@kiss85
Come giustifica la "tintarella" integrale a casa?
Mah!
@kiss85
Come giustifica la "tintarella" integrale a casa?
Mah!
Spezia e Vizi se il tuo lui te lo propone, ti consiglio di accettare subito, anch'io all'inizio ero titubante, ma poi è stata una delle esperienze più sessualmente gratificanti della mia vita. E poi non puntavo a tradire la mia amante, è una situazione che avrebbe potuto verificarsi, ma tutto in teoria.
E poi è un modo per legarti a lui, come io ho fatto con la mia lei...
Innamorarsi di una pay? Capita, è capitato anche a me, anzi ci sono dentro fino al collo. Certo l’amore è un sentimento travolgente, un vento forte che ti fa perdere l’equilibrio. Ora non vorrei qui riprendere la discussione un po’ stucchevole su cosa sia l’amore. Io lo definirei, in estrema sintesi, il desiderio di identificazione con l’altro per cui l’atto penetrativo è un mezzo, non un fine.
Ebbene, con certe pay non è poi così difficile che accada.
Io in genere frequento ragazze di fascia alta (200/300 euro l’ora) e il guaio è che queste non differiscono per nulla dalle ragazze normali, anzi. Hanno atteggiamenti raffinati, esenti da volgarità, sono eleganti nel vestire, nei modi, nel parlare, ne ho trovato anche di colte, anche laureate, con amore per i buoni libri e per la musica classica. In questi casi l’abbaglio è estremamente facile, proprio perché la sensazione di stare con una ragazza normale, e non con una pay, è fortissima. Da aggiungere il fatto che ci mettono passione. Attenzione però! Tu pensi che sia conseguenza di un genuino trasporto verso di te e invece è, probabilmente, la soddisfazione di vedere un uomo catturato dal loro fascino, una conferma del potere che esercitano attraverso il sesso. Insomma una soddisfazione di tipo professionale che hanno con te, ma anche con quello prima di te e poi con quello dopo di te. E tu illuditi di essere l’unico.
Sono stati illustrati tanti punti di vista in questa discussione, ma l’osservazione fondamentale, che è già stata fatta (non ricordo da chi, e non la voglio presentare come originale), è che queste ragazze hanno un progetto e tu non fai parte del progetto. Una, tra le carezze e i bacini del dopo, me lo ha candidamente confessato: adesso sono in Italia, starò ancora un poco, poi tornerò definitivamente in patria (nel caso specifico est europa).
Completando: l’obiettivo è quello di raggranellare un bel gruzzolo per poi tornare e condurre una vita normale ma esente da ristrettezze economiche (sposarsi, avere figli, aprire un’attività in proprio). Noi non siamo il fine del progetto ma uno strumento per realizzarlo.
Aggiungi che il mestiere garantisce loro una vita lussuosa tra viaggi, vestiti, taxi e ristoranti ( ne ho conosciute di quelle con un guardaroba firmato da far paura e che per nessuna ragione al mondo si sarebbero abbassate ad utilizzare un mezzo pubblico), vita a cui per nessun motivo al mondo rinuncerebbero (money addicted, vedi al proposito le giuste osservazioni di Filipp12). Certo puoi sempre illuderti che abbiano perso la testa perché sei bellissimo, fascinosissimo…, ma, mi si conceda, è improbabile. Più facilmente la perderebbero se tu fossi ricchissimo.
Aggiungiamo ancora il fatto che sono ragazze portate alla menzogna: esse vivono in una zona di penombra. Ed è impossibile coltivare un rapporto quando non si è sinceri.
Questa è la teoria, chiara e convincente come delle proposizioni di matematica.
Poi c’è la pratica.
Ahinoi, ahinoi! Come diceva il Petrarca: vedo il meglio ed al peggior m’appiglio. Io ci sono dentro fino al collo. Come mi balza in petto il cuore quando ricevo una sua mail. La voglia di illudersi è irresistibile, mentre lei probabilmente sta solo facendo del customer care (cura del cliente). Ma no, forse no, c’è una esile speranza che non sia così e chi se la sente di tranciare questa sottile filo che ci lega? Anche se la probabilità è minima, sono io che devo azzerarla? No, mai! E così la penosa e ambigua situazione si trascina.
D’altra parte ‘nihil sub sole novi’ niente di nuovo sotto il sole. Basta andarsi a leggere il racconto autobiografico di Dino Buzzati ‘Un Amore’. Facile a reperirsi, può essere scaricato in versione pdf da Internet ‘E la storia del rapporto che Dorigo/Buzzati ha con Adelaide una giovanissima prostituta milanese. Io ci ho ritrovato, con una precisione impressionante, la descrizione del mio rapporto e dei miei tormenti. E ciò vuol dire che queste storie sono tutte uguali. Storie fatte di menzogne, inseguimenti, illusioni e disillusioni. L’attesa snervante di una telefonata di lei, allora non esistevano le mail, il tormentoso dilemma se prendere o no per primo l’iniziativa a costo di mostrarsi deboli e dipendenti.
Dorigo vorrebbe passarle uno stipendio, in cambio della sua fedeltà, ma Adelaide non se ne da per inteso: troppe sono le occasioni di guadagno che a lei si presentano. Avere chiare sotto gli occhi le motivazioni del comportamento di lei, talmente chiare che qualsiasi sprovveduto potrebbe riconoscerle, e cercare disperatamente degli appigli e perderci le notti per cercare di giustificarla.
Prima di farsi venire la tentazione di dare seguito a relazioni di questo tipo, consiglio vivamente di leggere il racconto. Lasciatemi montare in cattedra.
Quando si va a puttane, la fottuta deve essere un fine non un mezzo.
Chi sa fa e chi non sa insegna.
Ma un altro che importanza ha quando vuoi proprio quella persona quella e nessun'altra. Immagina di essere innamorato di una escort ad esempio e lei ti dice che non ti può più ricevere che ha smesso o altro, tu puoi pagarne 100 altre ma lei non l'avrai più è questo il dramma. Cosa importa di poterne avere altri 100 o mille di uomini se io voglio lui. Quando ti scrivo che almeno voi pagando la potete avere quella donna che ok è magari un minuto di illusione o un'ora ma è un'illusione fatta carne in quel momento siete lì con lei e potete farlo quando volete. E può darsi che dopo 10 volte che la avete avuta a vi ha soddisfatti la passione cali e svanisca. Voi se volete baciarla la baciate. Io no, io non posso. Non posso tirare fuori il portafogli e avere ciò che mi fa impazzire. E giuro che lo farei se fosse possibile. Per un'ora d'amore ben fatta come voglio io giuro che lo farei e non penserei alla dignità non penserei a nulla. Lo divorerei e basta pensando solo alla mia passione.
:sarcastic_hand: però purtroppo dubito che sia davvero divertente, sorryspezia e vizi ha scritto:mi sa che non conosci il mio caso. rischierei di andare l� perch� lui guardi l'uccello di qualcuno. anche no, grazie.
Con simpatia cara spezia&vizi ma quanto ti illudi!
Anch’io sono nella tua stessa situazione. Essendo io maschio e lei una escort, ho potuto fare ciò che tu non puoi: ho pagato cioè e l’ho avuta. Attenzione: ho pagato per due ore e l’ho avuta per 120 minuti, non 119 ma neppure 121.
Ma pagare per avere a tempo determinato solo il suo corpo non ha senso. Il mio sentimento esige di più, perché l’amore è un fatto psichico e solo secondariamente fisico. Non si fa l’amore con le statue, anche se bellissime. Amore vuol dire identificarsi con l’altro e baci, carezze, orgasmi sono solo mezzi, non fini, per cercare di raggiungere quello stato di unione, che è forse la cosa più bella di cui possiamo godere a questo mondo. Ora per raggiungere l’unione l’altro deve cooperare: è una condizione necessaria. Deve essere a sua volta innamorato cioè.
Quando la lascio dopo averla divorata, e lei purtroppo seppur condiscendente non mi divora, sto peggio di prima. L’ultima volta, qualche giorno fa, sono tornato a casa come in una specie di febbre e la notte non ho dormito. Questo è il bel risultato delle due ore d’amore.
La parte razionale di me dice: ‘tronca!’. La parte razionale, appunto.