Re: LA MIA STORIA DI PUNTER:RADICI ED EVOLUZIONE DI UNA PASS
Anty972 ha scritto:
Ciao Giovi!! Ritengo che questa sensazione di appagamento e di solitudine/rimpianto sia comune a tutti noi punter ma penso che se noi continuiamo per la nostra strada di ricerca solo pay girl andremo incontro ad una vecchiaia di solitudine e disperazione per non poter essere riusciti a trovare la donna che ci dava veramente affetto senza volere solo soldi per prestazione sessuali brevi ed effimere! E pensa te lo dico Io che sono Punter da quasi 20 anni ed ancora non vedo una fine a questo tunnel in cui sono incappato!! Stammi Bene e Pensa alla tua Vita non come solo un Appagamento delle tue giustissime voglie e desideri sessuali ma anche un modo per conoscere veramente delle persone e soprattutto ragazze che siano contente di stare con te e ti amino veramente! Lo so è difficilissimo ma pensa che come abbiamo appena detto in questo tread esistono moltissime ragazze che sono sole e disperate e pensano che tutti gli uomini vogliano solo una sveltina e non cerchino mai una relazione seria!!
Ciao caro Anty972!
Quando muovevo i primi passi da punter, spinto dal giovanile ardore di dovere e volere fare sesso e trovare sfogo alle mie voglie, alla fine di ogni incontro mi incamminavo sulla strada del ritorno con l'amaro in bocca dell'insoddisfazione, non ero assolutamente soddisfatto, non ero contento nemmeno della svuotata e mi prendeva il rimpianto/rimorso per i soldi gettati al vento.
Successivamente, dopo una parentesi molto buia della mia vita e stanco dei freddi e insoddisfacenti rendez vous con le loft, ho deciso, come dire, di salire di livello per tentare di venire incontro ai miei bisogni, optando per le escort, alle quali ho via via accordato sempre più la mia preferenza nonostante il loro costo maggiore. E così facendo ho trovato ciò che cercavo!
Ognuno di noi ha le sue esperieze di vita e vive questa passione in modo differente. E nelle tue parole mi pare di leggere una sorta di bifrontisimo (ti piace e al tempo stesso non ti piace), di ritrosia per quello che fai, e credimi, mi dispiace se fosse così. Perchè, a mio avviso, dobbiamo sempre cercare di fare soltanto ciò che ci fa stare bene, dobbiamo ricercare il nostro benessere.
Sinceramente non ho paura della solitudine, intesa come una vita senza alcuna donna che mi ami al mio fianco, ci posso stare benissimo senza, anzi mi fa più paura la solitudine intesa come totale mancanza di amici, cari e semplici affetti con cui condividere la nostra esistenza, quella non la potrei mai accettare. Come ho già detto, "meglio soli che male accompagnati", sono molto scettico e diffidente circa la possbilità di incontrare e conoscere ragazze normali che possano regalarmi il loro amore soltanto per quello che sono. Mai dire mai, ovviamente, ma attualmente non mi ci vedo proprio in un'eventuale vita di coppia che porta via inesorabilmente i miei spazi e la mia libertà (non intesa come possibilità di fare sesso a pagamaneto e/o comunque con una partner sempre diversa), non voglio avere legami soffocanti o che ledono la mia libertà di agire. Mi definsico uno spirito libero e indipendente, probabilmente sono anche una persona un tantino egoista, ma preferisco pensare esclusivamente e principalmente a me stesso, anche perchè, mi chiedo, se non lo faccio io, chi altri potrà mai farlo?
Avere una relazione seria purtroppo significa per me mettere a repentaglio il proprio benssere. Perchè dopo che perdi la testa per una ragazza, della quale finisci per innamorartene perdutamente, ecco puntuale la coltellata che manda in rovina la tua vita ed è sempre difficile riprendersi dopo una mazzata simile. Qualcuno potrà obiettare che io non voglia più rimettermi in gioco, probabimente è anche vero, ma ci tengo alla salute. Non mi va più di mettere in gioco i miei sentimenti per una che, prima o poi, mi farà stare male. Non ci sto. E quindi ho deciso. Non voglio essere estremista e dire che sarà sempre così perchè non si conoscono i casi della vita, ma al momento è questa la mia scelta.
La vita ci mette in continuazione di fronte a delle scelte. Essere punter per me non è una soluzione di ripiego, ma una precisa scelta di vita, uno stile di vita che cerco di vivere nel miglior modo possibile per il mio benessere.