Ad essere sinceri è una questione che non mi sono mai posto, almeno nei termini in cui l’ha trattata Oblo, ma non per pigrizia mentale, quanto piuttosto perché le scelte riguardanti la vita privata delle ragazze che io frequento, siano esse pay che free, se assunte in piena libertà, anche se condizionate da esigenze materiali, non condizionano in senso repressivo le mie pulsioni sessuali. Forse addirittura potrebbero esaltarle.
Mentre mi stuzzicano molto mentalmente e mi incuriosiscono perché si sa l’incontro con una ragazza non si risolve solo in una unione di corpi. Ovviamente le sensibilità così come anche la psicologia delle persone sono diverse e quindi entrare nei meandri della mente per cercare di capire le ragioni di certe reazioni è questione complessa che lascio volentieri agli strizzacervelli per miei evidenti limiti.
Però non mi sorprendo affatto, mentre mi sorprende che ci sia chi se ne sorprende, che alcuni possano essere condizionati, quando ne vengono a conoscenza, da talune situazioni personali riguardanti la ragazza. Secondo me è segno di maggiore sensibilità, ma non me la sentirei di definire dei selvaggi quelli che come me quando vedono una patonza non pensano a nient’altro che a quello. Per me si crea una specie di dissociazione tra l’atto sessuale ed il contatto umano forse perché non pretendo (o forse non riesco chissà) a stabilire anche un rapporto sentimentale. Non è che il rapporto umano non mi interessi, anzi… tutt’altro. E’ che mentre mi dedico a placare il mio piacere fisico sta alla finestra. Poi riprende il sopravvento e scatta il bisogno di conoscere la persona con cui condivido anche lo spazio fisico di una stanza di albergo e talvolta questo viaggio di scoperta si fa più affascinate e stimolante della stessa voglia che mi ha condotto in quella stanza. E più di una volta ho scoperto persone davvero attraenti ed incantevoli con le quali mi sarebbe piaciuto proseguire un rapporto di frequentazione che andasse aldilà del semplice incontro di corpi, ma che però non sono mai riuscito a stabilire, perché ho sempre colto una certa resistenza quasi una imposizione più che un rifiuto nell’altra parte a scoprire qualcosa in più nei loro clienti e questo mi ha sempre deluso perché non sono mai riuscito a capirne perfettamente le ragioni. Credo che la mia resistenza a lasciarmi andare sentimentalmente con la pay di turno, sia proprio la controreazione del mio inconscio alla reazione altrettanto innaturale della pay a stabilire un contatto umano (non sentimentale) più profondo con il proprio cliente, che però così viene spersonalizzato e svilito al ruolo di puro strumento di arricchimento personale (come un pollo da spennare come qualcuno l’ha argutamente definito).
Che una ragazza che faccia questo mestiere possa anche coltivare una relazione stabile, mi sembra ovvio e non è circostanza inusuale. Io stesso ne ho conosciuto alcune ma mi sono sempre astenuto dal dare giudizi su scelte che riguardano la privacy delle persone, anche se io non sarei capace di farle mie, forse perché intriso di quella che comunemente viene detta morale comune. Per me sarebbe troppo stressante, e non solo dal punto di vista sentimentale, condividere una compagna a metà. Non ho però la presunzione di conoscere il modello o lo stile di vita perfetto e questo vale anche per quanto riguarda le preferenze sessuali che a mio giudizio sono insindacabili con l’unico limite che non siano imposte con la forza. Poi di gente che ha solo certezze il mondo (e non solo questo spazio) è pieno.
Però delle domande me le sono sempre poste. Proprio di recente ho avuto un incontro davvero euforizzante con una nota pay. Per cui quando ho appreso che fosse sposata, di primo acchito sono rimasto stupito perché la sua attitudine sessuale, sfrenata e senza remore, mi sembrava stonasse, secondo un comune modo di pensare (ma sono riflessioni per inerzia più che frutto di una ragionamento consapevole), con l’ impegno relazionale che discende dal vincolo matrimoniale. La mia difficoltà è soprattutto nel capire le ragioni del marito, perché le sue potrebbero anche essere le stesse di qualunque altra donna che si innamora. Mi chiedo: ma lui cosa trova in lei e come fa a convivere con una donna alla quale può capitare di appagare le proprie voglie con altri uomini?. Ma poi, nella loro situazione perché hanno preferito sposarsi anziché convivere?. Poi mi ha sorpreso la grande ammirazione che lei ha di lui. Scambiando qualche opinione su whatsupp, in una delle rarissime occasioni in cui mi ha risposto, parlando di certi argomenti tirava sempre in ballo il marito (mio marito dice che quella cosa è così….., mio marito dice che … ecc…). Mi è sembrata una presenza eccessiva soprattutto per una donna come lei, molto attraente e libera dal punto di vista mentale e con una forte personalità. Insomma sono rimasto con tante curiosità insoddisfatte che rimarranno tali perché ormai per ragioni incomprensibili rifiuta qualunque contatto anche quello a pagamento. (peccato): E una ragazza tanto bella ed intelligente quanto strana e bizzosa, ma forse questo è un tratto comune a tutte le persone che hanno una spiccata vivacità intellettiva e perciò fuori da ogni schema. Forse però un po’ di rispetto in più verso i clienti non guasterebbe. Ma questo è oggetto di un altro treath. Tornando alle ragioni di una tale scelta l’unica risposta che mi son dato, e qualcun altro l’ha adombrata, è che forse alla sua base vi possono essere le esigenze riproduttive che nel caso delle donne sono più avvertite. Però oggi con le tecniche di inseminazione artificiale potrebbero essere soddisfatte anche senza la partecipazione naturale di un compagno, ma anche questo è un altro argomento che però sarebbe interessante sviluppare in un altro treath