Fidelizzate

[PNorth]

Caro Oblomov, tu hai ragione da vendere, forse più di tutti qua dentro, ma se facciamo così non usciremo mai da questa specie di loop.
E' chiaro che il nostro LadrodiStellle aiuta belle figliole dell'est, qui siamo su PunterForum e si parla di pay.
Se poi lui magari scrive come LadrodiNonnine sul TerzaetàForum la, su quei post, faranno altri discorsi, ma qui si parla di pay che a fronte di una mano tesa (chiesta o proposta) rispondono sempre con zero riconoscenza o addirittura cercando di approfittarsene.
Sbagliato dare? Giusto approfittarsene? Sbagliato non siano mai riconoscenti? Giusto sperare in un rapporto amichevole? Di questo parliamo.

P.S. Il problema dell'anziano che non arriva a fine mese non può essere del LadrodiStelle, a meno che non sia anche LadrodiPensioni, cioè uno di quei politici che ho in mente....

 

[Membro cancellato 165023]

Dalle mie parti si dice "una volta buono, due volte, mona". Nel senso che può capitare di farlo una volta per bontà, ma se lo rifai due volte, allora sei ...

 

[LadrodiStelle]

Mi hai preceduto PNorth e in parte hai già espresso anche la mia opinione.
Certo che ha ragione anche Oblomov,che ama usare l'arma del sarcasmo e ne fa buon uso a onor del vero
Amo frequentare le belle ragazze(e chi lo nega?)non frequento anziani,se non del parentado,e quindi non posso avere amicizia con persone anziane.
Anche al di fuori del mondo pay comunque frequento persone che hanno al massimo la mia età(io ne ho appena compiuti 41 per la cronaca)mi piace la compagnia delle giovani,ma al di là del sesso.
Posso avere il diritto di sperare,almeno sperare,sempre tenendo ben presente il caposaldo del nostro rapporto(sessoxsoldi)di venire considerato un amico da qualche pay?Espletato il dovere di pay lei e io di cliente ,possiamo essere amici per confidarci,per parlare dei ns cari,per parlare di sport,di cazzate,di sesso e chi più ne ha più ne metta.
O vedi qualcosa di sbagliato a priori in questo?Illuminami

 

[oblomov]

Sarà una banalità ma l'amicizia non si compra e le nostre amiche fiutano a km di distanza coloro che con l'arma della generosità ambiscono ad entrare nelle loro grazie per non si è capito ancora (?) quale fine o per legarle a sè sfruttando la situazione di bisogno, vera o presunta, che le vede costrette a prostituirsi. Sarò ingenuo ma temo che sarebbe più apprezzato un pensiero insignificante ed inaspettato da parte di un estraneo che le trova in un momento di difficoltà, piuttosto che l'aiuto danaroso di un cliente magari sposato, con prole e trent'anni di più.
Anche il berlusca era molto generoso eppure non mi sembra che le olgettine siano state molto riconoscenti.
No, secondo me non c'è alcuna speranza se non quella di raschiare un po' di pietà.
Poi se in fin dei conti vi accontentate di un grazie o poco più sono costretto ad ammettere che vi siete imbattuti in ragazze maleducate.
Scusate non volevo essere sarcastico ma solo evidenziare il tratto, a mio modesto parere, più gretto e volgare di puttane e puttanieri che, e mi riferisco a questi ultimi, non accontentandosi dei corpi ambiscono a comprarsi anche il resto.
Le altre, quel tipo di puttane, sono anch'esse delle opportuniste solamente un po' più scaltre e munite di sistemi di autodifesa più efficaci.

 

[LadrodiStelle]

Si si capisco il tuo punto di vista scettico ma il mio secondo fine,se così si può dire brutalmente,è solo quello di ricevere da qualcuna di loro con cui lego particolarmente un po' di vicinanza,di calore umano,talvolta riesce difficile anche a me credere a una loro amicizia disinteressata.
Per portare esempi concreti.
Raccontavo di avere prestato soldi e ospitato a casa mia la fidelizzata più stretta.
Questo l'ho fatto anche a favore di amici,non capisco sinceramente che differenza ci sia se l'ho fatto anche con l'amica/pay.
Non ho preteso nulla in cambio ,né dagli amici né dalla pay se non la loro compagnia e fiducia.
Secondo me la differenza sostanziale è che un rapporto con la pay è molto più complicato e sul filo del rasoio rispetto a un rapporto di amicizia "tradizionale"per via dei soldi che sono la lama che separa così nettamente i ns ruoli.
Buona serata a tutti e a domani che stasera,ho un bell'impegno,sempre in tema pay

 

[oblomov]

Anch'io capisco il tuo punto di vista, resta da capire il loro. Magari quello che tu cerchi loro non sono disposte a dartelo nemmeno in segno di riconoscenza e questo forse andrebbe apprezzato perché non sarebbe altro che beneficenza. Le ragazze belle, le pay più che mai, sono molto diffidenti nelle relazioni sociali, un po' come possono esserlo le persone ricche o potenti che sospettano sempre che dietro una cortesia ci sia un secondo fine.
Buona serata.

 

[setter611]

Secondo me la differenza sostanziale è che un rapporto con la pay è molto più complicato e sul filo del rasoio rispetto a un rapporto di amicizia "tradizionale"per via dei soldi che sono la lama che separa così nettamente i ns ruoli.

Più che altro il timore fondato della pay di perdere un cliente, e quindi delle entrate sicure, solo per averti dato troppa confidenza

 

[PNorth]

Anch'io capisco il tuo punto di vista, resta da capire il loro. Magari quello che tu cerchi loro non sono disposte a dartelo nemmeno in segno di riconoscenza e questo forse andrebbe apprezzato perché non sarebbe altro che beneficenza. Le ragazze belle, le pay più che mai, sono molto diffidenti nelle relazioni sociali, un po' come possono esserlo le persone ricche o potenti che sospettano sempre che dietro una cortesia ci sia un secondo fine.
Buona serata.

Credo che il punto sia proprio capire il punto di vista della pay.
Dietro la ragazza che dietro compenso si offre a te, c'è un mondo variegato esattamente come il nostro. Le volte che sono riuscito ad andare oltre spesso ho visto (e conosciuto) figli, pseudo-mariti, pseudo-fidanzati, lavori persi, situazioni ingarbugliate a vario titolo. Per quello dico che a volte basterebbe un "grazie" o un minimo di riconoscenza e sarei contento, non si cerca certo l'amicizia della vita, ma poi penso perché dovrebbe farlo con me invece che con un'altro dei 50 personaggi incontrati questa settimana?
A volte penso davvero come Oblomov quando dice che dovremmo apprezzarle per questa mancata riconoscenza, ma non per una finta beneficenza, ma forse perché, oltre a difendersi e a mantenerci a distanza, ci risparmiano false illusioni e derive che non si sa dove ci possono portare, perchè forse siamo noi punter a non avere le idee chiare, loro hanno l'obiettivo concreto del guadagno e sanno come muoversi.
Sulle belle ragazze (pay e no) che temono una cortesia perché dietro ci sia un secondo fine mi sa troppo di idea stereotipata. Le ragazze non vivrebbero più niente liberamente, invece credo che in realtà siano molto più scafate e sappiano difendersi. Dal punto di vista maschile, è chiaro che se mi fidanzo con Belen sono a rischio giornaliero di corna, ma non per questo allora mi metto con Rosy Bindi, quindi la gentilezza la farei alla Belen di turno. Tu cosa sceglieresti?

 

[setter611]

Senza ombra di dubbio con Rosy Bindi. Più che altro per il vitalizio ?

 

[Infizz]

Posso avere il diritto di sperare,almeno sperare,sempre tenendo ben presente il caposaldo del nostro rapporto(sessoxsoldi)di venire considerato un amico da qualche pay?Espletato il dovere di pay lei e io di cliente ,possiamo essere amici per confidarci,per parlare dei ns cari,per parlare di sport,di cazzate,di sesso e chi più ne ha più ne metta.
O vedi qualcosa di sbagliato a priori in questo?Illuminami

L'intero concetto rischia di divenire un ossimoro.
Si, ovviamente è possibile 'venire considerato', o diventare realmente, amico di una pay.
Il problema è che è infinitamente più facile (e, dunque, più probabile) non esserlo, ma illudersi di esserlo.

In altri contesti venditore/cliente, la linea di demarcazione è chiara: finchè il mio salumiere è dietro il bancone, indossa il camice e mi affetta il prosciutto, io sono il suo cliente. Se andiamo insieme al cinema, siamo amici, in quel momento.

La pay che per mezz'ora si è fatta scopare perchè la pago (tant'è che, se la prima volta che l'ho incontrata, le avessi proposto un rapporto free, avrebbe rifiutato), se poi resta una mezz'ora a chiacchierare con me (perchè non me lo dice ma magari ha la figa irritata, e vuole aspettare prima del prossimo cliente), è una mia amica? La pay che mi ha baciato per un'ora perchè tutti i santi giorni la vado a prendere a casa, la porto al lavoro, la scopo, la pago, e a fine turno la riporto a casa (liberamente tratto dai topic di Ladrodi Stelle) se si trattiene un poco con me, è diventata un'amica, od io mi illudo di esserlo?

La solitudine è una brutta bestia, ci si deve convivere anche abitando in città con milioni di abitanti.
La solitudine è il seme da cui germoglia la prostituzione.
Nulla di sbagliato nel parlare con una pay, ma saprai di essere un suo amico quando la incontrerai senza mai più pagarla (con i soldi, od altre liberalità e servigi).

 

[PNorth]

La solitudine è il seme da cui germoglia la prostituzione.

L'insostenibile solitudine del punter.

E pensare che leggendo il forum sembriamo una variegata banda di gente che ha anche mille altri interessi e si trova nelle più varie situazioni di vita.

Solitudine interiore? O solitudine fisica? O ci piace solo una bella mezzora in solitudine con una pay?

 

[oblomov]

Ma secondo te se uno fosse felice andrebbe a puttane?

 

[LadrodiStelle]

Scusate ma se allarghiamo il discorso alle motivazioni che ci portano,volontariamente o non,a diventare amici di una pay,sono d'accordo con voi che le molle che fanno scattare questo meccanismo siano principalmentel'infelicità e la solitudine,da ambo le parti,su questo temo ci sia poco da discutere.
Io sostenevo solamente come sia difficile ma non impossibile passare da essere prima un cliente comune,poi un fidelizzato e infine venire considerato un amico da una pay.Io personalmente la trovo una esperienza gratificante.Meritarsi la fiducia di una persona,soprattutto di una persona che per la professione che svolge tende a diffidare dei buoni sentimenti, mi gratifica.
Permettetemi di portare degli esempi concreti per corroborare la mia tesi.
Incontro la pay "amica" come cliente nell'ambito dei 30 minuti che mi concede.
Al di fuori di questi 30 minuti mi confida particolari della sua vita che il 99% dei clienti non conosce e non deve conoscere(detto da lei).
Spesso andiamo a bere un caffè insieme(non al bar della avvenente barista purtroppo ma a un bar più simile a quello descritto da Megabizzo)
Ogni tanto andiamo insieme a giocare al Bingo.
Mi ha chiamato pochi giorni fa per farmi gli auguri di compleanno(ho degli amici o presunti tali che se ne sono dimenticati).
Mi ha fatto conoscere di persona suo figlio,siamo andati insieme al negozio di giocattoli e poi ho ospitato entrambi a dormire a casa mia.
Mi racconta quello che fa durante la giornata.
Io le ho raccontato la storia della OTR di cui ero(ahimè sono tuttora) innamorato e lei mi ha ascoltato.
Premesso questo,devo considerarla un'amica fittizia,una pay come le altre,una falsa amica?Perchè fa tutto questo?Solo per paura di perdere un buon cliente?
Se volessimo per forza catalogare un rapporto di questo tipo,come dovremo definirlo?
Chiedo a tutti,in primis agli scettici,anche allo scettico che talvolta è in me.

 

[setter611]

Ma secondo te se uno fosse felice andrebbe a puttane?

Al momento potrei essere più felice solo se trovassi una che me la dia gratis e finito l'atto se ne vada a casa sua senza proferire una parola. Non pago per sentire i problemi e gli scazzi altrui sennò mi cercherei una compagna. Per me è felice anche chi vive come un eremita sulle Alpi perché quella è la sua dimensione voluta. Per me la felicità è trovare un equilibrio interiore e cercare di conservarlo il più possibile

 

[oblomov]

"Al momento potrei essere più felice solo se trovassi una che me la dia gratis"
Appunto.

 

[Membro cancellato 165023]

Scusate ma se allarghiamo il discorso alle motivazioni che ci portano,volontariamente o non,a diventare amici di una pay,sono d'accordo con voi che le molle che fanno scattare questo meccanismo siano principalmentel'infelicità e la solitudine,da ambo le parti,su questo temo ci sia poco da discutere.
Io sostenevo solamente come sia difficile ma non impossibile passare da essere prima un cliente comune,poi un fidelizzato e infine venire considerato un amico da una pay.Io personalmente la trovo una esperienza gratificante.Meritarsi la fiducia di una persona,soprattutto di una persona che per la professione che svolge tende a diffidare dei buoni sentimenti, mi gratifica.
Permettetemi di portare degli esempi concreti per corroborare la mia tesi.
Incontro la pay "amica" come cliente nell'ambito dei 30 minuti che mi concede.
Al di fuori di questi 30 minuti mi confida particolari della sua vita che il 99% dei clienti non conosce e non deve conoscere(detto da lei).
Spesso andiamo a bere un caffè insieme(non al bar della avvenente barista purtroppo ma a un bar più simile a quello descritto da Megabizzo)
Ogni tanto andiamo insieme a giocare al Bingo.
Mi ha chiamato pochi giorni fa per farmi gli auguri di compleanno(ho degli amici o presunti tali che se ne sono dimenticati).
Mi ha fatto conoscere di persona suo figlio,siamo andati insieme al negozio di giocattoli e poi ho ospitato entrambi a dormire a casa mia.
Mi racconta quello che fa durante la giornata.
Io le ho raccontato la storia della OTR di cui ero(ahimè sono tuttora) innamorato e lei mi ha ascoltato.
Premesso questo,devo considerarla un'amica fittizia,una pay come le altre,una falsa amica?Perchè fa tutto questo?Solo per paura di perdere un buon cliente?
Se volessimo per forza catalogare un rapporto di questo tipo,come dovremo definirlo?
Chiedo a tutti,in primis agli scettici,anche allo scettico che talvolta è in me.

Detta così sembrerebbe di si. Sembrerebbe un'amica, però ... io ci metterei un grosso "però".

 

[LadrodiStelle]

L'intero concetto rischia di divenire un ossimoro.
Si, ovviamente è possibile 'venire considerato', o diventare realmente, amico di una pay.
Il problema è che è infinitamente più facile (e, dunque, più probabile) non esserlo, ma illudersi di esserlo.

In altri contesti venditore/cliente, la linea di demarcazione è chiara: finchè il mio salumiere è dietro il bancone, indossa il camice e mi affetta il prosciutto, io sono il suo cliente. Se andiamo insieme al cinema, siamo amici, in quel momento.
La pay che mi ha baciato per un'ora perchè tutti i santi giorni la vado a prendere a casa, la porto al lavoro, la scopo, la pago, e a fine turno la riporto a casa (liberamente tratto dai topic di Ladrodi Stelle) se si trattiene un poco con me, è diventata un'amica, od io mi illudo di esserlo?


Scusa ma devo specificare che questi eventi che hai tratto dai miei topic non riguardano la mia attuale fidelizzata che considero amica ma la storia(ormai finita nella realtà ma che continuo a coltivare nelle mie illusioni)con la mia Amata Indimenticabile ,siamo su due piani nettamente distinti e OT.
Magari potrei parlarne qui

http://community.punterforum.com/showthread.php?t=251

 

[oblomov]

Ladrodistelle il fatto che tu faccia dell'amicizia con una pay quasi una bandiera oltre che motivo di insistente ricerca non fa altro che alimentare ambiguità su tutto ciò che scrivi. Scusami ma la penso così. Penso inoltre che le cose se devono accadere accadono secondo percorsi a noi sconosciuti e con chi meno ce lo aspettiamo senza che per forza di cose debba essere una pay.

 

[LadrodiStelle]

Ma infatti non sono mai partito con l'intenzione di diventare amico di una pay o peggio innamorarmi di una pay.
Sono cose che sono accadute in maniera del tutto imprevedibile e inattesa anche per me.Un punter più scafato di me magari li definirebbe degli incidenti di percorso.
Sono eventi che sono capitati a me come a molti altri puttanieri,anche ai cinici e navigati e anche a quelli che "a me non capiterà mai"!
E sono pronto a scommettere che capiteranno finchè esisterà la razza umana.
P.s.
Quale sarebbe l'ambiguità in ciò che scrivo?

 

[oblomov]

Su molte cose che scrivi sono spesso d'accordo (quest'ultimo tuo post ad esempio), sembra tutto casuale e apparentemente disinteressato, ma ricevo la sensazione che non sia così.
È solamente una sensazione, non vorrei apparire offensivo.