Incel

Se la società mi propone dei modelli maschili nuovi ma poi la maggior parte delle persone non li premia perché li percepisce come sfigati (sigh) qualcosa non va, è evidente.
OOOH! Adesso sono io a fare i complimenti a te. Questo è il punto!
Vengono mostrati e proposti modelli fasulli, che poi sono i primi a crollare. Alle donne piace ovviamente il maschile, come a noi il femminile.
Se piacessero i maschi orsacchiotti che non fanno male a una mosca, saremmo tutti a trombare. Perché fare l'orsetto del cuore è più facile che fare il trombatore del culo. Ma poi le cose non tornano.
Il giorno in cui piaceranno gli sfigati, Fantozzi sarà il nuovo Brad Pitt. Ma siccome questa cosa non si veri-FICHE-rà mai, le FICHE stesse premieranno Brad Pitt trombandolo, e tratteranno Fantozzi come il solito sfigato.
 
OOOH! Adesso sono io a fare i complimenti a te. Questo è il punto!
Vengono mostrati e proposti modelli fasulli, che poi sono i primi a crollare. Alle donne piace ovviamente il maschile, come a noi il femminile.
Se piacessero i maschi orsacchiotti che non fanno male a una mosca, saremmo tutti a trombare. Perché fare l'orsetto del cuore è più facile che fare il trombatore del culo. Ma poi le cose non tornano.
Il giorno in cui piaceranno gli sfigati, Fantozzi sarà il nuovo Brad Pitt. Ma siccome questa cosa non si veri-FICHE-rà mai, le FICHE stesse premieranno Brad Pitt trombandolo, e tratteranno Fantozzi come il solito sfigato.
L' ideale è piazzarsi almeno ad una via di mezzo fra questi due stereotipi, così qualcosa si riesce a portare a casa 😎
 
Nessuno, nessuno e nessuno mai, deve fondare la propria autostima su ciò che pensano gli altri, e sopratutto le donne. Io ero considerato un bell'uomo da giovane, mi ricordo alle feste c'erano donne che mi si strusciavano addosso (e poi siamo noi gli stalker e i viscidi, ma lasciamo perdere!). Adesso che ho abbondantemente passato i 40 anni, le donne mi guardano come un simpatico vecchietto, sessualmente innocuo come un agnellino. Se dovessi basarmi sul loro giudizio, mi dovrei considerare un cesso a pedali.

Alain Delon è stato un fallito da paura, dopo una certa età. Quando la bellezza è sfumata, e le donne non lo trattavano più come quel Dio sceso in terra che si credeva d'essere - e i suoi nervi non hanno retto. Tentativi di suicidio, depressione, tunnel senza uscita.

Ora, lo so che sembra un discorso del cazzo, un discorso New Age, ma tant'è. Occorre fondare la propria autostima su cose che non hanno a che fare con le donne. A volte basta poco. Un uomo che trae autostima da cose molto semplici, come per esempio essere bravo in un hobby innocuo come il modellismo, la numismatica, la pesca, ecc. svilupperà degli anticorpi molto potenti contro il malumore o la depressione.

Ho conosciuto persone - si trattava di esperti e appassionati di modellismo - che trovavano estremamente appagante riuscire a colorare alla perfezione un figurino di Napoleone, un carro armato o un'astronave.

Basare la propria autostima sui feedback delle donne è assolutamente nocivo. Anche quando questi feedback fossero positivi. Anzi, proprio quando i feedback di una donna sono positivi, allora sorgono i guai. Perché nonostante la figaggine che può raggiungere un uomo, a un certo punto arriva l'età. E con l'età sfuma la bellezza, nelle donne quanto negli uomini.
Io vorrei invecchiare come quel modellista che traeva soddisfazione dal figurino dipinto, e non dalle cazzate che dicono o non dicono le donne.

Essere rifiutati dalle donne, capisco, non dev'essere semplice.
Però c'è una lezione profonda da trarre da questa condizione, una lezione che è necessaria proprio oggi: in questa strana epoca di cose strane, in questo strano mondo di persone strane. A definire la nostra autostima non devono e non possono essere le donne, Pay o Free che siano. Non chiedetemi come arrivare in cima a questa insidiosa montagna, perché non lo so. So solo che la strada per non abbattersi è quella di impedire al giudizio altrui di colpirci.

Forse quel modellista che si appassionava ai suoi figurini è stato (almeno in una parte della sua vita!) più felice di Alain Delon: deturpato dagli anni che passano, abbattuto dalla polvere che prendevano le sue pellicole. Dimenticato dalle donne di un tempo, ignorato dalle donne delle nuove generazioni. A volte penso che i tipi come Alain Delon, i miti del cinema, i bellissimi, abbiano sperimentato tantissima esaltazione nella vita, ma non abbiano mai propriamente conosciuto la felicità.
Scambiare o identificare l'esaltazione con la felicità è un errore particolarmente nocivo. Un capriccio stupido, oltretutto.

Discorso sensato e condivisibile.
Io sono il primo ad avere hobby che mi porto dietro da 40 anni. Non parlo di calcio o passatempi inutili ovviamente. Quelli si accompagnano a birre e patatine.

Quello che scrivi ha sicuramente più influenza sulle donne, che invecchiano prima di noi uomini, se poi passi da una o più maternità ancora peggio. Si ritrovano a 40 anni sfatte e senza più (o con molti meno) ometti vogliosi della loro figa.

Sul discorso bellezza, da adulti, le cose cambiano. Un conto è nascere bello(a) un altro è invecchiare bene. Mentalmente e fisicamente. E questo passaggio va un po a culo, molto il nostro stile di vita.
Se a 30 anni ti ritrovi con pancia, calvo e senza denti c'è poco da fare. Probabilmente a 40 sei inchiavabile.

Per le donne è uguale, ma più raro. Per lavoro ho a che fare quotidianamente con ex indossatrici, oggi milf 45/50 enni. Donne geneticamente fortunate, invecchiate bene e ben curate. Inutile dire che me le scoperei tutte. Ma per strada quante 50enni fighe vedi ?
 
Non ci capiamo, il mio riferimento era a schemi di comportamento di origine patriarcale (come va di moda dire oggi, relativi ad un modello sociale del passato direi io) che vengono accettati, se non proprio preferiti, dalle donne stesse.
Se la società mi propone dei modelli maschili nuovi ma poi la maggior parte delle persone non li premia perché li percepisce come sfigati (sigh) qualcosa non va, è evidente.

La società oggi propone due versioni di uomo opposte, o il metrosessuale o il tronista.
I primi sono accettati ma a loro non interessano le donne, ma il cazzo.
I secondi esistono più o meno da sempre. 9 su 10 sono dei fake, perché il belloccio brillante con la bella macchina e soldi in tasca sono pochi.

Io ho un amico così. Certo rispetto a quando avevamo 20 anni è invecchiato. Però ha sempre una figa 20enne .... ma è l'unico che conosco.
 
OOOH! Adesso sono io a fare i complimenti a te. Questo è il punto!
Vengono mostrati e proposti modelli fasulli, che poi sono i primi a crollare. Alle donne piace ovviamente il maschile, come a noi il femminile.
Se piacessero i maschi orsacchiotti che non fanno male a una mosca, saremmo tutti a trombare. Perché fare l'orsetto del cuore è più facile che fare il trombatore del culo. Ma poi le cose non tornano.
Il giorno in cui piaceranno gli sfigati, Fantozzi sarà il nuovo Brad Pitt. Ma siccome questa cosa non si veri-FICHE-rà mai, le FICHE stesse premieranno Brad Pitt trombandolo, e tratteranno Fantozzi come il solito sfigato.
Eh ma non lo devi dire a me, io ormai sposo la tua filosofia "tromba e lascia trombare" e vivo bene...

La società oggi propone due versioni di uomo opposte, o il metrosessuale o il tronista.
I primi sono accettati ma a loro non interessano le donne, ma il cazzo.
I secondi esistono più o meno da sempre. 9 su 10 sono dei fake, perché il belloccio brillante con la bella macchina e soldi in tasca sono pochi.
Per me metrosessuale e tronista sono parenti stretti: entrambi narcisisti, fissati con l'aspetto, probabilmente somari... l'uno è la versione urban è l'altro la versione classic ma sempre maranza sono 😂 Chi tromba di più non lo so.
 
Nessuno, nessuno e nessuno mai, deve fondare la propria autostima su ciò che pensano gli altri, e sopratutto le donne. Io ero considerato un bell'uomo da giovane, mi ricordo alle feste c'erano donne che mi si strusciavano addosso (e poi siamo noi gli stalker e i viscidi, ma lasciamo perdere!). Adesso che ho abbondantemente passato i 40 anni, le donne mi guardano come un simpatico vecchietto, sessualmente innocuo come un agnellino. Se dovessi basarmi sul loro giudizio, mi dovrei considerare un cesso a pedali.

Alain Delon è stato un fallito da paura, dopo una certa età. Quando la bellezza è sfumata, e le donne non lo trattavano più come quel Dio sceso in terra che si credeva d'essere - e i suoi nervi non hanno retto. Tentativi di suicidio, depressione, tunnel senza uscita.

Ora, lo so che sembra un discorso del cazzo, un discorso New Age, ma tant'è. Occorre fondare la propria autostima su cose che non hanno a che fare con le donne. A volte basta poco. Un uomo che trae autostima da cose molto semplici, come per esempio essere bravo in un hobby innocuo come il modellismo, la numismatica, la pesca, ecc. svilupperà degli anticorpi molto potenti contro il malumore o la depressione.

Ho conosciuto persone - si trattava di esperti e appassionati di modellismo - che trovavano estremamente appagante riuscire a colorare alla perfezione un figurino di Napoleone, un carro armato o un'astronave.

Basare la propria autostima sui feedback delle donne è assolutamente nocivo. Anche quando questi feedback fossero positivi. Anzi, proprio quando i feedback di una donna sono positivi, allora sorgono i guai. Perché nonostante la figaggine che può raggiungere un uomo, a un certo punto arriva l'età. E con l'età sfuma la bellezza, nelle donne quanto negli uomini.
Io vorrei invecchiare come quel modellista che traeva soddisfazione dal figurino dipinto, e non dalle cazzate che dicono o non dicono le donne.

Essere rifiutati dalle donne, capisco, non dev'essere semplice.
Però c'è una lezione profonda da trarre da questa condizione, una lezione che è necessaria proprio oggi: in questa strana epoca di cose strane, in questo strano mondo di persone strane. A definire la nostra autostima non devono e non possono essere le donne, Pay o Free che siano. Non chiedetemi come arrivare in cima a questa insidiosa montagna, perché non lo so. So solo che la strada per non abbattersi è quella di impedire al giudizio altrui di colpirci.

Forse quel modellista che si appassionava ai suoi figurini è stato (almeno in una parte della sua vita!) più felice di Alain Delon: deturpato dagli anni che passano, abbattuto dalla polvere che prendevano le sue pellicole. Dimenticato dalle donne di un tempo, ignorato dalle donne delle nuove generazioni. A volte penso che i tipi come Alain Delon, i miti del cinema, i bellissimi, abbiano sperimentato tantissima esaltazione nella vita, ma non abbiano mai propriamente conosciuto la felicità.
Scambiare o identificare l'esaltazione con la felicità è un errore particolarmente nocivo. Un capriccio stupido, oltretutto.

Questa non l’aveva letta (e forse era meglio).

Il problema è che nessuno e nessuno mai dovrebbe neanche basare la propria autostima sui propri pensieri,
Perché anche i propri pensieri non sono la realtà.
Purtroppo al giorno d’oggi siamo troppo psicologicamente fusi con i nostri pensieri.
 
Perché anche i propri pensieri non sono la realtà.
Ma questo è chiaro. Ma sicuramente meglio basare la propria autostima su quello che si è ottenuto nella vita anche grazie ai propri pensieri, piuttosto che basarsi sul "like" di una ragazza che sculetta su Instagram. Se permetti - anche a costo di commettere errori filosofici o psicologici - preferisco basarmi - autostima compresa - su quello che ho in testa IO, e non su quello che mi fa credere una cretina su OnlyFans, Instagram, o similari.
 
Questa non l’aveva letta (e forse era meglio).
Nel mio post ho solo detto che è meglio non basare tutto sulle donne (nonostante io sia un amante della fica). Ho detto che passioni semplici possono essere di grande aiuto, piuttosto che inseguire chimere. Francamente non capisco che cosa di strano o deludente tu abbia notato nel mio post.
 
Nel mio post ho solo detto che è meglio non basare tutto sulle donne (nonostante io sia un amante della fica). Ho detto che passioni semplici possono essere di grande aiuto, piuttosto che inseguire chimere. Francamente non capisco che cosa di strano o deludente tu abbia notato nel mio post.
Cosa tra l'altro verissima. Einstein ha formulato la teoria della relatività mentre lavorava all'ufficio brevetti. Col cavolo che gli passava per il cervello di deprimersi perché sua moglie fosse bruttina e zoppa, seguendo ragionamenti "redpill". Successivamente è diventato una celebrità (e avuto successo con le donne) grazie alla sua passione per la scienza.

Serve trovare soddisfazione in altro piuttosto che tentare di essere Don Giovanni quando non lo si è. Proprio male che vada ci stanno le pay per i propri bisogni (ma c'è bisogno di aggiungerlo qui dentro???)
 
Ma questo è chiaro. Ma sicuramente meglio basare la propria autostima su quello che si è ottenuto nella vita anche grazie ai propri pensieri, piuttosto che basarsi sul "like" di una ragazza che sculetta su Instagram. Se permetti - anche a costo di commettere errori filosofici o psicologici - preferisco basarmi - autostima compresa - su quello che ho in testa IO, e non su quello che mi fa credere una cretina su OnlyFans, Instagram, o similari.

Il punto vero è che in entrambi i casi si basano i propri pensieri o la presunta visione della realtà su una modalità giudicante e performante: valgo o non valgo, sono buono o sono cattivo, sono bravo o non sono bravo, ho successo o non ho successo, mi piaccio e mi vado bene o non mi piaccio e non mi vado bene, sia che lo si basi su dei like sia che lo si basi sulla propria autostima.
Ed è qui l’errore: interpretare la vita e la realtà come una specie di gara.
Dove sta scritto?
Anzi, starebbe scritto che un adulto responsabile ed equilibrato proprio non dovrebbe fare questo, ma semplicemente scegliere dei valori “sani” a cui ispirarsi è semplicemente perseguire quelli, a prescindere anche dal “risultato” che ottiene nel perseguirli.
Il suo equilibrio dovrebbe derivare dal perseguimento dei suoi valori, non tanto dal risultato che ottiene anche eventualmente perseguendoli.
Capisci che è una prospettiva completamente diversa anzi, semplicemente avulsa sia dai like sia dalla autostima.
 
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