- Registrato
- 23 Settembre 2015
- Messaggi
- 0
- Reaction score
- 0
Anch io, metto annunci su bacheca , zona Padova e solo fake e anzi di giorno me li eliminano , voi come fate? Che tipo di annunci mettete?
Anch io, metto annunci su bacheca , zona Padova e solo fake e anzi di giorno me li eliminano , voi come fate? Che tipo di annunci mettete?
Se rileggi quello che hai scritto, sembra che sia tu a pubblicare solo annunci fake. Avresti dovuto scrivere "e mi rispondono solo fake". Comunque il punto è un altro, e cioè che in quattro anni e mezzo non hai pubblicato una sola recensione e vieni a chiedere consigli. Sarebbe stato meglio se avessi continuato a fare il lurker con zero messaggi all'attivo...Anch io, metto annunci su bacheca , zona Padova e solo fake
Vabbè ragazzi, ne racconto una anche io. Un tre annetti fa metto un annuncio su bakeka, ricerca noprof; e come sempre sono diplomatico e perifrastico, nella speranza che abbocchi un pesciolino inesperto, no uno scafato baccalà.
Mi risponde una pesciolina che si propone subito in coppia con un'amica. Perchè no mi dico, volentieri, il trio mi è sempre piaciuto. Ma dal moltiplicarsi delle mail capisco anche che non si tratta di un duo collaudato, e che è vero quanto asserito nella prima mail: prima esperienza per entrambe. Motivato dalla mia predilezione per le principianti, non mi lascio sfinire dall'epistolario colossale, rispondo a tutte le infinite domande che mi fanno, e insomma andiamo avanti a scriverci per due o tre settimane. Poi, vuoto pneumatico per dieci giorni. Mi ero già rassegnato, quando mi arriva un invito last minute: ci vediamo stasera? Naturalmente quella sera non potevo assolutamente, ma stranamente le pescioline non mi scappano. Fissiamo in settimana. Per farle sentire sicure, ci accordiamo che le aspetterò in un albergo (un dignitoso 4 stelle della loro città), come se la escort fossi io. Vado, prendo la camera, porto anche una torta e una bottiglia di vino, mi metto a guardare la tv e mando l'sms con il numero della camera, preparandomi a un bidone e a una vana notte in albergo quando abito a cinquanta km di lì. Invece, miracolo: dopo una mezzoretta sento bussare alla porta, apro, e mi trovo davanti due ragazze a cavallo tra i venti e i trenta, vestite, bene, da ragazze perbene, col fiato corto per l'emozione, che mi entrano nella suite. Chiacchieriamo, chiacchieriamo, chiacchieriamo bevendoci un bicchier di vino e mangiandoci la torta; pian pianino la conversazione si sposta sul letto, con le ragazze vestite e io in mezzo a loro. Sintesi: le due brave ragazze, entrambe con buon lavoro e buona famiglia, trattate male dai fidanzati che si sono cercate, hanno deciso di vendicarsi: mi tratti da troia? e io faccio la troia. L'atmosfera ormai si è rilassata, si ride, si scherza, ci scappa il primo bacio a una, e mentre l'altra si fa baciare quella che ha rotto il ghiaccio mi tira fuori il cazzo e me lo prende in bocca. A sto punto, mi dico: ci siamo. E in effetti ci siamo. Ci spogliamo, e tanto per evitare equivoci prendo la prima, C*** la metto a pecora e via, allo spiedo. La seconda, G***, la più timida e nervosa, spalanca due occhi grandi come piattini, è chiaro che non aveva immaginato che la bravata "facciamo le troie" si trasformasse in questa perentoria realtà della sua amica che gemendo, a bocca aperta, si fa incannare e lei, nuda, che sta lì a guardarla mentre sto tipo mai visto prima, un vecchio porco, se la tromba afferrandola per la coda di cavallo. Così me la tiro vicina, la bacio, e le faccio mettere la manina là dove il mio coso va dentro la cosa della sua amica. Questa overdose di realtà la folgora, trema tutta, l'eccitazione le va alla testa, e quando le tocco la figa la sento fradicia, rovente...mi si abbandona addosso con le ginocchia molli finchè non la mando a baciare la sua amica, sento che C*** sta venendo e voglio che G*** la senta godere, che le vada in corto circuito l'anima. E infatti è proprio così, C*** gode, grida mentre fa lingua in bocca con G****, e appena C*** ha goduto metto in posizione il culo di G*** per mettere allo spiedo anche lei. "Vieni qua che ti chiavo", le dico poco elegantemente, e lei mi dà una replica che lì per lì mi lascia di sale: "Ne hai chiavate tante, vero?" Poi mi riprendo, capisco l'antifona e mentre la metto allo spiedo le confermo, "Sì, ne ho chiavate tante e adesso chiavo anche te, troietta". Mi ci vuole molto poco a farla godere, e non per merito mio: per merito suo, per merito dell'eccitazione vertiginosa della troiaggine, per merito della sua amica che disinibita dalla pecora testè conclusa le infila un dito in culo e le sussurra, "Godi, godi come una troia, G***"
E concludiamo la serata con una bella venuta in bocca stereofonica.
Da questo felice esordio, nasce una bella e fruttuosa amicizia. Per due anni me le trombo, di solito insieme ma anche una alla volta, per migliorare l'intesa; e sbocciano nelle due signorine tendenze sino ad allora insospettate (da loro). G***, la timida e nervosa G***, scopre di amare la sottomissione; C***, la spigliata C***, scopre che le piace molto collaborare con il sottoscritto nell'educazione di G***; C*** e G*** scoprono poi, entrambe, di gradirsi assai anche reciprocamente, e non solo come amiche. Nel frattempo, fanno anche marchette con altri; non molte, perché non sono motivate dai soldi. Mi raccontano tutto di sé, si commuovono sulle loro pene d'amore (spesso mentre mi fanno un pompino), si sfogano insomma a dire la verità a qualcuno che le ascolta senza giudicarle (e ci mancherebbe) e se richiesto dispensa anche elementari consigli di vita. Il tutto dura per un due anni, due anni e mezzo. Di tanto in tanto si va anche a cena insieme, ci scambiamo regalucci per Natale e compleanno, insomma si fila d'amore e d'accordo. Poi G*** sente squillare la sveglia dell'orologio biologico e accalappia un marito e ci fa subito due figli uno in fila all'altro; le faccio tanti auguri e la saluto con un'ultima trombata nella quale mi impegno a lasciarle un vivo ricordo. Continuo a frequentare C*** da sola per un po', finché anche lei non trova un fidanzato a lunga scadenza; quando si sente sicura e vuole rigenerarsi come brava ragazza ci congediamo affettuosamente con la prevedibile ultima trombata, le faccio i miei migliori auguri, e the end. Ogni tanto ci scambiamo un salutino su whatsapp. Non escludo un ritorno di fiamma futuro, quando si saranno stufate di fare le brave bambine. Ma in ogni caso, per il sottoscritto è stata una botta di culo pazzesco. Grazie bambine, gran belle trombate mi avete regalato.
Per farle sentire sicure, ci accordiamo che le aspetterò in un albergo (un dignitoso 4 stelle della loro città), come se la escort fossi io. Vado, prendo la camera, porto anche una torta e una bottiglia di vino, mi metto a guardare la tv e mando l'sms con il numero della camera, preparandomi a un bidone e a una vana notte in albergo quando abito a cinquanta km di lì. Invece, miracolo: dopo una mezzoretta sento bussare alla porta, apro, e mi trovo davanti due ragazze a cavallo tra i venti e i trenta, vestite, bene, da ragazze perbene, col fiato corto per l'emozione, che mi entrano nella suite.
Tutto bello, ma........
si commuovono sulle loro pene d'amore (spesso mentre mi fanno un pompino),
Certo, la domanda che fai è legittima e non ha senso che ti risponda io, ma vi viene spontaneo farlo per quel "tutto bello" con cui provi a sminuire, normalizzare una storia stupenda ed eccitante scritta come si deve.
Io ho invidia per l'avventura vissuta da ciccinabuona e il denaro con cui tutti noi paghiamo le zoccoline in alcuni casi è irrilevante quando si ha la fortuna di ricevere in cambio quello che il collega ha condiviso con noi.
Smarchettato....è piuttosto chiaro e diretto....ma è una situazione che non ha prezzo!!!!Tutto bello, ma a parte il tempo e la camera di albergo, l esborso economico dell incontro c era o era omaggio delle gentili donzelle?
Tutto bello, ma a parte il tempo e la camera di albergo, l esborso economico dell incontro c era o era omaggio delle gentili donzelle?
David Mamet non avrebbe saputo far meglio.
La pelle d’oca mi venuta su questo passaggio. È una situazione che mi fa impazzire...