Likelick, ho un po' di tempo ed il tuo post mi pare si presti bene per innescare un classico bel predicozzo inutile ;-)
In un breve racconto di Campanile, il protagonista dopo aver letto su un cartellone stradale che i veri uomini bevono whisky taldeitali, si sforza (poveretto) tra mille difficoltà, di passare dalla condizione di astemio a quella di alcolista ....
Insomma, leggo nel tuo post un analogo messaggio in sottotraccia:
1) "siamo inguaribili romantici" vuole alludere a valori positivi di profonda umanità. Addirittura si allude a livelli di capacità empatica tali da annullare se stessi per immedesimarsi completamente nell'altro ("ci lasciamo intortare facilmente ...").
Come direbbe il compianto maresciallo Nicola Giraldi: "e grazie ar cazzo!".
Insomma, siamo seri, ti trovi davanti ad una stanga in tacchi e perizoma, d'età compresa tra i venti e trent'anni, in perfetto stato di tiraggio troiesco, significativamente più giovane di te (per dire di tutti noi, insomma) che attende a cosce spalancate che ci si tuffi nel vortice dell'umane cordialità.
Insomma, la roba che attraversa la testa in quel momento e nella successiva collocazione analitica del ricordo dell'esperienza, non va nel capitolo "eroi dell'umanesimo".
Noi stiamo comperando piacere e divertimento da una pseudosconosciuta, la quale farebbe volentieri tutt'altro ma vende la sua mercanzia (sostanzialmente la sua giovinezza) sulla scorta di tutt'altre impellenze che non l'irrefrenabile trasporto verso il (pur fascinosissimo naturalmente) venticinquesimo punteruolo della settimana.
2) "pelo sullo stomaco" è invece il messaggio in sottotraccia negativo. Come se capendo la distinzione tra la complessità del mondo degli affetti ed invece la sua metafora da supermercato, si diventasse persone peggiori.
Il mio pensiero sta esattamente all'opposto. Il sesso a pagamento è una spezia, ancorchè parecchio saporita, di un ricchissimo piatto che è la nostra vita di adulti.
Molta parte di quella ridicola sensazione di innamoramento da pellicola hollywoodiana, descritta in stil novo del terzo millennio nei millemila post che hai citato sopra, non si fonda su nient'altro che la proiezione egoistica di se stessi, sulla poveretta di turno.
Io credo che dobbiamo essere rispettosi, consapevoli del fatto che abbiamo davanti a noi persone con le loro problematiche, spesso affini alle nostre. Noi stiamo cercando un momento di sospensione nel flusso della vita, aprendo una parentesi di leggerezza, semplificazione, divertimento e piacere (non altro).
La nostra socia contrattuale, che è spesso una simpaticissima personcina, ha spesso già fatto i conti con la propria vita, ha spesso messo da qualche parte (a noi inaccessibile) il suo tesoretto di affetti (sostanzialmente figli e famiglia d'origine) ed ha spesso stabilito che finchè la gravità non le intaccherà l'apparato mammario, potrà cercare intelligentemente di stabilizzare una rendituccia per il futuro, in modo abbastanza pratico e veloce.
Un pensiero del genere significa essere cinici o insomma stomacopellicciuti?
La consapevolezza di essere entrambi attori di una medesima commedia è certamente un bel gioco, ma dura una mezz'oretta. Passata quella, io credo che guardare ai nostri rapporti con il mondo del sex-business nell'ottica descritta aiuti a far stare molto meglio tutte le parti coinvolte.