Per adesso riporto solo dell'ultima volta che ne ho parlato con una pay, mia amica, circa 10 giorni fa.
Le chiedevo cosa la fa restare 10 mesi all'anno in Italia nei migliori anni della sua vita (quelli tra i 20 e i 30) a parte il lauto guadagno. La, in Romania, ha un ragazzo (vero, non pseudo) che ha un lavoro e c'è la possibilità quindi di vivere con meno soldi ma più felici. La domanda era: "Ma perché non ti accontenti di meno soldi ed eviti di accoppiarti con persone che più volte mi ha detto che ti fanno schifo?" La risposta è stata un pò incasinata, ma il succo era che questa cosa del vendere il proprio corpo a persone che mai nemmeno sfiorerebbe è come il dolore del parto, anche se fortissimo una volta fatto nemmeno te lo ricordi. Quando va a casa non ci pensa più e nessuno le ricorda mai niente, nemmeno il ragazzo.[/COLOR]
Se posso permettermi: perché tu, che cerchi in maniera forte la sincerità di una lei, speri di trovarla in una donna che non è in grado di spiegare il suo vero pensiero nemmeno a se stessa?
Ma al tempo stesso ho sempre presente che lei in realtà non è la mia amante, e che mi elargisce una prestazione, dietro compenso. E mi va bene così, non ho il diritto di pretendere niente di più. Parlare di falsità è inopportuno. Capisco perfettamente che molti di voi desiderino magari non l'amore, ma un sincero affetto; io stesso spero che la mia fidelizzata provo questo per me. Ma se questo non succede, dobbiamo accettarlo.
Questa credo sia una grande verità. Aggiungo che proprio il non aspettarsi di più, può costituire la base di forza di un cliente: il quale, proprio perché sa che non deve aspettarsi niente di più e dunque è serenamente distaccato sotto l'aspetto emotivo, può inaspettatamente ricevere quel
quid pluris dato da qualche attenzione disinteressata, E' raro, ma può accadere.
Quando una fidelizzata, presente nella mia città, ti manda messaggi che vanno dalla buonanotte alla richiesta di medicine, e, per fare un esempio, ti manda gli auguri per il tuo compleanno a mezzanotte e un minuto, tu rimani nell'indecisione: mi coltiva come cliente o siamo un pò amici davvero?
Risposta rimandata all'anno successivo. Lei non è più nella mia città, non si ricordava assolutamente del mio compleanno, ma capitati nel discorso, neanche sapeva quale era il mese.
Allora, io capisco il suo lavoro, mi aveva fatto gli auguri per guadagnare 50 euro il giorno dopo. Lo comprendo e lo accetto, ma il retrogusto che mi rimane è estremamente amaro.
Sarà che sono una persona sensibile, ma questo cinismo mi fa male, mi ha portato a dubitare di tutto.
Io affitto e uso dietro compenso il loro corpo per mezzora (e anche questo è cinismo) e in quel tempo ci sta tutto. Ma se tu mi chiami per chiedermi una medicina che in farmacia non ti danno o mi fai gli auguri nel bel mezzo della notte non deve essere cinico opportunismo, spererei fosse veramente sentito e in quel momento, nella mia ingenuità, l'avevo creduto.
Scoprire dopo tempo che non è così è amaro.
Il discorso vale un pò in generale, e nessuno ha colpe, è solo la realtà di questo mondo.
Felice per quelli che vivono le eccezioni.[/COLOR]
Questo tuo pensiero mi fa riflettere.
Ora mi spiego.
Il frequentare le escort, ha significato per me anche imparare qualcosa di più sulle donne in generale.
Le finte attenzioni che tu hai constatato nella escort - che un anno dopo nulla più ricordava del tuo compleanno - io le ho constatate perfino in alcune mie ex ragazze free, che poco tempo dopo che ci eravamo lasciati non ricordavano nemmeno in quale anno ero nato.
Non dimentichiamoci che una escort, anche a causa del nomadismo e degli imprevisti che caratterizzano il suo lavoro, spesso è una donna con caratteristiche femminili portate all'ennesima potenza.
La volubilità è appunto una di esse, ahimè: conosco donne che negano di avere detto o fatto cose tremende, cose tremende che tutti ricordano.
E lo negano con una decisione che lascia allibiti!
Se poi proprio vengono messe spalle al muro, minimizzano o scaricano il barile con una superficialità che mai accetterebbero da altri.
Sono troppo misogino? Beh, che vuoi farci: ogni tanto mi gira così; ci sono anche donne che fanno eccezione, per fortuna, ma il problema è che non sono tante, escort o non escort che siano.
Quale corollario, ti lascio questa notevole sintesi del genere femminile resa dal grande Jack Nicholson in "Qualcosa è cambiato" di James L. Brooks:
https://www.youtube.com/watch?v=WNh6RN2JmZ4
p.s.: un paio di escort mi mostrarono il loro casellario giudiziario. Posto che c'era da rimanere sbalorditi per l'inaspettato cinismo sotteso a certi casi, era degna di nota la loro ostinata attitudine a commentare ogni e qualsivoglia reato con un seccato "
e comunque è una cazzata, m'hanno condannato solo perché m'hanno presa, l'hanno fatta più grande di quel che era".