Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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Glenda Cherubino

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Hai ragione Bungalow, non basta condannare, bisogna applicare le leggi e non "premiare" chi uccide!!! Perchè non si può assistere sempre con insufficienza di fronte a certe tragedie spesse volte......evitabili. Dov'è la giustizia nel nostro Paese. Vergogna!!!
 
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Se una donna ne uccide un'altra è femminicidio?

A mio parere no. Altrimenti a seconda di chi commette il fatto, e chi subisce, il nostro vocabolario dovrebbe "inventarsi" un termine.
Femminicidio, al pari di infanticidio, è stato proposto "vocabolarizzandolo" per soffermarsi su di un aspetto che ai giorni nostri sta assumento proporzioni enormi, riferendosi ad una evitabile violenza perpetrata verso un essere più debole, che si considera di "proprietà".


Hai ragione Bungalow, non basta condannare, bisogna applicare le leggi e non "premiare" chi uccide!!! Perchè non si può assistere sempre con insufficienza di fronte a certe tragedie spesse volte......evitabili. Dov'è la giustizia nel nostro Paese. Vergogna!!!

Certamente applicare giustamente le leggi in uno stato a volte latitante e da sempre precario in campo giuridico. Si rischia più anni di carcere per un banale reato di natura urbanistica che non per un omicidio.
Non solo! Serve più cultura da parte di tutti noi, e la consapevolezza di poter porre termine a qualsiasi relazione in maniera diversa. Il tempo del "dopo di me il diluvio" lasciamolo pure a qualche imbecille, impegnandoci ad isolarlo se proprio non ci è possibile correggerne l'impostazione sbagliata di questi.
 
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A mio parere no. Altrimenti a seconda di chi commette il fatto, e chi subisce, il nostro vocabolario dovrebbe "inventarsi" un termine.
Femminicidio, al pari di infanticidio, è stato proposto "vocabolarizzandolo" per soffermarsi su di un aspetto che ai giorni nostri sta assumento proporzioni enormi, riferendosi ad una evitabile violenza perpetrata verso un essere più debole, che si considera di "proprietà".

Quindi è femminicidio solo quando un uomo uccide la sua donna dato che, a tuo dire, è un essere debole per di più di proprietà???
Quindi fanculo anni di lotta per raggiungere la parità di trattamento e di diritti?
Possibile che ancora esiste gente che considera la femmina come un essere debole e sottoposto?
Come mai non vi accorgete che femminicidio rimarca solo la predominanza maschile?
E' davvero questo che pensate?... Beh, significa che è quello che vi meritate.

Un conto è cercare di proteggere esseri oggettivamente e indiscutibilmente più deboli come bambini, anziani, incapaci e portatori di handicap, discorso diverso è presumere e catalogare come "inferiori" persone in base al sesso e forza fisica.
Si può accettare un termine come "gracilicidio" la morte di un ragazzo gracile per mano di un energumeno muscoloso?
E, femminicidio si può usare per indicare la morte di una bambina per mano di un bambino?

Femminicidio non vuol dire un cazzo, è un termine creato da maschilisti beoti per reclamare la superiorità del sesso maschile.
 
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Se una donna ne uccide un'altra è femminicidio?
A mio parere no.

Quindi:
donna che uccide donna = omicidio
uomo (maschio) che uccide donna = femminicidio

A mio parere no. Altrimenti a seconda di chi commette il fatto, e chi subisce, il nostro vocabolario dovrebbe "inventarsi" un termine.

??? E' precisamente quello che stai/(si sta) facendo con l'uso di questa parola.

(Anche) nella tua accezione è un termine che, implica una doppia "specificazione di genere" avvalorando la tesi di "puro neologismo gender" di ciccinabuona e rexgotorum.

Femminicidio,... è stato proposto per soffermarsi su di un aspetto che ai giorni nostri sta assumento proporzioni enormi,

Sicuro del motivo? Dell'"enormi"? Non potrebbe essere il noto problema del "rumore dell'albero che cade nella foresta" e precisamente del suo opposto?
E soprattutto sicuro dell'"ai giorni nostri"? Che ci sia una chiara tendenza in netta rottura col passato?
Suggerirei un salto in emeroteca!
 
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la necessità di considerare la vittima come foemina, piuttosto che come uxor, mi sembra tuttavia la naturale ricaduta lessicale di un mutamento sociale in essere; il tasso di criminalità nella popolazione maschile per questo genere di reati è il medesimo di sempre; come lo è quello delle “uxoricide”

se bisogna inventarsi una parola nuova per situazioni vecchie un motivo ci sarà

le parole sono importanti

+++++

femminicidio è un neologismo, un aggiornamento della mente…

+++++

E ci sono menti più facili di altre a farsi aggiornare se non formattare. Più che la terza narice di guareschiana memoria c'è un sacco di tizi con l'airscope sulla gobba.
 
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Glenda Cherubino

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Certamente applicare giustamente le leggi in uno stato a volte latitante e da sempre precario in campo giuridico. Si rischia più anni di carcere per un banale reato di natura urbanistica che non per un omicidio.
Non solo! Serve più cultura da parte di tutti noi, e la consapevolezza di poter porre termine a qualsiasi relazione in maniera diversa. Il tempo del "dopo di me il diluvio" lasciamolo pure a qualche imbecille, impegnandoci ad isolarlo se proprio non ci è possibile correggerne l'impostazione sbagliata di questi.

Condivido quanto hai scritto, uno stato severo che punisca e la responsabilità di una società piu' attenta e capace di processi educativi differenti.
 
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Sono pessimista...la nostra società occidentale e i nostri governanti hanno problemi più gravi.come l emigrazione le guerre sempre più vicine che portano inevitabilmente alla tratta di esseri umani e alla vendita delle armi.l Europa stessa e circonda da focolai di guerre sempre più minacciosi, senza parlare del terrorismo.ma una domanda mi sorge spontanea perché nella nostra società moderna emancipata si fa così fatica ad accettare la donna come persona , e del ruolo che deve svolgere nell'ambito lavorativo?con sempre le solite banalità.....in fondo se l'è cercata.....
 
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Glenda Cherubino

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Dobbiamo aspettarci che gli diano il premio?

Omicidio S. Pietro in Casale: Villani "molto provato, si valuterà perizia psichiatrica"
 
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Dov'è la giustizia nel nostro Paese. Vergogna!!!

Con questo rispondo a Glenda, purtroppo è una domanda che ricorre troppo spesso ed anche in moltissimi altri ambiti dall'omicidio allepiù banali liti di condominio.

Come già detto per me femminicidio non esiste ovvero esiste il reato di omicidio indipendentemente da chi lo compie, tuttavia ripensando alla questione mi domando: se il delitto d'onore o passionale indicava la reazione del tradito che ammazzava la lei traditrice ed il suo compare, per mantenere il proprio (del cornuto) onore mi sembra che con il termine "femminicidio" si potrebbe indicare non tanto una fattispecie di reato a se stante ma una sorta di sintesi in cui con il termine in dibattito si vuole indicare un'uomo che non accetta di essere scaricato dalla propria compagna In questo, a parer mio, si utilizza un termine che tende a giustificare l'omicida, facendolo apparire debole psicologicamente o obnubilato dall'amore al punto da non esistere se lei non sta con lui, in questo modo gli diamo già una linea difensiva, non tanto di far apparire lei debvole. A mio avviso se si parla di omicidio di una donna da parte del suo compagno si esclude ogni giustificazione.
 
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Glenda Cherubino

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esiste il reato di omicidio indipendentemente da chi lo compie

Proprio per questo, deve essere preso in seria considerazione, in tutti i suoi aspetti e mi aspetto anche piu' giustizia.
 
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Non basta intonare un vibrato coro di condanna alla maschia viltà; bisogna esprimere lo sdegno in un gesto unanime che concretizzi una scelta di campo inequivocabile tra chi appartiene correttamente, e a pieno titolo, alla società civile (qualunque cosa significhi questa locuzione) e chi ne è fuori.



Un drappo rosso al balcone come quello esposto dalla Boldrini a Montecitorio (aspettiamoci a breve un Angelus da codesta ispirata ministra) è perfettamente in linea con la serie di stracci variopinti e icone che già hanno ornato i palazzi del potere, o delle periferie, del nostro paese; mi viene in mente, per esempio, la gigantografia di una delle lapidande persiane (salviamo Amina!) sul palazzo della prefettura di Padova ma, ahimè, chissà quante altre puttanate mi sono scordato.



I dati propalati dalla stampa sono inquietanti; non importa se sono numeri sparati a cazzo e che, in Italia, un giornalista che abbia la minima idea di che cosa sia la statistica non trova lavoro; l'allineamento alla retorica dell'indignatio dettata dal governo è bipartisan; non sono tollerate reticenze tra le fila dell'intelligencija, sgarri una volta e sei fuori; puro stile sovietico; il popolo poi reagirà fatalmente nella direzione voluta, come Pavlov ci ha insegnato.


Le domande che mi pongo io e alle quali non sono in grado di dare una risposta sono: perchè il femminicidio debba diventare l'ennesima emergenza nazionale e perchè ora; anche se queste sono questioni di lana caprina.
 
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Glenda Cherubino

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Le domande che mi pongo io e alle quali non sono in grado di dare una risposta sono: perchè il femminicidio debba diventare l'ennesima emergenza nazionale e perchè ora; anche se queste sono questioni di lana caprina.

Ma riesci a capire che il problema non è il termine? riesci a comprendere che la Vita, sì dico la Vita, va difesa e tutelata? che un tizio che a 16 anni aveva già ucciso, che era agli arresti domiciliari e che, ha ammazzato ancora a 56 anni, qualche problema lo aveva? fosse stata anche una donna a commettere un "maschicidio" forse è il caso di fare qualcosa in questo Paese assente, ma dove chi ci abita lo è di piu'? Basta eh!!!! Almeno la coscienza umana, falla vivere!!!!!
 
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Cara Glenda, non è mia intenzione minimizzare il crimine a cui ti riferisci, semplicemente parlavo d'altro; mi riferivo, in termini generali, di qualcosa che, a mio parere, aveva qualche attinenza al tema; e comunque nessuna rilevanza per quanto ti riguarda.

Se fosse stato un maschicidio la ragazza di 16 anni sarebbe finita nel carcere per un tot, a discrezione dei magistrati, ma non certo all'ergastolo che in Italia, specie per un minore, non esiste più da un pezzo (a parte per alcuni irriducibili degli anni di piombo).

Non te la prendere per la mia coscenza gretta e disumana ma io vivo nel paese dei Goti.

Vuoglimi bene
 
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Glenda Cherubino

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Cara Glenda, non è mia intenzione minimizzare il crimine a cui ti riferisci, semplicemente parlavo d'altro; mi riferivo, in termini generali, di qualcosa che, a mio parere, aveva qualche attinenza al tema; e comunque nessuna rilevanza per quanto ti riguarda.

Se fosse stato un maschicidio la ragazza di 16 anni sarebbe finita nel carcere per un tot, a discrezione dei magistrati, ma non certo all'ergastolo che in Italia, specie per un minore, non esiste più da un pezzo (a parte per alcuni irriducibili degli anni di piombo).

Non te la prendere per la mia coscenza gretta e disumana ma io vivo nel paese dei Goti.

Vuoglimi bene

Voler bene non ha alcuna attinenza, vivi dove vuoi, ma i paraocchi non servono a nessuno. Quante "pene" ( voluto questo termine? ) si scontano davvero in Italia per reati come l'omicidio? non guardare i numeri o al sesso.... Sì, un pò nel tuo essere poco realista, mi stai sul "cazzo" anche se è solo una metafora, visto che ho ben altro.
E scusami per questa poca sensibilità, ma resto ferita quando ci si sofferma piu' su un termine, che ha i suoi "difetti" , che sulla realtà, una realtà che, per chi ha provato una violenza o per chi semplicemente ha ancora un cuore, fa male...
Le seghe mentali proposte spesso da alcuni media gestiti dal potere, non sono sempre di aiuto.,...e dire che ormai lo sappiamo.
 
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Glenda Cherubino

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A tutti quegli uomini in primis che la condannano su fb per la pericolosità e la non dignità dove ho risposto perchè poverini loro sono "vittime" nell'andare ad escort, dico solo una cosa: andate a F........ con tutto il CUORE!!!
 
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Glenda Cherubino

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Sono arrabbiata, disgustata e non dovrei prendermela con nessuno, ma sarei contenta se vedessi nascere la sensibilità e la presa di coscienza di tutti/e dalle escort, da chi ci và, dal postino al lattaio, dalla maestra, dalle istituzioni....una presa di coscienza che possa portare a percorrere strade differenti e con piu' equilibrio.
 
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Glenda, ma che cazzo stai a dì???

Il rispetto per il lavoro è sacrosanto, l'essere civile e sensibile verso le escort doveroso, una presa di coscienza forse però è pretendere troppo.
Agli occhi del mondo cattolico (e non) la prostituzione si può tollerare ma non si giustifica.
Non che a me non farebbe piacere, ma ... l'è dura!
 
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Glenda Cherubino

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Agli occhi del mondo cattolico (e non) la prostituzione si può tollerare ma non si giustifica.

Invece del mondo cattolico e religioso tutto, si sono dovute "giustificare" ( non accettare ) le pedofilie, i figli illegittimi, ecc.. ne sono consapevole. che il peccato non è per tutti uguale.
 
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