Innamorarsi di una escort

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p1erin0

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Breve aggiornamento della mia storia. Ieri ho finalmente capito la sua tattica, che è abbastanza semplice e lineare:
1) Sono il suo uomo + 2) Non c'è lavoro (dice lei...) = 3) Dovrei darle più soldi.
Fortunatamente è ancora ferma al 2. Non è ancora arrivata al 3, e cercherò di fare in modo che non ci arrivi, ma, se ci arriverà. vi assicuro che non mi farò fregare! Continuerò ad assecondarla, giocando a fare il suo uomo, ma dovrà accontentarsi di quello che le dò!
 
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Tu pensa che nel mio immaginario una ex pay potrebbe persino avere un vantaggio rispetto a una free in una relazione stabile, ho sempre pensato che dopo aver preso migliaia di cazzi non sentirebbe il bisogno di tradirmi per sesso. Il che è una cazzata, perché i cazzi presi non sono mica immagazzinabili, voglio dire, non è che una dopo aver preso tremila cazzi si ferma al mio perché sono bello bravo e buono, e non ne cerca un altro perché magari ha voglia di evadere o semplicemente non scopo come vorrebbe. Questo per dirti come gli uomini (o almeno io) alla fine siano stupidi:le donne conquisteranno il mondo prima o poi...
Ci sono meccanismi o scenari psicologici, che si instaurano dopo che si è intrapresa (di propria volontà) una certa vita, come può essere quella della escort.
Provo a spiegare: al netto del fatto che decidere di praticare tale attività professionale (perché alla fine di ciò si tratta) possa essere motivato o da necessità economica immediata oppure dalla volontà di avere una consistente opportunità di entrate - rispetto ad un qualsiasi altro impiego, è ovviamente chiaro ed evidente che chi decide di intraprendere questa attività lo fa perché è mossa da un mix di fattori caratteriali propri.
A mio modo di vedere, certamente chi ha in sé un carattere estremamente libero, scevro da vincoli (magari perché nella vita ha subìto delusioni sentimentali pesanti che lo hanno segnato nel profondo), ed ovviamente ha sempre conservato una forte evasione da regole / schemi / imposizioni, questa attività una volta che la intraprende credo che un po' se la vada a cucire addosso, come un abito attillato o come una seconda pelle.

Nell'ipotesi in cui la ragazza escort si innamori di un cliente e la cosa sia corrisposta, c'è solo un modo per poter tenere in piedi la relazione tra loro: fondare il rapporto sulla libertà più totale - per entrambi. Non ci devono essere imposizioni / vincoli / richieste di "chiudere l'attività", che seppur inizialmente anche vengano assecondati, inesorabilmente verranno dopo poco o tanto disattesi (il forum narra varie vicissitudini del genere, mi pare): quanto più sarà la ragazza che - con il tempo, e di motu proprio - stabilirà come e quanto rivedere la sua vita ed il suo lavoro.

Nel mio piccolo, seppur in modo ovviamente differente, sto vivendo una situazione che potrebbe essere un pò un parallelo.
Per oltre 10 anni ho intrapreso carriera lavorativa da libero professionista. Al netto dei sacrifici e di soddisfazioni economiche spesso aride, nonché l'inevitabile stress che portava la mia attività lavorativa, ho sempre continuato per la mia strada. Negli ultimi anni poi ho avuto un calo dell'attività, entrando in difficoltà, o meglio andando praticamente sempre al pareggio (entrate / uscite).
Lo scorso anno si è affacciata nella vita (dell'intero mondo) l'incognita Covid, che ovviamente ha gettato ombre pesanti su chi è lavoratore autonomo e/o professionista: quasi inaspettatamente mi è arrivata un'offerta di lavoro (su chiamata, da persone estremamente serie, e con buone ambizioni), come dipendente........le circostanze generali (anno 2020 con pandemia all'atto secondo), e quanto comunque propostomi - mi ha lusingato parecchio - mi hanno fatto decidere di accettare l'offerta.
Ma........c'è sempre un ma.
A distanza ormai di metà anno vivo in maniera assai particolare: seppur riconosco di essere andato a star meglio (la tranquillità di portare a casa ogni mese qualcosa di sicuro e costante, non è affatto da poco), so che comunque ho dovuto rinunciare a tanto...ho dovuto rinunciare a quello che negli anni avevo messo al primo posto nel mio lavoro, la libertà (di scegliere cosa fare, come farlo, quando farlo - e nei limiti del possibile - di essere pagato in maniera commisurata).
Così oggi, tuttora - nei ritagli di tempo - sto proseguendo la mia attività professionale, perché non ne posso fare a meno...lo sento parte di me (il bilancio economico lo traccerò a fine anno, ma forse stavolta mi importerà poco se sarà positivo o negativo): ci sono giorni in cui svegliarmi, e sapere di avere un vincolo orario e costante, mi toglie il respiro.

Penso che nella testa di una ragazza escort che decida di smettere la sua attività professionale, immagino che si inneschi un processo mentale molto simile al mio - anzi molto più amplificato.
Quindi, è per questo che sono giunto alla conclusione che sia una cosa così complicata, al limite dell'impossibile, che si riesca veramente ad uscire totalmente da quella vita.

PS: (domanda provocatoria, che faccio a voi ed anche a me)
Ma se a noi Punter imponessero di smettere il nostro hobby? (magari perché beccati da moglie / compagna / amici di mentalità chiusa / parenti)
Siamo così sicuri di poter essere in grado di mettere la parola fine a questo nostro aspetto della vita? Oppure ne sentiamo un forte senso di necessità / appartenenza che ci impedisce di smettere? (vuoi per trasgressione, vuoi per libertà, vuoi per qualsiasi altro motivo che ognuno possa avere)
Sono entrato "nel giro" da poco meno di un anno, e sia allora e sia tuttora sono una persona libera senza relazioni sentimentali: ma nel momento in cui avrò nuovamente una persona nella mia vita, riuscirò a chiudere la parentesi da Punter? A leggere tante - tantissime storie - di tutti voi utenti, pare proprio che non ci sia mai una parola fine, e che la necessità che si instaura nel profondo della persona, lo spinga ad essere un Punter vita-natural-durante.
Ci si dimentica troppo spesso che, in fondo, il Punter e la Escort sono semplicemente delle figure tra loro complementari.
 
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furlan76

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Ma se a noi Punter imponessero di smettere il nostro hobby? (magari perché beccati da moglie / compagna / amici di mentalità chiusa / parenti)
Siamo così sicuri di poter essere in grado di mettere la parola fine a questo nostro aspetto della vita? Oppure ne sentiamo un forte senso di necessità / appartenenza che ci impedisce di smettere? (vuoi per trasgressione, vuoi per libertà, vuoi per qualsiasi altro motivo che ognuno possa avere)
Io lo farei solo per amore di qualcosa o qualcuno di speciale per cui valga la pena di svegliarsi la mattina, andare oltre le persone e i problemi, per raggiungere i propri obiettivi, qualcun altro che non sia io.
Fino ad allora scopo e mi diverto, e dovrebbero farlo tutti senza patemi e false speranze
 
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Ti do piena ragione, perché anche io - al momento, e non avendo nessun vincolo sentimentale - la vedo esattamente come te. Però, ugualmente mi interrogo...

Ma allora perché la stragrande maggioranza di persone che frequenta questo forum - che ha vita coniugale / sentimentale radicata, ed affianco ha la propria compagna di vita - comunque continua ad essere Punter? Non avrà già la propria ragione per cui svegliarsi la mattina (ovvero la persona con cui condivide la propria vita)?

Diciamo che - vedendo un pò oltre il mio orizzonte attuale - mi interrogo (ovviamente su di me) se un giorno, trovando nuovamente una compagna nella mia vita, avrò modo e voglia di chiudere la mia parentesi da Punter...
Penso che quando varchi certi confini - e lo fai con curiosità (come ho voluto fare io), e prosegui trovandolo piacevole (come l'ho provato, e tuttora lo provo) - poi difficilmente torni ad essere lo stesso di prima.

Essere Punter, penso, che non dovrebbe essere un solo modo di poter svuotare periodicamente "i gioielli di famiglia", ma un modo anche di far uscire il lato più """oscuro""" della propria personalità - quello più intimo, che forse per pudore o per paura del giudizio, non riusciamo a far emergere.
E purtroppo, anche in una vita di coppia stabile, non è detto che questo possa essere possibile..........anzi, leggendo tante storie e commenti, pare proprio che molte volte venga sempre più "insabbiato" e relegato in un angolo.
 
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Beh ragazzi, i vostri internventi che hanno come tema " si è punter solo finché si è single, o esserlo può essere considerato un modus vivendi " ?, danno la stura, ma anche l'interessante pretesto per fare più di una riflessione :
- partiamo col dire che non esistono regole e principi inderogabili che possano essere applicati tout a court. Per fortuna, questa è una decisione che attiene alla sfera personale. Ogni comportamento, è lecito e merita rispetto.
- mi fa specie la vostra meraviglia per il fatto che uomini non single, possano sentire il desiderio di " evadere " ?, come se il desiderio e la necessità di avventura ed evasione, fossero appannaggio esclusivo, di chi vive una vita di solitudine. Chi l'avrebbe deciso e stabilito ? In quale trattato sociologico e filosofico è citato ? ? Poi se ne facciamo una questione morale, beh allora faccio passo. .... tra parentesi, chi ha stabilito quale sarebbe la morale dominante ??
- vi siete mai chiesti, qual'è la reale situazione " sentimentale ", all'interno di coppie che stanno insieme da anni, se non da decenni ? Magari in tanti, hanno un rapporto " bianco " e si sta assieme per abitudini e convenzioni. Ergo, mai dare per scontato l'assunto : uomo/donna sposati = persona appagata .... e qua potremmo aprire un altro thread : perché si sta assieme, pur quando è evidente che l'innamoramento e l'amore sono ormai pallidi ricordi ? Non è questo il momento e il luogo per parlarne !
- a volte, direi il più delle volte, si sente l'esigenza di provare cose nuove, a prescindere comunque dal rapporto che si vive in quel momento. A tal proposito, torna utile l'aneddoto che si racconta dai tempi del Re di Francia che redarguito dal Cardinale Mazzarino, in merito alla sua dissolutezza, ( pare che il Re, solea dormire ogni notte con una cortigiana diversa ), sottolineando altresì di quanto fosse bella e desiderabile la Regina, decise d'attuare la seguente tattica : invece di rispondergli d'acchito, conoscendo la debolezza dello stesso Mazzarino, rispetto ai piacere della tavola, lo invitò per una settimana di seguito al suo regal banchetto serale. Orbene, d'accordo con i cuochi di corte, fece servire ogni sera, sempre la stessa pietanza, che per inciso, era quella preferita dal Cardinale.
Mazzzarino apprezzo' quanto preparato sapientemente dai maestri di cucina al servizio del Re, ma alla fine della settimana, esclamò : Sire, devo ammettere che io mai prima d'ora avevo assaggiato nulla di più buono, solo che devo confessare che avrei gradito cambiare pietanza, dopo qualche giorno ! Al che il Re rispose : caro Cardinale, e perché di grazia io non dovrei desiderare di giacere con donne diverse, dopo un po', pur essendo sposato con una donna bellissima ? Capito mi hai ???????? ????
- in conclusione, credo .... ma è una mia convinzione personale, ergo non ha presunzione di verità assoluta ...., che il desiderio d'evasione, venga meno solo nel periodo in cui si è profondamente innamorati. Dopo, è una continua ricerca per appagare la voglia d'evadere e di provare sensazioni nuove. Farlo con free o pay, è del tutto indifferente, il più delle volte lo si fa con le pay, poiché il tempo e le opportunità ti fanno propendere per la soluzione più comoda.
 
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Cazzi cazzi cazzi.
Che si tratti di una metafora (una sineddoche) a chi materialmente se lo prende in qualche posto (fronte, retro, o dove) poco importa. Spesso, anzi, è questa parte del tutto che produce qualche effetto visibile, sempre che ne produca. Per contro, la persona dietro al cazzo, della quale il cazzo costituisce la parte prominente e preminente, resta nell'ombra, offuscata dalla routine, dalla ripetitività, dalla banalità dell'atto. E tuttavia è solo la persona attaccata al cazzo ciò che può permettere alla pay di distinguere un avventore da un altro, e ciò su cui un punter incline all'innamoramento dovrebbe far conto (sempre che non pensi di impressionarne qualcuna con la fastidiosa dimensione del suo membro). Ma quando parliamo di 1000, di 3000, di 6000 cazzi o più, come è possibile, non dico distinguere un cazzo da un altro, ma collegare un cazzo a una faccia?
Tutto può succedere, però meditate, innamorandi, meditate...
 
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Breve aggiornamento della mia storia. Ieri ho finalmente capito la sua tattica, che è abbastanza semplice e lineare:
1) Sono il suo uomo + 2) Non c'è lavoro (dice lei...) = 3) Dovrei darle più soldi.
Fortunatamente è ancora ferma al 2. Non è ancora arrivata al 3, e cercherò di fare in modo che non ci arrivi, ma, se ci arriverà. vi assicuro che non mi farò fregare! Continuerò ad assecondarla, giocando a fare il suo uomo, ma dovrà accontentarsi di quello che le dò!
forza pierino, se manterrai la determinazione tiferemo per te
 
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p1erin0

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Pensa che le ho anche creduto quando diceva che non ha lavoro, ed ho fatto la cazzata di scrivere diversi suoi aggiornamenti di stato e bump sul forum (molti dei quali cestinati). Scusatemi! Ora basta bump e aggiornamenti di stato!
 
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una novantina di km da Ancona , un centinaio da Bo
Ci sono meccanismi o scenari psicologici, che si instaurano dopo che si è intrapresa (di propria volontà) una certa vita, come può essere quella della escort.
Provo a spiegare: al netto del fatto che decidere di praticare tale attività professionale (perché alla fine di ciò si tratta) possa essere motivato o da necessità economica immediata oppure dalla volontà di avere una consistente opportunità di entrate - rispetto ad un qualsiasi altro impiego, è ovviamente chiaro ed evidente che chi decide di intraprendere questa attività lo fa perché è mossa da un mix di fattori caratteriali propri.
A mio modo di vedere, certamente chi ha in sé un carattere estremamente libero, scevro da vincoli (magari perché nella vita ha subìto delusioni sentimentali pesanti che lo hanno segnato nel profondo), ed ovviamente ha sempre conservato una forte evasione da regole / schemi / imposizioni, questa attività una volta che la intraprende credo che un po' se la vada a cucire addosso, come un abito attillato o come una seconda pelle.

Nell'ipotesi in cui la ragazza escort si innamori di un cliente e la cosa sia corrisposta, c'è solo un modo per poter tenere in piedi la relazione tra loro: fondare il rapporto sulla libertà più totale - per entrambi. Non ci devono essere imposizioni / vincoli / richieste di "chiudere l'attività", che seppur inizialmente anche vengano assecondati, inesorabilmente verranno dopo poco o tanto disattesi (il forum narra varie vicissitudini del genere, mi pare): quanto più sarà la ragazza che - con il tempo, e di motu proprio - stabilirà come e quanto rivedere la sua vita ed il suo lavoro.

Nel mio piccolo, seppur in modo ovviamente differente, sto vivendo una situazione che potrebbe essere un pò un parallelo.
Per oltre 10 anni ho intrapreso carriera lavorativa da libero professionista. Al netto dei sacrifici e di soddisfazioni economiche spesso aride, nonché l'inevitabile stress che portava la mia attività lavorativa, ho sempre continuato per la mia strada. Negli ultimi anni poi ho avuto un calo dell'attività, entrando in difficoltà, o meglio andando praticamente sempre al pareggio (entrate / uscite).
Lo scorso anno si è affacciata nella vita (dell'intero mondo) l'incognita Covid, che ovviamente ha gettato ombre pesanti su chi è lavoratore autonomo e/o professionista: quasi inaspettatamente mi è arrivata un'offerta di lavoro (su chiamata, da persone estremamente serie, e con buone ambizioni), come dipendente........le circostanze generali (anno 2020 con pandemia all'atto secondo), e quanto comunque propostomi - mi ha lusingato parecchio - mi hanno fatto decidere di accettare l'offerta.
Ma........c'è sempre un ma.
A distanza ormai di metà anno vivo in maniera assai particolare: seppur riconosco di essere andato a star meglio (la tranquillità di portare a casa ogni mese qualcosa di sicuro e costante, non è affatto da poco), so che comunque ho dovuto rinunciare a tanto...ho dovuto rinunciare a quello che negli anni avevo messo al primo posto nel mio lavoro, la libertà (di scegliere cosa fare, come farlo, quando farlo - e nei limiti del possibile - di essere pagato in maniera commisurata).
Così oggi, tuttora - nei ritagli di tempo - sto proseguendo la mia attività professionale, perché non ne posso fare a meno...lo sento parte di me (il bilancio economico lo traccerò a fine anno, ma forse stavolta mi importerà poco se sarà positivo o negativo): ci sono giorni in cui svegliarmi, e sapere di avere un vincolo orario e costante, mi toglie il respiro.

Penso che nella testa di una ragazza escort che decida di smettere la sua attività professionale, immagino che si inneschi un processo mentale molto simile al mio - anzi molto più amplificato.
Quindi, è per questo che sono giunto alla conclusione che sia una cosa così complicata, al limite dell'impossibile, che si riesca veramente ad uscire totalmente da quella vita.

PS: (domanda provocatoria, che faccio a voi ed anche a me)
Ma se a noi Punter imponessero di smettere il nostro hobby? (magari perché beccati da moglie / compagna / amici di mentalità chiusa / parenti)
Siamo così sicuri di poter essere in grado di mettere la parola fine a questo nostro aspetto della vita? Oppure ne sentiamo un forte senso di necessità / appartenenza che ci impedisce di smettere? (vuoi per trasgressione, vuoi per libertà, vuoi per qualsiasi altro motivo che ognuno possa avere)
Sono entrato "nel giro" da poco meno di un anno, e sia allora e sia tuttora sono una persona libera senza relazioni sentimentali: ma nel momento in cui avrò nuovamente una persona nella mia vita, riuscirò a chiudere la parentesi da Punter? A leggere tante - tantissime storie - di tutti voi utenti, pare proprio che non ci sia mai una parola fine, e che la necessità che si instaura nel profondo della persona, lo spinga ad essere un Punter vita-natural-durante.
Ci si dimentica troppo spesso che, in fondo, il Punter e la Escort sono semplicemente delle figure tra loro complementari.
Ciao a tutti, concordo in pieno col collega.
Anche io sono passato da lavoro autonomo a dipendente e la non libertà mi ha veramente devastato.
Per quel che riguarda cessare l'attività del punter....... Io ho cessato per motivi vari, ma, almeno per me è stato molto difficile.
 
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M

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Oblomov...ci sta....
Come ci possono essere mille altre spiegazioni..
Cmq da escort che è stata single durante un periodo di escorting...quando ti capita il cliente che sa scopare(che è spesso raro)una ne approfitta...
?????
Se c'è da divertirsi e a casa nn si ha chi ci fa divertire ne approfittiamo durante "il lavoro"....

Interessante, piccolo OT
Era quasi un anno che non andavo a pay (ho già recensito tutto), e prima ancora erano anni che non andavo.. vabbè, questo per dire che sono andato a caso/leggendo le recensioni. Un pacco mi ha fregato 150e (sono scappato).
Mi sono rifatto dopo con una altra, ragazza molto carina e tranquilla... Ci siamo trovati bene.
Quando vado con una donna, quando capita no pay ?, il massimo è vederla venire e poi venire io... Ammetto di non essere molto bravo a capire se una donna che non conosco stia fingendo o meno... E diciamo che con le pay non mi sono mai posto questo obbiettivo.
Per ricollegarmi al tuo post... Appunto mi è capitata questa cosa pochi gioni fa... Con questa pay, a cui probabilmente non facevo propeio schifo, durante il primo rapporto e prima posizione mi è venuta tra le mani anche abbastanza in fretta... Anzi, magari sono abituato male io, ma ho sempre faticato a far venire la mia quasi ex compagna.
Questa dopo una bella leccata e dopo che mi ha montato forse poco più di 5 min è esplosa.
Onestamente se non me lo avesse detto non lo avrei capito... E non credendo le ho chiesto conferma più volte.
Alla fine si è divertita più lei che io.
 
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Beh ragazzi, i vostri internventi che hanno come tema " si è punter solo finché si è single, o esserlo può essere considerato un modus vivendi " ?, danno la stura, ma anche l'interessante pretesto per fare più di una riflessione :
- partiamo col dire che non esistono regole e principi inderogabili che possano essere applicati tout a court. Per fortuna, questa è una decisione che attiene alla sfera personale. Ogni comportamento, è lecito e merita rispetto.
- mi fa specie la vostra meraviglia per il fatto che uomini non single, possano sentire il desiderio di " evadere " ?, come se il desiderio e la necessità di avventura ed evasione, fossero appannaggio esclusivo, di chi vive una vita di solitudine. Chi l'avrebbe deciso e stabilito ? In quale trattato sociologico e filosofico è citato ? ? Poi se ne facciamo una questione morale, beh allora faccio passo. .... tra parentesi, chi ha stabilito quale sarebbe la morale dominante ??
- vi siete mai chiesti, qual'è la reale situazione " sentimentale ", all'interno di coppie che stanno insieme da anni, se non da decenni ? Magari in tanti, hanno un rapporto " bianco " e si sta assieme per abitudini e convenzioni. Ergo, mai dare per scontato l'assunto : uomo/donna sposati = persona appagata .... e qua potremmo aprire un altro thread : perché si sta assieme, pur quando è evidente che l'innamoramento e l'amore sono ormai pallidi ricordi ? Non è questo il momento e il luogo per parlarne !
- a volte, direi il più delle volte, si sente l'esigenza di provare cose nuove, a prescindere comunque dal rapporto che si vive in quel momento. A tal proposito, torna utile l'aneddoto che si racconta dai tempi del Re di Francia che redarguito dal Cardinale Mazzarino, in merito alla sua dissolutezza, ( pare che il Re, solea dormire ogni notte con una cortigiana diversa ), sottolineando altresì di quanto fosse bella e desiderabile la Regina, decise d'attuare la seguente tattica : invece di rispondergli d'acchito, conoscendo la debolezza dello stesso Mazzarino, rispetto ai piacere della tavola, lo invitò per una settimana di seguito al suo regal banchetto serale. Orbene, d'accordo con i cuochi di corte, fece servire ogni sera, sempre la stessa pietanza, che per inciso, era quella preferita dal Cardinale.
Mazzzarino apprezzo' quanto preparato sapientemente dai maestri di cucina al servizio del Re, ma alla fine della settimana, esclamò : Sire, devo ammettere che io mai prima d'ora avevo assaggiato nulla di più buono, solo che devo confessare che avrei gradito cambiare pietanza, dopo qualche giorno ! Al che il Re rispose : caro Cardinale, e perché di grazia io non dovrei desiderare di giacere con donne diverse, dopo un po', pur essendo sposato con una donna bellissima ? Capito mi hai ???????? ????
- in conclusione, credo .... ma è una mia convinzione personale, ergo non ha presunzione di verità assoluta ...., che il desiderio d'evasione, venga meno solo nel periodo in cui si è profondamente innamorati. Dopo, è una continua ricerca per appagare la voglia d'evadere e di provare sensazioni nuove. Farlo con free o pay, è del tutto indifferente, il più delle volte lo si fa con le pay, poiché il tempo e le opportunità ti fanno propendere per la soluzione più comoda.
Sia chiaro che io non ho fatto la morale a nessuno, sia perché me ne guardo bene e sia perché nessuno potrà mai permettersi di farla (scheletri negli armadi, e altre cose inconfessabili - chi più, chi meno - li abbiamo tutti su questa terra).

Il mio punto - che rivolgo maggiormente a me come individuo - è questo interrogativo: io che fino allo scorso anno non avevo mai provato questa sfera della vita (il Punteraggio) - che certamente si è rivelato molto piacevole e mi ha fatto conoscere anche nuovi miei aspetti personali - il domani che avrò la fortuna di avere al mio fianco nuovamente una compagna stabile nella mia vita, potrò più rinunciare alla vita da Punter?

Sono curioso di vedere come affronterò tutto ciò (sempre che abbia modo di trovare qualcuno con cui poter affrontare nuovamente un percorso di vita assieme...cosa non così scontata, ma da parte mia la speranza comunque non muore mai).
 
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furlan76

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@furlan76
Ti do piena ragione, perché anche io - al momento, e non avendo nessun vincolo sentimentale - la vedo esattamente come te. Però, ugualmente mi interrogo...

Ma allora perché la stragrande maggioranza di persone che frequenta questo forum - che ha vita coniugale / sentimentale radicata, ed affianco ha la propria compagna di vita - comunque continua ad essere Punter? Non avrà già la propria ragione per cui svegliarsi la mattina (ovvero la persona con cui condivide la propria vita)?

Diciamo che - vedendo un pò oltre il mio orizzonte attuale - mi interrogo (ovviamente su di me) se un giorno, trovando nuovamente una compagna nella mia vita, avrò modo e voglia di chiudere la mia parentesi da Punter...
Penso che quando varchi certi confini - e lo fai con curiosità (come ho voluto fare io), e prosegui trovandolo piacevole (come l'ho provato, e tuttora lo provo) - poi difficilmente torni ad essere lo stesso di prima.

Essere Punter, penso, che non dovrebbe essere un solo modo di poter svuotare periodicamente "i gioielli di famiglia", ma un modo anche di far uscire il lato più """oscuro""" della propria personalità - quello più intimo, che forse per pudore o per paura del giudizio, non riusciamo a far emergere.
E purtroppo, anche in una vita di coppia stabile, non è detto che questo possa essere possibile..........anzi, leggendo tante storie e commenti, pare proprio che molte volte venga sempre più "insabbiato" e relegato in un angolo.
Molti, come il sottoscritto non hanno una compagna di vita e sono inadatti ad amare. Detto questo le persone contattano pay perché vogliono giocare. Io non lo considero neanche tradimento, perché appunto è un gioco, far finta di essere qualcun altro con qualcun altro. Infatti io mi stupisco come ci si possa innamorare, provare gelosia ecc per una escort. E non perché non le considero donne meritevoli di attenzione ma perché tutto questo è un gioco, una charada (citazione filmica
).
Il rapporto occasionale, gli incontri anche frequenti, se vissuti con il dovuto rispetto delle proprie vite sono momenti unici.
Non dico che uno dovrebbe avere una moglie ed un amante, ad una il cuore ed all’altra l’uccello, ma spesso basta non farsi domande ma avere risposte certe. Andare a pay è un gioco. Non è vero. I sentimenti lo sono finché ci si ferma in tempo e si inizia a pensare.
 
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@VVLF, e chi ha mai asserito che tu abbia fatto morali a qualcuno ? Anzi, ho anche specificato che il tuo intervento era quanto più opportuno, dando modo di fare alcune considerazioni e riflessioni. Io ne ho tratto spunto per esprimere il mio pensiero, non voleva essere in alcun modo una risposta diretta a te.
Per il quesito che hai posto, ribadendo che nessuna regola può considerarsi dogmatica, ti rimando a quanto detto dal Re di Francia, nella storiella da me riportata nel msg a cui fai riferimento.
Un caro saluto
 
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M

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Personalmente il punto è un altro... Io se sto bene con una donna, che mi piace non mi perdo su altre...
La mia relazione coniugale è entrata in crisi dopo molti anni per assenza totale di sesso.
Questo è quello che mi ha costretto a cercare questa cosa fuori casa. Con pay e no pay... E sarà il motivo per il quale stravolgerò la mia vita....
 
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Interessante la contabilità dei cazzi in carriera.

Comunque mi sembra un conto un tantino raffazzonato, prendendo per buono 200 giorni di lavoro l'anno, poi non si fanno 5 clienti fissi costantemente e soprattutto perché questa contabilità sia corretta ogni cliente dovrebbe andare una singola volta l'anno dall'esercente.

Mettiamo che ogni cliente vada anche solo 3 volte l'anno dalla stessa escort i 1000 cazzi diventano 300.

Andandoci 5 volte l'anno, che mi sembra un ritmo fattibile ai più, diventano solo 200 diversi cazzi l'anno.
 
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ovvio che una contabilità autentica potrebbe farla solo la diretta interessata.
si prova a fare un calcolo di massima, basandosi su ciò che un punter vede e sente. ma alla fine non credo siamo così lontani.
Io frequentandone una da diversi anni, e quindi avendo qualche indicatore (ma non mi sono mai azzardato a chiedere quanti fossero), da ultimo ho provato a fare un calcolo, certamente approssimativo, ma ritengo tutt'altro che privo di verosimiglianza. Il mio calcolo è basato su quanti punter ha conosciuto, non quante scopate ha fatto; a prescindere quindi che uno vada una o più volte o si fidelizzi. E penso che almeno il 50% dei clienti di qualunque prostituta siano occasionali, cioè vadano una volta, massimo un paio. Io stesso mi sono fidelizzato con alcune, ho testato più volte altre, ma da diverse non sono tornato oltre la prima volta.
Poi, parlando in generale, le variabili possono essere infinite. Ma se anziché 30, fossero 20.000 oppure 40.000, l'idea resta quella: una quantità esorbitante e snaturante.
 
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Penso o presumo che per un uomo che sia sensibile alla contabilità dei cazzi della propria donna averne presi 200 o 2.000 sia comunque difficile da accettare.

Per una free già confessare 50+ cazzi sarebbe abbastanza per essere inquadrata come poco affidabile.
 
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Beh l'ex moglie di sarkozy, la modella, pare avesse confessato di avere avuto 200 amanti. ma forse era stata pudica nel calcolo della reale entità. eppure sarkò non sembra sia rimasto scosso, e alla fine è stata lei a separarsi.
 
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È comunque un discorso prettamente biologico che si perde all'alba dei tempi.

Una donna promiscua come partner non dava la certezza della paternità, quando ancora non esistevano test genetici e fecondazioni in vitro.
 
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