Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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Glenda Cherubino

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Quindi, per te, la donna è diversa per l'ordinamento giuridico?
Tu pensi di avere bisogno di un trattamento diverso?
So che sei sufficientemente intelligente per non confondere un ragionamento basato sul termine femminicidio da quello che si potrebbe fare parlando di gay, lesbiche e trans.... loro si, sono diversi e hai ragione, non sono inferiori ne tanto meno superiori.
Fermati a riflettere cosa si vuol far passare col termine femminicidio; credo che giungerai alla conclusione che non si vuol solo diversificare la vittima come appartenente al sesso femminile.... per diversificare una vittima dall'altra basta chiamarla per nome e cognome. Ogni riferimento a una diversità sessuale è demenziale.

Mi "arrendo" :)
 
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Quello che dici è vero ed apprezzabile e lo dico perchè con i disabili ci sono stata , non solo fisici, ma c'è un però o meglio un appunto che vorrei aggiungere a questo discorso. Ci sono persone, apparentemente "normali", deviate e malate e persone pericolose che non vanno sottovalutate e che vedono nella prostituta la forma peggiore dell'espressione femminile.

infatti e ti rispondo ciò che mi piacerebbe combattere è l'idea che la prostituta sia il peggio che ci possa essere.
Per me una professionista e una persona che mi dà un qualcosa di cui ho bisogno, sesso calore umano quello che si vuole entrambi consapevoli che finito il tempo senza nessun problema ognuno andrà per la sua strada.

mentre differente è il concetto di chi in cambio di un avanzamento di carriere un posto di lavoro ecc si offre alla persona di potere (questo vale per uomini e donne).

Il problema sono appunto le persone apparentemente normali e che in realtà non lo sono, ecco qui è difficile individuarli ma spesso tali devianze sorgono da ambienti sociali repressivi e/o con connotazioni particolari, a volte dei microcosmi che possono essere la famiglia, il quartiere e chi più ne ha ne metta.

Ma direi sono due problemi vicini e spesso legati tra loro ma differenti. e in questo credo di aver chiarito perchè la prostituzione dovrebbe essere moralmente accettata, tra l'altro non si fà del male a nessuno anzi se và come deve andare ci si diverte in due ;)

Altra questione è il discorso di trovare il compagno la compagna stronza, ho avuto dei vicini di casa in cui era lei 1.55 scarsi di puro nervosismo che batteva come un tampburo uno di 1.85 ben piazzato gli tirava qualsiasi cosa capitasse in mano.
A volte mi veniva voglia di menarli entrambi quando venivo svegliato alle 3 di notte e dovevo andare a lavorare presto...

Tuttavia l'istinto di sopraffazione fisica c'è esiste nell'essere umano altrimenti non ci sarebbe il bullismo ecc...lo vediamo benissimo nei ragazzini già all'asilo il più grosso vince e spesso ci son le coalizioni contro uno. Non è giusto ma è un impulso che esiste eccome nella nostra società (facciamo pure le guerre...)

Tuttavia per la nostra cultura vale la sopraffazione fisica come elemento da tenere a freno e a volte come elemento da utilizzare, in molte coppie vedo però una sopraffazione psicologica più spesso da parte delle donne...
Ecco due modi differenti di sopraffare le persone come diceva Glenda uomo e donna sono uguali come persone ma hanno a mio avviso due modi differenti due angoli diversi di approccio alle cose almeno nella maggioranza dei casi.

Ed è da diverso tempo che personalmente sostengo che le donne non sono il sesso debole.

Giuridicamente però sulla bvilancia spesso si vede come debole la donna e questo è da un lato frutto della nostra cultura derivata dai tempi remoti dell'impero romano tempi assai lontani in cui si è innestata la morale religiosa dove per la chiesa la donna non solo è inferiore ma spesso e stata vista come il demonio stesso...tutto questo ancora oggi è presente nell'impostazione giuridica, si è poi passati ad una sorta di contro riforma femminista ma in realta si è operato in altro senso ma non in senso di equità si è solo cercato una compensazione a posteriori.

Però ritornando al tema iniziale che sennò i discorsi si accavallano e ci portano lontano parlare di femminicidio è errato a mio avviso, certo un essere umano soccombe spesso in modo crudele ma mi chiedo sempre cosa ha portato a tali reazioni.
e In successivo mi chiedo ma io nel mio piccolo cosa posso fare? posso provare a migliorami a cercare di vedere le cose in modo differente da un altra ottica, e provare a confrontarmi con altri ma non ho figli da educare...ne bambini da custodire a cui insegnare qualcosa.

Vado a paay di quando in quando e spesso sono pure "missilato" perchè loro non rispettano neè gli accordi nè il sottoscritto...cosa faccio semplice incarto porto a casa e cerco di avvisare i colleghi. Me la prendo con quella pay perchè donna? No di certo me la prendo con lei perchè è una pay? no di sicuro, me la prendo con lei perchè è una persona scorretta sì questo sì la prossima volta cercherò di andare a divertirmi con una donna che magari fà la pay ed è corretta.
Questo è quello che posso fare...

Sono stato mollato da una donna a cui avevo aperto il cure e danato la mia anima sì e in un modo che auguro a pochi, via sms il giorno di san valentino di punto in bianco, come ci son rimasto? Di merda! Dimentico no di certo! ho sofferto Sì come un cane bastonato! ho ammazzato qualcuna mi sono vendicato in qualche modo no ho incassato sulla vendetta...se capoitasse l'occasione di un dispetto...non garantisco di esser superiore...ma ci provo.
Vado avanti come cantava Jmmy Fontana https://www.youtube.com/watch?v=HFyCfFJC0no
 
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Leggendo questo thread provo un senso di fastidio; perché per la donna si deve usare un termine diverso per lo stesso reato? E' un omicidio come gli altri. Poi possiamo parlare di aggravanti come l'aggressione o la sopraffazione fisica, eventualmente volendo.
Personalmente trovo il tentativo di distinguerlo da un omicidio, un gesto altamente paraculistico della nostra leadership politica.

la domanda di ciccinabuona "se una donna ne ammazza un'altra, è femminicidio?" è molto più profonda secondo me, della battuta che potrebbe sembrare e coglie il punto giuridico della questione; è femminicidio se viene uccisa una donna in genere o se a commettere il reato sia un uomo? La cosa cambia parecchio perché allora la distinzione la fa il reo e non solo la vittima.
Per me è una puttanata ( e non perché ne parliamo qui).

Aggiungo che come mi disse una mia amica, se cambiando l'ordine dei fattori il risultato non cambia, nei casi degli omicidi/suicidi l'uomo potrebbe ammazzarsi per primo :)

Av' Salut'
 
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Leggendo questo thread provo un senso di fastidio;
Siamo in due.

; è femminicidio se viene uccisa una donna in genere o se a commettere il reato sia un uomo?

Mi perplime il fatto che dopo cinque pagine di interventi siamo ancora a questo punto.

Il femminicidio non è tale solo perché a morire sia una femmina, né perché ad uccidere sia un maschio: il fattore discriminante nasce nel momento in cui l'omicida è persona che aveva, od aveva avuto, un rapporto affettivo specifico con la vittima: insomma, ne era, o ne era stato, il marito, il convivente, l'amante, il fidanzato.

In tal senso, il femminicidio assurge a caso di omicidio con sua definizione specifica al pari di altri (infanticidio, matricidio, parricidio) nei quali elemento causale
sia ricercabile nel rapporto affettivo (spesso di parentela) esistente tra la vittima ed il suo assassino: insomma, tutti quei casi in cui il rapporto affettivo esistente avrebbe dovuto essere elemento di protezione, e non di pericolo.
 
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Personalmente ritengo che, su un piano strettamente tecnico-giuridico, il primo intervento di Sodo sia corretto. Esiste un codice penale che tratta già ampiamente il reato di omicidio, con tutte le attenuanti o le aggravanti annesse, tanto che differenziare la pena, in caso di femminicidio, sia quasi certamente una speculazione politica, che avrà probabilmente riflessi sul voto elettorale, ma non inciderà gran che sul fenomeno sociale di cui si parla.
C'è tuttavia un risvolto, a mio parere, che va ben al di la della legge. Lo evidenzia molto bene Infizz, con le parole: tutti quei casi in cui il rapporto affettivo esistente avrebbe dovuto essere elemento di protezione, e non di pericolo.
L'attenzione che Bungalow intendeva sottolineare aprendo questo 3d, non era probabilmente rivolta all'attuale discussione politica sull'inasprimento delle pene in caso di femminicidio. Piuttosto era un lodevole tentativo di non dimenticare ciò che continua a succedere troppo spesso e ovunque. E cioè che la donna sia frequentemente vittima di aggressioni mortali, da parte di uomini insoddisfatti, che non sanno gestire il proprio egoismo e narcisismo o la loro collera o gelosia.
Tutto il resto non fa parte di questo dramma. Mischiare le disparità di trattamento in caso di separazione o le fregature economiche che molti uomini subiscono da donne con cui sono stati sposati, con l'ammazzare una persona perchè ti sta lasciando, non ha alcun senso.
Sono convinto che esistano ingiustizie. Io stesso ho amici che hanno subito ingiustizie in caso di separazione. Ma ripeto, mettere sullo stesso piano questi così diversi drammi è un'eresia.
Non esiste che si possa uccidere perchè si è stati rifiutati. E di questo dramma, è un dato di fatto inconfutabile, le donne sono le uniche vittime. Non stiamo parlando di un dispetto, una cattiveria. No, stiamoo parlando di togliere la vita. La vita, cazzo, la vita. Non si può comprendere, non si può spiegare.
Questa credo era l'attenzione a cui voleva riportarci Bungalow. Tutto qui. Poi si discuta, altrove, di separazioni o donne perfide e subdole. Ma vive, per favore.



 
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@bludichina giustamente interpreti un ragionamento corretto di una mente sana e stabile, come fortunatamente succede nella stragrande maggioranza delle coppie in crisi separate o meno, altrimenti se così non fosse, visto il numero crescente di coppie in difficoltà in Italia, le donne sarebbero già in via di estinzione.
Certe disparità di trattamento tra uomo e donna ,sul piano sociale e legale,purtroppo presenti nel nostro paese vengono evidenziate da alcuni utenti del forum come possibili concause che, in una mente insana, possono alimentare una atmosfera probabilmente già presente di dissenso,ma non certo per giustificare o legittimare gesti folli ed estremi.Invero mi sembra quasi superflua questa mia precisazione ,ma non si sa mai meglio farla.
Se poi non vuoi assolutamente" Mischiare le disparità di trattamento in caso di separazione o le fregature economiche che molti uomini subiscono da donne con cui sono stati sposati, con l'ammazzare una persona " ,ok benissimo , ma allora questi, secondo te, perché lo fanno? Menti malate e basta? O ,seppur in errore, alimentate da qualche presunta ingiustizia sociale?
 
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il fenomeno sta assumendo dei connotati davvero tragici...
...
Sicuramente ci troviamo di fronte ad un fenomeno...
...
Se siamo arrivati a questo triste drammatico bollettino di guerra...
Mah... Pare che le statistiche non dicano proprio così.
Comunque, che si debba fare di più questo ė fuori discussione.
Segnalo questo interessante articolo fortunatamente molto poco politically correct, a partire dal punto 1.4
http://www.quitthedoner.com/femmini...i-ultima-generazione-deconstructing-italy-01/
E simili
http://www.pensierocritico.eu/manipolazioni-statistiche.html
 
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Non sono un sociologo @equalizer, francamente posso solo risponderti non so, interpretando quel che accade nel mondo che conosco, come meglio riesco.
Da quel che vedo e cerco di comprendere, penso che difficilmente le ingiustizie subite siano tra le cause principali dei drammi di cui si discute. Ciò non significa, peraltro che non si debba rimettere in discussione tutto ciò che è stato legiferato negli ultimi trent'anni sulle separazioni, al fine di arrivare ad una legge più equa per entrambe le parti in causa. Ma, opinione mia, chi ammazza non lo fa perchè stanco di subire. Chi uccide una ex, moglie o compagna, o anche una spasimante non riesce semplicemente ad accettare l'abbandono, o il rifiuto.
Definire tali soggetti menti malate, me ne guardo bene. Sarebbe rassicurante oltremisura, mentre per me non lo è affatto.
Ho maturato una convinzione nella vita, giusta o sbagliata che sia. Nessuno di noi può ritenersi immune dal ritrovarsi, in un determinato momento, senza sapere quando nè perchè, nè dove, senza segnali d'allarme precedenti, con la mente che sbarella. Noi siamo in continuo combattimento, chi più chi meno, col nostro orgoglio, il nostro bisogno di affermazione, di essere gratificati, forse anche di supremazia (sempre chi più chi meno). Collera e frustrazione ci accompagnano quotidianamente, compagne invisibili della nosra intera esistenza. E' un attimo passare il punto di non ritorno. E' un attimo commettere qualcosa di assurdo, inconcepibile.
Mantenere l'equilibrio è un duro lavoro, forse anche più che andare in palestra a mantenere i muscoli perfetti. E' uno sforzo incredibile, perchè il rispetto dell'altra persona, chiunque essa sia, finchè è uno slogan è facilissimo da pronunciare. Ma quando la partita in gioco è fra rispetto e orgoglio, ci vuole molto impegno e allenamento.
 
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Non esiste che si possa uccidere perchè si è stati rifiutati. ...

se invece t'arriva un bel gancio sotto la mascella? ... o se ti insultano la mamma? ... se ti accoltellano il fratello? .. che facciamo, li giustifichiamo?
Direi piuttosto che non si ammazza nessuno in nessun caso. Sacrosanto. Cristallino.

è un dato di fatto inconfutabile, le donne sono le uniche vittime.

Mica vero sai? ... sicuramente sono la maggior parte, ma succede anche che la moglie t'ammazza il marito.
Sono buono, accetto che si usi il termine femminicidio .... però allora distinguiamo anche con i termini commercidio quando un rapinatore ammazza un commerciante, ladricidio quando un commerciante ammazza un delinquente che gli viene a rubare nell'attività, alcolicidio quando uno stonato dall'alcol t'ammazza qualcun altro per divertimento, pokemonicidio quando uno con l'auto ti prende sotto e 'ammazza salvo però aver trovato il pokemon che gli mancava....
Ma per favore... non esiste fare distinzioni ... rimane comunque omicidio.
 
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Cito tra virgolette quanto riportato da Bludichina "C'è tuttavia un risvolto, a mio parere, che va ben al di la della legge. Lo evidenzia molto bene Infizz, con le parole: tutti quei casi in cui il rapporto affettivo esistente avrebbe dovuto essere elemento di protezione, e non di pericolo."
Non concordo con questa frase.
questa condizione potrebbe esistere anche tra 2 uomini e neanch necessariamente gay/coppia di fatto. Si può pensare a un amico o a un fratello o anche al rapporto tra un tutore e un tutelato.
Mi ripeto ma per me sono semplicemente aggravanti dello stesso reato. Se cominciamo a distinguere i reati e dire che omicidio NON è uguale a femminicidio (altrimenti useremmo lo stesso reato) allora come è conseguentemente ovvio, ne nasce un paragone;
è più grave un omicidio o un femminicidio? perché a cambiare è la vittima e non il reo.
E quindi ne consegue che se un reato è più grave di un altro a parità di evento (l'uccisione di un essere umano) perché a fare la differenza è la vittima, cade il presupposto costituzionale che tutti sono uguali senza distinzione di sesso, età, religione, etc. etc. perché una vittima è più importante di un'altra.

Personalmente la ritengo una deviazione abbastanza grave.
 
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Glenda Cherubino

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quando viene fatta una strage di persone come la chiamate? genocidio?
Femminicidio significa semplicemente uccisione di una donna. è un problema così enorme il termine? è così discriminante? robe da mat!
 
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Alcune volte il semplice divorzio equivale ad un ominicidio.
Eppure nessuno se li caga, a parte la Caritas.
 
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Glenda Cherubino

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quando viene fatta una strage di persone come la chiamate? genocidio?
Femminicidio significa semplicemente uccisione di una donna. è un problema così enorme il termine? è così discriminante? robe da mat!

Eh no! Non metterla in questi termini.
Quando i media parlano di femminicidio tendono a far credere che sia qualcosa di diverso e più grave dell'omicidio.
Per me questo é discriminatorio prima che stupido.
 
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Glenda Cherubino

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Eh no! Non metterla in questi termini.
Quando i media parlano di femminicidio tendono a far credere che sia qualcosa di diverso e più grave dell'omicidio.
Per me questo é discriminatorio prima che stupido.

vuoi aver ragione? te la do :ok:e continuo a pensare come ritengo piu' opportuno. Ciao, buona giornata :biggrin:
 
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Scusate se intervengo,e se fosse nostra figlia,mia figlia ad essere uccisa perché non accetta più una relazione con chi che sia......come la chiamate ? Facile parlare con il culo degli altri,.troppo facile.......
 
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Scusate se intervengo,e se fosse nostra figlia,mia figlia ad essere uccisa perché non accetta più una relazione con chi che sia......come la chiamate ? Facile parlare con il culo degli altri,.troppo facile.......

Ma che cazzate dici?
...come se fosse di conforto sentir parlare di femminicidio anzi che omicidio...
Mavalà...
 
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