In realtà trattasi del vecchio e collaudato metodo : meno le cachi e le dai importanza e più le incuriosisci e inconsciamente le stimoli, poiché scatta in loro il meccanismo della competizione tra chi per prima raccoglierà lo sguardo del giovane indifferente al loro fascino.Quando le passioni diventano ossessioni, ci isolano dagli altri complicando i rapporti.
Comunque, tu qui scrivi di un approccio finalizzato a una relazione. Ed è tutto condivisibile.
Però l'oggetto del post era la "trombata free" che oggettivamente lascia più margine.
Ma rimane il fatto che se due non si piacciono, non si piacciono.
Molti questo rifiuto lo vivono come un dispetto verso se stessi, pretendendo che la free apra le cosce al nostro divertimento come fa la pay, ma a gratis.
E qui secondo me scatta il corto circuito del: "le donne vogliono solo il grano, etc etc"
Aneddoto: senza entrare nei dettagli, delle volte mi trovo in chiacchere in un contesto dove la maggioranza sono donne. C'è un ragazzo che quando arriva, rimane sempre in disparte, saluta educatamente, non fa nulla e si mette al cell a farsi i cazzi suoi. È un ragazzo fisicamente normale, capello lunghetto biondo, stile un po' selvaggio, viso nella norma. Beh, dovreste sentire i commenti della quasi totalità delle donne. Tutte che gli si lancerebbero addosso. Il motivo? Ha fascino! E quello, facciamocene una ragione, o ce l'hai o non ce l'hai. E non viene dal fisico, ma da dentro.
Io in realtà ho sempre fatto così come primo approccio, ovviamente le conditio sine qua non, dovevano essere : l’oggettiva bellezza della “ preda “ e che la stessa in realtà m’interessasse. Io proprio non le cagavo in “ prima istanza “ le rendevo trasparenti.
Non c’è nulla di più destabilizzante ed irritante per una bella donna abituata agli sguardi ammirati e compiaciuti degli altri, d’essere ignorata.
Ecco, questo modus operandi mi apriva … il più delle volte … una breccia ove poi io m’insinuavo … in un secondo momento … con lo charme, il savoir faire derivante dal sottovalutato corteggiamento. Scattava ciò in noi … cioè in me e la ragazza di turno … il gioco affascinante ed appagante di chi conquistava chi. Tutto qua, unito … ad onor del vero … da un particolare non del tutto trascurabile, cioè dal fatto che da giovane ero affascinante e il più delle volte, ero io che non passavo inosservato.