Ragazzi, che tristezza: ho la sensazione che la prostituzione black diurna sulla Binasca sia letteralmente finita, defunta, debellata. Sono stato sulla strada in questione questo pomeriggio e non solo non c'era nessuna operatrice nella nota zona delle "smutandate" (o "kooly noody"), ma per tutto il tratto tra Carpiano e Pieve Emanuele/Lacchiarella, non ho visto traccia di un musetto nero neanche a strapagarlo (e ho fatto un po' di avanti e indietro per almeno un'oretta/un'oretta e mezza).
C'erano solo tre o quattro bianche, albanesi a occhio e croce, distribuite tra la rotonda della Val Tidone e quella di Siziano.
Per altro, ho notato che in molti di quelli che gli anni scorsi erano i tipici imboschi boschivi delle black, sono sorti cancelli chiusi o staccionate atte ad impedire l'esercizio del meretricio in quei luoghi, con tanto di cartelli di proprietà privata. Mi è venuto il dubbio che persino il rifacimento della rotonda della SP 28 all'ingresso di Pieve Emanuele sia stato finalizzato a rendere più arduo il lavoro alle black che stazionavano lì (tant'è vero che a questo giro non ne ho vista neanche l'ombra).
Dopo aver osservato un minuto di raccoglimento, non posso che chiedere ai colleghi se conoscano zone residue di prostituzione black diurna (la notturna è un'altra questione, ma per il momento ho raramente modo di allontanarmi da Milano in ore serali) nei dintorni di Milano. Ogni suggerimento sarà ben accetto.