Femminicidio - Quando non basta limitarsi solo a condannare

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La mia, è che si riesca un giorno a programmare una qualsivoglia, iniziale, minima, approssimativa, pioneristica, politica d'intervento sociale sulla genitorialità.

Magari! Anche perché altrimenti solo la scuola, dall'asilo nido in poi, potrebbe rivelarsi un fattore protettivo rispetto alle patologie famigliari, attraverso cui creare una cultura della relazione e anche una diversa struttura psichica, ma non è certo sufficiente.
Io sono abbastanza speranzosa e ottimista, o almeno voglio esserlo...!
 
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Ricordo che alcuni anni fa avevo visto alla tele un'intervista ad una escort romana genere Milf.
Diceva che era stata sposata per un po', e dal marito aveva subito maltrattamenti di ogni tipo.
Da quando per necessità, aveva iniziato a lavorare come escort, gli uomini con lei erano tutti carini e gentili. Non è per caso che c'è qualcosa che non va nel cosiddetto sistema?
 
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Ricordo che alcuni anni fa avevo visto alla tele un'intervista ad una escort romana genere Milf.
Diceva che era stata sposata per un po', e dal marito aveva subito maltrattamenti di ogni tipo.
Da quando per necessità, aveva iniziato a lavorare come escort, gli uomini con lei erano tutti carini e gentili. Non è per caso che c'è qualcosa che non va nel cosiddetto sistema?

E' curioso ciò che scrivi, perché parlando con alcune escort viene fuori praticamente lo stesso concetto. Esperienze molto negative con gli uomini, anche di umiliazione, nella "vita normale" e quasi un riscatto nell'escorting.
A pensarci bene, è tremendo.
 
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In occasione di questo topic sulla violenza, ci terrei a sottolineare una cosa che dovrebbe essere scontata, ma capita che non lo sia.
La prostituzione non autorizza o giustifica MAI la violenza, di nessun tipo.
La prostituta vende una serie di prestazioni sessuali, non il proprio corpo.
Se nel bel mezzo di una prestazione vi chiede di fermarvi perché le state facendo male, voi dovete fermarvi.
Senza se e senza ma.
Se fin dall'inizio vi dice che lei arriva solo fino a un certo punto, voi dovete rispettare quel punto e non fare pressione per andare oltre.
Se una donna non vi convince, non siete obbligati ad usufruire dei suoi servizi sessuali: siete liberi di girare i tacchi ed andarvene. Nessuno vi costringe a rimanere.
Ma se decidete di rimanere e restate delusi dalla sua prestazione, avrete comunque l'obbligo di pagarla sempre e comunque, in caso contrario sarebbe una violenza.
 
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queste sono le sue parole pronunciate proprio ieri....

"Non so nemmeno io come ho fatto a sopportare il dolore che avete intuito in quelle foto. Comincio a rendermene conto solo ora. Ma mi sento di dire che la vita è meravigliosa, mi sta andando tutto bene, un giorno più bello dell'altro. Non so nemmeno io perché mi succede questo. Ma so che è fantastico". Lo ha detto Lucia Annibali, premiata oggi pomeriggio a Pesaro dal circolo della stampa.

.....E lei, quando si guarda allo specchio, si vede così: un leone".
Purtroppo ancora episodi analoghi
http://www.tempostretto.it/video/crea-video.html-321
http://it.blastingnews.com/cronaca/...-l-acido-arrestato-ex-compagno-001385845.html
 
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Ed anche questo: http://www.lastampa.it/2017/01/12/i...-fidanzata-864Ja1BPAP8xhtTOIcsOFO/pagina.html
Almeno in questo caso la tragedia è stata evitata. Ma tutti questi fatti, accaduti in pochi giorni, mi spinge a delle considerazioni che da tempo desideravo fare:
Il problema della violenza sulle donne non è certo una prerogativa italiana, ma mi sento di dire che, tra i paesi occidentali, in teoria più "civilizzati", da noi si manifesti con maggiore frequenza. Pure mia moglie, che, in quanto sudamericana dovrebbe essere abituata a certi livelli di machismo, è rimasta impressionata da quanto spesso questi episodi si ripetano in Italia. E non è questione di ignoranza, dato che la merda umana che ha gettato acido sul viso di Lucia Annibali era un avvocato, cosí come lo era un altro che a Verona tempo fa uccise la sua ragazza. Il fatto che l'autore dell'ultimo attacco di acido fosse un capoverdiano (a cui auguro di cuore le peggiori sofferenze) non toglie che gli uomini italiani abbiano chiaramente un problema nell'accettare l'idea che una donna non appartiene a loro, e che quando ella decide di terminare una relazione, la sua decisione va accettata e punto. Questi maschi, che non rassegnandosi all'idea di perdere la "propria" donna, desiderano vendicarsi picchiandole, uccidendole o cancellando la loro bellezza con l'acido, rappresentano il lezzo del lerciume, da porre allo stessi livello dei pedofili e dei terroristi dell'ISIS. Ma perchè da noi questi fatti succedono più spesso che altrove? Che cazzo succede nelle menti di certi maschi italiani?
A mio avviso una delle ragioni risiede nell'educazione pervissiva che i genitori italiani trasmettono ai figli. Io non sono uno di quelli che godono nel parlare male del proprio paese, ma ai miei amici stranieri non esito a dire che i genitori italiani di oggi sono uno schifo, indegni di essere chiamati tali. Abituati a viziare i propri mocciosi, non opponendo mai loro un rifiuto, difendendoli sempre e prendendo le loro parti contro gli insegnanti, questi pseudogenitori hanno cresciuto una generazione di mostri, viziati e senza valori, abituati a non sentirsi dire un NO. Ed ecco che quando questi bamboccioni si sentono opporre un rifiuto da una donna, apriti cielo! Su questo bisogna lavorare parecchio, ma non c'è da essere ottimisti, non credo che i genitori che verranno prossimi anni saranno migliori.
Un altro punto da sottolineare è il nostro sistema giuridico, schifosamente garantista verso i criminali. Quello che ha sparato alla sua ex a Napoli aveva già ucciso la prima moglie nel 1991. Quanti anni è rimasto in galera? E quello che a Rimini ha rovinato con l'acido la faccia di Jessica era stato da lei denunciato tempo fa, per violenze e stalking. Il pubblico minnistero ne aveva chiesto l'arresto, ma il GIP ha deciso altrimenti, disponendo per lui il solo obbligo di starle lontano. Si poteva pensare che il tipo sarebbe stato scoraggiato da questo "divieto"? Il nome di questo giudice andrebbe pubblicato sui giornali, e lui dovrebbe pagarla in termini pecuniari e di carriera, ma ovviamente non accadrà. E comunque le leggi non puniscono abbastanza la violenza contro le donne. Ad esempio qualche anno fa fu proposto di rendere automatica la denuncia per qualsiasi uomo avesse provocato una lesione alla propria moglie/convivente/partner; ció significava togliere alla donna l'onere della denuncia contro il proprio uomo od ex, cosa per lei non sempre facile da fare. Cosa fecero i nostri deputati? Resero la denuncia automatica solo nei casi in cui la donna avesse subito lesioni che richiedessero un ricovero di almeno 20 giorni d'ospedale! Da vomitare.
Ci sarebbe poi anche da stigmatizzare il comportamento di alcune delle vittime, che, come la ragazza di Messina, continuano a difendere il proprio partner anche dopo la violenza subita. E' chiaro che queste poverette sono state per lungo tempo oggetto di violenza pricologiche, tale da far loro scambiare il trattamento manesco da loro subito come segno di amore o comunque di interesse verso loro da parte del loro uomo; tuttavia esse devono capire che, negando o minimizzando queste violenze, arrecano danno a tutte le altre vittime della violenza contro le donne.
Scusate per i toni duri che ho utilizzato e di cui comunque non mi pento; queto genere di cose mi indigna, e mi addolora che in Italia la violenza contro le donne sia all'ordine del giorno
 
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nell'educazione pervissiva che i genitori italiani trasmettono ai figli. Io non sono uno di quelli che godono nel parlare male del proprio paese, ma ai miei amici stranieri non esito a dire che i genitori italiani di oggi sono uno schifo, indegni di essere chiamati tali. Abituati a viziare i propri mocciosi, non opponendo mai loro un rifiuto, difendendoli sempre e prendendo le loro parti contro gli insegnanti, questi pseudogenitori hanno cresciuto una generazione di mostri, viziati e senza valori, abituati a non sentirsi dire un NO.

Standing ovation per aver sottolineato questo malvezzo (ed è dir poco) diffuro, anche se, ad onor del vero, non in tutti i casi giustifica i casi di femminicidio.
Ciò che è certo, è che fino a circa cinque anni fa per fare un esempio concreto di acidificazione si doveva citare una tipica coppia pakistana, ora si sprecano i casi in Italia.
Un imbarbarimento.
 
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Ciò che è certo, è che fino a circa cinque anni fa per fare un esempio concreto di acidificazione si doveva citare una tipica coppia pakistana, ora si sprecano i casi in Italia.
Un imbarbarimento.

Si, uno degli imbarbarimenti, tra i peggiori. Ma mi chiedo dove nasce quest'odio implacabile che porta certi individui a gesti così atroci. Perché l'omicidio, male supremo perchè priva della vita, è si orribile ma usare l'acido, dare fuoco, .... sono gesti ancora più forti. Segno di una volontà distruttiva, di cancellazione, di volontà di far soffrire particolarmente. Dove sono stati recepiti? E perché oggi vengono recepiti? Non è che 40 anni fa non si sapesse quanto faccia soffrire l'acido od il fuoco. Ma non si faceva, e anche i casi di omicidi mi pare fossero meno frequenti, o forse non venivano riportati.
Trovo che occorrerebbe capire meglio questo odio per prevenirne gli esiti promuovendo una "cultura" di rispetto e accettazione delle scelte degli altri. La vita non finisce, ci sono altre opportunità.
 
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Non esiste nessun ridicolo femminicidio.
La parola in questione è stata creata dalle femministe per sottolineare una inesistente maggiore gravità nell'uccidere una donna, rispetto all'uccisione di un uomo.
La vita ha lo stesso valore per tutti: una donna non vale per nulla più di un uomo; chi ne uccide una ha commesso un omicidio esattamente come chi uccide una uomo.
E quanto ai numeri: ogni anno sono molti più gli uomini uccisi, che le donne.
 
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Ogni anno in tutta italia e nel mondo si commemorano le vittime transgender Day of remembrance,TDoR, ma nessuno cita mai questa spinosa situazione morte ammazzate solo per motivazioni di identità. Quando vi ho partecipato ho notato, durante la commemorazione, riluttanza da parte della gente che ci passava accanto mentre leggevamo col megafono come fosse stata uccisa.. la maggior parte delle trans ammazzate sono di nazionalità brasiliana e meno di quelle italiane ma con la stessa mattanza di esser picchiate e seviziate.

Non siamo nemmeno contemplate nel concetto di 'femminismo e/o femminicidio' anzi per le femministe non esistiamo nonostante siano stati fatti dei meeting sul tema. Alle femministe interessa solo tutelare le bio da situazioni di pericolosità di vita contrariamente ad una trans che non trova supporto abitativo ( non c'è interesse ) per la cacciata di casa finendo in mani sbagliate con epiloghi poco chiari.

Il femminicidio, per come la vedo io, è l'anticamera di una violenza psicologica atta a distruggere la psiche e poi il corpo di una donna. A volte in alcuni uomini si cela una forte misoginia che scatena la furia omicida.

Ci sarebbe molto da dire sul femminicidio e sul lucro che se ne ricava dagli spot, trasmissioni, etc. e non sempre le donne sono meno di alcuni uomini vista la loro misandria; nessuno mai parla della violenza sugli uomini perché non è un tema che fa notizia.
 
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Perchè la discussione dove stai postando è già stata accorpata con quella che avevo aperto io nel 2012: infatti se noti adesso le pagine sono diventate 34. Quindi basta che torni a pagina 1.
 
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Lago Di Garda
Certo che quando poi leggo che reo confesso di aver strangolato la fidanzata e di averla custodita nel bagagliaio dell'auto se ne sta a casuccia propria coccolato dai propri genitori mi chiedo se i giudici stessi non siano degli assassini e serial killer che svolgono tale lavoro per difendere e liberare i propri simili.Non trovo altra spiegazione.
 
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