Selachimorphica - martedì 13 agosto 2024
In transito per quel di Francoforte sul Melomeno, non potevo saltare una visita al club di cui all'oggetto.
Arrivo nel primo pomeriggio, caldo inusuale, ancora poche presenze.
Come prima tappa mi butto sul buffet, invero tristanzuolo assai.
In ogni caso, sazio gli appetiti della pancia.
Per quelli della nerchia, inzio a guardarmi intorno.
Ora... sarà che a Londra mi ero abituato bene, sarà che di martedì alle 3 di pomeriggio non posso pretendere di trovare il meglio del meglio... fatto sta che mi pare di assistere alla sagra della cellulite. Avrò mica sbagliato giorno? C'è forse in programma qualche competizione grottesca? Un tripudio di buzzicone che dovrebbero pagarmi loro, per essere chiavate. E io non sono certo Brad Pitt, però santiddio...
Niente... mi rendo conto che ormai il declino degli fkk teutonici non si manifesta tanto a causa dell'evidente caro prezzi, che in ogni caso ci può stare come variabile dipendente, quanto piuttosto per un vistoso e drastico calo estetico della manodopera.
Minchia, ricordo le prime volte nei club tedeschi - parlo di una ventina d'anni fa suppergiù - era tutto un fiorire di asiatiche, africane e sudamericane. E che fiche! E che scopate!
Ancora ricordo con nostalgia il profumo della bernarda di un'ivoriana impalmata in un club di Amburgo nel 2004... o quella thai all'Artemis...
Adesso, una desolante monocultura rumena. Anzi, un vero e proprio cartello mafioso della sgnacchera.
Ma di qualità da discount.
E la cosa tragicomica è che vogliono pure i soldi!
Capiamoci: se certe che ho visto mi abbordassero in un qualsiasi locale rispettabile in pieno giorno, riderei loro in faccia. Letteralmente.
Non è che siccome invece siamo in un fkk, allora magicamente mi diventano fiche. Cessi erano e cessi rimangono.
"Muto et pensoso" gironzolando in perlustrazione fra giardino, interno e bar, rimbalzo sorridendo gentilmente tutti gli approcci non graditi e alla fine ne adocchio solo un paio degne delle mie attenzioni.
Una è un notevole cioccolatino al cacao 90% che però non faccio nemmeno in tempo ad intervistare perchè sparisce subito ghermita dalle avide manone di un burgundo iper-tatuato.
L'altra è una skinny biondina che ho visto gironzolare qui e là salutando tutti come fosse a casa sua, ma senza mai approcciare clienti in modo diretto. Quando non si muove se ne sta sempre seduta sul divano appena a destra dell'ingresso, dove più tardi scoprirò stazionano tutte le meglio fiche der bigoncio.
Appena la becco in piedi al bar a prendere da bere, parto come un falco.
Esma è una simpatica rumena 24enne dal fare un po' svagato, con due belle chiappette a mandolino e un paio di tettine adolescenziali.
Purtroppo non fa anale, ed è un peccato perchè me la sarei castigata come una collegiale in un morboso film di Salieri.
In compenso ha questo look lolitesco, questa parlata un po' svalvolata e spontanea che me la fanno piacere.
Alla fine, ci divertiremo.
Intanto va detto che sculacciare un bel culetto sodo ha sempre i suoi perchè.
E poi la ragazza non lesina certo il limonino. Anzi, nella foga della chiavata è lei che cerca.
Un fighino delizioso, che è un piacere leccare in 69 mentre lei con discreto lavorìo si occupa del mio uccello.
Dopo aver alternato un tre/quattro posizioni, capitolo mentre lei da sopra mi cavalca in smorzacandela.
Mi sono goduto talmente la scopata da fidanzatini (e l'aria condizionata della stanzetta), che la mia depravazione si è presa una pausa non sentendosela di schizzare il di lei delicato visino (sebbene l'opzione fosse nel menu).
Alla fine mi racconta la storia dei suoi numerosi tatuaggi mentre le pastrugno il culo, non importandomene una sega di farmi massaggiare.
Nel complesso, mi è piaciuta questa Esma.
Un viso non all'altezza del corpo, un po' tipo una Lory Del Santo bionda per capirci, ma ha quel non so che di pazzerello che intriga.
E niente dopo la chiavata con Esma mi vado a rifocillare con la grigliata.
Poi non so... sarà il caldo, il campionario di cessi ambulanti, la fase digestiva e forse pure la musica disco-latino-bimbominkia irritante, ma decido di finirla alle 7 di sera con una sola tacca sul fucile.
Non capirò mai come certe ragazze riescano a non impazzire e a non imbruttirsi l'anima in un ambiente del genere, soprattutto ascoltando tale accompagnamento sonoro.
O forse sono già impazzite e non me ne sono accorto.
Un giorno - e dico seriamente - qualcuno dovrebbe erigere un monumento alla mignotta ignota (mater ignota = m.ignota), se non altro per tutte quelle che hanno compromesso la loro salute mentale ascoltando certe "immondizie musicali".
Io invece in un casino metterei Bach o Mozart vedi un po', al limite anche un Rachmaninov....
In transito per quel di Francoforte sul Melomeno, non potevo saltare una visita al club di cui all'oggetto.
Arrivo nel primo pomeriggio, caldo inusuale, ancora poche presenze.
Come prima tappa mi butto sul buffet, invero tristanzuolo assai.
In ogni caso, sazio gli appetiti della pancia.
Per quelli della nerchia, inzio a guardarmi intorno.
Ora... sarà che a Londra mi ero abituato bene, sarà che di martedì alle 3 di pomeriggio non posso pretendere di trovare il meglio del meglio... fatto sta che mi pare di assistere alla sagra della cellulite. Avrò mica sbagliato giorno? C'è forse in programma qualche competizione grottesca? Un tripudio di buzzicone che dovrebbero pagarmi loro, per essere chiavate. E io non sono certo Brad Pitt, però santiddio...
Niente... mi rendo conto che ormai il declino degli fkk teutonici non si manifesta tanto a causa dell'evidente caro prezzi, che in ogni caso ci può stare come variabile dipendente, quanto piuttosto per un vistoso e drastico calo estetico della manodopera.
Minchia, ricordo le prime volte nei club tedeschi - parlo di una ventina d'anni fa suppergiù - era tutto un fiorire di asiatiche, africane e sudamericane. E che fiche! E che scopate!
Ancora ricordo con nostalgia il profumo della bernarda di un'ivoriana impalmata in un club di Amburgo nel 2004... o quella thai all'Artemis...
Adesso, una desolante monocultura rumena. Anzi, un vero e proprio cartello mafioso della sgnacchera.
Ma di qualità da discount.
E la cosa tragicomica è che vogliono pure i soldi!
Capiamoci: se certe che ho visto mi abbordassero in un qualsiasi locale rispettabile in pieno giorno, riderei loro in faccia. Letteralmente.
Non è che siccome invece siamo in un fkk, allora magicamente mi diventano fiche. Cessi erano e cessi rimangono.
"Muto et pensoso" gironzolando in perlustrazione fra giardino, interno e bar, rimbalzo sorridendo gentilmente tutti gli approcci non graditi e alla fine ne adocchio solo un paio degne delle mie attenzioni.
Una è un notevole cioccolatino al cacao 90% che però non faccio nemmeno in tempo ad intervistare perchè sparisce subito ghermita dalle avide manone di un burgundo iper-tatuato.
L'altra è una skinny biondina che ho visto gironzolare qui e là salutando tutti come fosse a casa sua, ma senza mai approcciare clienti in modo diretto. Quando non si muove se ne sta sempre seduta sul divano appena a destra dell'ingresso, dove più tardi scoprirò stazionano tutte le meglio fiche der bigoncio.
Appena la becco in piedi al bar a prendere da bere, parto come un falco.
Esma è una simpatica rumena 24enne dal fare un po' svagato, con due belle chiappette a mandolino e un paio di tettine adolescenziali.
Purtroppo non fa anale, ed è un peccato perchè me la sarei castigata come una collegiale in un morboso film di Salieri.
In compenso ha questo look lolitesco, questa parlata un po' svalvolata e spontanea che me la fanno piacere.
Alla fine, ci divertiremo.
Intanto va detto che sculacciare un bel culetto sodo ha sempre i suoi perchè.
E poi la ragazza non lesina certo il limonino. Anzi, nella foga della chiavata è lei che cerca.
Un fighino delizioso, che è un piacere leccare in 69 mentre lei con discreto lavorìo si occupa del mio uccello.
Dopo aver alternato un tre/quattro posizioni, capitolo mentre lei da sopra mi cavalca in smorzacandela.
Mi sono goduto talmente la scopata da fidanzatini (e l'aria condizionata della stanzetta), che la mia depravazione si è presa una pausa non sentendosela di schizzare il di lei delicato visino (sebbene l'opzione fosse nel menu).
Alla fine mi racconta la storia dei suoi numerosi tatuaggi mentre le pastrugno il culo, non importandomene una sega di farmi massaggiare.
Nel complesso, mi è piaciuta questa Esma.
Un viso non all'altezza del corpo, un po' tipo una Lory Del Santo bionda per capirci, ma ha quel non so che di pazzerello che intriga.
E niente dopo la chiavata con Esma mi vado a rifocillare con la grigliata.
Poi non so... sarà il caldo, il campionario di cessi ambulanti, la fase digestiva e forse pure la musica disco-latino-bimbominkia irritante, ma decido di finirla alle 7 di sera con una sola tacca sul fucile.
Non capirò mai come certe ragazze riescano a non impazzire e a non imbruttirsi l'anima in un ambiente del genere, soprattutto ascoltando tale accompagnamento sonoro.
O forse sono già impazzite e non me ne sono accorto.
Un giorno - e dico seriamente - qualcuno dovrebbe erigere un monumento alla mignotta ignota (mater ignota = m.ignota), se non altro per tutte quelle che hanno compromesso la loro salute mentale ascoltando certe "immondizie musicali".
Io invece in un casino metterei Bach o Mozart vedi un po', al limite anche un Rachmaninov....
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