Approfitto di questo nuovo post nella discussione sul Goldentime per segnalare che sarò a Vienna nel periodo di Capodanno, e ovviamente tornerò a far visita al mio FKK preferito.
[...]
Ovviamente, al mio breve soggiorno viennese tra fine dicembre e inizio gennaio, seguirà relativo report dell'esperienza.
Come promesso, sono qui a fare rapporto dopo il mio breve soggiorno a Vienna nel corso di queste vacanze. Purtroppo il club era chiuso il 24, il 25, il 31 e l'1, dunque di fatto poche ragazze si erano sobbarcate la permanenza nel corso della settimana tra Natale e capodanno (anche se qualcuna aveva fatto apposta la spola tra il suo paese e l'Austria). Devo dire che da una parte, dunque, la mia scelta del periodo in cui visitare il Goldentime è stata pessima, ma dall'altra sono rimasto anche deluso dal fatto che, avendolo frequentato fin dal 2013, ho l'impressione che la qualità generale dell'offerta stia un po' scadendo, nel senso che noto troppo poca rotazione delle ragazze e l'opprimente presenza della solita "partita di giro" delle Rumene "storiche", molte delle quali hanno fatto davvero il loro tempo, che rimangono pervicacemente attaccate al locale, limitando la varietà della scelta e finendo per imporre un loro personale standard di prezzi e di prestazioni, spesso frettolose o a malapena accettabili.
Ci sono ormai diverse categorie di "veterane", al Goldentime, che emergono tanto più in periodi come quello delle feste in cui, come dicevo, mezzo locale si svuota: girano ancora un paio di carampane che giudicherei più vicine ai 60 anni che ai 50 (tale Pamela, ungherese pendolare da Budapest, e una Greca bionda vecchia come il cucco); poi abbiamo un gruppo di Rumene che sono lì per lo meno dal 2013 (Emma, Violeta) o al più tardi dal 2015 (Natasha/Jennyfer che cambia nome e nazionalità a ogni stagione, e molte altre). Più in generale, rispetto all'estate del 2018 (l'ultima volta in cui avevo visitato il club) i volti nuovi sono drammaticamente pochi.
Ho fatto almeno due stanze molto buone: una con la rumena Ariel (o Arielle) menzionata dal collega qui sopra, che non a caso era una delle poche nuove e, oltre a essere giovane e ragionevolmente carina, forniva effettivamente prestazioni di notevole qualità al ragionevole prezzo di 100 per mezz'ora non tirata. L'altra è stata con una bruna bulgara, una certa Caterina, un pochino slavata d'aspetto, con corpicino minuto, carnagione chiara e scritta in cirillico sopra il seno sinistro: lei è risultata lievemente più costosa ma la sua prestazione è stata veramente full-optional (compreso deep-throat prolungato da paura, autenticamente da film porno) e lei è stata molto carina, simpatica, alla mano.
Per il resto, ho provato due o tre altre ragazze che mi hanno lasciato parzialmente soddisfatto ma non strabiliato (tra le quali menzionerò almeno Renata, una bionda che, nonostante le tette rifatte, è veramente una gran gnocca: purtroppo non concede quasi nessuna sigla extra, nemmeno il french kiss, ma è una che valeva la pena di sbattersi anche solo per l'aspetto, e tutto sommato anche per il modo di fare molto onesto e gradevole).
La Moldava Angie è sempre bellissima, ma i suoi prezzi sono rimasti stratosferici e le sue prestazioni non del tutto all'altezza: ho voluto riprovarla, e mi ci sono divertito, ma non lo rifarei.
Infine, mi sono fatto incastrare da uno dei mignottoni di quel "giro" rumeno di cui dicevo, certa Atasha (proprio così, senza "N", come ci tiene a precisare lei), una bruna dai grossi labbroni (con tanto di piercing sul labbro superiore), che si è rivelata una delle peggiori sòle mai beccate in quel locale: sbrigativa, antipatica, sciocca, si sarà fatta trombare, tra missio e pecos, per non più di trenta secondi totali, ha premuto tutto il tempo per abbreviare la prestazione da mezz'ora a venti minuti scarsi e ha avuto persino la faccia tosta, alla fine, di rompere le palle chiedendo una "mancia" aggiuntiva. Ecco, è per l'onnipresenza di questo tipo di sordide pezzenti, convinte ormai che il Goldentime sia il loro regno e che tutto sia loro dovuto, che ritengo che il locale stia veramente scadendo.
Spero che la mia sensazione fosse dovuta solo al fatto che le ragazze migliori erano via per le feste, ma francamente ho il dubbio che, se va avanti di questo passo, il glorioso club viennese possa fare la fine di altri luoghi di prostituzione storici che ho visto trasformarsi negativamente, nel resto d'Europa, per via del "fossilizzarsi" della manodopera, come per esempio Rue Saint-Denis a Parigi, che a un certo punto era diventata una specie di "museo del sesso a cielo aperto", una caricatura di sé stessa dove imperavano monumentali vegliarde pittate da clown e incattivite.
Ultima notazione: la scorsa estate mi è capitato di frequentare altri club (ad esempio il Globe di Zurigo) dove, se l'orario d'apertura dichiarato sono le 11:00, a quell'ora si trova già un ragionevole numero di ragazze al lavoro e di solito entro le 12:00 al massimo il "line-up" è già quasi al completo. Qui al Goldentime, invece (per lo meno in questa stagione, ma in realtà ricordo che d'estate la solfa non cambiava poi molto), ancora tra le 12:00 e l'una si fa fatica a trovare più di tre o quattro tipe al lavoro; il grosso delle lavoranti, dopo monumentali lavori di trucco in spogliatoio della durata di ore (ma non potrebbero arrivare già pronte da casa?), si presentano solo nella seconda metà del pomeriggio, mentre alcune di quelle che si sentono più fighe ed evidentemente portano a casa abbastanza soldi già così, non si mostrano che a sera inoltrata. Ora, dato che a me piace sfruttare i soldi dell'ingresso per poter anche pranzare all'interno del locale, mi sta veramente sul cazzo dovermi beccare così tante "ore morte" senza mezza ragazza decente a disposizione. La direzione dovrebbe assicurarsi che almeno un certo numero di operatrici "attacchino il loro turno" all'apertura, oppure dovrebbe avere la coerenza di aprire il locale più tardi. Facendo così, invece, prendono per il culo i clienti, non solo quelli come me, che per lo meno sono al corrente della situazione, ma soprattutto quelli ignari, alla loro prima visita al bordello viennese, che, fidandosi degli orari dichiarati, si presentano in tarda mattinata o nel primo pomeriggio e si trovano di fronte il deserto dei tartari.