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Dietro ogni pay c’è una donna”. Ma non c’era un punter? Durante gli anni in cui questo thread era rimasto chiuso, ritengo si sia respirata un’aria più salubre in questo forum. C’eravamo andati vicini di nuovo, a farlo chiudere, facevo il tifo per loro, per tutti e due. Ma poi per una sorta di cavalleresca galanteria si sono dati la mano invece di incularsi a vicenda. Conserverò comunque questa seconda immagine come deterrente ad eventuali miei futuri problemi di eiaculazione precoce. Senza offesa ?
Immagino il neofita che si iscrive e comincia a seguire il thread più gettonato. Questo. Sicuri di trasmettere il messaggio giusto?
Avversate
@oblomov che sostiene un’ovvietà: nessuno dice che una pay non possa amare, ma che il suo lavoro possa inficiare la nascita di un rapporto sano ed equilibrato. Volerlo negare a tutti i costi lo trovo un atteggiamento un po’ ipocrita. Soprattutto se strumentale a dipingere le operatrici come donne meritevoli incondizionatamente di rispetto e ammirazione. Non è sempre così. Potrà anche essere possibile ma non dimentichiamo l’indole maligna, approfittatrice e predatoria di alcune. Vediamo di non edulcorare troppo la realtà con questo melenso, inopportuno sentimentalismo. Vediamo di non deformarla troppo a proprio uso e romantico consumo sostituendo la controparte con la proiezione che ne abbiamo fatto di essa. Vediamo di non spingere persone a prestare il fianco.
Ci si innamora di una pay per solitudine? Anche. Qualcuno sosteneva che la causa talvolta risiedesse nell’alcol o nelle sostanze. Ma è troppo comodo rifugiarsi in simili pretesti.
Chi si innamora di una pay scende a compromessi. Quello più significativo è di dover sopportare il pensiero che siano una decina di altre persone a spararle una bella schizzata di sborra addosso, se non in gola, dopo una sonora ed energica ripassatina. Vabbè dettagli direte. Qualcuno minimizza invocando i cuckold che avranno anche loro il diritto ad essere cornuti e contenti. Personalmente li ho sempre visti come una moltitudine composta quasi totalmente da menefreghisti, egoisti e ipocriti. Tranne le solite rare eccezioni. Ma non si diventa cornuti dall’oggi al domani solo per poter amare una pay. O lo si è, oppure no. Personalmente se devo aprirmi ed affidare i miei sentimenti ad una persona non posso e non voglio dovermi adeguare a qualcosa di così handicappate. Per carità, non è mai morto nessuno. Ma i danni poi arrivano a conguaglio a suon di frustrazioni represse, sfiducia, odio e disistima di se stessi. E a poco valgono i bei momenti e gli aneddoti da poter raccontare. Come scaricare un camion di letame su un prato fiorito. Poi ditemi se le margherite profumano ancora.
Ci si innamora di una pay perché il cliente se la va a cercare. Di solito si comincia a flirtare. Poi subentra la mania di protagonismo, il volersi sentire a tutti i costi speciale. Perché non basta essere benvoluto e salutato dai passanti che si sbracciano, mica si apprezza la stima che spinge gli altri ad interpellarti per risolvere i loro problemi? No. Per sentirsi speciali bisogna dimostrare di essere riusciti a sedurre una pay, fino ad indurla a scopare a crudo e a rinunciare al rate per certificare la genuinità dei suoi sentimenti. Massiii in nome della supremazia dello sperma, fecondiamole pure già che ci siamo! Mica è un approccio giusto? L’ossessiva masturbazione del proprio ego che sfocia nella maniaca competizione con gli altri, i clienti, quegli ignobili. Il voler primeggiare e quindi non accontentarsi di aver conquistato una sorta di simpatia e qualche privilegio, ma l’esigenza di doverne conquistare l’anima.
Qualcuno ci riesce davvero, gli altri si fanno solo prendere per il culo. Nel primo caso si fanno male tutti e due, il cliente e la pay. Nel secondo caso se la prende nel culo solo il cliente, il che lo trovo più giusto e pedagogico. Almeno se ne fa una ragione. Sempre che rinsavisca e ci arrivi a capirlo. Anche se ahimè prima o poi ripeterà…
Paghiamo del tempo ed una sorta di recita più o meno realistica che ci porta ad accoppiarci con più o meno trasporto. Sarebbe il caso di non perdere mai di vista il fatto che in un frangente del genere nessuna pay è veramente se stessa, né tantomeno ti dice ciò che realmente pensa o ciò che realmente vorrebbe dirti. Come si fa ad innamorarsi con questi presupposti? Sicuri sicuri di non prendere fischi per fiaschi? A noi persone positive piace guardare il bicchiere mezzo pieno…
Qualche tempo fa riempii di complimenti una pay per poi recensirla una mezza botta. Qualcuno mi rimproverò di essere stato falso e cortese. Con una pay! Vediamo di prendere le cose per quelle che sono, e di non creare l’ennesima discriminazione positiva: dopo i dipendenti, i gay, le mogli, manca solo che si istituisca il comitato di tutela della piranha come specie protetta, così sarà pure vietato recensirle una chiavica e invece di chiudere questo thread chiudiamo il forum ed ognuno per la sua strada.
Le strade rimangono due: scopare e godere o amare e tribolarsi. Fateci il callo alle lusinghe, vaccinatevi, autocompiacetevi se vi fa stare bene, ma prendete tutto ciò che vi si dice con le pinzette. Perché per quanto siate disillusi, ci cascherete comunque. Un po’ di consapevolezza attutisce l’urto. Perché l’unica certezza, se dovesse accadere, è lo schianto.
Lascio qualche tavola di Rorschach: ognuno di voi si cimenti ad interpretarle al fine di poter consentire un’opportuna valutazione: