La telefonata (intervista) esplorativa

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"Ciao, disturbo? Ho letto il tuo annuncio e volevo sapere dove ricevi..."
Mi pare abbastanza facile, la ragazza offre un servizio e tu sei un potenziale cliente. La telefonata esplorativa deve essere volta alla trombata, non mi pare affatto giusto rompere le scatole a una persona che sta lavorando!
Poi dalla voce si capisce che tipo è la ragazza e allora si prosegue coi vari: "posso sapere i tuoi rates e che servizi offri"?
Infine si fissa un appuntamento e, a prescindere, si saluta garbatamente ringraziando.

Io faccio così :)
 
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Comunque come orario ci sta: prima delle 11.30 è troppo presto per chiamare (uno è ancora rintronato, deve iniziare a lavorare, ha altri pensieri, ecc.) mentre verso le 11:30 di solito ci si concede la prima pausa (un caffè) e dopo le 14 si deve ricominciare la giornata lavorativa precedentemente interrotta per la pausa pranzo.

Ma direi che dipende moltissimo dalla zona d'Italia o anche dal tipo di ragazza in questione: una volta mi son ritrovato da una girl in un orario "impossibile",ovvero le 9 del mattino, e le telefonate esplorative e non c'erano già. AXL00 ha degli orari troppo stretti per poter far testo: una nota escort brasiliana mia amica aveva il telefono acceso fino alle 3 del mattino e una buona metà dei clienti li realizzava tra le 22 e le 3 appunto,e anche in quegli orari c'erano molte telefonate esplorative per il giorno successivo.

Ah,e per essere precisi,non tutti gli uomini parcheggiati nei centri commerciali guardano gli annunci delle escort: io generalmente mi rilasso sfogliando vecchie foto dei miei animali da compagnia,oppure rileggendo un po' alcuni ebook che avevo dimenticato. Saluti.
 
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Gli orari delle escort hanno solitamente un loro standard (dalla tarda mattinata alla tarda serata ma quasi mai si sconfina dopo la mezzanotte) mentre quelli delle trans sono decisamente più ballerini con partenze nel primo pomeriggio (quando si svegliano) e arrivi ben oltre l'una (le trans più professionali e meno viziose di solito hanno orari simili alle escort): ed è anche per questo motivo che quando mi viene il languorino notturno (tra l'una e le tre) anche volendo non potrei andare quasi da nessuna una escort (invece di trans se ne trovano in abbondanza).
 
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Mettendo gia' di chiamare una sicuramente italiana, che risponde gentile educata e con calma, al momento di chiedere le cose che fa (nel caso non le elenchi prima lei), evitando le volgarita', come chiedete se una fa CIM o COF?
Ti fai venire in bocca o in faccia?
O e' troppo volgare?
 
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Chiedi semplicemente se fa l'orale sino alla fine e a seconda della sua risposta è lecito domandare in alternativa dove puoi concludere il rapporto. Sono domande a cui rispondono decine di volte al giorno quindi i malintesi non dovrebbero esistere, a meno che la tipa non voglia giocare sull'equivoco per poi negarsi al momento clou.
Purtroppo però questo rischio esiste sempre, c'è poco da fare.
 
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Semplice. Alle scopate con le mignotte dedico la pausa pranzo. Prima e dopo ho cose piu' interessanti da fare.
Peraltro, anche in quella fascia oraria le mignotte suddette sono troppo occupate a ronfare per rispondere.
 
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Le mie telefonate esplorative sono un po' diverse, dò peso chiaramente al tono della voce meglio se non acuta ma soffice e al particolare della via: in genere, anzi quasi sempre non la capisco al primo colpo se si scazza nel ripeterla è un chiaro segnale del carattere che se non è adeguatamente supportato dalle recensioni scarto subito. Non chiedo tariffe, per me non ha senso, spesso vengono adeguate alla persona.. Non chiedo elenco prestazioni, se una tizia ti eccita non si ha bisogno di estremizzarle.
 
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Non chiedo tariffe, per me non ha senso, spesso vengono adeguate alla persona.

Ah si?!?! :scratch_one-s_head:
Non ci avevo mai pensato.
Cioè dipende se uno è bello o brutto, peloso o depilato, grasso o magro, normodotato o superdotato, stupido o intelligente, simpatico o musone...
Per sapere quanto dovrò spendere devo comunicare al telefono le mie caratteristiche o è necessario che prima mi veda?
Anche perché, in genere, per non correre inutili rischi, uno cerca di portarsi dietro la cifra necessaria o poco più.
Come faccio a non correre il rischio di fare una figuraccia se poi mi chiede una cifra che non ho con me?
Vado a fare bancomat?
:prankster2:
 
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Vado a fare bancomat?

Il solito stronzo, la solita scusa.

:rofl:

Credo sia la scusa piu' inflazionata usata dal punter che non ha il coraggio di girare semplicemente i tacchi. E loro lo sanno.

A me e' successo una volta, non avendo ricevuto tale informazione al telefono, di arrivare e presentarmi con una cifra indicativa X in tasca e la tipa chiedeva Y. Ovviamente Y > X. La tipa secondo me valeva davvero e quindi ho detto ingenuamente: scendo a fare bancomat e torno. Il suo commento fu talmente sarcastico da sentirsi fin giu' dalle scale. Si sara' sentita presa in giro, sta di fatto che io son tornato davvero e lei non mi ha piu' voluto rispondere al telefono. Soldi risparmiati.

Invece e' molto scocciante, non avere una idea chiara al telefono della cifra a cui andare incontro, ed e' molto odiosa la richiesta di balzello a lavori in corso... e' demotivante e rovina l'atmosfera, soprattutto se, come e' normale che sia, il punter si presenta con la cifra pattuita e la versa anticipatamente. Il realta' ci perde la ragazza stessa che se fosse stata chiara fin dall'inizio probabilmente avrebbe goduto di una prestazione pagata maggiormente e senza mettere a disagio il cliente facendo il gioco della furbetta che ti attira con una cifra bassa e poi per quella cifra fa poco o nulla.

Io personalmente diffido da chi non e' chiaro fin da subito.
 
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Il solito stronzo, la solita scusa.

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Ho esaurito la memoria della rubrica telefonica del mio cellulare da 19.90euro alla voce HA ROTTO IL CAZZO.
Molte di voi faticano a capire che fate un lavoro anche di gestione contatti per cui c'è bisogno di uno smartphone con rubrica infinita, filtri e categorizzazione, preferibilmente con doppia sim. Faticano perché prima o poi lo capiscono, è una questione di tempo.

Non chiedo tariffe, per me non ha senso, spesso vengono adeguate alla persona.
Dici così perché probabilmente sei figo e speri in uno sconto per questo, io invece temo il rincaro e allora chiedo il preventivo prima.
 
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Anche io, dopo aver chiesto l'indirizzo, chiedo sempre educatamente di sapere quanto prende, e mi porto soltanto cifra concordata per evitare rischi.
Ultimamente mi è successa una cosa singolare nel corso dell'intervista: posso chiederti quanto prendi?"
E lei: 100-150.
Scusa, 100 o 150?
Eh, sai devo vederti...
Io, diplomaticamente: beh, certo, capisco...
Mentalmente però l'avevo già mandata a fanculo. Vengo lì a farmi fare l'esame e se implicitamente mi trovi un cesso devo anche darti 50 euro di più.
Ho delle finalizzate che con 70 mi trattano benissimo, e non sono certo un gran figo. Col cazzo che mi vedrà mai...
 
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tra il Tevere e i loft.
Chiedo nell'ordine: indirizzo, rate, e quanto prima devo richiamarla quando mi approssimo, essendo la telefonata esplorativa, quasi mai coincide con lo stesso giorno in cui vado.

Indirizzo serve per studiare eventuali piani B nelle vicinanze, nella non infrequente condizione a Roma, di trovarla occupata, oppure non rispettosa degli appuntamenti.

Aggiungo rispondendo ai colleghi sopra, che secondo me il rincaro che potrebbe aversi "de visu" non dipende tanto dall'aspetto fisico, quanto dalla sensazione che il punger potrebbe trasmettere lì per lì, di essere disposto a qualunque cifra pur di svuotare e di essere incapace a tenere il punto.. Cose che una pay navigata fiuta al volo.
 
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Aggiungo rispondendo ai colleghi sopra, che secondo me il rincaro che potrebbe aversi "de visu" non dipende tanto dall'aspetto fisico, quanto dalla sensazione che il punger potrebbe trasmettere lì per lì, di essere disposto a qualunque cifra pur di svuotare e di essere incapace a tenere il punto.

Concordo sul fatto che la tariffa potrebbe variare con la disponibilità economica, intesa non però come ricchezza ma come propensione a pagare, di cui la ricchezza è solo una componente. 'na volta 'na tipa al telefono mi disse che prendeva "sui 70 o 80"; le chiesi da che cosa dipende e mi rispose che dipende da me, da come son messo coi soldi. Non so perché finii per scartarla, probabilmente l'incertezza sulla tariffa m'appare indice di scarsa serietà, oppure non me la sentivo di dirle che se le cose stavano così avrei dovuto pagare cinque euro.
 
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Allora io sono uno spacca cazzi...telefonata presto attenzione al tono e modi della telefonata che se non mi convincono mi fanno mollare la presa, poi chiedo le sigle o meglio chiedo come si svolge l'incontro e chiedo quanto vuole per un l'incontro testè descritto...poi in base all'annuncio o nell'arco della telefonata ci son due paroline che approffondisco, la prima e la mitica frase sono completa...al chè chiedo specificando allora fai anche dietro...molte dicono di no alcune rimandano la questione con dipende dalle dimensioni poche dicono sì...la seconda frase incriminata è tutto con calma...allora rispondo io trascorriamo un'eretta insieme....pochissime rispondono sì e il tutto con calma varia da 15 minuti a oppure peggio ancora dipendede da quano sei veloce...
In tutti questi casi rifiuto l'incontro ovviamente, posso soprassedere sul discorso sono completa ma non dò il lato b, mi serve per comprendere con chi ho a ce fare come il discorso tempo, infine preavviso se mi dice 10 minuti passo oltre oppure ci penso 4 volte prima di andarci in ultimo la zona, in alcuni appartamenti della mia città passo oltre...perchè sono autentiche basi missilistiche, indipendentemente dall'esercente di turno...
 
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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
Per quanto mi riguarda, la telefonata ha perso quasi del tutto interesse ai fini decisionali.
A molte parlantine di tutto rispetto, gioiose, suadenti e squillanti, hanno corrisposto incontri da obitorio.
Ho avuto esperienze esaltanti con ragazze che al telefono, sonnolente e scocciate, biascicavano monosillabi.
I contenuti della telefonata - poi - contano zero, tanto quanto viene descritto negli annunci.
Mi interessa conoscere con precisione la zona. Se la zona mi ispira qualcosa di buono, vado.
Il rate è una delle indicazioni che talvolta ho bisogno di avere (in verità non sempre perché con un po' di esperienza lo si desume già dal tenore dell'annuncio).
Una sola frase mi fa desistere immediatamente e per sempre: "parto da..." e il mio timore non riguarda la cifra in se, ma proprio quel "parto da..."

Esempio 1:
"quant'è il regalo?"
"100"
"ok, sarò da te alle xx:yy"

Esempio 2:
"quant'è il regalo?"
"parto da 50"
"grazie, ti richiamo io..." (in un'altra vita, forse)

Mi è anche capitato l'esempio 3:
"quant'è il regalo?"
"parto da 500"
e lì ho dovuto trattenere gli spasmi dell'infarto in corso.
 
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