Innamorarsi di una escort

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pinopalazzi

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Ragazzi, ci sono cascato anche io e non so come uscirne.
Sono entrato in una spirale che non riesco a spezzare.
Non vorrei parlarne pubblicamente, perchè è stata recensita qui e credo monitori il forum.
Forse ho bisogno di uno psicologo. Mi sono procrato il numero di una psicologa, ma non so se contattarla o meno.

ciao totanoro.. senza che entri in dettagli privati, ma a che livello di coinvolgimento sei arrivato? non ti sei ancora dichiarato? ci sei già uscito? vi frequentate già da un po'?
 
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pinopalazzi

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per quanto riguarda la mia situazione invece, lei è ancora in vacanza e ha letto il mio messaggio che le mandai prima di partire.. mi ha risposto dicendo che lo ha molto apprezzato. mi ha anche detto che quando tornerà non inizierà a lavorare subito, però mi ha detto che se voglio ci si può beccare anche il giorno in cui rientra.

devo ringraziare un utente del forum (per correttezza non dico chi è a meno che non lo dica lui) che mi ha contattato due volte al telefono e con il quale ho avuto due lunghe telefonate che sono state molto importanti per me.

in effetti ho capito che gestire in contemporanea due fronti così impegnativi come quello della tenuta del matrimonio, e quello della relazione con una pay, non è roba da poco. sono situazioni difficili già da gestire singolarmente, figuriamoci in contemporanea..

poi lei mi ha anche detto che ha deciso il momento in cui smetterà di fare la pay per dedicarsi al lavoro convenzionale. questo cambia molte cose, anche perchè non stiamo parlando di anni ma di mesi...
 
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pinopalazzi

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Se fosse per me questo thread dovrebbe cambiare titolo in “come non innamorarsi di una escort”, avendo appurato sulla mia pelle le conseguenze fallimentari di una tale relazione. Per quante sigle si possano trovare sul dizionario degli acronimi sessuali ci sono altrettante pratiche da evitare con una escort. Ci sono tutta una serie di cose da NON fare ed una di queste è il non impicciarsi in nessun modo della sua quotidianità. Nel momento in cui l’escort viene decontestualizzata, smette di stare nel suo Loft e la percepite alle prese con le faccende domestiche o peggio nella veste della mamma amorevole con i suoi figli, beh in quello stesso istante l’escort smette anche di essere carne da macello, smette di essere il fulcro delle vostre pulsioni e si tramuta nel soggetto su cui riversare un’empatia a volte non desiderata o nella, peggiore parte delle ipotesi, strumentalizzata. Una delle cazzate più immani che si possano fare, pertanto, è andare a curiosare sulla sua pagina Facebook.
Come dicevo, ne porto qualche segno sulla mia pelle, il che vale anche come ammissione di colpevolezza, pertanto io non dico di non farlo, ma permettetemi di dire che so già come andrà a finire.
È un po’ come quando si bevono alcolici per sentirsi un po’ ebbri, vivi ed euforici. Ognuno si sceglie il proprio veleno ma il punto è sapere quando esattamente dover posare il bicchiere. Si sa a cosa si va in contro, ma quale ubriacone si preoccupa dell’hangover mentre si sta divertendo? Che dire? Imponetevi dei limiti, stabilite dei paletti, cercate di defilarvi appena ne troverete la forza, vedete solo di limitare i danni, di non finire in ospedale con il fegato definitivamente compromesso.

ti andrebbe ovviamente a grandi linee di descriverci com'è stato questo rapporto, fin dove vi siete spinti e com'è che poi è iniziato a naufragare? quanto ci hai messo per rimetterti in piedi?
 
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Temo che, come chi abusa di alcolici, anche chi cerca l’amore tra le cosce di una prostituta stia fuggendo dalla realtà e che, detto tra noi, abbia qualche problemino relazionale, sia esso passeggero o duraturo.

Oblomov, io frequento donne che si concedono a pagamento da circa un mese e qualcosa, ne avrò incontrate 5o6 e devo dire che gli incontri con ragazze transessuali sono molto più professionali, puro sesso senza tanti fronzoli, non so se mi spiego. Invece con le donne pare diverso. Per una volta non sono d’accordo con te :preved: o almeno non del tutto. Penso che la verità stia nel mezzo e non sempre è colpa solo del cliente. A volte sono anche le pay a cercare a tutti i costi di concupire. Per interesse economico nella maggior parte dei casi. Ma a volte anche per altri motivi più subdoli ed inconsci. Aiutami in questo. Forse perché avere un uomo per le palle inverte in qualche modo una prospettiva triste di una persona che paga per farti mettere sostanzialmente a pecora? O per una scarsa stima di se stesse e quindi la ricerca di una sorta di prevaricazione dell’altro mediante la seduzione. Non so cosa pensare, parto dal presupposto che di disadattati ne è pieno il mondo ma le donne sono proprio zoccole...
 
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ti andrebbe ovviamente a grandi linee di descriverci com'è stato questo rapporto, fin dove vi siete spinti e com'è che poi è iniziato a naufragare? quanto ci hai messo per rimetterti in piedi?

Pino ne parleremo, non ho problemi a vuotare il sacco, ma sono stato un recidivo e il mio caso non fa testo, primo perchè si tratta di ragazze transessuali, secondo perché delle tre persone alle quali mi sono concesso totalmente, due le avevo incontrate nella loro quotidianità consapevole che poi avrei dovuto fare i conti con quello che non era difficile immaginare fosse il loro lavoro. Ci sarebbe da scrivere un intervento di un paio di pagine per ogni relazione per fornirti un quadro completo. Non voglio appesantire il thread ma ti dirò tutto se vorrai.
 
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pinopalazzi

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@submale: prenditi il tuo tempo.. mi farebbe piacere leggere le tue esperienze, ma se dovesse essere doloroso ripercorrerle, alla fa niente.

voi dire solo una cosa nel rapporto con transessuali. immagino che già è difficile avere un rapporto amoroso con una pay, con una trans lo ancora di più per via del pregiudizio della nostra società. mentre una donna può abbandonare il suo lavoro, accettare di fare un lavoro qualunque anche malpagato, per un trans questo è molto difficile... tornare alla normalità è difficile perchè chi è che assumerebbe un trans?
a meno che la trans si sia messa via una discreta quantità di soldi e decida di partire lei con un'attività.. ad esempio dove lavoravo prima c'è un parrucchiere la cui proprietaria era una trans. però immagino che per una trans a 30 - 40 anni sia difficile reiventarsi in una professione che non si è mai fatto...
 
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Curvy

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Temo che, come chi abusa di alcolici, anche chi cerca l’amore tra le cosce di una prostituta stia fuggendo dalla realtà e che, detto tra noi, abbia qualche problemino relazionale, sia esso passeggero o duraturo.

I"spesso il male di vivere ho incontrato "
E come per Montale bisognerebbe tener conto che per vivere più serenamente certe esperienze bisogna dotarsi di un pizzico di indifferenza...
Amo Montale...
Si può fare raffronto come per il simbolismo utilizzato da Montale nelle sue opere..
Il simbolismo punteristico della Pay fulcro dell espressione e soddisfazione degli impulsi e pulsioni sessuali...che si tramuta in ciò che Beatrice era per Dante.... Fulcro dell espressione, soddisfazione, contraccambio di un sentimento...
L essere umano ha bisogno di essere amato? E dove questo amore si ricerchi a volte può esser gioia e dolore....
Come disse qualcuno...
L amore è in ogni dove.. Ovunque può nascere il fiore del sentimento...
Ma spesso nella situazione cliente/pay si tende a forzare la cosa.... E a farsi castelli o autoproclamarsi cenerentole/i dell amore
 
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Oblomov, io frequento donne che si concedono a pagamento da circa un mese e qualcosa, ne avrò incontrate 5o6 e devo dire che gli incontri con ragazze transessuali sono molto più professionali, puro sesso senza tanti fronzoli, non so se mi spiego. Invece con le donne pare diverso. Per una volta non sono d’accordo con te :preved: o almeno non del tutto. Penso che la verità stia nel mezzo e non sempre è colpa solo del cliente. A volte sono anche le pay a cercare a tutti i costi di concupire. Per interesse economico nella maggior parte dei casi. Ma a volte anche per altri motivi più subdoli ed inconsci. Aiutami in questo. Forse perché avere un uomo per le palle inverte in qualche modo una prospettiva triste di una persona che paga per farti mettere sostanzialmente a pecora? O per una scarsa stima di se stesse e quindi la ricerca di una sorta di prevaricazione dell’altro mediante la seduzione. Non so cosa pensare, parto dal presupposto che di disadattati ne è pieno il mondo ma le donne sono proprio zoccole...
Submale, sono d’accordo con la tua analisi, indubbiamente più completa rispetto al mio punto di vista.
Parto dalla fine del tuo messaggio per aggiungere qualche considerazione personale.
Se la parola “puttana” o “zoccola” è considerata una ingiuria un motivo ci sarà. Forse con quel termine si intende proprio descrivere chi sfrutta le debolezze altrui, prevalentemente maschili, monetizzandole o traendone vantaggio.
Esercitare un potere su un altro essere umano ha il suo fascino evidentemente ed essere artefici della vittoria del potere del sesso su quello del denaro è forse una piccola rivincita.
Tutto ciò è cosa ben diversa dal fare onestamente il proprio lavoro, cioè con distacco professionale.
Eppure sono convinto che quel distacco professionale sia la cosa meno cercata dai punter e che venga preferito il coinvolgimento, in verità poco gestibile da molti di essi.
Voglio dire che il grado di coinvolgimento durante un amplesso, ma anche la spontaneità precedente e conseguente al rapporto, sia quel quid che un po’ tutti cerchiamo e che ci spinge a tornare da una piuttosto che da un’altra. In queste situazioni limite purtroppo possono emergere le reciproche debolezze, ma insomma prima di gettare i propri sentimenti sul comodino della prima che ti apre le cosce (a pagamento), giusto accanto al lubrificante e al rotolone Regina, ci penserei due volte, se non altro per amor proprio. Sempre di una sconosciuta si tratta e non saranno certo le due confidenze fatte tra una venuta e l’altra a cambiare la sostanza. Da qui inizierei a pormi delle domande sulla natura dei miei sentimenti nei confronti della prostituta di turno, perché ogni tanto qualche risposta bisogna pur darsela.
Quanto alle trans non saprei che dire, se non che mi sono fatto l’idea che la loro sessualità sia molto lineare, semplice, diretta. Vista così, da lontano, mi sembrerebbe più semplice da capire, forse perché molto più simile alla mia che a quella di una donna biologica. Ma su questo potrei pure sbagliarmi.
 
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pinopalazzi

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Curvy ha scritto:
Ma spesso nella situazione cliente/pay si tende a forzare la cosa.... E a farsi castelli o autoproclamarsi cenerentole/i dell amore

il problema del rapporto cliente/pay è che viene bypassata tutta la fase del corteggiamento che si trova nel real world e si viene catapultati nella parte intima di una persona.
questo ovviamente è pericoloso perchè può dare luogo a fraintedimenti.
 
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oblomov ha scritto:
Eppure sono convinto che quel distacco professionale sia la cosa meno cercata dai punter e meno gestibile da molti di essi.

Niente di più vero, almeno per me.
Non parto con l'idea di essere coinvolto emotivamente, non voglio neanche ingannare la donna che ho di fronte, ma mi piace pensare, quando faccio sesso con una prostituta, che si sia creata un'empatia spontanea, una situazione nella quale lei non è costretta a fingere e neanche io.
Se percepisco quello che dovrebbe essere la normalità in questo contesto, ovvero l'integerrima professionalità tanto apprezzabile quanto fredda, accuso una calo del desiderio. Forse è dovuto al fatto che, fondamentalmente, non apprezzo poi così tanto il meretricio e, inconsciamente, prendo le distanze.
Il mio modo di fare ha anche risvolti pericolosi, alcune pensano sia il soggetto ideale di cui approfittare, altre cedono emotivamente lasciandosi coinvolgere più del dovuto fino al limite del fraintendimento, altre ancora s'impauriscono e tendono immediatamente a erigere un muro emotivo e, ahimè, anche fisico.
 
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...mi piace pensare, quando faccio sesso con una prostituta, che si sia creata un'empatia spontanea, una situazione nella quale lei non è costretta a fingere e neanche io.
Se percepisco quello che dovrebbe essere la normalità in questo contesto, ovvero l'integerrima professionalità tanto apprezzabile quanto fredda, accuso una calo del desiderio. Forse è dovuto al fatto che, fondamentalmente, non apprezzo poi così tanto il meretricio e, inconsciamente, prendo le distanze.

Mi riconosco molto in ciò che hai detto. Cerco spesso di farmene una ragione ma con scarsi risultati.
1 tento di stabilire un’empatia preliminare perché dopo quasi venti anni di rapporti a pagamento (ne ho 37 un tutto) ritengo di avere un palato fine e cerco l’incontro perfetto, spontaneo e sereno da ambo le parti.
2 forse interagire umanamente con una prof è solo un modo per mettere una toppa al senso di rimorso morale rispetto a ciò che si sta facendo, come se quelle interazioni possano mettere la controparte in una sorta di posizione tale da poter scegliere se incontrarmi davvero o no, una farsa vestita da corteggiamento, ciò di cui effettivamente è deficiente il rapporto in questione. Come se poterle rassicurare che incontreranno una persona decente e piacente, galante e generosa possa in qualche modo evitare il trauma di due ore di hard fucking da uno sconosciuto in una camera a volte troppo stretta. Tanto quanto è vero che una donna sceglie sempre, una pay tende solo a scremare per monetizzare il meno peggio. Quindi nel punto 2 si parla di mere illusioni.

Quando la pay, a volte anche quanto il cliente, assumono connotazioni umane si gioca con il fuoco. Telefonate che vengono intese come interesse personale smettono di essere interesse economico. Melissa, tgirl che opera a Cava de Tirreni, persona di una intelligenza straordinaria, mi disse una volta “la marchetta comincia al telefono”. Parole a mio avviso pregne di significato e da tenere sempre bene a mente. Si è immuni solo finché si tende a pensare che tutto ciò che si dice e tutto ciò che si fa è teso esclusivamente all’ottenimento di una somma di denaro. Scusate il mio essere prolisso.

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pinopalazzi

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È questa purtroppo la grande illusione.

eh si, l'illusione nasce dal fatto che avendo già fatto "breccia" fisicamente, se poi c'è anche un minimo di complicità che certe pay hanno per creare volutamente una GFE, la frittata è fatta

però in questo, è la pay che dovrebbe dosare freno e acceleratore. se crea una girl friend experience e poi il tizio vuole di più, è lei che deve fermarlo subito e riportarlo sui binari
 
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Ma perché è così difficile capire la differenza tra un rapporto a pagamento e uno libero dal pagamento?
Il fatto che uno paghi, continui a pagare e pagherà per sempre, non dovrebbe accendere qualche lampadina?
 
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pinopalazzi

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Detto da una signorina pay / esercente. Pinopalazzi c'è da riflettere.
LASCIA PERDERE, la signorina pay.
Vedrai che un giorno ti ritroverai a ringraziarci .

eh lo so, però è facile a dirsi, difficile a farsi.
diciamo che l'ultimo contatto di 2 giorni fa ha peggiorato le cose, non migliorato.
perchè poteva respingermi o ignorarmi, invece ci siamo sentiti e lei ha risposto al mio messaggio "carino" in maniera ancora più "carina".. adesso non vorrei riportare le parole esatte, però in così tanti anni di pay anche con quella più fidelizzata non ho mai avuto una conversazione simile.
bo, anche il fatto che mi abbia riprogrammato il suo ritiro dalla professione la dice lunga, e mi mette ancora più confusione. quando ci siamo beccati a inizio agosto mi ha detto che avrebbe finito fra almeno 5 anni, il fatto di avermi detto l'altro giorno che entro qualche mese finisce mi fa specie... perchè dirlo proprio a me se non ci fosse interesse?
ovviamente non ho avuto modo di dirle che sono sposato, al telefono non potevo dirglielo, vorrei dirglielo guardandola negli occhi
sicuramente non voglio illuderla per evitare casini e devo dirle le cose come stanno. ho un interesse per lei ma non sono pronto in questo momento a cambiare vita.
però non voglio nemmeno perderla
 
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smith

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Tu citi un manuale dei disturbi mentali, non un manuale della normalità, anche perché credo non esista.

Dal link che hai postato tu, ti cito questo passaggio:
Disturbo dell’ipersessualità
È stato proposto di introdurre il disturbo dell'ipersessualità. Tale diagnosi viene soddisfatta se l'individuo presenta alcuni dei seguenti sintomi: eccessiva pratica di attività sessuale (misurato in termini di tempo), pratica di attività sessuale in risposta a stress o stato dell'umore negativo, etc.[SUP][24][/SUP] Inoltre, il disturbo può essere diagnosticato se i sintomi sono presenti da almeno sei mesi e se l'attività quotidiana dell'individuo ne è inficiata.
Quanti di noi punter potrebbero riconoscersi in questo "disturbo mentale".
Questo significa che non siamo normali?

C'è un'interessante punto di vista su come si potrebbe definire la normalità in questo articolo...
https://lamenteemeravigliosa.it/concetto-di-normalita-significa/
dove tra l'altro viene detto:
Definire cos’è patologico è sempre stato complicato per la psicologia, a causa della complessità dei criteri da delimitare.
E vorrei aggiungere, prendendo come riferimento la medicina, che non sempre una patologia ci rende anormali. Magari ci complica la vita, questo, sì.

Per rifarmi poi a quanto avevo detto in un altro post, e cioè, che difficilmente la psicologia è in grado di riconoscere un genio, posto questi link...
https://www.gulliber.it/10-geni-della-pittura-che-soffrirono-di-disturbi-mentali/
https://www.studenti.it/geni-pazzi.html
Tra gli scrittori dei link non viene citato Dostevskij, il quale, come si sa, era affetto da epilessia.
Ma il disturbo mentale più grave di Dostevskij, a mio avviso, non era l'epilessia, ma quello che oggi viene definito Gioco Compulsivo.

(Pur essendo affetto da enfisema polmonare, malattia che lo porto alla morte, nel pieno dell'inverno russo rimase senza cappotto, lo perse al gioco.)

Si puo procedere anche per differenza.
Tutto quello che non é contenuto in quel manuale lí fa parte della normalità.

Oh, poi se ci tenete così tanto ad essere considerati anormali non saró io ad oppormi.

Comunque a sto punto non resta che citarvi Lucio Dalla "L'impresa eccezionale é essere normale".
 
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Io pago apposta per non confondermi, è uno di quei famosi paletti che mi consentono di non deragliare dalla realtà, pago anche quando non mi viene più richiesto ed è capitato spesso e quando dico spesso non lo dico per fare apologia di me stesso.


Ma perché è così difficile capire la differenza tra un rapporto a pagamento e uno libero dal pagamento?
Il fatto che uno paghi, continui a pagare e pagherà per sempre, non dovrebbe accendere qualche lampadina?



Pino dille subito che sei sposato, fa parte di principi etici inderogabili. Non si gioca con la vita delle persone, sia che essa reciti una parte oppure no. Poi però facci sapere...
 
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Emilia + Resto del mondo (dipende dove mi trovo)
devo ringraziare un utente del forum (per correttezza non dico chi è a meno che non lo dica lui) che mi ha contattato due volte al telefono e con il quale ho avuto due lunghe telefonate che sono state molto importanti per me.

...

scusa l'OT, ma come ha fatto a contattarti? come ha avuto il tuo numero? solo una pura curosità, grazie.
 
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pinopalazzi

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@submale
si certo, glielo dirò la prima volta che la vedo, quindi penso lunedì. e glielo dirò ancora in veste da cliente, non aspetterò a dirglielo durante un eventuale uscita "free".
in effetti da quello che ho percepito con gli elementi che ho a disposizione è che questo lavoro gli pesi e che voglia tornare a una vita free. bo, non vorrei che il mio interessamento lo veda come una mano a uscire da tale mondo. però da sposato non posso garantirle l'indipendenza economica come se io fossi single, per cui come dici tu non giocherò per mesi al finto single e poi quando fra mesi vorrà mollare il lavoro, io me ne esco con un non posso perchè sono sposato.
 
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