Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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il prefisso "femm"non è altro che l'ennesimo frutto del can can che i media ci propinano. La tecnologia ha prodotto cose buone e meno buone e una di queste è che ha fatto letteralmente impazzire i media e i loro consumatori.

è omicidio punto e basta. ma con tutte le aggravanti che la legge attuale (non ci capisco una mazza di giurisprudenza) probabilmente permette di applicare. E le aggravanti quando si commette violeza sulle donne ci sono eccome.

Un uomo che fa violenza su una donna è un uomo di merda. vigliacco e impotente. non sessuale, ma morale, comportamentale, mentale.
 
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Provo a dire la mia:credo sia giusto definire certi omicidi femminicidi,perchè sono delitti particolari,sono il risultato dell'incapacità di alcuni di noi uomini di gestire i sentimenti nel rapporto di coppia,del rifiuto profondamente radicato di riconoscere alla partner la stessa dignità che vogliamo sia attribuita a noi,emotivamente noi maschi ci stiamo adattando a certi cambiamenti nella società lentamente,e mi sembra inevitabile.Però ci adatteremo,ne sono convinto,evolveremo e saremo più forti,più sicuri di noi,quindi più in grado di incassare non solo le gioie,ma anche i dolori nei rapporti di coppia.
 
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E mi ci butto pure io in questa discussione...
il problema è ampio eriguarda diversi aspetti della nostre basi culturali, della nostra società.
come detto non è da molto che è stato abolito il delitto d'onore, oggi fà più scalpore per due ragioni la diffusione dei mass media e spesso anche in opposizione ad altre culture si vuole presentare e dare maggior enfasi all'omicidio di una donna come segno di arretratezza culturale appunto. Nei paesi islamici e non solo la donna è considerata un essere inferiore quindi si cerca di dare enfasi a questi casi appunto anche in contrapposizione a questo...senza ricordare che anche per il cattolicesimo la donna non è proprio pari all'uomo.
Ciò detto per me si tratta di omicidio (indifferente tra uomo e donna) e se vogliamo aggiungere per futili motivi la fine dell'amore.
tuttavia mi pongo anche altri interrogativi è vero bisogna insegnare fin da bambini che uomo e donna sono uguali come persone e bisogna rispettare le donne.
Assieme a questo però mi pongo una domanda in questa società del rispetto della parte del piu debole o presunto tale non è che stiamo imbrigliando troppo pusioni ed istinti.
Mi domando se fosse più accettata la prostuzione come qualcosa di «normale» oggi è più tollerato un tossico di un puttaniere, essendoci maggior tolleranza sociale un coniuge potrebbe trovare sfogo sessuale fuori dalla coppia senza per questo esser additato socialmente forse certe situazioni sarebbero meno esplosive all'interno della coppia (attenzione vale sempre la reciprocità ossia anche per lei)
Aggiungo poi che spesso in caso di separazione, pur in linea di principio corretto tutelare la parte debole, ci si ritrova con ex mariti rovinati per mantenere la ex moglie a cui và casa, tutela dei figli parte dello stipendio, e lei magari convive nella casa dell'ex marito con un nuovo compagno, con un tenore di vita a volte superiore all'ex marito.
Sotto questi aspetti paradossalmente è più spesso il marito la parte debole non la moglie.
Ciò detto ogni caso è un caso a sè e di matti è pieno il mondo, però qualche riflessione in questo senso la farei.
E' certamente un problema culturale dato che l'uomo sembra mostrare qualche difficoltà in più in più ad accettare la separazione. Ma è altrettanto vero almeno per quel poco che vedo nel mio raggio di conoscenze che vedo molte lei attuare comportamenti che mi fanno molto riflettere proprio sulle basi culturali, ossia spesso le vedi attorno ai 30 se non prima con il desiderio e la realizzazione della propria vita nel trovare un compagno e metter su famiglia, ottenuto questo obiettivo da lì a qualche anno ossia quando il bimbo è alle elementari ecco che improvvisamente quell'obiettivo è vuoto, il compagno non và più bene, lei si è sacrificata per un figlio, se tornasse indietro non si sposerebbe più e cosi via e scatta il desiderio di separazione che perseguono con determinazione ma spesso passano loro da vittime.
Qualche domanda me la pongo forse la nostra società dovrebbe dire cara ragazza matura cresci come donna realizzati e quando sei certa di chi sei e cosa vuoi trovati un compagno.
Attenzione che sotto sotto anche quelle che spesso si dicon emancipate son viste come zoccole...ecco anche qui dovrebbe cambiare la parte culturale della nostra società per non additare quelle donne come zoccole.
Infine e chiudo perchè tante ragazze nonostante tutto spesso incontrano e stanno con dei veri bastardi che picchiano o peggio le loro compagne, se incontrate uno così penso lo si capisca abbastanza presto che un poco di buono, allontanatevi il prima possibile.
Queste son molte domande e quasiti che mi pongo davanti ai fatti di cronaca...
 
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@a.agenore condivido pienamente e finalmete il problema viene visto da più lati ,compreso quello dell'uomo che la stampa vuole mostrare aggressivo geloso rozzo violento ecc. dimenticando di una legislazione che, obsoleta, rimasta a quando il tradimento era quasi solo prerogativa dell'uomo ,per disincentivarlo ,forse, condanna il marito a mentenere la moglie allo stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio , perdendo però la casa. Ora mi chiedo come potrà quest'uomo mantenere la moglie e i figli allo stesso tenore di vita se prima non doveva pagare un altro affittto,altre bollette ecc.Senza considerare i casi , ahimè, sempre più frequenti in cui le donne se ne approfittano. Ad un mio conoscente la moglie ha insistito perché acquistasse, con mutuo quarantennale, la casa dove vivevano ,che era di proprietà dei genitori di lei e , pochi mesi dopo averla acquistata, si è separata e ha chiesto il mantenimento. Dunque questo martire pagherà gli alimenti alla moglie e un mutuo per una casa che non avrà mai, senza chance di rifarsi una vita. Se aggiungiamo il ricatto che viene fatto sui figli, che vengono affidati alla moglie con il diritto per il padre di vederli uno o due giorni a settimana. Diritto che viene facilmente soppresso dalla madre per i primi mesi dicendo che il bimbo è ammalato. Quando il padre otterrà l 'intervento del giudice, sarà ormai così tardi che il bimbo ,convinto dalla madre, si negherà al padre impotente. Andando verso Roma , anni fa un amico mi indicava un campo dove c'erano delle roulotte, dove non vivevano i rom ,. ma normali impiegati, padri e genitori separati, che un giudice aveva costretto a quella condizione e la mattina andavano in ufficio in giacca e cravatta facendo finta di niente.
Certo sto focalizzando il fenomeno solo da un punto di vista, che finora però era stato solo accennato, e volutamente tralascio tutti gli altri già trattati , ma vi siete mai chiesti perché in Italia si festeggia la festa della donna e non quella dell'uomo ,come in altri paesi?
 
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Glenda Cherubino

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Educare alla non violenza significa educare all'affettività sana ed equilibrata, alla sessualità rispettosa dell'altro, alla non diversità di rispetto tra uomo e donna che è implicito in ogni individuo e non ha appartenenza sessuale, di razza, non conosce diversità. Si tratta di valori che vanno trasmessi ai bambini fin da piccoli, spiegando loro del modo in cui sono nati e dovrebbero nascere. La famiglia dovrebbe essere il primo esempio di rapporto equilibrato tra uomo e donna.
 
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ma vi siete mai chiesti perché in Italia si festeggia la festa della donna e non quella dell'uomo ,come in altri paesi?

Secondo me non c'è tanto da dire che, siccome c'è la festa della donna deve esserci anche quella dell'uomo... in realtà non dovrebbe esserci né l'una né l'altra... mi spiego:
all'epoca in cui furono create, certe celebrazioni del ruolo femminile nella società (la festa della mamma) e nel lavoro (la festa della donna) avevano un senso... era un modo (in quel tempo fra i pochi percorribili) per sensibilizzare l'opinione pubblica e l'opinione degli uomini pubblici circa la necessità di avviare un processo di parificazione non soltanto culturale (che ancora oggi è lontano dall'essere compiuto) ma soprattutto giuridico... era quello l'obiettivo principale delle prime organizzazioni femminili.
La parità giuridica è da tempo un fatto acquisito... ma credo sbagli chi pensa di vincere una battaglia culturale continuando sulla linea delle distinzioni, delle differenziazioni, degli antagonismi mascherati.
Non c'è un uomo o una donna cui fanno capo dei diritti: c'è soltanto l'essere umano.
Le leggi ad hoc contro il femminicidio così come molte altre attuazioni (le quote rosa, la preferenza di genere, ecc. ecc.) non fanno altro che acuire le distinzioni quando invece occorrerebbe appianarle e smettere di considerare se una persona sia uomo, donna, trans da un genere o dall'altro e via discorrendo ma prenderla per quel che è: una persona e basta.
Un esempio sciocco? Negli ambienti più sensibili al tema, il femminicidio cambia di nome... è il femicidio... per contrapporre puntigliosamente al prefisso om- un prefisso fer- altrettanto breve... anche se l'origine etimologica della parola omicidio è tutt'altro che condivisa (può derivare da homicidius / uccisione di un uomo ma anche da omicidius / uccisione di un proprio simile).
Stesso discorso per altre storpiature entrate nell'uso corrente per colpa – perché null'altro che di una colpa si tratta – del linguaggio giornalistico... ministra... a sentirlo o a leggerlo mi vengono sempre i brividi... perché sono cresciuto ritenendo l'uso indifferenziato di un termine sia che si riferisse ad una donna che ad un uomo come il segno massimo dell'uguaglianza fra i generi. Non conta quel che si è, se uomo o donna, ma soltanto quel che si è o – come in questo caso – il ruolo che si ricopre.
Si sarà capito che sogno leggi da cui scompaiano le parole uomo o donna... e ogniqualvolta si prendono provvedimenti per distinguere se un'efferatezza sia compiuta da uno contro l'altra o dall'una contro l'altro penso che stiamo perdendo un altro pezzetto di civiltà, che stiamo facendo un altro passo indietro e nella direzione errata.
Senza dubbio, è vero che la stragrande maggioranza dei delitti con motivazioni affettive/sentimentali (come la maggioranza dei delitti in generale) siano compiuti da uomini ai danni di donne, ma questo è un dato neanche antropologico... è un dato direi genetico... ormonale... fate voi... una predisposizione innata alla violenza che riguarda non l'uomo ma il maschio puro e semplice di ogni famiglia di mammiferi ed oltre. Quell'ammasso multiforme che chiamiamo genericamente cultura è appunto quanto ci sottrae alle predisposizioni biologiche: è per sommi capi un processo di astrazione... e come tale va perseguito con coerenza.
 
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Qualche domanda me la pongo forse la nostra società dovrebbe dire cara ragazza matura cresci come donna realizzati e quando sei certa di chi sei e cosa vuoi trovati un compagno.
...

Caro agenore, il tuo articolato intervento si snoda su tre filoni. Due di essi affrontano due grandi argomenti (esterni all'oggetto del 3d):

1) l'approvazione / disapprovazione sociale verso la prostituzione
2) il regime economico tra ex coniugi

Il terzo torna in tema, e mi piace sottolineare il tuo passo che ho quotato (che, vale la pena osservarlo, abbatterebbe drasticamente le casistiche del punto 2): alle ragazze, ed anche e soprattutto ai ragazzi, andrebbe detto di sposarsi (e più genericamente di fare una coppia fissa) solo se e quando fossero giunti ad una profonda maturazione interiore e consapevolezza di cosa significhi un impegno preso per la vita.
Il problemi è che molti pensano che le cose andranno al contrario, che matureranno sposandosi.....

Del resto, circa il fatto che la stabile unione tra un uomo ed una donna non fosse cosa per tutti, Lui l'aveva detto già 2000 anni fa...

Gli dissero i discepoli: «Se questa è la condizione dell'uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». Egli rispose loro: «Non tutti possono capirlo, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Vi sono infatti eunuchi che sono nati così dal ventre della madre; ve ne sono alcuni che sono stati resi eunuchi dagli uomini, e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
 
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sono cresciuto ritenendo l'uso indifferenziato di un termine sia che si riferisse ad una donna che ad un uomo come il segno massimo dell'uguaglianza fra i generi. Non conta quel che si è, se uomo o donna, ma soltanto quel che si è o – come in questo caso – il ruolo che si ricopre.
.

Condivido al 100%. A me sindaca fa venire l'orticaria.
 
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@Infizz carissimo , a mio modesto avviso,gli argomenti portati da agenore non possono essere considerati fuori 3d perché indicano delle possibili cause di soccombenza e di malessere dell'uomo verso la donna nella nostra società , cui la stampa certo non da la giusta risonanza:
1) l'approvazione / disapprovazione sociale verso la prostituzione, in una accezione più ampia aggiungerei la mancanza di necessita per una donna di qualsiasi eta di ricorrere alla prostituzione per cercare un rapporto;a differenza dell'uomo. aggiungo la facilità con cui nella società attuale una donna ottiene delle facilitazioni, sul lavoro , all 'università senza neanche dover arrivare necessariamente a prostituirsi, ma semplicemente accennando un sorriso.ma ne vogliamo parlare? quanti di noi si sono visti passare davanti ad un colloquio, sul lavoro, dalla profumiera di turno, dallo sguardo ammiccante…
2) il regime economico tra ex coniugi, e ti sembra poco? so di un padre cui la moglie,senza giustificato motivo ,ha chiuso il parco giochi, salvo poi fare un figlio con un altro , figlio che il padre mantiene facendo finta di niente per quieto vivere e per non perdere di vista i suoi andando a vivere in roulotte….
3)ai ragazzi, andrebbe detto di sposarsi (e più genericamente di fare una coppia fissa) solo se e quando fossero giunti ad una profonda maturazione interiore e consapevolezza di cosa significhi un impegno preso per la vita, aggiungo a queste condizioni inique.
Forse superfluo aggiungere che a mio avviso tutto ciò non giustifica assolutamente la violenza su un proprio simile, ma non mi sta bene che il triste fenomeno venga fatto passare come dovuto esclusivamente all'impeto violento ,alla rozzezza dell'uomo che anche in questo caso finisce con essere cornuto e mazziato, grazie anche ad una completa mancanza di solidarietà tra noi uomini che invece è molto presente tra le donne.
 
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Rispondo ad Infizz sui punti 1) e 2) che a suo avviso sono esterni al tema a mio avviso non sono esterni al tema principale infatti pur trattando di prostituzione da un lato e regime economi e/o giuridico dei coniugi o semplicemente compagni possono essere fattori scatenanti di violenza e/o omicidio verso la compagna.

Mi spiego meglio: coppia in cui lei dichiara di lasciare lui, con tutti i litigi annessi e connessi, ora in una mente non prorpio perfetta o sconvolta dalla notizia, può balenare improvvisamente l'idea di essere "rovinato" perdo la casa i figli ecc... di qui l'idea di eliminare fisicamente la causa del problema. Purtroppo bisogna mettere in conto anche omicidi più per moivi economici che non solo affettifi anzi direi più al concetti di "roba" nell'accezione di Verga nei Malavoglia

Lo sò non è un ragionamento lineare ma temo che spesso accada questo.

Tema della prostituzione e sessualità, forse e dico forse se fosse socialmente accettata come adare a prendere un panino al bar e ribadisco forse potrebbe essere una valvola di sfogo a varie casistiche di problemi di coppia e persone. forse si andrebbe ad incidere su quel senso di "possesso" che è ancora presente in taluni uomini nel confronto della donna.

In questo sono concorde con glenda si dovrebbe esser educati fin da piccoli ad esser persone prima che ad esser madri padri lavoratori ecc..

Infine trovo stucchevole e di bassissimo livello il discorso sulle finali delle parole ministro ministra ecc... il titolo riguarda la funzione in alcuni casi è possibile il femminile dottore/ dottoressa in altri no minstro è ministro e così via un vocale non cambia la sostanza.
 
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Racconto la mia esperienza di vita che spero possa servire. Abbandonato sulla soglia dei quaranta dopo 15 di matrimonio ero disperato..si è così proprio abbandonato dalla compagna di vita e madre dei miei figli...stavo lì nel bordo del precipizio quando mi sono detto,hai le palle oppure no...ho stavolto la mia vita cambiando lavoro , abitudini,dopo due anni di duro lavoro i successi non sono mancati ad arrivare.la vita si è trasformata ragazze free e pay molto belle qualche soldo in tasca e anche la mia ex come amante.con questo voglio dire che l esperienze negative della vita devono diventare punto di partenza per migliorare noi stessi senza aggiungere altri drammi a quello che la vita ci offre.migliorando se stessi si migliora chi ci sta vicino.... scusate gli errori sono molto emozionato...
 
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Infine trovo stucchevole e di bassissimo livello il discorso sulle finali delle parole ministro ministra ecc... il titolo riguarda la funzione in alcuni casi è possibile il femminile dottore/ dottoressa in altri no minstro è ministro e così via un vocale non cambia la sostanza.

Rispetto la tua opinione, può essere una discussione stucchevole... non credo di bassissimo livello perché in genere si intendono di bassissimo livello discussioni da trivio e non mi sembra questo il caso... ad ogni modo io penso che la sostanza cambi, eccome.
E' un esempio di ciò cui mi riferivo nel mio post (mi scuso adesso per averlo scritto a merda, pieno di refusi e ripetizioni) ovvero l'idea che i generi vadano uniformati sottolineandoli e innalzando a forza quello che si ritiene in una posizione di soggezione anziché lavorare affinché il genere in sé perda di importanza.
Un esempio tirato per i capelli per far intendere meglio quello che voglio dire: in alcuni paesi si è tentato di battere il fondamentalismo islamico favorendo l'islam moderato... ma io credo che la soluzione più efficace (e la sola risolutiva) stia in una laicizzazione della società. Per le disparità di genere occorrerebbe adottare qualcosa di similare, non assecondarle.
 
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una laicizzazione della società.

Tanto per capire, la societa' laica e' quella che considera un diritto l'aborto e considera un atroce delitto il mangiar carne di opossum o gettare una bottiglia in un bosco?

Sai com'e' ...oggi le parole non hanno piu' nessun significato, per cui diventa importante intendersi sulle definizioni.
 
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Glenda Cherubino

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aggiungerei la mancanza di necessita per una donna di qualsiasi eta di ricorrere alla prostituzione per cercare un rapporto;a differenza dell'uomo. aggiungo la facilità con cui nella società attuale una donna ottiene delle facilitazioni, sul lavoro , all 'università senza neanche dover arrivare necessariamente a prostituirsi, ma semplicemente accennando un sorriso.ma ne vogliamo parlare? quanti di noi si sono visti passare davanti ad un colloquio, sul lavoro, dalla profumiera di turno, dallo sguardo ammiccante…

Non è sempre così come sostieni ed è qualcosa che cmq non approvo non solo nei confronti del genere femminile quando avviene, ma in tutte quelle occasioni di favoritismo e clientelismo tipiche del ns. Paese.
A tuo avviso, chi lo permette?
 
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@Infizz carissimo , a mio modesto avviso,gli argomenti portati da agenore non possono essere considerati fuori 3d perché indicano delle possibili cause di soccombenza e di malessere dell'uomo verso la donna nella nostra società , cui la stampa certo non da la giusta risonanza:
1) l'approvazione / disapprovazione sociale verso la prostituzione, in una accezione più ampia aggiungerei la mancanza di necessita per una donna di qualsiasi eta di ricorrere alla prostituzione per cercare un rapporto;a differenza dell'uomo. aggiungo la facilità con cui nella società attuale una donna ottiene delle facilitazioni, sul lavoro , all 'università senza neanche dover arrivare necessariamente a prostituirsi, ma semplicemente accennando un sorriso.ma ne vogliamo parlare? quanti di noi si sono visti passare davanti ad un colloquio, sul lavoro, dalla profumiera di turno, dallo sguardo ammiccante…

Non ne facevo una mera questione di off topic.... ma tra la premessa possibili cause di soccombenza e di malessere dell'uomo verso la donna nella nostra società
e le supposte cause scatenanti disapprovazione verso la prostituzione e favoritismi versus genere femminile non colgo ragionevoli condizioni di causa - effetto.
Mi spiego: IMHO la prostituzione NON insegna il concetto di rispetto e tolleranza verso il genere femminile. Chi è nato e cresciuto con il concetto di rispetto verso il prossimo, rispetta anche le prostitute. Chi, ahinoi, ha dei problemi già di suo, trova nell'esistenza stessa della prostituzione delle cause amplificanti delle sue distorte convinzioni (concetti sul tipo di: poiché ti compero con i soldi, come si fa con le merci, dunque vali quanto vale un qualsiasi oggetto, posso farti finire nel cassonetto quando voglio; poiché devi praticare per filo e per segno la prestazione che ti richiedo, e se non lo fai non ti pago, ogni qual volta una ' mia ' donna non farà ciò che mi aspetto da lei, dovrà pagare un caro prezzo per la sua disobbedienza, e così via). Il fatto che la prostituzione sia in un determinato contesto sociale benvista o malvista, non credo incida su tali distorti meccanismi di pensiero.
Per quanto concerne la donna che fa strada con uno sguardo ammiccante (o spalancando le cosce), beh, consentimi... credo tu stia invertendo le responsabilità.... la donna ci prova pure, ma se riesce con questi mezzi a sopravanzare un avente diritto, ciò accade perché c'è un morto di figa che glielo consente e che, ahinoi, è un uomo...
2) il regime economico tra ex coniugi, e ti sembra poco? so di un padre cui la moglie,senza giustificato motivo ,ha chiuso il parco giochi, salvo poi fare un figlio con un altro , figlio che il padre mantiene facendo finta di niente per quieto vivere e per non perdere di vista i suoi andando a vivere in roulotte….
3)ai ragazzi, andrebbe detto di sposarsi (e più genericamente di fare una coppia fissa) solo se e quando fossero giunti ad una profonda maturazione interiore e consapevolezza di cosa significhi un impegno preso per la vita, aggiungo a queste condizioni inique.
Forse superfluo aggiungere che a mio avviso tutto ciò non giustifica assolutamente la violenza su un proprio simile, ma non mi sta bene che il triste fenomeno venga fatto passare come dovuto esclusivamente all'impeto violento ,alla rozzezza dell'uomo che anche in questo caso finisce con essere cornuto e mazziato, grazie anche ad una completa mancanza di solidarietà tra noi uomini che invece è molto presente tra le donne.
No, non mi sembra poco il dato di fatto degli ex coniugi che vanno alla caritas. Il punto è che devi sposarti se, e solo se, sei in grado di garantire a te ed all'altro che mai e poi mai si arriverà a tali condizioni inique.

Il fatto poi che un omicidio sia fatto passare sui mass media come banale rozzezza, od un impeto di follia, serve a non colpevolizzare il telespettatore, che altrimenti cambierebbe canale.

Il mito di Frankenstein spiega meravigliosamente la necessità della società di creare il mostro, entro i cui confini racchiudere il male, per essere certi di essere dalla parte dei giusti.

Tutto IMHO, as usual
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Tanto per capire, la societa' laica e' quella che considera un diritto l'aborto e considera un atroce delitto il mangiar carne di opossum o gettare una bottiglia in un bosco?

Sai com'e' ...oggi le parole non hanno piu' nessun significato, per cui diventa importante intendersi sulle definizioni.

Unisco i temi della società laica e della carne di opossum: una società laica è quella che, vietando per legge un determinato sistema di macellazione perché inutilmente crudele, al contempo non concede deroghe a nessuno per via del fatto che in alcuni antichi scritti è previsto si debbano uccidere le bestie facendone sgorgare il sangue dalla giugulare quando sono ancora in vita. È insomma una società in cui le distinzioni religiose, se pure esistono per i singoli come fatto privato, non vengono prese a riferimento per normativizzare i comportamenti e i rapporti fra i suoi membri.
Se vuoi la mia personale opinione, se il marsupiale non è a rischio di estinzione te lo puoi anche mangiare, la bottiglia se la butti in un cassonetto è meglio ed ho una concezione dell'aborto basata su premesse talmente utopistiche da essere del tutto inutile riferirla.
 
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Lo sò non è un ragionamento lineare ma temo che spesso accada questo.
Ma ciò non tiene conto del fatto che buona parte degli omicidi di fidanzate, mogli e compagne si attua con la modalità dell'omicidio / suicidio: dunque non trova ragionevole spiegazione nell'evitarsi una vita economicamente dura. Se fosse solo ciò, uno si suiciderebbe e basta, lasciando all'ex il compito di dover provvedere economicamente a se stessa.

Tema della prostituzione e sessualità, forse e dico forse se fosse socialmente accettata come adare a prendere un panino al bar e ribadisco forse potrebbe essere una valvola di sfogo a varie casistiche di problemi di coppia e persone. forse si andrebbe ad incidere su quel senso di "possesso" che è ancora presente in taluni uomini nel confronto della donna.
Non ho capito come.
 
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Racconto la mia esperienza di vita che spero possa servire. Abbandonato sulla soglia dei quaranta dopo 15 di matrimonio ero disperato..si è così proprio abbandonato dalla compagna di vita e madre dei miei figli...stavo lì nel bordo del precipizio quando mi sono detto,hai le palle oppure no...ho stavolto la mia vita cambiando lavoro , abitudini,dopo due anni di duro lavoro i successi non sono mancati ad arrivare.la vita si è trasformata ragazze free e pay molto belle qualche soldo in tasca e anche la mia ex come amante.con questo voglio dire che l esperienze negative della vita devono diventare punto di partenza per migliorare noi stessi senza aggiungere altri drammi a quello che la vita ci offre.migliorando se stessi si migliora chi ci sta vicino.... scusate gli errori sono molto emozionato...

Nel ringraziarti per la condivisione di uno spaccato di vita non facile, senza pietà mi (e ti) chiedo: con la maturità di oggi, ritieni che quei due venticinquenni fossero all'epoca davvero pronti e preparati ad una vita eternamente insieme?

Saggia riflessione quella per cui ogni problema porta con sé delle opportunità....

P.s.: non saprei come inquadrare lo scoparsi la propria ex moglie..... cinismo? Autolesionismo? Se vi amate ancora.... affanculo gli avvocati e rimettetevi insieme. Magari pensando ai figli che avrebbero piacere di sapere ricomposta la famiglia, e non solo che mamma e papà quando fottono, si divertono alla grande.
 
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