eccomi, scusate il ritardo!
... non so da dove cominciare per rispondere a queste domande...
dunque:
il "massaggio tantrico" in realtà non è un massaggio, o perlomeno: non come viene inteso in Occidente.
in Occidente, massaggio significa una sequenza di manualità che hanno uno scopo ben preciso.
nel tantrico NON si ha scopo... non si ha un fine, una méta a cui arrivare: semplicemente, si celebra la Vita attraverso il Piacere e la Bellezza.
si "sta" nel momento, nel Qui-ed-Ora, si vive e basta.
per quanto mi riguarda, mentre eseguo un m. tantrico più che alla persona che riceve sto attenta a come sto io: cerco la massima fluidità, l'Armonia.
prendo il risultato della somma tra energie mie ed energie di chi riceve, lo ascolto e lo fluidifico, lo sciolgo.
nel Tantra infatti si parte dal presupposto che chiunque di noi è "radiante", ossia emette delle vibrazioni, emette all'esterno quel che ha dentro di sé.
Quindi io prima assorbo, poi mi concentro su di me per sciogliere (il "solve et coagula" degli Alchimisti) poi emetto energia nuova per "trascinare" la persona nella mia nuova onda.
non a caso, per esempio, negli ultimi 2-3 mesi le persone, quando vanno via, dicono frasi tipo "che pace che c'é qua" (riferendosi alla zona in cui abito)... loro non sanno che in realtà sono IO ad essere in Pace profonda (ho ricevuto il Dono di essermi pacificata con alcune situazioni del passato), che la irradio e che loro la hanno ricevuta
prima di quel Dono, MAI NESSUNO aveva pronunciato frasi del genere...!
questo è quello che faccio quando una persona viene qua chiedendo di ricevere un massaggio tantrico.
in realtà, il Tantra dovrebbe tirare fuori le cose "che fanno male" in modo piuttosto incisivo, con la possibilità quindi di "sputare il rospo energetico". Il problema è che non posso portare le persone a questo... nella loro inconsapevolezza, si aspettano di "stare bene", non sono disponibili ad un lavoro profondo, ad eventuali lacrime o dolore emotivo, e soprattutto intendono "provare il massaggio tantrico" e non "mettersi a lavorare su di sé" (cosa che presuppone impegno e disponibilità a mettere se stessi ed il proprio benessere davanti a qualsiasi altra cosa).
la civiltà occidentale è talmente sintonizzata sul Dolore che pretendiamo di avere solo Piacere... senza renderci conto che prima si dovrebbe fare spazio.. ;-)
Tantra in realtà sarebbe "non aspettarsi nulla", prendere quel che arriva, semplicemente vivere il momento... troppo lontano dalla mentalità occidentale, la Mente occidentale è troppo attiva e pretende di avere sempre il controllo su tutto. Inoltre noi agiamo solo con fini ultilitaristici, faccio-questo-e-starò-bene, senza renderci conto che in questo modo non ci "svuotiamo" ma continuiamo ad aggiungere energie, pressandole nel nostro corpo energetico.
tant'è che spesso, quando mi rendo conto che c'è troppo "intasamento energetico" all'interno di una persona, provvedo ad assorbire un po' di energie sue, specie quelle più pesanti, più dense, e se riesco le lascio andare subito; se non ce la fo, le lascio andare più tardi, con una mezz'ora/ora di meditazione.
ok, adesso invio, rileggo e semmai aggiungo....