- Espulso
- #5.301
Alle lunghe anche la chiesa mi sembra un capro espiatorio. Ha le sue responsabilità, certo, nella formazione della cultura diffusa ma non sono certo che alcuni valori siano soltanto della chiesa, non sono certo che esistano solo da duemila anni e soprattutto non sono certo che siano sempre stati sbagliati o che li siano in ogni caso.
Il valore della famiglia a me non sembra sbagliato; anche la fedeltà fa parte dei miei valori, in certe accezioni e tutto va confrontato con le implicazioni e le abitudini di ciascuna epoca. Oggi per esempio il tradimento sessuale non implica più incertezza sulla paternità, questione che per ben più di duemila anni è stata una ragione oggettiva a sostegno della fedeltà coniugale. Pensare che le differenze tra il mondo moderno e quello antico siano conquiste oppure decadenze è soggettivo e in gran parte emotivo, ispirato dagli insegnamenti della propria storia sulle cose che possono rasserenare o indurre sofferenze; quello che affermo è che in maniera oggettiva si può soltanto dire che ci sono delle differenze, che hanno sicuramente delle implicazioni sulle abitudini e anche sulla valutazione di giusto e sbagliato, cosicché alcune ragioni oggettive che consigliavano costumi sessuali morigerati oggi sono parecchio indebolite.
La chiesa è intesa come potere (senza entrare negli orpelli della religione) e il tuo modo di pensare, come il mio del resto , sono figli inconsapevoli di questo potere. È OGGETTIVO che il piacere generato da una pratica sessuale non è diverso da quello generato da altri tipi di piaceri che tocchino sensi e psiche. È SOGGETTIVO attribuirgli un valore diverso perché non siamo in grado di aver un punto di vista oggettivo, ma non è colpa nostra, o meglio, è colpa nostra non essere in grado di essere veri liberi pensatori screvi di preconcetti.