"La vera storia della donna del pianista" Capitolo 1
La storia inizia negli anni 2005-06 a Bologna , in Via del Fico , ove aveva sede il primo centro massaggi (particolari) della città . Ricavato da un palazzo medievale , il centro godeva (si fa per dire) di tutte le Scomodità possibili .Box sottotetto gelidi d'inverno e torridi d'estate , teli da bagno tipo carta vetrata , 2 (due !) docce gelate o ustionanti a loro discrezione , privacy=Stazione Termini all'ora di punta , insomma un mix fantozziano.... ma era sempre affollatissimo . Perchè ? Perchè , semplicemente , aveva il monopolio della falegnameria e un gran numero di operatrici supergnocche . Chi , come me , ha avuto la possibilità di frequentare "Il Fico" , come era comunemente chiamato , non può aver scordato la rom Giannina (per me the best) , Stella e Eleonora (le due russe sconvolgenti) , la sicula Chiara , la calabrese Lucia , la sudamericana Esmeralda e tante altre . quelle che ho citato erano le superstar (mi scuso con chi ho incolpevolmente scordato) . Come in ogni squadra c'erano i campioni (vedi sopra) e i gregari : le bolognesi Emma e Simona , l'ucraina Natalia , la russa Olga e qualche panchinara . Segue....
"La vera storia della donna del pianista" Segue Capitolo 1
Fra le panchinare c'era una signora/ina che le giovani colleghe chiamavano simpaticamente "Zia Karol" , romena piccolina quarntenne , un po' , come dire , fuori luogo , ma tantè , qualche ammiratore lo aveva e qualche massaggio lo faceva quando le migliori erano occupate per un'ora . Nel frattempo , la squadra era stata rinforzata da una sudamericana molto carina , Marta , dalla biondina russa Tatiana piacevole anche lei , dall'idrovora (soprannome meritatissimo) Ionica dalla Romania , dalla giovanissima Lia (miss tette) e qualche alltra panchinara . Tutto girava per il meglio , ormai era necessario prenotare qualche giorno prima , ma...............Segue Capitolo 2
Capitolo 2 "La diaspora"
...............ma il sindacato multietnico formatosi nel centro incalzava la proprietà per un aumento delle retribuzioni e per il riconoscimento di premi di produzione legati all'aumento del fatturato che stava raggiungendo livelli da multinazionale e , cosa degna del massimo rispetto , perchè venissero effettuati lavori per migliorare il centro , accogliendo con ciò le richieste dei clienti . Ci furono assemblee al calor bianco , ma la proprietà non cedette , per cui ,nel un gelido inverno del 2008 , alcune titolari lasciarono Il Fico per trasferirsi in una nuova e lussuosa location aperta nei pressi del Policlinico dalla ex sovietica Olga che fu seguita da Marta , Tatiana e dall'esplosiva Esmeralda (titolari fisse) l . Nel frattempo , un'altra ex , la romena Anna , aveva aperto in Via San donato con operatrici nuove ma...battagliere (chi non ricorda la cagliaritana Barbara , la bionda suadente Tania , Priscilla -uno schianto color caffelatte- , la moldava Mila e la lapperina Dea?) . Da qui cominciò il declino lento ma inesorabile del Fico : finito il monopolio e perse fra le migliori stakanoviste del reparto falegnameria scivolò sempre più in basso , salvo alcuni sporadici sussulti , fino alla chiusura da parte delle Forze dell'Ordine insieme alla succursale di Via Falegnami . Ma questa è un'altra storia...........Segue Capitolo 3