Molte delle pay latine meglio recensite nella mia città sono quarantenni, eppure alla pensione non ci pensano proprio.Allora diciamo che (se azzardo bene) lei era prossima ai 40 anni, e dunque era in età ampiamente 'pensionabile' per una pay...
vedo che nelle recensoni i punter più o meno confermano l'età da loro dichiarata.
Questa è la situazione attuale.
Cosa ho capito? Che io sarei pronto a fare una pazzia, mollare tutto, non ho paura. Me la sono sempre cavata da solo, e me la caverei ancora.
Cosa mi ferma? L'ultimo, piccolo, importantissimo dettaglio. Lei ha una figlia, nel suo paese, per la quale sta facendo tutto questo. E se fa una mossa sbagliata rischia di non vederla più.
Ma come posso io renderla felice se significo perdere sua figlia? Come posso io essere felice rinunciando a lei?
O forse dopo tutti questi anni in cui non ho mai visto la donna che c'era dietro la pay di turno è giunto il momento di pagare per tutto?
Spero di non aver annoiato nessuno, e che qualcuno mi possa dare anche un solo, piccolo, consiglio.
Buonanotte
Credo di capire che il rapporto con tua moglie è ormai andato a puttane...
Se, e sottolineo Se, tu e questa ragazza pay siete veramente innamorati, tutto il resto passa in secondo ordine.
Di fatto avete già entrambi fatto delle scelte che tendono ad escludere altri rapporti affettivi: lei lasciando la figlia al marito per fare la prostituta; tu andando a trovare lei, rischiando quindi di mettere in gioco il matrimonio.
Tu dici che lei lo fa per mantenere la figlia.
Ma facendo la prostituta si è preclusa la possibilità di starle vicino e di crescerla, mentre chi sta vicino alla figlia è il "pappone".
Non poteva essere l'inverso?
Che il pappone veniva a fare il muratore in Italia e lei stava a crescere sua figlia. ...
O forse dopo tutti questi anni in cui non ho mai visto la donna che c'era dietro la pay di turno è giunto il momento di pagare per tutto?
Questa è la mia esperienza riguardo al tema del topic.
Ho 36 anni, convivo da 11 anni e sono sposato da 5.
Prima volta a 14 anni, sempre avuto almeno una ragazza, all'età di 18 anni le prime esperienze pay seguendo gli amici, dopo ho continuato comunque con questo "hobby", pensando che fosse senza conseguenze.
Frequento le pay quindi da 18 anni, circa due o tre volte al mese, raramente di più.
Uso sempre tutte le protezioni, non corro rischi, ed ogni tanto faccio anche analisi complete per essere tranquillo.
A maggio dell'anno scorso vado da una nuova loft, straniera, mai vista prima, di cui non sapevo nulla, attratto dall'annuncio.
Mi ci trovo bene, molto bene, lei molto bella, carina nei modi, gentile e simpatica.
Nasce un piccolo tarlo, che mi porta stranamente a rivederla per i mesi seguenti (cosa molto rara prima, poche volte mi è capitato di andare più di due/tre volte dalla stessa ragazza), una volta al mese, sempre in clima di rapporto di operatrice/cliente.
Arriviamo a fine anno, dicembre, pochi giorni prima di capodanno. Vado a trovarla. La trovo più sorridente che mai. Un saluto veloce, ci laviamo, arrivati al lato del letto ci guardiamo e noto qualcosa di strano, siamo entrambi un po imbarazzati...
Capisco il momento e, invece di andare subito al sodo, mi siedo sul letto e la invito a sedersi con me. Lei mi si siede sulle ginocchia e cominciamo a baciarci. Non è un bacio normale, sento che tutti e due lo desideravamo. Va avanti a lungo, il tempo passa ma non me ne accorgo.
Continuiamo a baciarci, non ci stacchiamo se non per mettere la dovuta protezione, continuiamo e facciamo tutto senza più staccare le nostre labbra. Anche appena finito, non ci allontaniamo ma restiamo ancora 10 min l'uno sull'altra a baciarci. Confuso, mi rivesto, saluto, vado via. Sono stato con lei 1h e 10min, ho pagato la mezz'ora classica.
Devo far passare qualche giorno, ho da fare un viaggio con mia moglie, mi aiuterà a schiarire le idee. Continuo a pensare a quello che è successo.
Torniamo, io continuo a pensare, vado o non vado? Passano ancora altri giorni, riesco a trattenermi. E' metà gennaio. Devo capire. La chiamo, lei mi risponde subito, ci accordiamo, poi mi richiama per sapere quando arrivo... Sono quasi arrivato, 5 minuti! Ok.
Il copione non cambia. Ci vogliamo, ci desideriamo. Il grosso cambiamento è uno solo... Lei non riesce a chiedermi i soldi. Glieli lascio lo stesso, sotto al telefonino appoggiato su una mensola vicino alla porta.
La mente vacilla. Cosa sto facendo? Cosa sta succedendo? Mando un sms. Mi risponde. Ci sentiamo. Parliamo. Ma nessuno dei due chiede nulla su quello che succede.
Ci rivediamo dopo due giorni. Poi dopo un giorno. Poi tutti i giorni. Poi, due volte al giorno. Poi, tre. Parliamo, giochiamo, ridiamo, facciamo l'amore. E ci guardiamo negli occhi senza dire nulla.
Problema, grosso problema. Le chiedo "Cosa siamo noi due?" e lei "Niente. Non possiamo essere niente, io faccio questo lavoro, tu sei sposato." - "Anche tu sei sposata!" - "Si ma mio marito non è in Italia."
Passa un mese, è san valentino, mi scappa di dirle quello che provo, perchè ormai ne sono certo. Lei non parla e non lascia finire me, stoppa tutto con un bacio. Il giorno dopo parto, sto via 4 giorni per lavoro. Ci sentiamo, messaggiamo, tutto sembra normale.
Torno e... sorpresa. Lei mi comunica che ha deciso di andare via. Non può restare più. Questa situazione non va bene. Per stare con me rifiuta i clienti, non ha voglia di lavorare, e ne ha bisogno. E la cosa peggiore, per lei, è che io ho famiglia.
Ha già trovato un nuovo posto, 150 km lontano. Nei suoi occhi leggo tristezza e, incredibile, la voglia di proteggere me. Sto male, tanto male. Continuiamo a vederci tutti i giorni. Finchè non arriva la fine del mese, il giorno della partenza, e, la sua ultima domanda : "Sei stato felice?".
Certo che lo sono stato, certo che non lo sarò più! Ma la lascio andare. Come ultimo saluto le scrivo una lettera con tutte le cose che non ci siamo mai detti, nella quale scrivo anche tutto quello che ho capito di lei, i suoi sentimenti, le sue paure. E lo faccio nella sua lingua, per essere certo che nemmeno una parola vada perduta.
La reazione è immediata. Due giorni di messaggi, trovo una scusa, parto e vado da lei. Possono sembrare pochi 150 km, ma se sei sposato ed hai una vita regolare, quasi 3 ore di macchina tra andata e ritorno, più il tempo per stare insieme degnamente, sono difficili da giustificare. Ed io l'ho già fatto tre volte in questi ultimi giorni.
Questa è la situazione attuale.
Cosa ho capito? Che io sarei pronto a fare una pazzia, mollare tutto, non ho paura. Me la sono sempre cavata da solo, e me la caverei ancora.
Cosa mi ferma? L'ultimo, piccolo, importantissimo dettaglio. Lei ha una figlia, nel suo paese, per la quale sta facendo tutto questo. E se fa una mossa sbagliata rischia di non vederla più.
Ma come posso io renderla felice se significo perdere sua figlia? Come posso io essere felice rinunciando a lei?
O forse dopo tutti questi anni in cui non ho mai visto la donna che c'era dietro la pay di turno è giunto il momento di pagare per tutto?
Spero di non aver annoiato nessuno, e che qualcuno mi possa dare anche un solo, piccolo, consiglio.
Buonanotte
Non poteva essere l'inverso?
Che il pappone veniva a fare il muratore in Italia e lei stava a crescere sua figlia. ...
Questa è la mia esperienza riguardo al tema del topic.
Ho 36 anni, convivo da 11 anni e sono sposato da 5.
Prima volta a 14 anni, sempre avuto almeno una ragazza, all'età di 18 anni le prime esperienze pay seguendo gli amici, dopo ho continuato comunque con questo "hobby", pensando che fosse senza conseguenze.
Frequento le pay quindi da 18 anni, circa due o tre volte al mese, raramente di più.
Uso sempre tutte le protezioni, non corro rischi, ed ogni tanto faccio anche analisi complete per essere tranquillo.
A maggio dell'anno scorso vado da una nuova loft, straniera, mai vista prima, di cui non sapevo nulla, attratto dall'annuncio.
Mi ci trovo bene, molto bene, lei molto bella, carina nei modi, gentile e simpatica.
Nasce un piccolo tarlo, che mi porta stranamente a rivederla per i mesi seguenti (cosa molto rara prima, poche volte mi è capitato di andare più di due/tre volte dalla stessa ragazza), una volta al mese, sempre in clima di rapporto di operatrice/cliente.
Arriviamo a fine anno, dicembre, pochi giorni prima di capodanno. Vado a trovarla. La trovo più sorridente che mai. Un saluto veloce, ci laviamo, arrivati al lato del letto ci guardiamo e noto qualcosa di strano, siamo entrambi un po imbarazzati...
Capisco il momento e, invece di andare subito al sodo, mi siedo sul letto e la invito a sedersi con me. Lei mi si siede sulle ginocchia e cominciamo a baciarci. Non è un bacio normale, sento che tutti e due lo desideravamo. Va avanti a lungo, il tempo passa ma non me ne accorgo.
Continuiamo a baciarci, non ci stacchiamo se non per mettere la dovuta protezione, continuiamo e facciamo tutto senza più staccare le nostre labbra. Anche appena finito, non ci allontaniamo ma restiamo ancora 10 min l'uno sull'altra a baciarci. Confuso, mi rivesto, saluto, vado via. Sono stato con lei 1h e 10min, ho pagato la mezz'ora classica.
Devo far passare qualche giorno, ho da fare un viaggio con mia moglie, mi aiuterà a schiarire le idee. Continuo a pensare a quello che è successo.
Torniamo, io continuo a pensare, vado o non vado? Passano ancora altri giorni, riesco a trattenermi. E' metà gennaio. Devo capire. La chiamo, lei mi risponde subito, ci accordiamo, poi mi richiama per sapere quando arrivo... Sono quasi arrivato, 5 minuti! Ok.
Il copione non cambia. Ci vogliamo, ci desideriamo. Il grosso cambiamento è uno solo... Lei non riesce a chiedermi i soldi. Glieli lascio lo stesso, sotto al telefonino appoggiato su una mensola vicino alla porta.
La mente vacilla. Cosa sto facendo? Cosa sta succedendo? Mando un sms. Mi risponde. Ci sentiamo. Parliamo. Ma nessuno dei due chiede nulla su quello che succede.
Ci rivediamo dopo due giorni. Poi dopo un giorno. Poi tutti i giorni. Poi, due volte al giorno. Poi, tre. Parliamo, giochiamo, ridiamo, facciamo l'amore. E ci guardiamo negli occhi senza dire nulla.
Problema, grosso problema. Le chiedo "Cosa siamo noi due?" e lei "Niente. Non possiamo essere niente, io faccio questo lavoro, tu sei sposato." - "Anche tu sei sposata!" - "Si ma mio marito non è in Italia."
Passa un mese, è san valentino, mi scappa di dirle quello che provo, perchè ormai ne sono certo. Lei non parla e non lascia finire me, stoppa tutto con un bacio. Il giorno dopo parto, sto via 4 giorni per lavoro. Ci sentiamo, messaggiamo, tutto sembra normale.
Torno e... sorpresa. Lei mi comunica che ha deciso di andare via. Non può restare più. Questa situazione non va bene. Per stare con me rifiuta i clienti, non ha voglia di lavorare, e ne ha bisogno. E la cosa peggiore, per lei, è che io ho famiglia.
Ha già trovato un nuovo posto, 150 km lontano. Nei suoi occhi leggo tristezza e, incredibile, la voglia di proteggere me. Sto male, tanto male. Continuiamo a vederci tutti i giorni. Finchè non arriva la fine del mese, il giorno della partenza, e, la sua ultima domanda : "Sei stato felice?".
Certo che lo sono stato, certo che non lo sarò più! Ma la lascio andare. Come ultimo saluto le scrivo una lettera con tutte le cose che non ci siamo mai detti, nella quale scrivo anche tutto quello che ho capito di lei, i suoi sentimenti, le sue paure. E lo faccio nella sua lingua, per essere certo che nemmeno una parola vada perduta.
La reazione è immediata. Due giorni di messaggi, trovo una scusa, parto e vado da lei. Possono sembrare pochi 150 km, ma se sei sposato ed hai una vita regolare, quasi 3 ore di macchina tra andata e ritorno, più il tempo per stare insieme degnamente, sono difficili da giustificare. Ed io l'ho già fatto tre volte in questi ultimi giorni.
Questa è la situazione attuale.
Cosa ho capito? Che io sarei pronto a fare una pazzia, mollare tutto, non ho paura. Me la sono sempre cavata da solo, e me la caverei ancora.
Cosa mi ferma? L'ultimo, piccolo, importantissimo dettaglio. Lei ha una figlia, nel suo paese, per la quale sta facendo tutto questo. E se fa una mossa sbagliata rischia di non vederla più.
Ma come posso io renderla felice se significo perdere sua figlia? Come posso io essere felice rinunciando a lei?
O forse dopo tutti questi anni in cui non ho mai visto la donna che c'era dietro la pay di turno è giunto il momento di pagare per tutto?
Spero di non aver annoiato nessuno, e che qualcuno mi possa dare anche un solo, piccolo, consiglio.
Buonanotte
Per capire meglio: hai figli anche tu? Che tipo è il marito della tua amica?
Perchè se hai dei figli, l'unico parere che mi sento di dare è: ti sei innamorato, sei ricambiato, è molto bello e una grande gioia.
Però sei un padre, e questo amore e questa gioia, se li trasformi in convivenza con la tua amata, per tuo figlio diventeranno dolore, confusione, sviamento, perdita di fiducia nel padre.
Se invece non hai figli, ma il marito della tua amica è un criminale o similari, fai molta, moltissima attenzione e preparati bene, se hai intenzione di vivere con lei e aiutarla a riprendersi la figlia. C'è da rischiare una coltellata e/o il pagamento di un riscatto.
caro tdtsmb (che cazzo di nick)
non accenni al rapporto con tua moglie, sembra che no esista
penso che dovrebbe essere la base di partenza
certo che se vai spesso a puttane, non deve essere ideale, o perlomeno non ti da ciò che hai bisogno, quindi un rapporto non pienamente soddisfacente
e non voglio giudicare ed entrare in merito..... semplicemente costato
se trovi "amore" con altre vuol dire che eri predisposto a cercarlo
quindi da chiarire prima di tutto, per onesta, il rapporto con chi ti è attualmente compagna di vita
poi penso che la seconda considerazione è sulla tua possibilità di "mantenere" la lei se smette di fare la puttana
la possibilità di una causa legale per il divorzio e l'affidamento della figlia
non so di che nazionalità sia e che leggi e tradizioni ci sono nel suo paese,
penso sia molto importante capire da che paese e da che cultura viene
io vedo che gran parte delle straniere si portano i figli in Italia, se vogliono
fare una "buttata" sulla sua possibilità di portarsi la figlia in Italia e smettere la professione
e vedere come reagisce
magari lei pensa solamente ad avere un rapporto "consolatorio" transitorio
ed un domani rientrare e godersi il gruzzolo
nella vita come nel pocker bisogna andare a "vedere", a volte bluffando
princip€;1966954 ha scritto:Classica domanda: "come vedi il futuro tra te e lei?" (se lo vedi)
Insieme?
Insieme in Italia o insieme in Romania?
Sul rapporto con mia moglie... hai ragione quasi in tutto. Non è che non esiste, ma è diventato una routine che ha tolto molto alla passione.
I primi anni con lei non andavo più da altre. Adesso ci vogliamo bene, ma quello che è accaduto sicuramente aveva come base la mia predisposizione.
Fino a prima di quanto accaduto comunque riuscivo ancora ad essere felice con lei.
Sul secondo punto... si, potrei mantenerla. E lei può divorziare, ne abbiamo già parlato. Il blocco è mentale, non sarebbe ben vista in famiglia. E poi stare in italia non le piace.
Sicuramente per lei sarebbe andato bene un rapporto consolatorio transitorio. Ma si è già resa conto che non può essere così. Ogni tanto piange, dice che così non va bene, che è tutto sbagliato.
Ma poi anche lei non si tira indietro, mi aspetta sempre, mi chiama, mi coccola, mi salta addosso. Insomma continuiamo così.
Chiariamo bene tutto :
- non ho figli
- lei ha una famiglia normale, non ci sono criminali, perdere la figlia intendo perché verrebbe scoperto il tradimento
- a casa sua nessuno sospetta di quello che fa in Italia
- credo più o meno a tutto quello che mi ha detto, anche perché non ha chiesto più ne soldi ne regali ne nulla da me, è felice anche solo di vedermi
Questa è la mia esperienza riguardo al tema del topic.
Ho 36 anni, convivo da 11 anni e sono sposato da 5.
Prima volta a 14 anni, sempre avuto almeno una ragazza, all'età di 18 anni le prime esperienze pay seguendo gli amici, dopo ho continuato comunque con questo "hobby", pensando che fosse senza conseguenze.
Frequento le pay quindi da 18 anni, circa due o tre volte al mese, raramente di più.
Uso sempre tutte le protezioni, non corro rischi, ed ogni tanto faccio anche analisi complete per essere tranquillo.
A maggio dell'anno scorso vado da una nuova loft, straniera, mai vista prima, di cui non sapevo nulla, attratto dall'annuncio.
Mi ci trovo bene, molto bene, lei molto bella, carina nei modi, gentile e simpatica.
Nasce un piccolo tarlo, che mi porta stranamente a rivederla per i mesi seguenti (cosa molto rara prima, poche volte mi è capitato di andare più di due/tre volte dalla stessa ragazza), una volta al mese, sempre in clima di rapporto di operatrice/cliente.
Arriviamo a fine anno, dicembre, pochi giorni prima di capodanno. Vado a trovarla. La trovo più sorridente che mai. Un saluto veloce, ci laviamo, arrivati al lato del letto ci guardiamo e noto qualcosa di strano, siamo entrambi un po imbarazzati...
Capisco il momento e, invece di andare subito al sodo, mi siedo sul letto e la invito a sedersi con me. Lei mi si siede sulle ginocchia e cominciamo a baciarci. Non è un bacio normale, sento che tutti e due lo desideravamo. Va avanti a lungo, il tempo passa ma non me ne accorgo.
Continuiamo a baciarci, non ci stacchiamo se non per mettere la dovuta protezione, continuiamo e facciamo tutto senza più staccare le nostre labbra. Anche appena finito, non ci allontaniamo ma restiamo ancora 10 min l'uno sull'altra a baciarci. Confuso, mi rivesto, saluto, vado via. Sono stato con lei 1h e 10min, ho pagato la mezz'ora classica.
Devo far passare qualche giorno, ho da fare un viaggio con mia moglie, mi aiuterà a schiarire le idee. Continuo a pensare a quello che è successo.
Torniamo, io continuo a pensare, vado o non vado? Passano ancora altri giorni, riesco a trattenermi. E' metà gennaio. Devo capire. La chiamo, lei mi risponde subito, ci accordiamo, poi mi richiama per sapere quando arrivo... Sono quasi arrivato, 5 minuti! Ok.
Il copione non cambia. Ci vogliamo, ci desideriamo. Il grosso cambiamento è uno solo... Lei non riesce a chiedermi i soldi. Glieli lascio lo stesso, sotto al telefonino appoggiato su una mensola vicino alla porta.
La mente vacilla. Cosa sto facendo? Cosa sta succedendo? Mando un sms. Mi risponde. Ci sentiamo. Parliamo. Ma nessuno dei due chiede nulla su quello che succede.
Ci rivediamo dopo due giorni. Poi dopo un giorno. Poi tutti i giorni. Poi, due volte al giorno. Poi, tre. Parliamo, giochiamo, ridiamo, facciamo l'amore. E ci guardiamo negli occhi senza dire nulla.
Problema, grosso problema. Le chiedo "Cosa siamo noi due?" e lei "Niente. Non possiamo essere niente, io faccio questo lavoro, tu sei sposato." - "Anche tu sei sposata!" - "Si ma mio marito non è in Italia."
Passa un mese, è san valentino, mi scappa di dirle quello che provo, perchè ormai ne sono certo. Lei non parla e non lascia finire me, stoppa tutto con un bacio. Il giorno dopo parto, sto via 4 giorni per lavoro. Ci sentiamo, messaggiamo, tutto sembra normale.
Torno e... sorpresa. Lei mi comunica che ha deciso di andare via. Non può restare più. Questa situazione non va bene. Per stare con me rifiuta i clienti, non ha voglia di lavorare, e ne ha bisogno. E la cosa peggiore, per lei, è che io ho famiglia.
Ha già trovato un nuovo posto, 150 km lontano. Nei suoi occhi leggo tristezza e, incredibile, la voglia di proteggere me. Sto male, tanto male. Continuiamo a vederci tutti i giorni. Finchè non arriva la fine del mese, il giorno della partenza, e, la sua ultima domanda : "Sei stato felice?".
Certo che lo sono stato, certo che non lo sarò più! Ma la lascio andare. Come ultimo saluto le scrivo una lettera con tutte le cose che non ci siamo mai detti, nella quale scrivo anche tutto quello che ho capito di lei, i suoi sentimenti, le sue paure. E lo faccio nella sua lingua, per essere certo che nemmeno una parola vada perduta.
La reazione è immediata. Due giorni di messaggi, trovo una scusa, parto e vado da lei. Possono sembrare pochi 150 km, ma se sei sposato ed hai una vita regolare, quasi 3 ore di macchina tra andata e ritorno, più il tempo per stare insieme degnamente, sono difficili da giustificare. Ed io l'ho già fatto tre volte in questi ultimi giorni.
Questa è la situazione attuale.
Cosa ho capito? Che io sarei pronto a fare una pazzia, mollare tutto, non ho paura. Me la sono sempre cavata da solo, e me la caverei ancora.
Cosa mi ferma? L'ultimo, piccolo, importantissimo dettaglio. Lei ha una figlia, nel suo paese, per la quale sta facendo tutto questo. E se fa una mossa sbagliata rischia di non vederla più.
Ma come posso io renderla felice se significo perdere sua figlia? Come posso io essere felice rinunciando a lei?
O forse dopo tutti questi anni in cui non ho mai visto la donna che c'era dietro la pay di turno è giunto il momento di pagare per tutto?
Spero di non aver annoiato nessuno, e che qualcuno mi possa dare anche un solo, piccolo, consiglio.
Buonanotte