Nessuno, nessuno e nessuno mai, deve fondare la propria autostima su ciò che pensano gli altri, e sopratutto le donne. Io ero considerato un bell'uomo da giovane, mi ricordo alle feste c'erano donne che mi si strusciavano addosso (e poi siamo noi gli stalker e i viscidi, ma lasciamo perdere!). Adesso che ho abbondantemente passato i 40 anni, le donne mi guardano come un simpatico vecchietto, sessualmente innocuo come un agnellino. Se dovessi basarmi sul loro giudizio, mi dovrei considerare un cesso a pedali.
Alain Delon è stato un fallito da paura, dopo una certa età. Quando la bellezza è sfumata, e le donne non lo trattavano più come quel Dio sceso in terra che si credeva d'essere - e i suoi nervi non hanno retto. Tentativi di suicidio, depressione, tunnel senza uscita.
Ora, lo so che sembra un discorso del cazzo, un discorso New Age, ma tant'è. Occorre fondare la propria autostima su cose che non hanno a che fare con le donne. A volte basta poco. Un uomo che trae autostima da cose molto semplici, come per esempio essere bravo in un hobby innocuo come il modellismo, la numismatica, la pesca, ecc. svilupperà degli anticorpi molto potenti contro il malumore o la depressione.
Ho conosciuto persone - si trattava di esperti e appassionati di modellismo - che trovavano estremamente appagante riuscire a colorare alla perfezione un figurino di Napoleone, un carro armato o un'astronave.
Basare la propria autostima sui feedback delle donne è assolutamente nocivo. Anche quando questi feedback fossero positivi. Anzi, proprio quando i feedback di una donna sono positivi, allora sorgono i guai. Perché nonostante la figaggine che può raggiungere un uomo, a un certo punto arriva l'età. E con l'età sfuma la bellezza, nelle donne quanto negli uomini.
Io vorrei invecchiare come quel modellista che traeva soddisfazione dal figurino dipinto, e non dalle cazzate che dicono o non dicono le donne.
Essere rifiutati dalle donne, capisco, non dev'essere semplice.
Però c'è una lezione profonda da trarre da questa condizione, una lezione che è necessaria proprio oggi: in questa strana epoca di cose strane, in questo strano mondo di persone strane. A definire la nostra autostima non devono e non possono essere le donne, Pay o Free che siano. Non chiedetemi come arrivare in cima a questa insidiosa montagna, perché non lo so. So solo che la strada per non abbattersi è quella di impedire al giudizio altrui di colpirci.
Forse quel modellista che si appassionava ai suoi figurini è stato (almeno in una parte della sua vita!) più felice di Alain Delon: deturpato dagli anni che passano, abbattuto dalla polvere che prendevano le sue pellicole. Dimenticato dalle donne di un tempo, ignorato dalle donne delle nuove generazioni. A volte penso che i tipi come Alain Delon, i miti del cinema, i bellissimi, abbiano sperimentato tantissima esaltazione nella vita, ma non abbiano mai propriamente conosciuto la felicità.
Scambiare o identificare l'esaltazione con la felicità è un errore particolarmente nocivo. Un capriccio stupido, oltretutto.