenza stessa della prostituzione delle cause amplificanti delle sue distorte convinzioni (concetti sul tipo di: poiché ti compero con i soldi, come si fa con le merci, dunque vali quanto vale un qualsiasi oggetto, posso farti finire nel cassonetto quando voglio; poiché devi praticare per filo e per segno la prestazione che ti richiedo, e se non lo fai non ti pago, ogni qual volta una ' mia ' donna non farà ciò che mi aspetto da lei, dovrà pagare un caro prezzo per la sua disobbedienza, e così via).

Credo che sarebbe un rapporto più normale cliente/venditore mica ammazzo il salumiere se il formaggio non è come desideravo...(oddio accade anche questo ma insomma meno frequentemente )

Inoltre il sesso è secondo vari studi scientifici rappresenta un elemento organico dell'essere umano e privarsene comporta spesso traumi fisici e sopprattutto pschici, in questo senso in culture più evolute/avanzate viene concesso sia il sesso ai carcerati come elemento di abbassamento della tensione in reclusione, sia si sta vedendo anche con i disabili in cui si sta formando (esiste già da un pò in svizzera) la figura dell'assistente sessuale, certo queste sono casistiche del tutto particolari, ma forse in certi elementi si ridurrebbe il senso di «possesso» di cui sopra rendendo più semplice e non moralmente discutibile il sesso a pagamento.
Proprio per togliere quella patina di «sporcizia morale» con cui vengono spesso additate le prostitute, proprio per togliere quel concetto di merce che tu stesso richiamavi.
Mica vai da un avvocato a dirgli «io pago il tuo tempo perciò devi fare così e cosà,» no ti rivolgi ad un professionista sperando sia competente affinchè ti porti un beneficio ovvero ti risolva un problema.

Una più semplice fruizione morale del sesso a pagamento forse eliminerebbe una certa casistica di omicidi di donne, non più viste come esseri sporchi, moralmente riprovevoli o da redimere, concetti peraltro indotti da non pochi portati religiosi.
Un ultimo esempio storico si è avuto con lo sbarco dei primi missionari spagnoli in alcune isole di cui non ricordo il nome polinesiane, la società indigene prevedevano il sesso libero bastava che tra i due ci fosse consenso insomma che si piacessero pur essendo magari entrambi compagni fissi di altri uomini/donne bene era una società con minori problemi di tensione sociale o almeno non per questi motivi.

Probabilemete la mia è utopia però sai te magari anche questo aiuta...
 
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Glenda Cherubino

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@Glenda Cherubino, certo , non si può fare di tutta l' erba un fascio.
Invero, che io sappia, oggi, la donna in gravidanza è ben tutelata dal nostro ordinamento giuridico ed è ,giustamente, difficile licenziarla o non rinnovarle un contratto di lavoro.
Che ci siano poi donne che nella loro vita non hanno mai ammiccato gli occhi, ma per carità,ci mancherebbe…però già questa precisazione presuppone che la donna, in generale,più dell'uomo , ha questa prerogativa , che può scegliere ,naturalmente, di usare o meno.
Ma intanto ce l'ha.
(Non centra molto, ma mi viene in mente quando ero in autobus con la gamba ingessata e le stampelle e un arzillo vecchietto si alzò per invitare a sedere non me ma una bella signora, giustificandosi che poverina aveva i tacchi…ma questo giusto per sorridere).
Difficilmente ,credo, questo possa accadere in un paese scandinavo, dove tra una donna e una birra ho visto preferire quest'ultima…allo stesso modo non credo che un datore di lavoro,dalle nostre parti, si sognerebbe mai di fare il cascamorto con una sua dipendente se fuori ci fosse più disponibilità di incontro.

Sai qual è il problema principale? troppe parole e pochi fatti, soprattutto onesti. La realtà ha sempre molte sfaccettature e non è mai una sola. La scelta di rendere il mondo un posto migliore in cui vivere è data dall'individuo nella sua quotidianità e dalla sua intelligenza, non dall'appartenenza al sesso o alla razza.
Cito la bellissima frase che è stata scritta da un tuo "collega" che ha un grandissimo valore: migliorando se stessi si migliora chi ci sta vicino....
Grazie della sopportazione, comprendo non sia semplice accettare una rompicoglioni come me. :pardon:
 
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Ho perso il filo. Qua si cercava, sebbene sia difficile, di dare una spiegazione su cosa possa portare a tanta violenza verso l altro sesso, in particolar modo verso quello femminile.
Come migliorare il mondo in cui vivere…è interessante, ma mi sembra un altro discorso.

P.S. non ti preoccupare, sopporto così tanto nella mia vita che comincio a pensare di essere diventato masochista.
 
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Glenda Cherubino

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Inoltre il sesso è secondo vari studi scientifici rappresenta un elemento organico dell'essere umano e privarsene comporta spesso traumi fisici e sopprattutto pschici, in questo senso in culture più evolute/avanzate viene concesso sia il sesso ai carcerati come elemento di abbassamento della tensione in reclusione, sia si sta vedendo anche con i disabili in cui si sta formando (esiste già da un pò in svizzera) la figura dell'assistente sessuale, certo queste sono casistiche del tutto particolari, ma forse in certi elementi si ridurrebbe il senso di «possesso» di cui sopra rendendo più semplice e non moralmente discutibile il sesso a pagamento.

Quello che dici è vero ed apprezzabile e lo dico perchè con i disabili ci sono stata :heart:, non solo fisici, ma c'è un però o meglio un appunto che vorrei aggiungere a questo discorso. Ci sono persone, apparentemente "normali", deviate e malate e persone pericolose che non vanno sottovalutate e che vedono nella prostituta la forma peggiore dell'espressione femminile.
 
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Un uomo che fa violenza su una donna è un uomo di merda. vigliacco e impotente. non sessuale, ma morale, comportamentale, mentale.

Questa è una frase che avvalora l'esistenza del termine "femminicidio", di per se sbagliato in quanto presuppone lo status di inferiorità di un sesso rispetto all'altro.
Ci sono donne così stronze che, quasi quasi, meriterebbero violenza... e comunque non avrebbe più senso la lotta fatta per conquistare la parità dei diritti nel sesso.
Chiunque commetta violenza, sia esso uomo o donna, è persona infame.
Personalmente porrei un'aggravante solo nei casi in cui la violenza viene fatta su bambini o anziani non nelle loro complete capacità fisico-psichiche.
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Personalmente porrei un'aggravante solo nei casi in cui la violenza viene fatta su bambini o anziani non nelle loro complete capacità fisico-psichiche.

Quello che scrive L3O è un valido spunto perché storicamente le varianti dell'omicidio nascono dal fatto che il reo e la vittima non si trovano sullo stesso piano giuridico e tutte costituiscono delle aggravanti:
l'infanticidio (il bambino vittima dell'adulto),
l'uxoricidio (quando la moglie era ancora soggetta al marito),
il parricidio nella sua accezione antica (come attentato ultimo all'autorità genitoriale, in particolare del padre),
ecc. ecc.

Se i soggetti si trovano su un piede di parità, la tradizione giuridica contempla soltanto l'omicidio.
Per arginare il fenomeno (statisticamente in ribasso e percepito in crescita soltanto in virtù di una campagna mediatica), il testo di legge sul femminicidio si distanzia da questa tradizione da un lato ponendo delle aggravanti fra soggetti giuridicamente pari prescindendo dal modo in cui il delitto è perpetrato e dall'altro prendendo in considerazione degli stati di fatto – ad esempio la convivenza o lo "stare insieme" dei soggetti – cui altre norme dell'ordinamento non annettono nessun valore giuridico.
 
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...
Ci sono donne così stronze che, quasi quasi, meriterebbero violenza.....

Non sono d'accordo. ma neanche un po'.
per quanto stronza sia una donna, se l'uomo alza le mani su di essa, si pone automaticamente in un piano più basso. Ci sono altri mezzi per contrastare la cattiveria femminile. Tra l'altro molto più efficaci che le botte.
 
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Glenda Cherubino

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Ci sono donne così stronze che, quasi quasi, meriterebbero violenza.....

La stronzaggine non va combattuta con la violenza, se è stronza ci stai alla larga. Sai una volta, ho incontrato un arabo sposato che mi ha fatto comprendere quanto sia importante capire che la propria natura non ti dà alcuna concessione sugl'altri.....in alcuni momenti, anche la forza interiore diventa indispensabile.
 
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E del tutto normale che non si può usare mai ,nelle controverse questioni tra i sessi , così come nella vita familiare qualsiasi atto di violenza .la violenza e la prevaricazioni sul prossimo nel tentativo di annullarne la volontà le idee ma inanzi tutto l intelligenza. Il rispetto verso l altro chiunque sia ,e ripeto chiunque esso sia,e la base della nostra vita sociale senza la quale non si può avere una società libera e civile.e per questo che molte donne pagano con la propia vita la ribellione verso un sistema vecchio e ormai in decadenza che la vuole senza intelligenza e passione dimenticano che la donna è una persona e come tale deve è ha il diritto di scegliere sulla propia vita sempre.
 
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Non sono d'accordo. ma neanche un po'.
per quanto stronza sia una donna, se l'uomo alza le mani su di essa, si pone automaticamente in un piano più basso.

La stronzaggine non va combattuta con la violenza, se è stronza ci stai alla larga.

Si, ma se la stronza è una parente, una collega o addirittura la moglie???
E' una cosa che comprendo poco...
Se una donna tira un ceffone all'uomo come gesto istintivo di stizza nessuno si scandalizza; il contrario fa molto scalpore e pone l'uomo, reo del gesto, come feccia della società.
Detto che ci sono donne che mi possono far letteralmente nero di botte, questo fatto è una deviazione mentale sessista che ritiene, oramai ingiustamente, il sesso femminile inferiore a quello maschile motivo per cui è necessario proteggerlo o, quantomeno, averne un trattamento particolareggiato.
Sono situazioni paradossali, specie dopo le crociate giustamente fatte per arrivare alla parità di trattamento... un po quello che sta succedendo con il Brexit, dove il regno unito beneficerà dei vantaggi di stare nel continente europeo ma non dovrà sottostare alle regole dello stesso.
Delle due, una; o si ritiene che uomo e donna stanno sullo stesso livello o si da ragione a chi sostiene che la donna è inferiore. Non si può andare per convenienza, è demenziale; e, se si ritiene che la donna sia inferiore, si deve accettare anche il fatto che alcuni ruoli sociali siano ad essa preclusi. E' questo quello che davvero pensate?

P.S: a scanso di equivoci, io sono per la trattativa e il ragionamento, non per la violenza.
 
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scusa L3onardo, ma chi l'ha detto che pensare come un tabù l'alzare le mani sulla donna significhi pensare che sia inferiore?!?
per me è tabù alzare le mani sulla donna esattamente per il motivo opposto!!!

e poi dai, prendere un ceffone da ua donna non è lontanamente paragonabile al fatto opposto. qui non c'entra niente la parità o non la parità.
le donne non si menano. mai. e gli uomini facciano gli uomini: un uomo degno di tale definizione non mena una donna per nessun motivo
 
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Glenda Cherubino

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o si ritiene che uomo e donna stanno sullo stesso livello o si da ragione a chi sostiene che la donna è inferiore.

La diversità non è inferiorità e non è nemmeno superiorità.
 
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scusa L3onardo, ma chi l'ha detto che pensare come un tabù l'alzare le mani sulla donna significhi pensare che sia inferiore?!?

...quel genio che ha coniato, usato e diffuso il termine femminicidio.

le donne non si menano. mai.

mentre l'uomo si? ... quale ragionamento ti porta a dire questo? ... la donna, secondo te, ha bisogno di essere protetta o può farlo anche in autonomia? ... io, per esempio, sono convinto che i figli non si menano mai; questo perché bisogna insegnare la corretta educazione e proteggerli dal far loro pensare che un gesto violento possa rappresentare un atto giustificato.

La diversità non è inferiorità e non è nemmeno superiorità.

Quindi, per te, la donna è diversa per l'ordinamento giuridico?
Tu pensi di avere bisogno di un trattamento diverso?
So che sei sufficientemente intelligente per non confondere un ragionamento basato sul termine femminicidio da quello che si potrebbe fare parlando di gay, lesbiche e trans.... loro si, sono diversi e hai ragione, non sono inferiori ne tanto meno superiori.
Fermati a riflettere cosa si vuol far passare col termine femminicidio; credo che giungerai alla conclusione che non si vuol solo diversificare la vittima come appartenente al sesso femminile.... per diversificare una vittima dall'altra basta chiamarla per nome e cognome. Ogni riferimento a una diversità sessuale è demenziale.
 
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