Visto che anche io stò attraversando un momento molto difficile di salute
mi permetto di intervenire nell'ammirevole ricordo iniziato da
biglucky e condiviso
da altri con belle parole e bellissime foto,
condivido a pieno quello che ha scritto
Kasparov,
tirare avanti non penso fosse nel carattere di Sinisa,
anche se ha lottato con tutte le forze che però la malattia gli aveva tolto
rendendolo irriconoscibile,non ha comunque mollato mai
ma purtroppo non è come nello sport dove ogni sfida è
fattibile,contro questi avversari difficilmente si riesce a vincere,
è veramente un tunnel dove non si vede la luce,
in questi contesti viene la voglia di dire che la vita è proprio una merda,
ma purtroppo è così,
l'importante è secondo me non perdere la voglia di provarci con dignità che purtroppo
a volte la malattia toglie anche se sei giovane...
R.I.P Sinisa,leone in campo e nella vita,ora lassù avrai campi verdi e immensi
dove troverai spazio sufficente per calciare le tue potenti e indimenticabili punizioni


