Me lo vedo, quando ha ricevuto quel sms. Sconvolto e incredulo, col telefonino in mano, a rimirarne folgorato lo schermo. Un turbine nel vuoto del cervello. I neuroni, rimescolanti, come palline da ping pong in una cesta, che gli danno numeri dal significato inintelligibile. Scanditi con voce metallica e incalzante.
E oggi che sta tenendo duro, col telefonino a portata di braccio, aggrappato a un bilanciere come a quel che resta del suo orgoglio maschile. Oppure col telefonino aggrappato al braccio che si sfinisce di corse sull'argine, sudando come una bestia. E tu, farabutta, che non ti fai viva con uno stupido messaggino per fargli sapere che...
C'è qualcosa che vuoi fargli sapere? Tipo: le regole le detto io, culo no! [non alla lettera ma insomma hai capito] Allora il mio consiglio è mandaglielo. Ma se c'è dell'altro, tipo: sono stufa dei suoi umori! No, poverino. Non mi sembra che meriti tanto. Metti il suo numero fra i rifiutati e amen.