Perdonate eventuali errori e discorsi poco chiari o inutilmente cinici, ma ho bisogno di scrivere di getto, dato che non voglio razionalizzare molto cosa sto provando.
Ci eravamo sentiti in settimana dicendo che potevamo vederci questo weekend.
Ieri prima di cena mi chiama, mi dice che oggi pomeriggio non aveva impegni, e rimaniamo d'accordo di sentirci prima di pranzo.
Dopo poco mi richiama, ma non sento il telefono.
Vedo la chiamata dopo un quarto d'ora, richiamo, suona, ma niente. Mando un messaggio. Niente.
Stamani la chiamo. Suona, ma niente.
Riprovo nel pomeriggio. Suona, ma niente.
Incomincio a farmi un treno di seghe mentali, Un’ora fa prendo la macchina e vado a vedere se la trovo.
Dopo un po' la vedo arrivare.
Mi avvicino e mi fermo.
Lei: (con disappunto) che ci fai qui?
Io: puoi salire?
Sale e dopo poco mi fermo.
I: se non volevi che ti chiamassi bastava me lo dicessi
L: (senza staccare gli occhi dal telefono) ieri ti avevo chiamato
I: non ho visto la chiamata, ti ho richiamato, ma sei scomparsa. E' successo qualcosa?
L: niente
I: qualcosa deve essere successo
L: niente, io di giorno non rispondo al telefono
I: da quando? fino a ieri non era così, ho ancora in testa la frase “chiamami quando vuoi, no problem”, e poi mi avevi detto te di chiamarti stamani. Comunque potevi mandarmi un messaggio, o richiamarmi
Nessuna risposta, sempre guardando il telefono.
Allungo la mano e le faccio una carezza, si gira per un attimo e mi guarda come se le avessi dato uno schiaffo.
Riparto senza dire una parola.
I: quindi?
L: quindi niente. Tutto a posto
I: forse tutto a posto per te
L: sono arrivata da poco, devo andare
Mi fermo.
L: (finalmente degnandosi di guardarmi per più di un secondo) vado. Ci sentiamo
Non le rispondo. Scende e se ne va.
Pretendevo forse di farle cambiare modo di agire?
E' bellissima, ci sono molte persone, patetiche quanto me, disposte a farle ponti d'oro per comprare il suo corpo e qualche ora del suo tempo, e io pensavo sul serio che lei potesse dare priorità (gratis) a me?
Ok, magari le piaccio, ed ha visto in me una persona con la quale lasciarsi un po’ andare, ma niente di più.
E io qui a farmi un branco di problemi, a cercare di capire quali sono i miei veri sentimenti per non rischiare di spezzarle il cuore, ad analizzare le parole, i comportamenti.
La spiegazione più plausibile è semplicemente che ieri sera dopo avermi detto che oggi era libera, l'ha chiamata (o ha incontrato) qualcun'altro più “convincente” di me, e lei le ha dato priorità. Se rispondevo alla sua chiamata mi avrebbe liquidato in 5 secondi senza spiegazioni, non ho risposto e lo ha fatto di persona oggi. E’ il suo lavoro. E’ così.
Ma allora perché cercarmi sapendo che con me la parte economica era esclusa?
Perché fare lei i primi passi per rendere più "intimo" il rapporto?
Perché non degnarsi di dirmi una parola prima quando l’ho vista?
Forse perché i soldi sono il solo fatto basilare del discorso e si vergogna di dirmelo?
Lo so. Invece di scriverlo qui potevo dirlo a lei.
Il fatto però è che mi ha preso in contropiede.
Pensavo inventasse un motivo plausibile, cercasse una giustificazione, mi chiedesse scusa (pensa te che illuso), e invece non mi ha praticamente guardato mai in faccia, se non per gelarmi con un’occhiata di sfuggita.
E io sono restato zitto come un coglione.
Magari col passare dei giorni vedrò le cose da un punto di vista diverso, ma ora mi sento veramente solo un povero imbecille, che non vuole capire che non è possibile avviare un rapporto con questi presupposti, perché è un rapporto sbagliato alla radice, un rapporto dove non puoi avere alcuna considerazione rispetto a chiunque altro si presenti con dei fogli da 50 in mano.
Ci possono essere dei barlumi di “umanità”, ma è tutto relativizzato al fine ultimo: dare per avere.
Ma forse alla fine non è neanche giusto che dia la colpa a lei. Ha fatto una scelta, più o meno obbligata che sia cambia poco, ed è coerente con quella. E non posso forse neanche pretendere giustificazioni, sapendo benissimo cosa fa per vivere.
Il problema è più in chi è così solo e debole da rinunciare al rischio di cercare un rapporto con una ragazza “normale”, perché è vero che la possibilità di una fregatura ci sono lo stesso (e io lo so…) ma c’è anche un barlume di speranza, cosa che in questi casi è invece praticamente sotto zero, e il solo fatto che arrivino un abbraccio o un bacio non preventivati, ti spengono il cervello e ti fanno illudere che esista qualcuno a cui interessi, mentre invece non è così.
Avere 20, 30 o 50 anni cambia poco quando non vedi prospettive, vedi tutto appiattito, e basta niente per credere che puoi avere un’altra possibilità. Ma non è questo il modo, non è giusto verso sé stessi ridursi ad affidarsi ad una pay per avere una sensazione di affetto, perché in realtà è tutto finto.
E’ come guardare la vita in foto, staccandosi da una realtà che è difficile da affrontare.
Il coraggio vero non è decidere di affidare i tuoi sentimenti ad una pay, ed avviare magari una relazione.
Il coraggio ci vorrebbe per provare a modificare una vita che va avanti per inerzia, senza nessun tentativo di indirizzarla in una qualsiasi direzione. Essere incapaci di cambiare, di mettersi in gioco, di rischiare, ed accettare passivamente quello che succede. E forse tutto per paura di un rifiuto che senti non potresti sopportare, ma che tanto, inevitabilmente, arriva lo stesso. E fa forse ancora più male.
Boh… Non so neanche cosa ho scritto. L’ho scritto in 10 minuti e a fatica l’ho riletto.